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Ivan Theimer
In collaborazione con il Comune di Milano, nell’ambito della manifestazione “Bella Estate”, Federico Motta Editore presenta tre grandi mostre dedicate a Ivan Theimer, Il Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo e Stephan Balkenhol.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dal 4 luglio al 16 settembre 2007 Milano ospita, nelle sale del Museo della Reggia a Palazzo Reale, un’antologica del celebre artista Ivan Theimer.
Un centinaio le opere esposte tra sculture e acquerelli, che percorrono con grande maestria il filo conduttore della sua vicenda artistica, caratterizzata dalla continua sperimentazione plastica e pittorica.
Dalla Moravia, sua terra d’origine permeata da influenze anzitutto classiche, ma anche bizantine e germaniche, Ivan Theimer trae spunti e riferimenti culturali, spingendosi poi con il tempo anche verso il mondo orientale.
Theimer ha la vocazione di artista polivalente, ugualmente capace di scolpire, dipingere e incidere; ed il suo talento, forte di questa multiformità, si esprime allo stesso modo nelle piccole e medie sculture così come nei monumenti,.Dalle celebri tartarughe alle stele vegetali e agli obelischi, dall’esperienza dei ritratti in bronzo agli acquerelli, frutto dei numerosi viaggi in Egitto, Grecia e India, il percorso artistico di Theimer testimonia l’interesse costante verso il rapporto dell’uomo con la natura e il tempo, della forma con il simbolo, dell’opera d’arte con la cultura e lo spazio pubblico.
L’opera di Theimer procede sempre come una sinfonia, con un tema appena accennato che sembra sortire lentamente, eco lontana e flebile che poi si precisa e prende forma fino a farsi spazio e diventare motivo dominante: le superfici delle sue sculture vibrano di infiniti dettagli che si svolgono come pagine narrative a raccontare la storia passata e la realtà presente.
E’ dunque per Milano un’occasione preziosa ospitare un artista così poliedrico come Ivan Theimer che in Italia ha saputo trovare una ricca messe di forme e simboli e piegarle ai bisogni espressivi del suo temperamento irrequieto e della sua continua ricerca di stile.
Dopo l’antologica di Praga del 1996, ospitata nella prestigiosa cornice del Belvedere del Castello, sono seguiti altri omaggi alla sua opera nelle città italiane di Aosta, Lucca, Pietrasanta, Lecce e l’isola d’Elba: la mostra del capoluogo lombardo è dunque il coronamento di un già lungo percorso artistico sia in Italia che all’estero.
Accompagna la mostra il catalogo Ivan Theimer pubblicato da Federico Motta Editore.
Il volume si arricchisce del talento di un grande fotografo come Aurelio Amendola, che ha immortalato nella maestria del bianco e nero le suggestive sculture dell’artista.
Ivan Theimer nasce nel 1944 in Moravia (Cecoslovacchia) dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Nel 1968 partecipa alla Biennale di Bratislava, poi si trasferisce in Francia dove continua gli studi all’Accademia di Belle Arti di Parigi. Espone nel ’73 alla Biennale di Parigi e nel 1978 è invitato a partecipare alla Biennale di Venezia. Nel 1982 alla Biennale di Venezia interviene con una esposizione personale alla rassegna “Arte come Arte: la persistenza dell’opera”. Nel 1989 partecipa all’esposizione “La France, Images of Woman and Ideas of Nations” a Londra. Nel 1995 è ancora presente alla Biennale di Venezia per il centenario di Palazzo Grassi. Nel 1998 gli è stato assegnato il Premio “Pietrasanta e la Versilia nel mondo”. Le sue mostre si tengono in Francia, Italia, Svizzera e Germania e culminano nella grande antologica a lui dedicata nel 1996 al Belvedere del Castello di Praga. Numerose le sculture destinate agli spazi pubblici che gli sono state commissionate: in Francia si ricordano i tre obelischi in bronzo per la sede del Palazzo dell’Eliseo, il Monumento per i Diritti dell’Uomo nel Campo di Marte a Parigi e La colonna di Place de la Victoire a Bordeaux : in Germania ha realizzato sculture per varie città, fra cui Kassel e Amburgo. Vive a Parigi ma soggiorna spesso in Toscana, a Pietrasanta, dove si trovano le fonderie artistiche e gli artigiani con i quali lavora.
