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Ivana Russo – MK. Bird watching
Sorta di canale fotovoltaico, luogo di scrittura tramite l’uso della luce, MK.Bird watching, compenetrandosi oltre la foto-grafia, ad altre pratiche artistiche (danza, musica e scrittura testuale), trae da tale intimo variegato confronto, forme d’espansione ed amplificazione che esaltano le ragioni della sua esistenza, sprigionando al contempo l’insita capacità visionaria di questo Nostro S’Ignor Contemporaneo
Comunicato stampa
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Sorta di canale fotovoltaico, luogo di scrittura tramite l’uso della luce, MK.Bird watching, compenetrandosi oltre la foto-grafia, ad altre pratiche artistiche (danza, musica e scrittura testuale), trae da tale intimo variegato confronto, forme d’espansione ed amplificazione che esaltano le ragioni della sua esistenza, sprigionando al contempo l’insita capacità visionaria di questo Nostro S’Ignor Contemporaneo.
[..] Accanto al percorso fotografico quindi, un lavoro testuale che definisce il progetto nella sua totalità, rendendo manifeste le caratteristiche ipertestuali che gli appartengono e le implicazioni che fuoriescono dall’analisi teorica applicata: “[..] un Nostro S’Ignor Contemporaneo intriso di senso di colpa ed al contempo di soddisfazione, la cui mescolanza, non del tutto ancor compiuta, produce uno stato d’animo riconducibile al sentimento della tristezza. Un sublime multiverso, che del Corpo ne declina il Movimento fondante, fissato sì nell’attimo fotografico ma al contempo, proietto cinematico contemporaneamente visionario, fatto di velocità e senso del volo. Un lavoro, questo di IVANA RUSSO, contrassegnato da un’eccentrica visualità che sottolinea e rilancia la necessità di un ritorno a pratiche contemplative quali la Fotografia, e di quella di natura marcatamente Visionaria: che dalla stasi fotografica delinea i tratti del volo, materico e spirituale: fino altermine della Sparizione, e del Corpo stesso, od anche della sua sola delocalizzazione, non importa se temporanea o definitiva”[..].
“[..] Un canale della luce che attraverso una serie di foto di differente dimensioni declina un percorso di scrittura fotografica ad illuminazione progressiva: dalle ombre delle prime stazioni, a quelle in back-light - corredate come sono da sovrapposizioni fotografiche in trasparenza -, ad una ad intermittenza e fino a quelle fisse, tutte graduate. Una serie composta da passaggi, in numero di 10 - numero che nel sistema binario definisce la totalità dell’infinito -, che sottolineano gli stati di crescita graduale dell’intensità, sia tecnica che concettuale:10 stazioni di una luminosa via crucis che nella sua totalità partecipa a definire alcune precipue istanze di questo nostro Contemporaneo, e che attraverso il culminante processo fotografico di solarizzazione dell’ultima stazione del percorso ne rappresenta idealmente il conclusivo spiccar del volo, il librare dello sguardo, quale agognato stacco per l’ingresso nella VisionariEtà, epoca del Tardomoderno Avanzato che tarda appunto ad arrivare“[..].
(estratti dal testo critico del curatore)
Tra coni d’ombra e processi di solarizzazione, una serie d’illuminazioni fotografiche che creano, inoltre, un illusorio movimento delle immagini fotografiche che detengono comunque un insito moto, essendo fotografie di scena dello spettacolo Bird Watching della compagnia di danza MK, qui utilizzate da pre – testo. Un percorso composito quindi, in cui confluiscono differenti foto-grafie, una scrittura testuale, la musica e la danza: utili strumenti per un’analisi applicata alla Fotografia ed alle sue pratiche evolutive, per addentrarsi in uno studio sulla Luce e dei suoi processi, per un’analisi del Movimento, e di quello associato alla Musica, per un Lavoro di Interpretazione e di Analisi del Contemporaneo in ultimo, che unitamente agl’interventi di Danza e Musica previsti durante il vernissage, fanno di MK. Bird watching un vero e proprio happening creativo.
[..] Accanto al percorso fotografico quindi, un lavoro testuale che definisce il progetto nella sua totalità, rendendo manifeste le caratteristiche ipertestuali che gli appartengono e le implicazioni che fuoriescono dall’analisi teorica applicata: “[..] un Nostro S’Ignor Contemporaneo intriso di senso di colpa ed al contempo di soddisfazione, la cui mescolanza, non del tutto ancor compiuta, produce uno stato d’animo riconducibile al sentimento della tristezza. Un sublime multiverso, che del Corpo ne declina il Movimento fondante, fissato sì nell’attimo fotografico ma al contempo, proietto cinematico contemporaneamente visionario, fatto di velocità e senso del volo. Un lavoro, questo di IVANA RUSSO, contrassegnato da un’eccentrica visualità che sottolinea e rilancia la necessità di un ritorno a pratiche contemplative quali la Fotografia, e di quella di natura marcatamente Visionaria: che dalla stasi fotografica delinea i tratti del volo, materico e spirituale: fino altermine della Sparizione, e del Corpo stesso, od anche della sua sola delocalizzazione, non importa se temporanea o definitiva”[..].
“[..] Un canale della luce che attraverso una serie di foto di differente dimensioni declina un percorso di scrittura fotografica ad illuminazione progressiva: dalle ombre delle prime stazioni, a quelle in back-light - corredate come sono da sovrapposizioni fotografiche in trasparenza -, ad una ad intermittenza e fino a quelle fisse, tutte graduate. Una serie composta da passaggi, in numero di 10 - numero che nel sistema binario definisce la totalità dell’infinito -, che sottolineano gli stati di crescita graduale dell’intensità, sia tecnica che concettuale:10 stazioni di una luminosa via crucis che nella sua totalità partecipa a definire alcune precipue istanze di questo nostro Contemporaneo, e che attraverso il culminante processo fotografico di solarizzazione dell’ultima stazione del percorso ne rappresenta idealmente il conclusivo spiccar del volo, il librare dello sguardo, quale agognato stacco per l’ingresso nella VisionariEtà, epoca del Tardomoderno Avanzato che tarda appunto ad arrivare“[..].
(estratti dal testo critico del curatore)
Tra coni d’ombra e processi di solarizzazione, una serie d’illuminazioni fotografiche che creano, inoltre, un illusorio movimento delle immagini fotografiche che detengono comunque un insito moto, essendo fotografie di scena dello spettacolo Bird Watching della compagnia di danza MK, qui utilizzate da pre – testo. Un percorso composito quindi, in cui confluiscono differenti foto-grafie, una scrittura testuale, la musica e la danza: utili strumenti per un’analisi applicata alla Fotografia ed alle sue pratiche evolutive, per addentrarsi in uno studio sulla Luce e dei suoi processi, per un’analisi del Movimento, e di quello associato alla Musica, per un Lavoro di Interpretazione e di Analisi del Contemporaneo in ultimo, che unitamente agl’interventi di Danza e Musica previsti durante il vernissage, fanno di MK. Bird watching un vero e proprio happening creativo.
06
luglio 2007
Ivana Russo – MK. Bird watching
Dal 06 al 20 luglio 2007
arte contemporanea
Location
QUADRATURE FORMEDARTE
Lamezia Terme, Via Giuseppe Garibaldi, 20, (Catanzaro)
Lamezia Terme, Via Giuseppe Garibaldi, 20, (Catanzaro)
Orario di apertura
Lun-ven: 17:30-20:00
Sab: 10:30-12:30 e 17:30-20:00
Vernissage
6 Luglio 2007, ore 19
Autore