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Ivan Bono – Dalla Forma al Colore
Mostra personale
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Ivan Bono - biografia
Ivan Bono è artista nato in Piemonte nel 1973 spazia dalla pittura alla scultura alla musica con naturale disinvoltura. Poco più che bambino a casa dell’ amico e scultore Urano Palma incontra Mario Schifano che lo affascina col suo modo istintivo e aggressivo di pittura che caratterizzerà il suo modo di fare arte. Dal 2001 frequenta i gruppi di giovani artisti di Germania, Francia, Danimarca e Olanda dove affina e matura le esperienze pittoriche e creative. Nel 2005 viene invitato alla mostra di arte moderna in occasione della candidatura olimpica di Parigi2012 e l’ anno successivo si trasferisce a Londra dove nascono le opere con le applicazione di reti metalliche a simboleggiare il
decadentismo della società moderna. Rientrato in Italia comincia il ciclo detto emozionale, dove il colore puro viene miscelato e sfumato direttamente sulla tela con una tecnica messa appunto negli anni precedenti e cominciano le esposizione nelle maggiori fiere con grande successo di critiche e di vendite. Dai primi graffiti e murale alle tele in
lana cotta le quotazioni hanno visto una inarrestabile ascesa e sono cominciati i contatti con alcun musei internazionali per l’ esposizione e l’ acquisizione delle sue opere.
Mostre:
2005 – Parigi
2006 – Londra
2007 – Ferrara, Parma, Forlì, Riccione, New York
2008 – Torino, Milano, Genova, Treviso, Roma, Barcellona, Berlino, Pechino
2009 – Milano, Vercelli, Parigi, Palermo, Ferrara
inviti:
- Biennale Shinglee città di Anzio
- Biennale dell’ Unità d’ Italia (museo MAUI) città di Teano
- Biennale città di Firenze
- Premio il Perugino città di Firenze
- Premio Alba
- 2° premio Augusta Taurinorum città di Torino
I fatti cominciarono circa cinque anni fa, quando cominciò a dipingere piccole tele e a rivenderle all’ asta su internet per poche decine di euro, la maggior parte verso Inghilterra e Germania e la successiva pubblicazione di un sito internet personale con le foto delle opere.
Da li i primi contatti e il viaggio che nel 2003 lo porta in Francia, Olanda, Germania, Danimarca e Norvegia, dove entra in contatto con le correnti artistiche e i buskers dei luoghi. Rientrato in Italia trasforma in studio artistico i locali una volta appartenuti ad una azienda tessile e da il via ad una vera e propria produzione artistica che spazia dalle grandi e piccole tele che lui stesso si prepara, alla creazione di piccole sculture e oggetti di design recuperando oggetti che normalmente tutti noi
getteremmo via, e nascono così lampade, appendiabiti, paraventi ecc.
Tutto o quasi questo materiale finisce in rete e non passa inosservato; nel 2005 la storica galleria Alba di Ferrara convoca Ivan per giudicarne i lavori. L’ anno seguente è quello dell’ esordio nella galleria estense e a seguire le grandi fiere di arte moderna, dove vi è un vero e proprio interesse per la freschezze dei sui lavori. Ma è il 2007 l’anno della svolta, in pochi mesi partecipa alla grande fiera di arte moderna e contemporanea di Parma con ben tre opere, all’ edizione di Arte & Motori presso il palazzo del turismo di Riccione, ad Art Meeting a Ferrara e a Contemporanea a Forlì.
Ma il botto è arrivato in una serata di settembre quando dall’ altro capo del cellulare una voce suadente tuonava: “Hallo Mr Bono...” La curatrice della CVB Gallery di New York organizzava una mostra tematica dal titolo Wild e lo stile delle sue opere calzava, mai come in questo caso, a
pennello.
Nei giorni a seguire c’ è stata una vera e propria rivoluzione nella sua vita, la frenesia e l’ estro creativo hanno dato vita a cinque opere, due in più di quelle richieste, ma talmente cariche di energia e patos da venire inserite ugualmente nella galleria della tredicesima strada, dove pochi
mesi prima c’ era stata una serata organizzata dalla Levi’s e una mostra dedicata alla celebre bambola Barbie e dove assieme alle sue opere vengo esposti artisti presenti al Moma.