Aurelio Amendola nasce e vive a Pistoia. Nel corso della sua lunga carriera di fotografo ha svolto un’attività in gran parte dedicata al mondo delle arti figurative, documentando l’opera di Jacopo della Quercia, Michelangelo, Donatello, Giovanni Pisano e singoli capolavori e monumenti come il pulpito pistoiese di Giovanni Pisano, il fregio robbiano dell’Ospedale del Ceppo, sempre a Pistoia, e il battistero di Pisa.
L’arte contemporanea rappresenta per Amendola un altro elemento di grande interesse, tanto che negli anni egli è arrivato a raccogliere una vera e propria galleria di ritratti – di De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Tapies, Warhol, per ricordarne solo alcuni – per la quale egli si è avvalso anche di una lunga frequentazione personale con gli artisti.
All’opera fotografica di Amendola si devono inoltre numerose monografie dedicate ai maggiori artisti contemporanei tra cui quelle su Marino Marini, Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis.
Nel 1994 il suo volume Un occhio su Michelangelo – dedicato alla cappella medicea in San Lorenzo a Firenze – ha vinto il premio Oscar Goldoni. Sullo stesso soggetto si è tenuta nel 1995, presso la sede espositiva di Palazzo Reale, una mostra voluta dal Comune di Milano.
Presso la Federico Motta Editore ha pubblicato Bernini, La scultura in San Pietro e San Pietro, un’importante ed esclusiva campagna fotografica accompagnata dall’ultima fatica intellettuale di Bruno Contardi, il grande studioso prematuramente scomparso. La pubblicazione più recente è Il David di Michelangelo.
Un centinaio le opere esposte tra sculture e acquerelli, che percorrono con grande maestria il filo conduttore della sua vicenda artistica, caratterizzata dalla continua sperimentazione plastica e pittorica.
Dalla Moravia, sua terra d’origine permeata da influenze anzitutto classiche, ma anche bizantine e germaniche, Ivan Theimer trae spunti e riferimenti culturali, spingendosi poi con il tempo anche verso il mondo orientale.
Theimer ha la vocazione di artista polivalente, ugualmente capace di scolpire, dipingere e incidere; ed il suo talento, forte di questa multiformità, si esprime allo stesso modo nelle piccole e medie sculture così come nei monumenti,.Dalle celebri tartarughe alle stele vegetali e agli obelischi, dall’esperienza dei ritratti in bronzo agli acquerelli, frutto dei numerosi viaggi in Egitto, Grecia e India, il percorso artistico di Theimer testimonia l’interesse costante verso il rapporto dell’uomo con la natura e il tempo, della forma con il simbolo, dell’opera d’arte con la cultura e lo spazio pubblico.
L’opera di Theimer procede sempre come una sinfonia, con un tema appena accennato che sembra sortire lentamente, eco lontana e flebile che poi si precisa e prende forma fino a farsi spazio e diventare motivo dominante: le superfici delle sue sculture vibrano di infiniti dettagli che si svolgono come pagine narrative a raccontare la storia passata e la realtà presente.
E’ dunque per Milano un’occasione preziosa ospitare un artista così poliedrico come Ivan Theimer che in Italia ha saputo trovare una ricca messe di forme e simboli e piegarle ai bisogni espressivi del suo temperamento irrequieto e della sua continua ricerca di stile.
Dopo l’antologica di Praga del 1996, ospitata nella prestigiosa cornice del Belvedere del Castello, sono seguiti altri omaggi alla sua opera nelle città italiane di Aosta, Lucca, Pietrasanta, Lecce e l’isola d’Elba: la mostra del capoluogo lombardo è dunque il coronamento di un già lungo percorso artistico sia in Italia che all’estero.
Accompagna la mostra il catalogo Ivan Theimer pubblicato da Federico Motta Editore.
