Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Italia/Serbia _Crossing
Rassegna di videoarte
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Beo_Project è lieto di invitarvi il 18 e il 19 Luglio dalle ore 21:00, alla rassegna di videoarte Italia/Serbia _Crossing curata da Zara Audiello e alberTStanley, presso Villa Aldovrandi Mazzacurati, via Toscana 19, Bologna.
Il progetto all'interno della rassegna VideoDrome visioni d'arte in collaborazione con perAspera drammaturgie Possibili presenta la proiezione di 7 lavori originali di video artisti serbi (Ana Adamović , Dejan Kaludjerović , Goran Micevski, Milos Tomić, Boba
Mirjana Stojadinović, Iva Kontić, Saša Tkačenko) e di videoartisti italiani (Futura Tittaferrante, Valeria Borrelli, Karin Andersen, Carlo Pucci, Gemelli Kessler, Alberto Boccardi/Enrico Venturini, Daviddi/Riccioni/Tirendi). I lavori verrano proiettati a settembre a
Belgrado.
Con il Patrocinio dell'Ambasciata di Serbia e del Ministero Serbo della Cultura.
Ana Adamović Canzona. Video, 2010, 03:17 min
Il video di Ana Adamovic esercita una forte proprietà evocativa. Il viso concentrato di un'anziana signora mentre ascolta la sua stessa voce che canta una delle sue canzoni preferite della sua gioventù ne è protagonista. La canzone è italiana, famosissima anche
in Jugoslavia: Mamma son tanto felice, una canzone che rievoca gli strazi della guerra.Il ritratto della donna, la sua voce e la canzone sono strumenti che ricreano il passato, un passato sia personale che collettivo.
Ana Adamovic, 1974, vive e lavora a Belgrado. La sua ricerca dall'approccio documentaristico è focalizzata sui temi di identità e memoria, sia individuale che collettiva.
Dal 1999 il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Serbia e all'estero.
Si è laureata presso il Dipartimento di Letteratura Internazionale, Università di Belgrado e ha studiato fotografia presso l'Art Institute di Boston.
E fondatrice della piattaforma per l'arte contemporanea Kiosk.
www.kioskngo.org
Goran Micevski Never gonna give you up. Video, 2006, 05:00 min
Le due metà superiori di un corpo di un uomo nudo, quello dell'artista, poggiate su un letto bianco e unite specularmente vanno a formare un unico corpo. Inizialmente potrebbe sembrare un'immagine riflessa nel suo specchio, ma con il divenire dell'azione lo
spettatore scopre che i due corpi hanno una stessa origine e che entrambi cercano invano di sbarazzarsi l'uno dell'altro.
...never gonna give you up
never gonna say goodbye
never gonna run around
and desert you...
Suona il grande successo di Rick Astley, mentre il protagonista tenta di liberarsi da se stesso con evidenti sforzi. La contrapposizione della musica dance con il sofferente affaticamento rimarcano la tragica ironia del nostro destino.
Goran Micevski, 1977 vive e lavora a Belgrado. Diplomato in fotografia presso la Facoltà di Arti Applicate di Belgrado. Mostre personali: Photographs, Belgrade, 2011; Travel guides, Belgrado, Požega, Čačak, 2008-2010; Finnish report, Belgrado, 2009; Time of
exile, Belgrado, 2008. Mostre collettive: Up (date) con pratiche artistiche: Serbia 2002-2009, Kraljevo, Cacak, Sombor, Belgrado, 2010; Contigent identities, Istanbul, 2009; 13 ° Biennale dei Giovani Artisti dei paesi dell'Europa e del Mediterraneo, Bari, 2008.
Vincitore del premio speciale al MEDIA FORUM - Moscow film festival 2006, e del premio speciale presso il festival ALTERNATIVE FILM/VIDEO, 2005.
http://goranmicevski.wordpress.com
Iva Kontić Mechanical Dream Video, 2011, 10 min
Il video introduce lo spettatore direttamente nella realtà locale di Crvena Zastava, cittadina al centro della Serbia dove la Fiat ha acquistato gli stabilimenti della Zastava, storica azienda automobilistica della Jugoslavia.
Il susseguirsi d'inquadrature statiche e in movimento mostrano l'attuale architettura della fabbrica e della città.
La narrazione è costituita dalle interviste con i dipendenti, ma la scelta di utilizzare una monotona lettura delle loro dichiarazioni ha neutralizzato il pathos derivante dalle paure e dalle aspettative in seguito al cambiamento.
L'inserimento di vecchi filmati pubblicitari dell'azienda trovati su You tube, interrompono ulteriormente la struttura narrativa arrichendo il video di una sfumatura ironica.
Iva Kontic, 1982, vive e lavora a Belgrado. Ha studiato pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, e ha ottenuto il suo MFA in Fine Art presso il Goldsmiths College di Londra. Attualmente svolge il dottorato in arte multimediale presso l'Università
delle Arti di Belgrado.
