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Italian Genius Now. Back to Rome
La rassegna espositiva giunge a Roma a seguito del grande successo ottenuto ad Hanoi, Singapore, Seul, Tokio, Taipei e New Delhi Italian Genius Now per raccontare mezzo secolo di arte e design italiani attraverso la ricerca e il dialogo tra la cultura estetica e quella materiale.
Comunicato stampa
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Roma, 09 Febbraio 2009 – Giunge a Roma a seguito del grande successo ottenuto ad Hanoi, Singapore, Seul, Tokio, Taipei e New Delhi Italian Genius Now, la rassegna promotrice della grande creatività italiana prodotta dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, curata dal suo Direttore Marco Bazzini e realizzata in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri.
Italian Genius Now. Back to Rome è il titolo della mostra che sarà presentata al pubblico italiano dall’11 febbraio al 13 aprile negli spazi espositivi del Macro Future, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, che ha aderito con entusiasmo all’invito di mostrare al pubblico italiano quanto è stato ammirato all’estero.
La rassegna espositiva, che nasce per un pubblico internazionale, non segue criteri filologici o storici, ma presenta mezzo secolo di arte e design italiano “per suggestione” andando alla ricerca di un dialogo tra i diversi campi di quella cultura estetica e materiale che resta l'immagine più rappresentativa dell’Italia.
Italian Genius Now intende affermare come nell’arte e nel design il genio creativo italiano, da sempre, vanta quel talento che in taluni casi ha addirittura contribuito a modificare i costumi del vivere mondiale, basti pensare alla diffusione planetaria della Vespa GS 150 realizzata nel 1955 da Corradino D'Ascanio per la Piaggio, la stessa azienda che oggi con visionarietà “futurista” presenta lo scooter MP3, del giovane designer Marco Lambri. Quarant’anni di creatività e design hanno rivoluzionato la costruzione della scarpa: il genio della moda Salvatore Ferragamo con i suoi brevetti e le sue collaborazioni con artisti del tempo ha realizzato vere e proprie opere d’arte da indossare. Negli anni ’50 le ceramiche-architettura di Ettore Sottsass incontrano il genio intuitivo del Maestro ceramista Aldo Londi che per Bitossi produce per la prima volta nella storia quelle sperimentazioni cromatiche e stilistiche che rivoluzionano il sentire stesso di quella materia. Nei primi anni Sessanta l’artista assume un nuovo ruolo professionale: campo d’indagine diventa il linguaggio. L’artista come l’architetto cerca una nuova relazione con la vita. La ricerca della differenza tra linguaggi dell’individuo e quelli della società di massa diventa un elemento costante. A questo passaggio sono legate le esperienze della poesia visiva o concreta di Nanni Balestrini, o le ricerche anticipatamente concettuali di Franco Vaccari ed Emilio Isgrò così come le realizzazioni di nuovo design dei gruppi di Architettura Radicale (Archizoom, Superstudio, UFO). Durante gli anni Settanta, invece, sia l’oggetto mobile che l’opera d’arte si presentano in maniera diversa fino a coinvolgere fortemente lo spettatore come nei quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto. A partire dagli anni Ottanta i designer assumono creatività d’artista: traducono anch’essi con spirito esplosivo le nuove pulsioni estetiche da applicarsi all’oggetto di uso comune e quotidiano. L’opera d’arte entra a far parte delle tavole, delle cucine, della casa: si usa e si consuma. Alessi è l’azienda che raccoglie il genio creativo dei maggiori designer del mondo fra cui Stefano Giovannoni le cui creazioni sono caratterizzate da sempre da uno stile infantile e fumettistico.
Il design italiano, la cui sintesi corre fra rigore, estetica e funzionalità incontra, nella rassegna Italian Genius Now, la perfezione e l’accuratezza, l’alta tecnologia delle opere di Vanessa Beecroft, di Sissi e di Isabella Gherardi caratterizzate, invece, da una corporeità “non toccabile” e, dunque, fruibile solo esteticamente.
Per il prodotto italiano il riconoscimento trova facile sintesi nel Made in Italy, una formula di successo mondiale che va ricondotta soprattutto alla immagine artistica totale con cui l'Italia è riconoscibile, soprattutto all'estero. Una matrice originaria che è fatta di un diffuso sapere, dove nei secoli è rimasta intatta la qualità costruttiva, la capacità dialettale che si è fatta linguaggio nazionale attraverso artisti e artieri che hanno tramandato e custodito la virtù dell'opera insieme alla capacità del mestiere. Un'immagine artistica che geneticamente è presente in ogni produzione delle arti maggiori e minori, nei grandi capolavori da ammirare come nei piccoli oggetti d'uso quotidiano, in cui la qualità utile dell'arte si intreccia con l'utilità che piace, nella memoria di un'ampia storia dell'arte che ancora continua a sorprendere per la sua vivacità e a far incontrare storie di un tempo e ricerche di oggi.