Il volume si arricchisce del talento di un grande fotografo come Aurelio Amendola, che ha immortalato nella maestria del bianco e nero le suggestive sculture dell’artista.
Ivan Theimer nasce nel 1944 in Moravia (Cecoslovacchia) dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Nel 1968 partecipa alla Biennale di Bratislava, poi si trasferisce in Francia dove continua gli studi all’Accademia di Belle Arti di Parigi. Espone nel ’73 alla Biennale di Parigi e nel 1978 è invitato a partecipare alla Biennale di Venezia. Nel 1982 alla Biennale di Venezia interviene con una esposizione personale alla rassegna “Arte come Arte: la persistenza dell’opera”. Nel 1989 partecipa all’esposizione “La France, Images of Woman and Ideas of Nations” a Londra. Nel 1995 è ancora presente alla Biennale di Venezia per il centenario di Palazzo Grassi. Nel 1998 gli è stato assegnato il Premio “Pietrasanta e la Versilia nel mondo”. Le sue mostre si tengono in Francia, Italia, Svizzera e Germania e culminano nella grande antologica a lui dedicata nel 1996 al Belvedere del Castello di Praga. Numerose le sculture destinate agli spazi pubblici che gli sono state commissionate: in Francia si ricordano i tre obelischi in bronzo per la sede del Palazzo dell’Eliseo, il Monumento per i Diritti dell’Uomo nel Campo di Marte a Parigi e La colonna di Place de la Victoire a Bordeaux : in Germania ha realizzato sculture per varie città, fra cui Kassel e Amburgo. Vive a Parigi ma soggiorna spesso in Toscana, a Pietrasanta, dove si trovano le fonderie artistiche e gli artigiani con i quali lavora.
Aurelio Amendola nasce e vive a Pistoia. Nel corso della sua lunga carriera di fotografo ha svolto un’attività in gran parte dedicata al mondo delle arti figurative, documentando l’opera di Jacopo della Quercia, Michelangelo, Donatello, Giovanni Pisano e singoli capolavori e monumenti come il pulpito pistoiese di Giovanni Pisano, il fregio robbiano dell’Ospedale del Ceppo, sempre a Pistoia, e il battistero di Pisa.
L’arte contemporanea rappresenta per Amendola un altro elemento di grande interesse, tanto che negli anni egli è arrivato a raccogliere una vera e propria galleria di ritratti – di De Chirico, Lichtenstein, Pomodoro, Schifano, Tapies, Warhol, per ricordarne solo alcuni – per la quale egli si è avvalso anche di una lunga frequentazione personale con gli artisti.
All’opera fotografica di Amendola si devono inoltre numerose monografie dedicate ai maggiori artisti contemporanei tra cui quelle su Marino Marini, Burri, Manzù, Fabbri, Ceroli, Vangi, Kounellis.
Nel 1994 il suo volume Un occhio su Michelangelo – dedicato alla cappella medicea in San Lorenzo a Firenze – ha vinto il premio Oscar Goldoni. Sullo stesso soggetto si è tenuta nel 1995, presso la sede espositiva di Palazzo Reale, una mostra voluta dal Comune di Milano.
Presso la Federico Motta Editore ha pubblicato Bernini, La scultura in San Pietro e San Pietro, un’importante ed esclusiva campagna fotografica accompagnata dall’ultima fatica intellettuale di Bruno Contardi, il grande studioso prematuramente scomparso. La pubblicazione più recente è Il David di Michelangelo.
03
luglio 2007
Ivan Theimer
Dal 03 luglio al 16 settembre 2007
arte contemporanea
Location
PALAZZO REALE DI MILANO
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Milano, Piazza Del Duomo, 12, (Milano)
Orario di apertura
lunedì dalle ore 14:30 alle ore 19:30; martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle ore 9:30 alle ore 19:30; giovedì dalle ore 9:30 alle ore 22:30
Vernissage
3 Luglio 2007, ore 18.30
Editore
24 ORE CULTURA
Ufficio stampa
24 ORE CULTURA - GRUPPO 24 ORE
Autore