Ha partecipato a numerose rassegne internazionali, festival d'arte e video: MADATAC, EMAF, Espacioenter, Mikser Festival, Catodica, Videoart Yearbook, Biennial Tehran, etc.
E' stata finalista in diversi premi d'arte e ha vinto CAC Trust Award nel 2009. 2010/11 studi residenza a Woodmill Project, Londra.
http://www.ivakontic.com
Milos Tomić Clay Pigeon, Love game of the couple that don't want to stop playing. Video, 2008 06:49 min
L'artista descrive il suo video come un gioco d'amore sull'erba con elementi horror. Non c'è definizione migliore per questo film che racchiude in se tutta la poesia di una storia d'amore e al tempo stesso tutta l'inquietudine che deriva dalla paura della separazione
e della perdita della persona amata. Video dalla rappresentazione dinamica e apparentemente rapido nella composizione, si sofferma su tematiche che sono i fondamenti del pensiero: l'amore e la morte.
Appassionate anche le musiche di Vladimir Chab.
Milos Tomić, 1976 vive e lavora a Belgrado. Alla fine della scuola elementare ha iniziato a scarabocchiare, colorare, collezionare oggetti raccolti per strada, fotografare e suonare... Diplomato in regia presso l'Accademia d'Arte di Belgrado. Laureato in
animazione alla facoltà FAMU di Praga. Ha appena conseguito il dottorato presso l'Università delle Arti di Belgrado. Insegna forme brevi video alla Singidunum University.
http://www.milostomic.com
Saša Tkačenko Perfect ride. Video, 5' 04" loop
Un omaggio alle architetture del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, chiuso per lavori di ristrutturazione ormai da più di 5 anni, vuole essere il video di Saša Tkačenko. Le atmosfere senza tempo, proprie dello spazio museale abbandonato sono lo
scenario ideale per l'impresa di uno skater che sta tentando di eseguire ciò che è più importante per lui: il giro perfetto - the perfect ride. L'artista con la precisa semplicità delle riprese contrappone le abilità e le potenzialità del giovane alla mancata ricostruzione
del museo. Attraverso il divenire dell'azione, che diventa esperienza per il giovane attore del video, si recupera la grandezza e l'importanza dell'edificio.
Saša Tkačenko, 1979. Vive e lavora a Belgrado. Si è laureato in scultura presso la Facoltà di Arti Applicate di Belgrado. Ha esposto in numerose mostre collettive in Serbia e all'estero (Belgrado, Amburgo, Istanbul, Rivolli, Vienna, Berlino). La sua pratica artistica
indaga i rapporti tra le osservazioni personali e i fenomeni soprattutto di natura sociale presenti in ambiente locale e globale. Partendo dai simboli e dalle rappresentazioni di certi fenomeni, comprese nella nostra percezione collettiva e nella nostra cultura visiva,
ma difficilmente analizzabili, l'artista ne decostruisce il loro linguaggio formale e gioca con i loro contenuti e le loro implicazioni sociali.
www.sasatkacenko.com
Boba Mirjana Stojadinović Sirens. Video, 2008, 11:16 min
Girato a Rotterdam l'opera di Boba Mirjana Stojadinović racconta i luoghi sereni e tranquilli del quotidiano contrassegnati dal suono di penetranti sirene. Il suono delle sirene rievoca inequivocabilmente nell'artista il ricordo delle sirene anti-aerei durante il
bombardamento della ex-Jugoslavia nel 1999.
Durante tutta la durata del video nessun passante sembra notare il suono inquietante, a voler sottolineare come il nostro personale vissuto possa condizionare il senso della percezione. Va ricordato che Rotterdam è uno dei maggiori porti al mondo e che in una
parte del porto è situata un'enorme industria chimica. Inoltre tutto il centro della città è stato raso al suolo durante la seconda guerra mondiale.
Le sirene suonano ogni primo lunedì del mese a mezzogiorno in punto.
Boba Mirjana Stojadinović , 1977 vive e lavora a Belgrado. Ha vinto numerosi premi tra cui nel 2003 il Royal Family Karadjordjević Grant a Belgrado, nel 2008 a Rotterdam il Promotieprijs Award e nel 2010 il Gallery Award of the Memorial Nadežda Petrović.
Membro dal 2003 del ULUS (Serbian Fine Art Association).
Interessata a lavorare con lo spazio e le sue modalità di interazione con le frequenze creative, sociali e politiche della vita quotidiana.
http://bobaart.wordpress.com
Dejan Kaludjerović Je suis malade. Video, 2008, 09:16 min
L'innocenza di tre bambini che cantano la famosa canzone di Dalidà Je sui malate è contrapposta al testo della canzone che descrive una condizione di malessere tipica di un adulto.
