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Ivana Russo – Lavori in Corso
Video realizzato in occasione della mostra-installazione “Jannis Kounellis. La Storia e il Presente” ospitata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza e il Museo Nazionale Archeologico di Sibari.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
“Paesaggi/Passaggi” Ivana Russo fotografie, con Installazione video sonora 23 gennaio, 6 febbraio 2009
Inaugurazione 23 gennaio ore 19.00
selezioni video tratte da Intifada Offsprig, foto Palestina reperite su Facebooke in rete
lettura testi Teresa Bruno, Paolo Mauro, Ernesto Orrico, Rossana Micciulli
luci Paolo Carbone –
montaggio video Ivo Miraglia.
Musiche di Canio Loguercio Kefia un canto per la Palestina, campionature Daft Punk Human after all, selezione Intifada Offspring
Missaggio Audio , Alex Adriani Sound Factory Recording Studios
Stampe e realizzazione Delta
Ideazione Ivana Russo
Ore 19.00, 19.30, 20.00 , 20.30 ogni intervento avrà la durata di 8min. circa
I Testi sono di…..
Lavori in Corso, conversazione con Jannis Kounellis , interviste a cura di Tonino Sicoli un Video di Ivana Russo Ita. 2007 B/n col. 27’ sott. Inglese
30,31 gennaio 2 febbraio 2009,ore 18.00 19.00 20.00
Allestimento audio-video Piro Music Store ( foto icona piccola di kounellis)
si ringraziano per il loro prezioso contributo:
Enza Costantino(studiosa performing arts e nuovi media), Alessandra Spalletta ( consulente internazionale Bruxelles) , Francesca Londino(critico d’arte), Giuseppe Barile, Radio Ciroma
La mostra è In solidarietà alla popolazione palestinese
Raccolta fondi a favore dell’Associazione Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese
Causale : Emergenza GAZA
Conto corrente postale n. 62237201
Sponsor da mettere in evidenza Bpu-banca Carime Città di Cosenza
Grafica multiservice..
www.ivanarusso.com
www.myspace.com/ivanarusso
per informazioni tel. al 389-7881841 – luciana @libero.i
Le tre fotografie sono tratte dalle prove dello spettacolo teatrale le Troiane Compagnia Europea, progetto del Napoli Teatro Festival Italia, foto di medie dimensioni e stampate su supporti inusuali.
La particolarità di queste foto consiste nel fatto che non sono riconducibili ad un testo o ad una messa in scena teatrale specifica, ma si presentano come delle pitture suscettibili di molteplici interpretazioni. La mia è in parte influenzata dallo spettacolo, come pretesto iniziale, per arrivare infine ad una personale visione che se ne discosta notevolmente.
È soprattutto il fondale dell’immagine che mi avvicina ad una riflessione sul testo, che è anche quella degli autori, riconducibile ai giorni nostri: il muro di una casa, trasudante di segni, quasi come ferite, con colori a tratti plumbei e bagliori che evocano campi di battaglia. Segni che come nella tragedia di Euripide rappresentano il lutto e il dolore che seguono inesorabilmente alla guerra: Gaza, Israele, Pakistan, India e tutti i luoghi dove si consumano atrocità. Un fondale che evoca anche paesaggi tipicamente mediterranei e mediorientali dove dominano le differenze interreligiose o interculturali, cause di conflitti.
La figura femminile che si staglia su questi muri assume una valenza diversa dalle figure femminili delle troiane: non è Ecuba, né Cassandra, né Andromaca, né Elena, bensì una sorta di angelo. Non inteso nel senso in cui W. Benjamin parla dell’angelo della storia, “l’Angelus Novus”, ma un angelo incarnato in una figura di donna che, con la sua immediata leggerezza nell’attraversare questo paesaggio, ci restituisce la speranza, la freschezza di una ricostruzione, tipica dell’universo femminile. È forse affidato alle donne questo compito?
L’azzurro del suo abito è la luce azzurra di speranza che si propagherà all’interno dello spazio-galleria, luce che diventa parte stessa dell’installazione, dopo una animazione sonora con effetti luministici che accompagnano la narrazione del muro. La visione avrà la durata di 8 min. circa, ad intervalli di ogni mezz’ora. La parte sonora comprende testi letti da attori professionisti, oltre che a suoni creati nello studio di registrazione.
Intifada Offspring, è una piattaforma di artisti che provengono dalla Palestina, Israele e altre regioni geografiche , che hanno dedicato il loro lavoro alla decostruzione di quello che è chiamato “middle-east conflict”. Prendono in considerazione le prospettive internazionali e individuali di quelli che sono nati nelle circostanze storiche di questi conflitti. Quelli che vivono nelle terre occupate. Chi vive in Israele. Quelli che sono dovuti andar via dalla propria terra e infine quelli che sono alla ricerca di pace all’interno delle diverse coesistenze in queste regioni.