Tutto questo movimento e il fiume di citazioni sulle riviste di settore e i siti specializzati, non hanno fatto altro che attirare l’ attenzione delle grandi organizzazioni come l’agenzia D’Ars di Oscar Signorini che si è accaparrata alcune opere, la ST Microelettronics che nella sala del consiglio di
amministrazione ha piazzato una sua opera, alla fondazione Banca Sella che gli ha commissionato due mostre nelle prestigiose sedi di Torino e Milano, l’ invito come special guest al trofeo Moroni di Bergamo dove ha ricevuto la menzione d’ onore, l’ invito al memorial Pavarotti, i contatti con le grandi fondazioni museali di Genova, Reggio Emilia e Seattle (dove c’ è sposta una sua opera), alla Saatchi Gallery di Londra che vuole organizzargli una personale, l’ invito al Gran Premio Internazionale d’ Arte 2008 riservato solo a 14 artisti di tutta Europa con mostre a Roma, Berlino e Barcellona, alla pubblicazione delle sue opere sulla rivista americana Gallery & Studio (vera e propria “bibbia”in america) e una intera pagina dedicata a lui sulla prossima edizione del dizionario enciclopedico di arte moderna e contemporanea.
Vincitore del 2° premio Augusta Taurinorum città di Torino 2008
Permio Alba 2008 città di Ferrara
Menzione d’ onore al trofeo Moroni città di Bergamo 2008
Le opere di Ivan Bono, cittadino del mondo raccontano dal
‘profondo’ quell’energia selvaggia e primordiale nella quale bene si riconosce:“Creare è per me un bisogno istintivo, quasi primitivo. Devo seguire e concretizzare subito l’emozione del momento, senza poter aspettare. Poi, a lavoro ultimato, lascio tutto così com’è. Non ho ripensamenti. Se la mattina dopo non mi piace più, la distruggo ma non la modifico mai”. Ed ecco i rossi accesi di quasi sangue che cola, i laceranti neri pungenti
rischiarati, abbagliati, dalle algide lame di un bianco tagliente. Segni esoterici ed antiche scritture a connotare universalmente il proprio messaggio. Ecco le tele di Wild, ‘selvagge’ quanto basta.
Usa, per creare, tutto ciò che il mondo ‘scarta’: legno, ferro,
stoffe e lane, colle, siliconi, vetri, catrami, smalti. Ne annusa gli odori, ne accarezza le pelli e poi riassembla, ricuce, stratifica o riduce a brandelli. Straccia e costruisce in un perenne divenire quasi danzante. Mai cheto, mai appagato, lascia che sia la musica, classica o rock, a sostenere il suo gesto creativo. Per nulla calato nel ruolo dell’‘artista affermato, anche se l’interesse della critica internazionale prima e di quella italiana, sempre in
ritardo, poi, gli sta creando una rete di contatti prestigiosi, Ivan Bono è persona con la quale chiacchierare è un vero piacere :” E’ stato un viaggio a cucirmi per sempre col mondo dell’arte. Nel 2003, con il solo scopo di imparare, ho vissuto ad Amsterdam, Amburgo, Kopenagen, Oslo, Stoccolma. Ospite di artisti di strada, di centri sociali e della gente comune, gli abitanti delle isole Lofoten o i pescatori di Andenes, ho lasciato un po’ ovunque una parte di me: le prime sculture in ferro, gli enormi graffiti alle pareti del circolo culturale Kaart di Amburgo, e disegni piccoli e
grandi venduti per strada, ai passanti”. Nel 2005 Parigi lo invita per la candidatura alle Olimpiadi 2012, a Barcellona nascono una lampada ‘palpebra’ in legno e la poltrona “Wacca”. L’anno scorso è a Londra, come ‘Leevan’, miete successi nelle gallerie del West Ham. Anno d’oro il 2007: espone alle fiere di arte moderna e contemporanea di Parma, Ferrara, Riccone, Forlì e Padova, riceve richieste di collaborazione con varie gallerie italiane e straniere tra cui la CVB Gallery di New York e la Saatchi Gallery di Londra,
oltre alle fondazioni e ai musei di Seattle, Lussemburgo e Reggio Emilia. Ed ora N.Y. Mentre, ignari, i passanti di Amburgo si ritrovano in casa un ‘piccol tesoro’.