L'artista esplora le dicotomie tra il nascosto e il rivelato, tra lo spontaneo e il costruito, l'infantile e il maturo, il personale e il sociale. Indagando principalmente le dinamiche di manipolazione dei media e di come questi influenzino i contesti familiari, i sistemi
d'istruzione e della società.
Dejan Kaludjerović nato a Belgrado, Vive e lavora a Vienna. Si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Belgrado nel 2001. Nel 2004 ha ricevuto un MFA dalla stessa Accademia. Ha inoltre studiato presso la School of Visual Art di New York nel 1993 - 94, e
presso l'Accademia di Arti Applicate di Vienna nel 2003/04. Oltre a numerose mostre personali (ad esempio a Belgrado, Lubiana, Vienna, New York, Berlino, Milano, Weimar, Istanbul e Venezia) ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali (ad
esempio nel 2011 Quadriennale di Praga, Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, Manifesta 4, Francoforte, 1 ° e 4 ° Biennale di Pechino.
Vincitore di numerosi premi e residenze.
http://dejankaludjerovic.net
Karin Andersen Ariel
Ispirato al romanzo "Prospero" di Gianluca Di Dio, che racconta una storia di paradossale ingiustizia ambientata a Milano negli anni di piombo. Il concetto fondante del libro, quello della vendetta, è lo stesso che informa la vicenda della "Tempesta", ultimo
dramma di William Shakespeare. Il video "Ariel" vuole rappresentare l'interazione fra le due dimensioni presenti nel libro: una di natura cronachistica e contemporanea, l'altra di stampo poertico-teatrale e remoto. Ariel, spinto dall'aria, si trova a volteggiare nei
cieli inquinati sopra una grande fabbrica, simbolo dell'ingiustizia ambientale esercitata dalle grandi multinazionali che dominano il sistema capitalistico e in questo scenario straziante si rivolge a Prospero con le parole contenute nel primo dialodo della
"Tempesta".
Karin Andersen ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, diplomandosi nel 1990 con una tesi sulle relazioni fra arte ed ecologia. Ha inoltre conseguito il diploma della scuola bolognese del fumetto "La nuova Eloisa" nel 1991.
www.karinandersen.com
Alberto Boccardi / Enrico Venturini / aBP anybetterPlace CrE Chromatic Evolution
Patter cromatico visivo che si decompone, decomprime in sinestesia con la musica di Alberto Boccardi. Il video si compone di tre tempi: il pattern - elementi cromatici scorrono raccontano il flusso dell'aria tra le mani, la scomposizione e lo scontro - i vortici del
pattern racchiudono una grande energia che scompone la catena in elementi singoli li divide e li affronta, il dissolversi - dallo scontro si genera un elemento eliminatore ed il successivo dissolversi della composizione cromatico-sonora. Ogni nota ha un colore.
CrE Chromatic Evolution è stato presentato alla Biennale d'Arte di Venezia 2011.
Il Gruppo Audio-Video anyBetterPlace nasce il 4 febbario 2009 a Milano dall'incontro tra Alberto Boccardi (Audio-sound engineer) ed Enrico Venturini(Video-multimedia artist). Nel nome già vive la tensione che muove il desiderio di ricerca emozionale ed
estetica, luogo non solo fisico ma mentale, non solo corpo ma testa. Per questo la spinta che indirizza la loro ricerca è la contaminazione tra differenti modalità espressive: suono, video, danza, parola, teatro. Ogni arte come luogo migliore.
Valeria Borrelli La Gestazione. Film in super8
Nessuna stasi accompagna la gestazione, erotismo, conflittualità, metamorfosi, gravidanza, peso. Una donna gravida assiste ad una danza così' potente da provocare un cambiamento di stato del corpo. La donna in gravidanza e' l' artista visiva Valeria Borrelli
Sacco, il danzatore è il maestro del butoh Akira Kasai, interprete del suo Elio Gabalo negli spazi del MANN.
Valeria Borrelli, artista visiva napoletana si è laureata al DAMS di Bologna in cinematografia documentaria e filosofia dei linguaggi visivi. Da sempre in contatto con la scena internazionale dai primi anni 90 si occupa di ripresa e montaggio in diversi formati dalla
pellicola super8 al video hd realizzando installazioni e prodotti audiovisivi.
Andrea Daviddi / Jacopo Riccioni/ StefanoTirendi Progetto Fotosintesi
Il progetto "Fotosintesi" è la storia di oggetti vissuti e dei quali l'uomo si è sbarazzato. In Fotosintesi questi oggetti si aggregano, riprendono la loro identità e si ripresentano all'uomo in tutta la loro importanza, elevandosi ad opera d'arte. Rimettere in gioco la
spazzatura come opere d'arte fa riacquistare valore all'oggetto che è stato abbandonato. Fotosintesi tenta di ridare vita soprattutto a quegli oggetti abbandonati in contesti non adeguati.