Lavori in Corso, conversazione con Jannis Kounellis , interviste a cura di Tonino Sicoli un Video di Ivana Russo B/n col. 27’ sott. Inglese Ita. 2007
30-31 gennaio, 2 febbraio 2009 ore 18.00 19.00 20.00
Allestimento video ( foto icona piccola di kounellis)
Dal 30 gennaio fino al 2 febbraio alle ore 18.00 , 19.00 e 20.00 sempre all’interno della galleria sarà presentato il video Lavori in Corso Conversazione con Jannis Kounellis, interviste a cura di Tonino Sicoli., realizzato da me, in occasione della mostra-installazione “Jannis Kounellis. La Storia e il Presente” ospitata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza e il Museo Nazionale Archeologico di Sibari.
Il filo rosso che unisce l’installazione fotografica e il video è una riflessione sul passato e sul presente indagati da due diversi punti di vista.
Il lavoro di documentazione si riferisce in particolare alle riprese sul luogo delle tre giornate a Palazzo Arnone Galleria Nazionale, dove sin dai primi giorni abbiamo seguito lo staff tecnico che ha concretamente costruito la grande K ideata da Kounellis in una delle sale del Palazzo.
Ci sono state varie fasi: quella specifica dei tecnici che sin dal mattino hanno fatto salire con una gru dalle finestre le grandi lastre di acciaio, fino all’arrivo di Kounellis che dava disposizioni su come sistemare le strutture per arrivare alla composizione della K, alla messa in posa del carbone sulle grandi scatole di acciaio, fino al posizionamento delle quattro magnifiche tele di Mattia Preti sulle pareti della struttura.
Da un punto di vista puramente tecnico il grosso lavoro è stato fatto soprattutto in post produzione, dove in dieci giorni abbiamo cercato delle soluzioni visive e grafiche per la costruzione del video. Il documento video è stato girato su due tipi di supporto diversi, con una videocamera professionale Hi8 , e con una video camera professionale di nuova generazione digitale mini dv. Questo ha implicato ovviamente delle scelte nella fase creativa di montaggio, e cioè tutta la prima parte ( che è quella girata in hi8) e che si riferisce alle varie fasi dell’allestimento e alla conversazione con l’artista, è stata trasformata in bianco e nero e compressa in 16/9, (effetto cinema) mentre la parte finale del video , e cioè quella dell’opera finita , che comprende anche l’inaugurazione della mostra stessa è stata volutamente lasciata a colori.
Da un punto di vista visivo si è operata questa scelta , anche per differenziare le sequenze temporali: quella dell’allestimento e della conversazione con Kounellis, che sono state assolutamente naturali, come è nello spirito dello stesso artista , con tempi sicuramente più lunghi e riflessivi. Stavamo assistendo alla creazione di un’opera con le trasformazioni dello spazio circostante che l’opera stessa ha determinato. Poi la parte più Istituzionale della conferenza e inaugurazione della mostra che ha visto la presenza di politici , operatori culturali e semplici astanti, che implicava già in se un “ritmo” e un “respiro” differente rispetto a quello della preparazione della mostra. Siamo andati anche a Sibari dove c’era l’altro allestimento già precedentemente realizzato, di cui lo stesso artista parla nella conversazione con il prof . Sicoli.
Abbiamo contattato il gruppo musicale lo Squintetto , per comporre i brani che accompagnano le immagini riferite all’allestimento, che si differenziano così da quelle della conversazione con Kounellis, che sono lasciate solo con le voci degli interlocutori che abbiamo fatto sottotitolare in lingua Inglese.
Di tutto il girato di circa tre ore, abbiamo estrapolato 27 min, che costituiscono il video nella sua forma definitiva.
La mostra a cui il video si riferisce è stato organizzata nell’ambito del progetto “I luoghi del Mito:
Magna Graecia e Arte Contemporanea” inserito nel programma Sensi Contemporanei 2007-2009 promosso dal Ministero di Sviluppo Economico, dalla DARC- Ministero per le Attività Culturali, dalla Fondazione La Biennale di Venezia e dall’Assessorato alla Cultura Regione Calabria.
Il video è già stato presentato al RomaFilmFestival , per due anni consecutivi nella sezione eventi /extrange, e nell'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano durante un seminario tenuto dallo Stesso Prof .Tonino Sicoli .