Ivan Bono è artista nato in Piemonte nel 1973 spazia dalla pittura alla scultura alla musica con naturale disinvoltura. Poco più che bambino a casa dell’ amico e scultore Urano Palma incontra Mario Schifano che lo affascina col suo modo istintivo e aggressivo di pittura che caratterizzerà il suo modo di fare arte. Dal 2001 frequenta i gruppi di giovani artisti di Germania, Francia, Danimarca e Olanda dove affina e matura le esperienze pittoriche e creative. Nel 2005 viene invitato alla mostra di arte moderna in occasione della candidatura olimpica di Parigi2012 e l’ anno successivo si trasferisce a Londra dove nascono le opere con le applicazione di reti metalliche a simboleggiare il
decadentismo della società moderna. Rientrato in Italia comincia il ciclo detto emozionale, dove il colore puro viene miscelato e sfumato direttamente sulla tela con una tecnica messa appunto negli anni precedenti e cominciano le esposizione nelle maggiori fiere con grande successo di critiche e di vendite. Dai primi graffiti e murale alle tele in
lana cotta le quotazioni hanno visto una inarrestabile ascesa e sono cominciati i contatti con alcun musei internazionali per l’ esposizione e l’ acquisizione delle sue opere.
Mostre:
2005 – Parigi
2006 – Londra
2007 – Ferrara, Parma, Forlì, Riccione, New York
2008 – Torino, Milano, Genova, Treviso, Roma, Barcellona, Berlino, Pechino
2009 – Milano, Vercelli, Parigi, Palermo, Ferrara
inviti:
- Biennale Shinglee città di Anzio
- Biennale dell’ Unità d’ Italia (museo MAUI) città di Teano
- Biennale città di Firenze
- Premio il Perugino città di Firenze
- Premio Alba
- 2° premio Augusta Taurinorum città di Torino
I fatti cominciarono circa cinque anni fa, quando cominciò a dipingere piccole tele e a rivenderle all’ asta su internet per poche decine di euro, la maggior parte verso Inghilterra e Germania e la successiva pubblicazione di un sito internet personale con le foto delle opere.
Da li i primi contatti e il viaggio che nel 2003 lo porta in Francia, Olanda, Germania, Danimarca e Norvegia, dove entra in contatto con le correnti artistiche e i buskers dei luoghi. Rientrato in Italia trasforma in studio artistico i locali una volta appartenuti ad una azienda tessile e da il via ad una vera e propria produzione artistica che spazia dalle grandi e piccole tele che lui stesso si prepara, alla creazione di piccole sculture e oggetti di design recuperando oggetti che normalmente tutti noi
getteremmo via, e nascono così lampade, appendiabiti, paraventi ecc.
Tutto o quasi questo materiale finisce in rete e non passa inosservato; nel 2005 la storica galleria Alba di Ferrara convoca Ivan per giudicarne i lavori. L’ anno seguente è quello dell’ esordio nella galleria estense e a seguire le grandi fiere di arte moderna, dove vi è un vero e proprio interesse per la freschezze dei sui lavori. Ma è il 2007 l’anno della svolta, in pochi mesi partecipa alla grande fiera di arte moderna e contemporanea di Parma con ben tre opere, all’ edizione di Arte & Motori presso il palazzo del turismo di Riccione, ad Art Meeting a Ferrara e a Contemporanea a Forlì.
Ma il botto è arrivato in una serata di settembre quando dall’ altro capo del cellulare una voce suadente tuonava: “Hallo Mr Bono...” La curatrice della CVB Gallery di New York organizzava una mostra tematica dal titolo Wild e lo stile delle sue opere calzava, mai come in questo caso, a
pennello.
Nei giorni a seguire c’ è stata una vera e propria rivoluzione nella sua vita, la frenesia e l’ estro creativo hanno dato vita a cinque opere, due in più di quelle richieste, ma talmente cariche di energia e patos da venire inserite ugualmente nella galleria della tredicesima strada, dove pochi
mesi prima c’ era stata una serata organizzata dalla Levi’s e una mostra dedicata alla celebre bambola Barbie e dove assieme alle sue opere vengo esposti artisti presenti al Moma.