Andrea "Diddi" Daviddi, nato a Milano nel 1979, frequenta l'Accademia di belle Arti di Brera indirizzo scultura. Dal 1999 al 2005 sviluppa un'intensa attività presso il laboratorio dell'artista Loris Cecchini che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive
come calcografiche e plastiche.
Jacopo "Apo" Riccioni, nato a Porretta Terme nel 1978, s'interessa al mondo della grafica e arte digitale in svariati ambiti, collaborando con affermati studi grafici e di produzioni video bolognesi. Dal 2009 studia design all'Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Stefano "Ste" Tirendi, nasce nel 1979, studia Design per industria e per l'ambiente, ed è animatore 3D. E' stato assistente dal 1999 al 2004 dell'artista Loris Cecchini e collabora da più di dieci con diverse realtà come scenografo per pubblicità e cinema.
Gemelli Kessler Terrestre
Che cosa del tempo se non la sua qualità. Terrestre è una figura colta in atto di ri-composizione-evoluzione, reminiscenza e straniamento. Che cosa dello spazio se non la sua quantità. In un luogo atono per saturazione, uniforme per disomogeneità delle forme,
la memoria circoscrive la scena della sua rappresentazione. In una casualità assolutamente non caotica, dove le potenzialità dell'azione non si esplicano per intero, la memoria si sente libera dalle limitazioni imposte dall'interazione di un pensiero con il suo
ricordo (pre)determinato, e può finalmente tentare di rappresentare se stessa.
Il collettivo Gemelli Kessler, nasce nel 2008 a Roma, e fin dall'inizio ama muoversi fra corpo, danza e immagini. Nel nome si ispira al mitico duo formato da Alice ed Ellen Kessler, perché di loro piace il fatto che lascino intravedere una serie di temi oggetto di
attenta riflessione da parte dei contemporanei: il tema del doppio, del sincronico/diacronico, della ripetizione e della sua rottura, del gioco e del nonsense.
I Gemelli Kessler sono Simona Bertozzi (coreografa e performer), Marcello Briguglio e Celeste Taliani (video&editing). Vivono e lavorano perlopiù tra Bologna e Roma.
Futura Tittaferrante Suite floue
Sottoesporre la narrazione, sprofondare le figure nell'ambiente circostante. Non il soggetto in sé ma il problema della visione e dell'interpretazione. Poi la forma, come una spontaneità narrativa sospesa e rarefatta. Poi solo la luce accecante o il buio, che
offuscano e indeboliscono la mia capacità di vedere, ma non di guardare, e tentare di comprendere. Due situazioni estreme ed antitetiche a sancire l'irrimediabile inconciliabilità degli opposti. Concetti inconciliabili ma in grado di sfumare l'uno nell'altro, e
incoscientemente creare bellezza.
Videodilatte, alias Futura Tittaferrante, non ha anni, invecchia per accumulo di curiosità. Si laurea però con una tesi incentrata sul segno lasciato dalla fotografia di scena, e prosegue la sua formazione tra il mestiere dello scenografo e la fotografia
reportagistica unita al video. Ha esposto sue mostre personali e curato una progetti fotografici collettivi tra Bologna, Reggio Emilia, Roma e a Napoli.
Carlo Pucci Incipit - L'attesa
Gli elementi descrittivi sono solamente quelli necessari per impostare un'azione semplicemente abbozzata e che resta in sospensione, tesa a suggerire un qualsiasi epilogo. Il video è stato realizzato utilizzando una porzione filmata inserita nel montaggio di
disegni acquerellati.
Incipit - L'indecisione
L'iniziale stupore, fascinazione, curiosità, turbamento verso qualcosa di sconosciuto che attrae, ma che al contempo inquieta.
Il video è stato realizzato utilizzando segni grafici tracciati sullo schermo e direttamente registrati, montati con una porzione filmata inserita in disegni acquerellati.
Carlo Pucci, autodidatta, dal 2004 si dedica alla realizzazione di video-animazioni, che fondono immagini dinamiche con sequenze filmate, elementi grafici e pittorici. Il motivo conduttore della propria espressione multimediale può essere riassunto nella cinica
rappresentazione della realtà sociale filtrata all'interno di spazi chiusi e sigillati da una costante elaborazione introspettiva.
