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Iva Milanova
circa venti lavori tra oli e tempere
Comunicato stampa
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La Galleria Tartaglia Arte ospita per la prima volta a Roma la mostra personale dell’artista bulgara IVA MILANOVA. a cura di Riccardo Tartaglia con la presentazione e testo critico di Tiziana Tamburi.
Nata a Sofia nel 1970, porta a compimento gli studi accademici ed un Master in Storia dell’Arte e Archeologia Classica a Berlino. Proprio questa sua formazione artistica ha chiaramente influenzato la sua produzione pittorica molto legata alle reminiscenze classiche dell’epoca bizantina.
Iva Milanova ha esposto in numerose capitali come Parigi, New York, Sofia, Roma e Venezia dove ha partecipato anche alla Biennale d’Arte.
L’inaugurazione della mostra, fissata per il 13 aprile, darà l’avvio all’esposizione che vede proposti circa venti lavori tra oli e tempere. Vari i soggetti scelti dall’artista che, attraverso questo percorso romano, ha deciso di spaziare tra il figurativo classico e l’astrattismo.
“… Attraverso la tecnica ad olio, i colori prendono vita su supporti in genere di grandi dimensioni, dove predomina il rosso steso con pennellate larghe e sicure; i soggetti, per lo più a carattere sacro, sono in osmosi con la pittura dell’epoca bizantina mentre i volti diventano, attraverso il pennello dell’artista, trasfigurazioni e rivisitazioni personali. Nature morte, delicate e profonde, sono invece i frutti della sapiente stesura che Milanova adotta attraverso la tecnica dell’acquarello mentre, nei supporti trattati a tempera, si esprime con soggetti astratti, giochi di figure geometriche e linee decise in dimensioni molto più ridotte.
Il suo percorso artistico si indirizza ad una scelta pittorica del tutto personale e originale e la convergenza tra figurazione e astrazione ha fornito un grosso impatto al suo lavoro: scambio fra struttura e spazio. L’astrazione sublima la ricerca cromatica dei suoi lavori e linee informali divengono così suggestive visioni. La liricità inoltre si evince dall’eccezionale profondità di immagine che Iva Milanova riesce ad infondere alle sue opere, nonostante rimanga estranea alla profondità spaziale.
Nei suoi lavori di genere astratto le campiture cromatiche sono molto intense, frutto proprio di una intangibile e penetrante concezione della luce. Il Cromatismo diventa vibrante e ritmicamente cadenzato ma Milanova dimostra essere anche estremamente creativa, tanto da sperimentare spesso la sua chiara abilità artistica con pennellate piene e fluide che si riducono poi in piccoli tocchi circolari.
I suoi quadri sono carichi di espressione e messaggi mirati ed il materiale, sotto il suo pennello e attraverso la manipolazione sapiente, diventa elemento elegante di composizione/decomposizione. Il segno non è mai automatico o accidentale quanto piuttosto elemento fondante di un linguaggio. Il segno è trama, scrittura, immagine e poesia. A volte è rafforzato, a volte è evanescente e le linee si perdono e si ritrovano in un turbine di sensazioni. Iva Milanova ha chiaramente dimostrato nel tempo di possedere una grande capacità: trasformare il supporto pittorico in immagine visivo-sensoriale creando lavori di indubbio spessore concettuale.
Simbolismo ed ispirazione fuoriescono da ogni lavoro che questa artista bulgara si appresta a creare. Sono sensazioni forti quelle che travolgono l’osservatore, fortemente vive soprattutto nei soggetti figurativi ad olio e qui, non è importante l’espressione che i volti assumono o lo spazio tridimensionale che li contiene, quanto il forte simbolismo che la tela racchiude gelosamente in se.
Questa artista dai natali in Bulgaria ha convogliato esperienza e cultura nel suo stile con grande sapienza espressiva, derivante sicuramente da una interiorizzazione di tutto ciò che ha appreso e fatto proprio nel suo contatto con il re
13
aprile 2007
Iva Milanova
Dal 13 aprile al 05 maggio 2007
arte contemporanea
Location
GALLERIA TARTAGLIA ARTE
Roma, Via XX Settembre, 98c/d, (Roma)
Roma, Via XX Settembre, 98c/d, (Roma)
Orario di apertura
da lunedì a sabato 10–14 e 16–19.30
Vernissage
13 Aprile 2007, ore 18
Autore
Curatore