Special guest per quest’ultimo appuntamento a Roma è Renzo Arbore, ambasciatore d’eccellenza del genio creativo italiano. Arbore, per la prima volta in una mostra d’arte e design, si presenterà sotto l’inedita veste di ispiratore della collezione di design: Miami Swing: linguaggio Neo Pop contemporaneo ed effetto Tropical Decò.
Arbore come musa ispiratrice dei designer Alida Cappellini e Giovanni Licheri. Arredi sognati, brillanti e luccicanti della Swing House, la casa dell’ironia e del divertimento, di Life Savers, il mobile bar-tamburo, di Supersimo, la poltrona di Simona Ventura a “Quelli che il Calcio”, e di molti altri pezzi che vogliono assolutamente farsi guardare, in mostra e in TV.
Per la sede romana la mostra è stata ampliata anche con alcune opere della Collezione del Centro Pecci tra cui il grande lavoro di Mario Merz, La spirale appare del 1990 e l’importante opera di Enzo Cucchi, Senza titolo (La montagna) del 1989.
Inoltre opere di: Carla Accardi, Aurelio Amendola, Archizoom, Marco Bagnoli, Nanni Balestrini, Lorenzo Banci, Roberto Barni, Carlo Bartoli, Massimo Barzagli, Vanessa Beecroft, Luca Bertolo, Umberto Buscioni, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Giorgio Ceretti, Pietro Derossi, Riccardo Rosso, Giuseppe Chiari, Fabrizio Corneli, Vittorio Corsini, Corradino D’Ascanio, Andrea Facco, Roberto Fallani, Carlo Fei, Salvatore Ferragamo, Isabella Gherardi, Piero Gilardi, Stefano Giovannoni, Giulio Iacchetti, Emilio Isgrò, Marco Lambri, Ketty La Rocca, Aldo Londi, Arrigo Lora Totino, Lucia Marcucci, Amedeo Martegani, Andrea Martinelli, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Sabrina Mezzaqui, Marcello Nizzoli, Luciano Ori, Paolo Parisi, Gaetano Pesce, Lamberto Pignotti, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Sara Rossi, Mimmo Rotella, Gianni Ruffi, Maurizio Savini, Tobia Scarpa, Paolo Scheggi, Sissi, Ettore Sottsass, Superstudio, Gianluigi Toccafondo, UFO, Franco Vaccari, Massimo Vitali, Marco Zanuso, Gilberto Zorio.
Il catalogo Italian Genius Now. Back to Rome con testi di Marco Bazzini e Luca Beatrice in cui sono raccolte anche alcune immagini degli allestimenti delle mostre realizzate in Asia è pubblicato dalle Edizioni del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
Italian Genius Now. Back to Rome è il titolo della mostra che sarà presentata al pubblico italiano dall’11 febbraio al 13 aprile negli spazi espositivi del Macro Future, promossa dal Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Sovraintendenza ai Beni Culturali, che ha aderito con entusiasmo all’invito di mostrare al pubblico italiano quanto è stato ammirato all’estero.
La rassegna espositiva, che nasce per un pubblico internazionale, non segue criteri filologici o storici, ma presenta mezzo secolo di arte e design italiano “per suggestione” andando alla ricerca di un dialogo tra i diversi campi di quella cultura estetica e materiale che resta l'immagine più rappresentativa dell’Italia.
Italian Genius Now intende affermare come nell’arte e nel design il genio creativo italiano, da sempre, vanta quel talento che in taluni casi ha addirittura contribuito a modificare i costumi del vivere mondiale, basti pensare alla diffusione planetaria della Vespa GS 150 realizzata nel 1955 da Corradino D'Ascanio per la Piaggio, la stessa azienda che oggi con visionarietà “futurista” presenta lo scooter MP3, del giovane designer Marco Lambri. Quarant’anni di creatività e design hanno rivoluzionato la costruzione della scarpa: il genio della moda Salvatore Ferragamo con i suoi brevetti e le sue collaborazioni con artisti del tempo ha realizzato vere e proprie opere d’arte da indossare. Negli anni ’50 le ceramiche-architettura di Ettore Sottsass incontrano il genio intuitivo del Maestro ceramista Aldo Londi che per Bitossi produce per la prima volta nella storia quelle sperimentazioni cromatiche e stilistiche che rivoluzionano il sentire stesso di quella materia. Nei primi anni Sessanta l’artista assume un nuovo ruolo professionale: campo d’indagine diventa il linguaggio. L’artista come l’architetto cerca una nuova relazione con la vita. La ricerca della differenza tra linguaggi dell’individuo e quelli della società di massa diventa un elemento costante. A questo passaggio sono legate le esperienze della poesia visiva o concreta di Nanni Balestrini, o le ricerche anticipatamente concettuali di Franco Vaccari ed Emilio Isgrò così come le realizzazioni di nuovo design dei gruppi di Architettura Radicale (Archizoom, Superstudio, UFO). Durante gli anni Settanta, invece, sia l’oggetto mobile che l’opera d’arte si presentano in maniera diversa fino a coinvolgere fortemente lo spettatore come nei quadri specchianti di Michelangelo Pistoletto. A partire dagli anni Ottanta i designer assumono creatività d’artista: traducono anch’essi con spirito esplosivo le nuove pulsioni estetiche da applicarsi all’oggetto di uso comune e quotidiano. L’opera d’arte entra a far parte delle tavole, delle cucine, della casa: si usa e si consuma. Alessi è l’azienda che raccoglie il genio creativo dei maggiori designer del mondo fra cui Stefano Giovannoni le cui creazioni sono caratterizzate da sempre da uno stile infantile e fumettistico.