Ivana Russo
Inaugurazione 23 gennaio ore 19.00
selezioni video tratte da Intifada Offsprig, foto Palestina reperite su Facebooke in rete
lettura testi Teresa Bruno, Paolo Mauro, Ernesto Orrico, Rossana Micciulli
luci Paolo Carbone –
montaggio video Ivo Miraglia.
Musiche di Canio Loguercio Kefia un canto per la Palestina, campionature Daft Punk Human after all, selezione Intifada Offspring
Missaggio Audio , Alex Adriani Sound Factory Recording Studios
Stampe e realizzazione Delta
Ideazione Ivana Russo
Ore 19.00, 19.30, 20.00 , 20.30 ogni intervento avrà la durata di 8min. circa
I Testi sono di…..
Lavori in Corso, conversazione con Jannis Kounellis , interviste a cura di Tonino Sicoli un Video di Ivana Russo Ita. 2007 B/n col. 27’ sott. Inglese
30,31 gennaio 2 febbraio 2009,ore 18.00 19.00 20.00
Allestimento audio-video Piro Music Store ( foto icona piccola di kounellis)
si ringraziano per il loro prezioso contributo:
Enza Costantino(studiosa performing arts e nuovi media), Alessandra Spalletta ( consulente internazionale Bruxelles) , Francesca Londino(critico d’arte), Giuseppe Barile, Radio Ciroma
La mostra è In solidarietà alla popolazione palestinese
Raccolta fondi a favore dell’Associazione Amici della Mezza Luna Rossa Palestinese
Causale : Emergenza GAZA
Conto corrente postale n. 62237201
Sponsor da mettere in evidenza Bpu-banca Carime Città di Cosenza
Grafica multiservice..
www.ivanarusso.com
www.myspace.com/ivanarusso
per informazioni tel. al 389-7881841 – luciana @libero.i
Le tre fotografie sono tratte dalle prove dello spettacolo teatrale le Troiane Compagnia Europea, progetto del Napoli Teatro Festival Italia, foto di medie dimensioni e stampate su supporti inusuali.
La particolarità di queste foto consiste nel fatto che non sono riconducibili ad un testo o ad una messa in scena teatrale specifica, ma si presentano come delle pitture suscettibili di molteplici interpretazioni. La mia è in parte influenzata dallo spettacolo, come pretesto iniziale, per arrivare infine ad una personale visione che se ne discosta notevolmente.
È soprattutto il fondale dell’immagine che mi avvicina ad una riflessione sul testo, che è anche quella degli autori, riconducibile ai giorni nostri: il muro di una casa, trasudante di segni, quasi come ferite, con colori a tratti plumbei e bagliori che evocano campi di battaglia. Segni che come nella tragedia di Euripide rappresentano il lutto e il dolore che seguono inesorabilmente alla guerra: Gaza, Israele, Pakistan, India e tutti i luoghi dove si consumano atrocità. Un fondale che evoca anche paesaggi tipicamente mediterranei e mediorientali dove dominano le differenze interreligiose o interculturali, cause di conflitti.
La figura femminile che si staglia su questi muri assume una valenza diversa dalle figure femminili delle troiane: non è Ecuba, né Cassandra, né Andromaca, né Elena, bensì una sorta di angelo. Non inteso nel senso in cui W. Benjamin parla dell’angelo della storia, “l’Angelus Novus”, ma un angelo incarnato in una figura di donna che, con la sua immediata leggerezza nell’attraversare questo paesaggio, ci restituisce la speranza, la freschezza di una ricostruzione, tipica dell’universo femminile. È forse affidato alle donne questo compito?
L’azzurro del suo abito è la luce azzurra di speranza che si propagherà all’interno dello spazio-galleria, luce che diventa parte stessa dell’installazione, dopo una animazione sonora con effetti luministici che accompagnano la narrazione del muro. La visione avrà la durata di 8 min. circa, ad intervalli di ogni mezz’ora. La parte sonora comprende testi letti da attori professionisti, oltre che a suoni creati nello studio di registrazione.
Intifada Offspring, è una piattaforma di artisti che provengono dalla Palestina, Israele e altre regioni geografiche , che hanno dedicato il loro lavoro alla decostruzione di quello che è chiamato “middle-east conflict”. Prendono in considerazione le prospettive internazionali e individuali di quelli che sono nati nelle circostanze storiche di questi conflitti. Quelli che vivono nelle terre occupate. Chi vive in Israele. Quelli che sono dovuti andar via dalla propria terra e infine quelli che sono alla ricerca di pace all’interno delle diverse coesistenze in queste regioni.