Beo_Project
Kaleniceva 4
11118-019 Vračar
Belgrade, Serbia
www.beoproject.org
PerAspera Drammaturgie Possibili | Rassegna di arti contemporanee
Il progetto all'interno della rassegna VideoDrome visioni d'arte in collaborazione con perAspera drammaturgie Possibili presenta la proiezione di 7 lavori originali di video artisti serbi (Ana Adamović , Dejan Kaludjerović , Goran Micevski, Milos Tomić, Boba
Mirjana Stojadinović, Iva Kontić, Saša Tkačenko) e di videoartisti italiani (Futura Tittaferrante, Valeria Borrelli, Karin Andersen, Carlo Pucci, Gemelli Kessler, Alberto Boccardi/Enrico Venturini, Daviddi/Riccioni/Tirendi). I lavori verrano proiettati a settembre a
Belgrado.
Con il Patrocinio dell'Ambasciata di Serbia e del Ministero Serbo della Cultura.
Ana Adamović Canzona. Video, 2010, 03:17 min
Il video di Ana Adamovic esercita una forte proprietà evocativa. Il viso concentrato di un'anziana signora mentre ascolta la sua stessa voce che canta una delle sue canzoni preferite della sua gioventù ne è protagonista. La canzone è italiana, famosissima anche
in Jugoslavia: Mamma son tanto felice, una canzone che rievoca gli strazi della guerra.Il ritratto della donna, la sua voce e la canzone sono strumenti che ricreano il passato, un passato sia personale che collettivo.
Ana Adamovic, 1974, vive e lavora a Belgrado. La sua ricerca dall'approccio documentaristico è focalizzata sui temi di identità e memoria, sia individuale che collettiva.
Dal 1999 il suo lavoro è stato esposto in numerose mostre personali e collettive in Serbia e all'estero.
Si è laureata presso il Dipartimento di Letteratura Internazionale, Università di Belgrado e ha studiato fotografia presso l'Art Institute di Boston.
E fondatrice della piattaforma per l'arte contemporanea Kiosk.
www.kioskngo.org
Goran Micevski Never gonna give you up. Video, 2006, 05:00 min
Le due metà superiori di un corpo di un uomo nudo, quello dell'artista, poggiate su un letto bianco e unite specularmente vanno a formare un unico corpo. Inizialmente potrebbe sembrare un'immagine riflessa nel suo specchio, ma con il divenire dell'azione lo
spettatore scopre che i due corpi hanno una stessa origine e che entrambi cercano invano di sbarazzarsi l'uno dell'altro.
...never gonna give you up
never gonna say goodbye
never gonna run around
and desert you...
Suona il grande successo di Rick Astley, mentre il protagonista tenta di liberarsi da se stesso con evidenti sforzi. La contrapposizione della musica dance con il sofferente affaticamento rimarcano la tragica ironia del nostro destino.
Goran Micevski, 1977 vive e lavora a Belgrado. Diplomato in fotografia presso la Facoltà di Arti Applicate di Belgrado. Mostre personali: Photographs, Belgrade, 2011; Travel guides, Belgrado, Požega, Čačak, 2008-2010; Finnish report, Belgrado, 2009; Time of
exile, Belgrado, 2008. Mostre collettive: Up (date) con pratiche artistiche: Serbia 2002-2009, Kraljevo, Cacak, Sombor, Belgrado, 2010; Contigent identities, Istanbul, 2009; 13 ° Biennale dei Giovani Artisti dei paesi dell'Europa e del Mediterraneo, Bari, 2008.
Vincitore del premio speciale al MEDIA FORUM - Moscow film festival 2006, e del premio speciale presso il festival ALTERNATIVE FILM/VIDEO, 2005.
http://goranmicevski.wordpress.com
Iva Kontić Mechanical Dream Video, 2011, 10 min
Il video introduce lo spettatore direttamente nella realtà locale di Crvena Zastava, cittadina al centro della Serbia dove la Fiat ha acquistato gli stabilimenti della Zastava, storica azienda automobilistica della Jugoslavia.
Il susseguirsi d'inquadrature statiche e in movimento mostrano l'attuale architettura della fabbrica e della città.
La narrazione è costituita dalle interviste con i dipendenti, ma la scelta di utilizzare una monotona lettura delle loro dichiarazioni ha neutralizzato il pathos derivante dalle paure e dalle aspettative in seguito al cambiamento.
L'inserimento di vecchi filmati pubblicitari dell'azienda trovati su You tube, interrompono ulteriormente la struttura narrativa arrichendo il video di una sfumatura ironica.
Iva Kontic, 1982, vive e lavora a Belgrado. Ha studiato pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, e ha ottenuto il suo MFA in Fine Art presso il Goldsmiths College di Londra. Attualmente svolge il dottorato in arte multimediale presso l'Università
delle Arti di Belgrado.
Ha partecipato a numerose rassegne internazionali, festival d'arte e video: MADATAC, EMAF, Espacioenter, Mikser Festival, Catodica, Videoart Yearbook, Biennial Tehran, etc.