Tutto questo movimento e il fiume di citazioni sulle riviste di settore e i siti specializzati, non hanno fatto altro che attirare l’ attenzione delle grandi organizzazioni come l’agenzia D’Ars di Oscar Signorini che si è accaparrata alcune opere, la ST Microelettronics che nella sala del consiglio di
amministrazione ha piazzato una sua opera, alla fondazione Banca Sella che gli ha commissionato due mostre nelle prestigiose sedi di Torino e Milano, l’ invito come special guest al trofeo Moroni di Bergamo dove ha ricevuto la menzione d’ onore, l’ invito al memorial Pavarotti, i contatti con le grandi fondazioni museali di Genova, Reggio Emilia e Seattle (dove c’ è sposta una sua opera), alla Saatchi Gallery di Londra che vuole organizzargli una personale, l’ invito al Gran Premio Internazionale d’ Arte 2008 riservato solo a 14 artisti di tutta Europa con mostre a Roma, Berlino e Barcellona, alla pubblicazione delle sue opere sulla rivista americana Gallery & Studio (vera e propria “bibbia”in america) e una intera pagina dedicata a lui sulla prossima edizione del dizionario enciclopedico di arte moderna e contemporanea.
Vincitore del 2° premio Augusta Taurinorum città di Torino 2008
Permio Alba 2008 città di Ferrara
Menzione d’ onore al trofeo Moroni città di Bergamo 2008
Le opere di Ivan Bono, cittadino del mondo raccontano dal
‘profondo’ quell’energia selvaggia e primordiale nella quale bene si riconosce:“Creare è per me un bisogno istintivo, quasi primitivo. Devo seguire e concretizzare subito l’emozione del momento, senza poter aspettare. Poi, a lavoro ultimato, lascio tutto così com’è. Non ho ripensamenti. Se la mattina dopo non mi piace più, la distruggo ma non la modifico mai”. Ed ecco i rossi accesi di quasi sangue che cola, i laceranti neri pungenti
rischiarati, abbagliati, dalle algide lame di un bianco tagliente. Segni esoterici ed antiche scritture a connotare universalmente il proprio messaggio. Ecco le tele di Wild, ‘selvagge’ quanto basta.
Usa, per creare, tutto ciò che il mondo ‘scarta’: legno, ferro,
stoffe e lane, colle, siliconi, vetri, catrami, smalti. Ne annusa gli odori, ne accarezza le pelli e poi riassembla, ricuce, stratifica o riduce a brandelli. Straccia e costruisce in un perenne divenire quasi danzante. Mai cheto, mai appagato, lascia che sia la musica, classica o rock, a sostenere il suo gesto creativo. Per nulla calato nel ruolo dell’‘artista affermato, anche se l’interesse della critica internazionale prima e di quella italiana, sempre in
ritardo, poi, gli sta creando una rete di contatti prestigiosi, Ivan Bono è persona con la quale chiacchierare è un vero piacere :” E’ stato un viaggio a cucirmi per sempre col mondo dell’arte. Nel 2003, con il solo scopo di imparare, ho vissuto ad Amsterdam, Amburgo, Kopenagen, Oslo, Stoccolma. Ospite di artisti di strada, di centri sociali e della gente comune, gli abitanti delle isole Lofoten o i pescatori di Andenes, ho lasciato un po’ ovunque una parte di me: le prime sculture in ferro, gli enormi graffiti alle pareti del circolo culturale Kaart di Amburgo, e disegni piccoli e
grandi venduti per strada, ai passanti”. Nel 2005 Parigi lo invita per la candidatura alle Olimpiadi 2012, a Barcellona nascono una lampada ‘palpebra’ in legno e la poltrona “Wacca”. L’anno scorso è a Londra, come ‘Leevan’, miete successi nelle gallerie del West Ham. Anno d’oro il 2007: espone alle fiere di arte moderna e contemporanea di Parma, Ferrara, Riccone, Forlì e Padova, riceve richieste di collaborazione con varie gallerie italiane e straniere tra cui la CVB Gallery di New York e la Saatchi Gallery di Londra,
oltre alle fondazioni e ai musei di Seattle, Lussemburgo e Reggio Emilia. Ed ora N.Y. Mentre, ignari, i passanti di Amburgo si ritrovano in casa un ‘piccol tesoro’.
16
giugno 2015
Ivan Bono – Dalla Forma al Colore
Dal 16 al 30 giugno 2015
arte contemporanea
Location
SALE DEL BRAMANTE
Roma, Piazza Del Popolo, (Roma)
Roma, Piazza Del Popolo, (Roma)
Orario di apertura
dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19
Vernissage
16 Giugno 2015, ore 18.30
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