Lavori in Corso, conversazione con Jannis Kounellis , interviste a cura di Tonino Sicoli un Video di Ivana Russo B/n col. 27’ sott. Inglese Ita. 2007
30-31 gennaio, 2 febbraio 2009 ore 18.00 19.00 20.00
Allestimento video ( foto icona piccola di kounellis)
Dal 30 gennaio fino al 2 febbraio alle ore 18.00 , 19.00 e 20.00 sempre all’interno della galleria sarà presentato il video Lavori in Corso Conversazione con Jannis Kounellis, interviste a cura di Tonino Sicoli., realizzato da me, in occasione della mostra-installazione “Jannis Kounellis. La Storia e il Presente” ospitata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza e il Museo Nazionale Archeologico di Sibari.
Il filo rosso che unisce l’installazione fotografica e il video è una riflessione sul passato e sul presente indagati da due diversi punti di vista.
Il lavoro di documentazione si riferisce in particolare alle riprese sul luogo delle tre giornate a Palazzo Arnone Galleria Nazionale, dove sin dai primi giorni abbiamo seguito lo staff tecnico che ha concretamente costruito la grande K ideata da Kounellis in una delle sale del Palazzo.
Ci sono state varie fasi: quella specifica dei tecnici che sin dal mattino hanno fatto salire con una gru dalle finestre le grandi lastre di acciaio, fino all’arrivo di Kounellis che dava disposizioni su come sistemare le strutture per arrivare alla composizione della K, alla messa in posa del carbone sulle grandi scatole di acciaio, fino al posizionamento delle quattro magnifiche tele di Mattia Preti sulle pareti della struttura.
Da un punto di vista puramente tecnico il grosso lavoro è stato fatto soprattutto in post produzione, dove in dieci giorni abbiamo cercato delle soluzioni visive e grafiche per la costruzione del video. Il documento video è stato girato su due tipi di supporto diversi, con una videocamera professionale Hi8 , e con una video camera professionale di nuova generazione digitale mini dv. Questo ha implicato ovviamente delle scelte nella fase creativa di montaggio, e cioè tutta la prima parte ( che è quella girata in hi8) e che si riferisce alle varie fasi dell’allestimento e alla conversazione con l’artista, è stata trasformata in bianco e nero e compressa in 16/9, (effetto cinema) mentre la parte finale del video , e cioè quella dell’opera finita , che comprende anche l’inaugurazione della mostra stessa è stata volutamente lasciata a colori.
Da un punto di vista visivo si è operata questa scelta , anche per differenziare le sequenze temporali: quella dell’allestimento e della conversazione con Kounellis, che sono state assolutamente naturali, come è nello spirito dello stesso artista , con tempi sicuramente più lunghi e riflessivi. Stavamo assistendo alla creazione di un’opera con le trasformazioni dello spazio circostante che l’opera stessa ha determinato. Poi la parte più Istituzionale della conferenza e inaugurazione della mostra che ha visto la presenza di politici , operatori culturali e semplici astanti, che implicava già in se un “ritmo” e un “respiro” differente rispetto a quello della preparazione della mostra. Siamo andati anche a Sibari dove c’era l’altro allestimento già precedentemente realizzato, di cui lo stesso artista parla nella conversazione con il prof . Sicoli.
Abbiamo contattato il gruppo musicale lo Squintetto , per comporre i brani che accompagnano le immagini riferite all’allestimento, che si differenziano così da quelle della conversazione con Kounellis, che sono lasciate solo con le voci degli interlocutori che abbiamo fatto sottotitolare in lingua Inglese.
Di tutto il girato di circa tre ore, abbiamo estrapolato 27 min, che costituiscono il video nella sua forma definitiva.
La mostra a cui il video si riferisce è stato organizzata nell’ambito del progetto “I luoghi del Mito:
Magna Graecia e Arte Contemporanea” inserito nel programma Sensi Contemporanei 2007-2009 promosso dal Ministero di Sviluppo Economico, dalla DARC- Ministero per le Attività Culturali, dalla Fondazione La Biennale di Venezia e dall’Assessorato alla Cultura Regione Calabria.
Il video è già stato presentato al RomaFilmFestival , per due anni consecutivi nella sezione eventi /extrange, e nell'Accademia di Belle Arti di Brera, Milano durante un seminario tenuto dallo Stesso Prof .Tonino Sicoli .
Ivana Russo
30
gennaio 2009
Ivana Russo – Lavori in Corso
Dal 30 gennaio al 02 febbraio 2009
arte contemporanea
Location
GALLERIA D’ARTE GRADIVA
Cosenza, Via Giovanni Minzoni, 29, (Cosenza)
Cosenza, Via Giovanni Minzoni, 29, (Cosenza)
Orario di apertura
30-31 gennaio, 2 febbraio 2009 ore 18.00 19.00 20.00
Sito web
www.ivanarusso.com
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