E' stata finalista in diversi premi d'arte e ha vinto CAC Trust Award nel 2009. 2010/11 studi residenza a Woodmill Project, Londra.
http://www.ivakontic.com
Milos Tomić Clay Pigeon, Love game of the couple that don't want to stop playing. Video, 2008 06:49 min
L'artista descrive il suo video come un gioco d'amore sull'erba con elementi horror. Non c'è definizione migliore per questo film che racchiude in se tutta la poesia di una storia d'amore e al tempo stesso tutta l'inquietudine che deriva dalla paura della separazione
e della perdita della persona amata. Video dalla rappresentazione dinamica e apparentemente rapido nella composizione, si sofferma su tematiche che sono i fondamenti del pensiero: l'amore e la morte.
Appassionate anche le musiche di Vladimir Chab.
Milos Tomić, 1976 vive e lavora a Belgrado. Alla fine della scuola elementare ha iniziato a scarabocchiare, colorare, collezionare oggetti raccolti per strada, fotografare e suonare... Diplomato in regia presso l'Accademia d'Arte di Belgrado. Laureato in
animazione alla facoltà FAMU di Praga. Ha appena conseguito il dottorato presso l'Università delle Arti di Belgrado. Insegna forme brevi video alla Singidunum University.
http://www.milostomic.com
Saša Tkačenko Perfect ride. Video, 5' 04" loop
Un omaggio alle architetture del Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, chiuso per lavori di ristrutturazione ormai da più di 5 anni, vuole essere il video di Saša Tkačenko. Le atmosfere senza tempo, proprie dello spazio museale abbandonato sono lo
scenario ideale per l'impresa di uno skater che sta tentando di eseguire ciò che è più importante per lui: il giro perfetto - the perfect ride. L'artista con la precisa semplicità delle riprese contrappone le abilità e le potenzialità del giovane alla mancata ricostruzione
del museo. Attraverso il divenire dell'azione, che diventa esperienza per il giovane attore del video, si recupera la grandezza e l'importanza dell'edificio.
Saša Tkačenko, 1979. Vive e lavora a Belgrado. Si è laureato in scultura presso la Facoltà di Arti Applicate di Belgrado. Ha esposto in numerose mostre collettive in Serbia e all'estero (Belgrado, Amburgo, Istanbul, Rivolli, Vienna, Berlino). La sua pratica artistica
indaga i rapporti tra le osservazioni personali e i fenomeni soprattutto di natura sociale presenti in ambiente locale e globale. Partendo dai simboli e dalle rappresentazioni di certi fenomeni, comprese nella nostra percezione collettiva e nella nostra cultura visiva,
ma difficilmente analizzabili, l'artista ne decostruisce il loro linguaggio formale e gioca con i loro contenuti e le loro implicazioni sociali.
www.sasatkacenko.com
Boba Mirjana Stojadinović Sirens. Video, 2008, 11:16 min
Girato a Rotterdam l'opera di Boba Mirjana Stojadinović racconta i luoghi sereni e tranquilli del quotidiano contrassegnati dal suono di penetranti sirene. Il suono delle sirene rievoca inequivocabilmente nell'artista il ricordo delle sirene anti-aerei durante il
bombardamento della ex-Jugoslavia nel 1999.
Durante tutta la durata del video nessun passante sembra notare il suono inquietante, a voler sottolineare come il nostro personale vissuto possa condizionare il senso della percezione. Va ricordato che Rotterdam è uno dei maggiori porti al mondo e che in una
parte del porto è situata un'enorme industria chimica. Inoltre tutto il centro della città è stato raso al suolo durante la seconda guerra mondiale.
Le sirene suonano ogni primo lunedì del mese a mezzogiorno in punto.
Boba Mirjana Stojadinović , 1977 vive e lavora a Belgrado. Ha vinto numerosi premi tra cui nel 2003 il Royal Family Karadjordjević Grant a Belgrado, nel 2008 a Rotterdam il Promotieprijs Award e nel 2010 il Gallery Award of the Memorial Nadežda Petrović.
Membro dal 2003 del ULUS (Serbian Fine Art Association).
Interessata a lavorare con lo spazio e le sue modalità di interazione con le frequenze creative, sociali e politiche della vita quotidiana.
http://bobaart.wordpress.com
Dejan Kaludjerović Je suis malade. Video, 2008, 09:16 min
L'innocenza di tre bambini che cantano la famosa canzone di Dalidà Je sui malate è contrapposta al testo della canzone che descrive una condizione di malessere tipica di un adulto.
L'artista esplora le dicotomie tra il nascosto e il rivelato, tra lo spontaneo e il costruito, l'infantile e il maturo, il personale e il sociale. Indagando principalmente le dinamiche di manipolazione dei media e di come questi influenzino i contesti familiari, i sistemi
d'istruzione e della società.
