Si inaugura Mercoledì 12 Maggio alle ore 18,30 presso il Chiostro di Villa Vogel la mostra di documentazione fotografica realizzata dagli allievi dei Corsi di Fotografia e Camera oscura b/n organizzati dall’Associazione Culturale Deaphoto in collaborazione con la Commissione Cultura del Quartiere 4 nella stagione 2003-2004. I due reportage, uno in bianco nero e uno a colori, documentano quest’anno il territorio dell’Isolotto e fanno parte del Progetto fotografico Aspetti del Territorio del Quartiere 4: un progetto - nato nel 2002-2003 con un reportage sulle Torri, S. Maria e S. Bartolo a Cintonia - che intende promuovere la conoscenza del Quartiere, sviluppare una visione critica sull’ambiente e sul paesaggio, offrire opportunità culturali di discussione e di confronto sulle tematiche legate allo sviluppo del territorio e del paesaggio urbano, creando un archivio d’immagini da mettere a disposizione della collettività. Il lavoro è stato realizzato dagli allievi dei Corsi utilizzando le metodologie operative della fotografia di documentazione del territorio (Corso di camera oscura b/n) e della street-photography (Corso di fotografia base), secondo una logica topografica che ha suddiviso il territorio in zone di interesse e una strategia itinerante che ha lasciato agli allievi la possibilità di muoversi liberamente nelle zone predefinite alla ricerca degli elementi urbanistici e sociali che caratterizzano il territorio. Una speciale attenzione è stata rivolta alle strutturazioni paesaggistiche e architettoniche e alle relazioni di sviluppo e integrazione fra le aree storiche e quelle di più recente urbanizzazione. Alla consueta frammentazione della visione, attenta ai dettagli, ormai connaturata all’estetica giovanile urbana, si sono affiancate e incoraggiate visioni più lente e panoramiche, tese e cogliere nel paesaggio elementi di continuità-discontinuità-trasformazione. Lo scopo principale di tutta l’operazione sta nel tentativo di una riappropriazione critica del territorio; tentativo che la mediazione fotografica sembra favorire e stimolare, attraverso l’esperienza diretta sul campo e l’estetizzazione dell’esperienza urbana.