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Isabella Pedicini – Francesca Woodman. Gli anni romani tra pelle e pellicola. Scritture di Luce 2012
Ultimo appuntamento con Scritture di Luce 2012 con un libro intenso e originale, un punto di vista innovativo su una delle figure più affascinanti della storia della fotografia.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 25 febbraio 2012 alle ore 18.00, presso la Libreria Brac, Via de’ Vagellai 18 r Firenze, quarto e ultimo appuntamento con Scritture di Luce 2012, rassegna dedicata alla fotografia e ai fotografi a cura di Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida organizzata da DEAPHOTO.
L’ incontro di questa settimana è dedicato a Francesca Woodman con il libro di Isabella Pedicini
FRANCESCA WOODMAN. GLI ANNI ROMANI TRA PELLE E PELLICOLA
edito da Contrasto.
L’autrice del volume sarà presente insieme ai curatori della rassegna.
Il libro: Isabella Pedicini compone un ritratto del tutto inedito della grande fotografa Francesca Woodman, studiando il suo periodo romano. Attraverso l’analisi delle immagini, dei carteggi privati, degli appunti sparsi che Francesca Woodman ha lasciato ai suoi amici romani, come attraverso le testimonianze di chi ha condiviso con lei questo periodo creativo.
È il 1977. A diciannove anni Francesca Woodman è a Roma per un soggiorno studio. Figlia d’arte, studentessa presso il Rhode Island School of Design di Providence, Roma è per lei quel luogo e quel momento in cui le suggestioni estetiche e stilistiche già coltivate in America arrivano a definitiva maturazione. Artista precoce, figura di confine tra cultura americana e cultura italiana, Francesca Woodman disegna la propria parabola artistica all’interno dei confini del mezzo fotografico, secondo cifre personali che valicano gli stessi argini della fotografia.
Nel lavoro di Francesca Woodman si ritrovano gli echi e le suggestioni surrealiste, l’uso del corpo come linguaggio, gli influssi dei testi di Breton uniti a quelli della fotografia americana. Francesca Woodman si trasforma e per farlo utilizza i due strumenti che permettono il suo gioco magico: il corpo e la macchina fotografica. Si arriva così a individuare al centro della sua opera il topos della Metamorfosi come continuazione della vita.
Come il mito, come Icaro, l’artista porta avanti fino al punto più estremo un discorso di slancio e di determinazione. Come donna e come artista, Francesca Woodman insegna la potenza del gesto artistico, il coraggio che richiede la creazione e quindi l’esposizione di sé e del proprio lavoro.
Arricchiscono la pubblicazione una raccolta dei racconti degli amici di Francesca Woodman, incontrati tra la libreria Maldoror di via del Parione e gli atelier della Nuova Scuola Romana.
Francesca Woodman nasce nel 1958 a Denver, Colorado. Cresce in una famiglia di artisti e scopre presto la fotografia cominciando a sviluppare le sue immagini all’età di 13 anni. Frequenta la Rhode Island School of Design e nel 1977-78 trascorre un anno a Roma dove frequenta la libreria antiquaria Maldoror e gli ambienti del Gruppo di San Lorenzo. Tornata in America, si trasferisce a New York. Nel 1981 viene pubblicato Some disordered interior Geometries, uno dei sei quaderni fotografici progettati durante il soggiorno romano e reperiti nella libreria Maldoror. Sempre nel 1981, all’età di 23 anni, si toglie la vita. Le sue fotografie sono state esposte in numerose mostre e fanno parte di molte collezioni museali.
Isabella Pedicini scrittirice e critica d’arte, nasce a Benevento nel 1983. Giornalista pubblicista, è laureata in Storia dell’arte presso l’università La Sapienza di Roma. Ha collaborato per anni con la libreria-galleria “il museo del louvre” di Giuseppe Casetti. Attualmente, lavora presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
L’ incontro di questa settimana è dedicato a Francesca Woodman con il libro di Isabella Pedicini
FRANCESCA WOODMAN. GLI ANNI ROMANI TRA PELLE E PELLICOLA
edito da Contrasto.
L’autrice del volume sarà presente insieme ai curatori della rassegna.
Il libro: Isabella Pedicini compone un ritratto del tutto inedito della grande fotografa Francesca Woodman, studiando il suo periodo romano. Attraverso l’analisi delle immagini, dei carteggi privati, degli appunti sparsi che Francesca Woodman ha lasciato ai suoi amici romani, come attraverso le testimonianze di chi ha condiviso con lei questo periodo creativo.
È il 1977. A diciannove anni Francesca Woodman è a Roma per un soggiorno studio. Figlia d’arte, studentessa presso il Rhode Island School of Design di Providence, Roma è per lei quel luogo e quel momento in cui le suggestioni estetiche e stilistiche già coltivate in America arrivano a definitiva maturazione. Artista precoce, figura di confine tra cultura americana e cultura italiana, Francesca Woodman disegna la propria parabola artistica all’interno dei confini del mezzo fotografico, secondo cifre personali che valicano gli stessi argini della fotografia.
Nel lavoro di Francesca Woodman si ritrovano gli echi e le suggestioni surrealiste, l’uso del corpo come linguaggio, gli influssi dei testi di Breton uniti a quelli della fotografia americana. Francesca Woodman si trasforma e per farlo utilizza i due strumenti che permettono il suo gioco magico: il corpo e la macchina fotografica. Si arriva così a individuare al centro della sua opera il topos della Metamorfosi come continuazione della vita.
Come il mito, come Icaro, l’artista porta avanti fino al punto più estremo un discorso di slancio e di determinazione. Come donna e come artista, Francesca Woodman insegna la potenza del gesto artistico, il coraggio che richiede la creazione e quindi l’esposizione di sé e del proprio lavoro.
Arricchiscono la pubblicazione una raccolta dei racconti degli amici di Francesca Woodman, incontrati tra la libreria Maldoror di via del Parione e gli atelier della Nuova Scuola Romana.
Francesca Woodman nasce nel 1958 a Denver, Colorado. Cresce in una famiglia di artisti e scopre presto la fotografia cominciando a sviluppare le sue immagini all’età di 13 anni. Frequenta la Rhode Island School of Design e nel 1977-78 trascorre un anno a Roma dove frequenta la libreria antiquaria Maldoror e gli ambienti del Gruppo di San Lorenzo. Tornata in America, si trasferisce a New York. Nel 1981 viene pubblicato Some disordered interior Geometries, uno dei sei quaderni fotografici progettati durante il soggiorno romano e reperiti nella libreria Maldoror. Sempre nel 1981, all’età di 23 anni, si toglie la vita. Le sue fotografie sono state esposte in numerose mostre e fanno parte di molte collezioni museali.
Isabella Pedicini scrittirice e critica d’arte, nasce a Benevento nel 1983. Giornalista pubblicista, è laureata in Storia dell’arte presso l’università La Sapienza di Roma. Ha collaborato per anni con la libreria-galleria “il museo del louvre” di Giuseppe Casetti. Attualmente, lavora presso la Fondazione Pastificio Cerere di Roma.
25
febbraio 2012
Isabella Pedicini – Francesca Woodman. Gli anni romani tra pelle e pellicola. Scritture di Luce 2012
25 febbraio 2012
fotografia
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
arte contemporanea
presentazione
incontro - conferenza
Location
LIBRERIA BRAC
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Firenze, Via Dei Vagellai, 18 r, (Firenze)
Vernissage
25 Febbraio 2012, h 18
Ufficio stampa
MONICA ZANFINI
Autore
Curatore