Dejan Kaludjerović nato a Belgrado, Vive e lavora a Vienna. Si è laureato presso l'Accademia di Belle Arti di Belgrado nel 2001. Nel 2004 ha ricevuto un MFA dalla stessa Accademia. Ha inoltre studiato presso la School of Visual Art di New York nel 1993 - 94, e
presso l'Accademia di Arti Applicate di Vienna nel 2003/04. Oltre a numerose mostre personali (ad esempio a Belgrado, Lubiana, Vienna, New York, Berlino, Milano, Weimar, Istanbul e Venezia) ha partecipato a numerose mostre collettive internazionali (ad
esempio nel 2011 Quadriennale di Praga, Museo di Arte Contemporanea di Belgrado, Manifesta 4, Francoforte, 1 ° e 4 ° Biennale di Pechino.
Vincitore di numerosi premi e residenze.
http://dejankaludjerovic.net
Karin Andersen Ariel
Ispirato al romanzo "Prospero" di Gianluca Di Dio, che racconta una storia di paradossale ingiustizia ambientata a Milano negli anni di piombo. Il concetto fondante del libro, quello della vendetta, è lo stesso che informa la vicenda della "Tempesta", ultimo
dramma di William Shakespeare. Il video "Ariel" vuole rappresentare l'interazione fra le due dimensioni presenti nel libro: una di natura cronachistica e contemporanea, l'altra di stampo poertico-teatrale e remoto. Ariel, spinto dall'aria, si trova a volteggiare nei
cieli inquinati sopra una grande fabbrica, simbolo dell'ingiustizia ambientale esercitata dalle grandi multinazionali che dominano il sistema capitalistico e in questo scenario straziante si rivolge a Prospero con le parole contenute nel primo dialodo della
"Tempesta".
Karin Andersen ha studiato all'Accademia di Belle Arti di Bologna, diplomandosi nel 1990 con una tesi sulle relazioni fra arte ed ecologia. Ha inoltre conseguito il diploma della scuola bolognese del fumetto "La nuova Eloisa" nel 1991.
www.karinandersen.com
Alberto Boccardi / Enrico Venturini / aBP anybetterPlace CrE Chromatic Evolution
Patter cromatico visivo che si decompone, decomprime in sinestesia con la musica di Alberto Boccardi. Il video si compone di tre tempi: il pattern - elementi cromatici scorrono raccontano il flusso dell'aria tra le mani, la scomposizione e lo scontro - i vortici del
pattern racchiudono una grande energia che scompone la catena in elementi singoli li divide e li affronta, il dissolversi - dallo scontro si genera un elemento eliminatore ed il successivo dissolversi della composizione cromatico-sonora. Ogni nota ha un colore.
CrE Chromatic Evolution è stato presentato alla Biennale d'Arte di Venezia 2011.
Il Gruppo Audio-Video anyBetterPlace nasce il 4 febbario 2009 a Milano dall'incontro tra Alberto Boccardi (Audio-sound engineer) ed Enrico Venturini(Video-multimedia artist). Nel nome già vive la tensione che muove il desiderio di ricerca emozionale ed
estetica, luogo non solo fisico ma mentale, non solo corpo ma testa. Per questo la spinta che indirizza la loro ricerca è la contaminazione tra differenti modalità espressive: suono, video, danza, parola, teatro. Ogni arte come luogo migliore.
Valeria Borrelli La Gestazione. Film in super8
Nessuna stasi accompagna la gestazione, erotismo, conflittualità, metamorfosi, gravidanza, peso. Una donna gravida assiste ad una danza così' potente da provocare un cambiamento di stato del corpo. La donna in gravidanza e' l' artista visiva Valeria Borrelli
Sacco, il danzatore è il maestro del butoh Akira Kasai, interprete del suo Elio Gabalo negli spazi del MANN.
Valeria Borrelli, artista visiva napoletana si è laureata al DAMS di Bologna in cinematografia documentaria e filosofia dei linguaggi visivi. Da sempre in contatto con la scena internazionale dai primi anni 90 si occupa di ripresa e montaggio in diversi formati dalla
pellicola super8 al video hd realizzando installazioni e prodotti audiovisivi.
Andrea Daviddi / Jacopo Riccioni/ StefanoTirendi Progetto Fotosintesi
Il progetto "Fotosintesi" è la storia di oggetti vissuti e dei quali l'uomo si è sbarazzato. In Fotosintesi questi oggetti si aggregano, riprendono la loro identità e si ripresentano all'uomo in tutta la loro importanza, elevandosi ad opera d'arte. Rimettere in gioco la
spazzatura come opere d'arte fa riacquistare valore all'oggetto che è stato abbandonato. Fotosintesi tenta di ridare vita soprattutto a quegli oggetti abbandonati in contesti non adeguati.