Il design italiano, la cui sintesi corre fra rigore, estetica e funzionalità incontra, nella rassegna Italian Genius Now, la perfezione e l’accuratezza, l’alta tecnologia delle opere di Vanessa Beecroft, di Sissi e di Isabella Gherardi caratterizzate, invece, da una corporeità “non toccabile” e, dunque, fruibile solo esteticamente.
Per il prodotto italiano il riconoscimento trova facile sintesi nel Made in Italy, una formula di successo mondiale che va ricondotta soprattutto alla immagine artistica totale con cui l'Italia è riconoscibile, soprattutto all'estero. Una matrice originaria che è fatta di un diffuso sapere, dove nei secoli è rimasta intatta la qualità costruttiva, la capacità dialettale che si è fatta linguaggio nazionale attraverso artisti e artieri che hanno tramandato e custodito la virtù dell'opera insieme alla capacità del mestiere. Un'immagine artistica che geneticamente è presente in ogni produzione delle arti maggiori e minori, nei grandi capolavori da ammirare come nei piccoli oggetti d'uso quotidiano, in cui la qualità utile dell'arte si intreccia con l'utilità che piace, nella memoria di un'ampia storia dell'arte che ancora continua a sorprendere per la sua vivacità e a far incontrare storie di un tempo e ricerche di oggi.
Special guest per quest’ultimo appuntamento a Roma è Renzo Arbore, ambasciatore d’eccellenza del genio creativo italiano. Arbore, per la prima volta in una mostra d’arte e design, si presenterà sotto l’inedita veste di ispiratore della collezione di design: Miami Swing: linguaggio Neo Pop contemporaneo ed effetto Tropical Decò.
Arbore come musa ispiratrice dei designer Alida Cappellini e Giovanni Licheri. Arredi sognati, brillanti e luccicanti della Swing House, la casa dell’ironia e del divertimento, di Life Savers, il mobile bar-tamburo, di Supersimo, la poltrona di Simona Ventura a “Quelli che il Calcio”, e di molti altri pezzi che vogliono assolutamente farsi guardare, in mostra e in TV.
Per la sede romana la mostra è stata ampliata anche con alcune opere della Collezione del Centro Pecci tra cui il grande lavoro di Mario Merz, La spirale appare del 1990 e l’importante opera di Enzo Cucchi, Senza titolo (La montagna) del 1989.
Inoltre opere di: Carla Accardi, Aurelio Amendola, Archizoom, Marco Bagnoli, Nanni Balestrini, Lorenzo Banci, Roberto Barni, Carlo Bartoli, Massimo Barzagli, Vanessa Beecroft, Luca Bertolo, Umberto Buscioni, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Giorgio Ceretti, Pietro Derossi, Riccardo Rosso, Giuseppe Chiari, Fabrizio Corneli, Vittorio Corsini, Corradino D’Ascanio, Andrea Facco, Roberto Fallani, Carlo Fei, Salvatore Ferragamo, Isabella Gherardi, Piero Gilardi, Stefano Giovannoni, Giulio Iacchetti, Emilio Isgrò, Marco Lambri, Ketty La Rocca, Aldo Londi, Arrigo Lora Totino, Lucia Marcucci, Amedeo Martegani, Andrea Martinelli, Alberto Meda, Alessandro Mendini, Sabrina Mezzaqui, Marcello Nizzoli, Luciano Ori, Paolo Parisi, Gaetano Pesce, Lamberto Pignotti, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Sara Rossi, Mimmo Rotella, Gianni Ruffi, Maurizio Savini, Tobia Scarpa, Paolo Scheggi, Sissi, Ettore Sottsass, Superstudio, Gianluigi Toccafondo, UFO, Franco Vaccari, Massimo Vitali, Marco Zanuso, Gilberto Zorio.
Il catalogo Italian Genius Now. Back to Rome con testi di Marco Bazzini e Luca Beatrice in cui sono raccolte anche alcune immagini degli allestimenti delle mostre realizzate in Asia è pubblicato dalle Edizioni del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci.
11
febbraio 2009
Italian Genius Now. Back to Rome
Dall'undici febbraio al 17 maggio 2009
design
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MACRO TESTACCIO
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Roma, Piazza Orazio Giustiniani, (Roma)
Orario di apertura
martedì-domenica 16-24. Lunedì chiuso
Vernissage
11 Febbraio 2009, ore 18-24
Sito web
www.centropecci.it
Ufficio stampa
ROSI FONTANA
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore
Curatore