Andrea "Diddi" Daviddi, nato a Milano nel 1979, frequenta l'Accademia di belle Arti di Brera indirizzo scultura. Dal 1999 al 2005 sviluppa un'intensa attività presso il laboratorio dell'artista Loris Cecchini che lo porta ad affinare le più diverse tecniche espressive
come calcografiche e plastiche.
Jacopo "Apo" Riccioni, nato a Porretta Terme nel 1978, s'interessa al mondo della grafica e arte digitale in svariati ambiti, collaborando con affermati studi grafici e di produzioni video bolognesi. Dal 2009 studia design all'Accademia delle Belle Arti di Bologna.
Stefano "Ste" Tirendi, nasce nel 1979, studia Design per industria e per l'ambiente, ed è animatore 3D. E' stato assistente dal 1999 al 2004 dell'artista Loris Cecchini e collabora da più di dieci con diverse realtà come scenografo per pubblicità e cinema.
Gemelli Kessler Terrestre
Che cosa del tempo se non la sua qualità. Terrestre è una figura colta in atto di ri-composizione-evoluzione, reminiscenza e straniamento. Che cosa dello spazio se non la sua quantità. In un luogo atono per saturazione, uniforme per disomogeneità delle forme,
la memoria circoscrive la scena della sua rappresentazione. In una casualità assolutamente non caotica, dove le potenzialità dell'azione non si esplicano per intero, la memoria si sente libera dalle limitazioni imposte dall'interazione di un pensiero con il suo
ricordo (pre)determinato, e può finalmente tentare di rappresentare se stessa.
Il collettivo Gemelli Kessler, nasce nel 2008 a Roma, e fin dall'inizio ama muoversi fra corpo, danza e immagini. Nel nome si ispira al mitico duo formato da Alice ed Ellen Kessler, perché di loro piace il fatto che lascino intravedere una serie di temi oggetto di
attenta riflessione da parte dei contemporanei: il tema del doppio, del sincronico/diacronico, della ripetizione e della sua rottura, del gioco e del nonsense.
I Gemelli Kessler sono Simona Bertozzi (coreografa e performer), Marcello Briguglio e Celeste Taliani (video&editing). Vivono e lavorano perlopiù tra Bologna e Roma.
Futura Tittaferrante Suite floue
Sottoesporre la narrazione, sprofondare le figure nell'ambiente circostante. Non il soggetto in sé ma il problema della visione e dell'interpretazione. Poi la forma, come una spontaneità narrativa sospesa e rarefatta. Poi solo la luce accecante o il buio, che
offuscano e indeboliscono la mia capacità di vedere, ma non di guardare, e tentare di comprendere. Due situazioni estreme ed antitetiche a sancire l'irrimediabile inconciliabilità degli opposti. Concetti inconciliabili ma in grado di sfumare l'uno nell'altro, e
incoscientemente creare bellezza.
Videodilatte, alias Futura Tittaferrante, non ha anni, invecchia per accumulo di curiosità. Si laurea però con una tesi incentrata sul segno lasciato dalla fotografia di scena, e prosegue la sua formazione tra il mestiere dello scenografo e la fotografia
reportagistica unita al video. Ha esposto sue mostre personali e curato una progetti fotografici collettivi tra Bologna, Reggio Emilia, Roma e a Napoli.
Carlo Pucci Incipit - L'attesa
Gli elementi descrittivi sono solamente quelli necessari per impostare un'azione semplicemente abbozzata e che resta in sospensione, tesa a suggerire un qualsiasi epilogo. Il video è stato realizzato utilizzando una porzione filmata inserita nel montaggio di
disegni acquerellati.
Incipit - L'indecisione
L'iniziale stupore, fascinazione, curiosità, turbamento verso qualcosa di sconosciuto che attrae, ma che al contempo inquieta.
Il video è stato realizzato utilizzando segni grafici tracciati sullo schermo e direttamente registrati, montati con una porzione filmata inserita in disegni acquerellati.
Carlo Pucci, autodidatta, dal 2004 si dedica alla realizzazione di video-animazioni, che fondono immagini dinamiche con sequenze filmate, elementi grafici e pittorici. Il motivo conduttore della propria espressione multimediale può essere riassunto nella cinica
rappresentazione della realtà sociale filtrata all'interno di spazi chiusi e sigillati da una costante elaborazione introspettiva.
Beo_Project
Kaleniceva 4
11118-019 Vračar
Belgrade, Serbia
www.beoproject.org
PerAspera Drammaturgie Possibili | Rassegna di arti contemporanee
18
luglio 2012
Italia/Serbia _Crossing
Dal 18 al 19 luglio 2012
arte contemporanea
Location
VILLA ALDOVRANDI MAZZACURATI
Bologna, Via Toscana, 19, (Bologna)
Bologna, Via Toscana, 19, (Bologna)
Vernissage
18 Luglio 2012, ore 21
Sito web
www.perasperafestival.org
Autore
Curatore