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Ivano Battiston – Colori per sognare
Il repertorio immaginativo di Battiston, friulano cresciuto tra Trieste e Milano, ripercorre la vicenda personale dell’artista dopo essere stato colpito nel 2009 da un grave problema di salute
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Venerdì 15 giugno dalle 19.00, con la presenza dell’artista, si inaugura a Venezia,
presso lo spazio Multimedial Laboratory Art Conservation, la mostra personale di
Ivano Battiston.
La mostra si avvale del patrocinio di ANFFAS Venezia.
Il repertorio immaginativo di Battiston, friulano cresciuto tra Trieste e Milano, ripercorre la
vicenda personale dell’artista dopo essere stato colpito nel 2009 da un grave problema di
salute.
Gli acquerelli, che da allora ha realizzato, rappresentano il percorso che gli ha permesso
di cogliere comunque la poesia, ovunque sia un raggio di bellezza : “con la pittura ho
ritrovato quella parte di me stesso oramai annullata per dare un senso di continuità alla
mia vita”.
L’opera di Battiston non si risolve dunque in una mera rappresentazione artistica ma è
altresì un messaggio di speranza per le persone nella sua stessa situazione: “c’è sempre
una via d’uscita, una strada per rissollevarsi”, afferma egli stesso.
La struttura compositiva dell’opera è risolta con riquadri colorati che contengono elementi
figurativi nei quali si riconoscono soggetti e momenti dalla vita quotidiana dell’artista come
il portone di casa, la tavola pronta per il pranzo, la finestra da dove guarda il tramonto
oppure il parco dove poter godersi la primavera. Il colore e I segni grafici vengono utilizzati
per esprimere una realtà piena di immaginazione. Lavori che ricordano Paul Klee, suo
artista prediletto, ma anche la Pop Art britannica con i lavori ispirati alla mitologia greca,
come in Joe Tilson.
L’attività pittorica di Battiston, appare oggi parte integrante dell’attività terapeutica e i
riquadri colorati degli acquerelli rappresentano i matttoni per la costruzione delle pareti di
un edificio immaginario dove far vivere il suo corpo e la sua mente.
La mostra sarà accompagnata da brevi descrizioni scritte a matita , a volte poesie ispirate
alle cose che caratterizzano la sua vita quotidiana, che aiuteranno lo spettatore ad entrare
nel suo personale mondo immaginativo fatto di forme, di colori e di speranza.
_________________________________
UNA NOTA AUTOBIOGRAFICA:
SonoIvano Battiston, un friulano cresciuto tra Trieste e Milano. A Trieste ho conosciuto il mare e mi
sono laureato in ingegneria, nonostante la mia vera passione fosse l’architettura (già allora disegnavo e
coloravo con pastelli, acquerelli e colori ad olio). Da Trieste sono finito a Milano, dove ho lavorato come
ingegnere e dove ho potuto frequentare l’accademia di Brera.
A fine dicembre 2009, proprio mentre stavo festeggiando l’anno nuovo, sono stato colpito da un
aneurisma alla testa. Mi sono risvegliato dal coma con la metà del corpo paralizzata, e la memoria
compromessa. La mia passione per la pittura e per il dipingere è stata la strada che mi ha consentito di
risollevarmi. Con la pittura ho ritrovato quella parte di me stesso oramai annullata per dare un senso di
continuità alla mia vita. Vorrei che la mia vicenda diventasse una speranza per gli sfortunati nella mia
situazione. C’è sempre una via d’uscita, una strada per risollevarsi.
Oggi la mia attività pittorica, praticata con sempre maggior impegno ed entusiasmo, ha uno
svolgimento quotidiano e completa l’ attività terapeutica nel recupero della pienezza della vista. I
riquadri colorati rappresentano inconsapevolmente gli elementi costruttivi di un’architettura per
la mia nuova vita. E la vita di tutti coloro che sognano.
presso lo spazio Multimedial Laboratory Art Conservation, la mostra personale di
Ivano Battiston.
La mostra si avvale del patrocinio di ANFFAS Venezia.
Il repertorio immaginativo di Battiston, friulano cresciuto tra Trieste e Milano, ripercorre la
vicenda personale dell’artista dopo essere stato colpito nel 2009 da un grave problema di
salute.
Gli acquerelli, che da allora ha realizzato, rappresentano il percorso che gli ha permesso
di cogliere comunque la poesia, ovunque sia un raggio di bellezza : “con la pittura ho
ritrovato quella parte di me stesso oramai annullata per dare un senso di continuità alla
mia vita”.
L’opera di Battiston non si risolve dunque in una mera rappresentazione artistica ma è
altresì un messaggio di speranza per le persone nella sua stessa situazione: “c’è sempre
una via d’uscita, una strada per rissollevarsi”, afferma egli stesso.
La struttura compositiva dell’opera è risolta con riquadri colorati che contengono elementi
figurativi nei quali si riconoscono soggetti e momenti dalla vita quotidiana dell’artista come
il portone di casa, la tavola pronta per il pranzo, la finestra da dove guarda il tramonto
oppure il parco dove poter godersi la primavera. Il colore e I segni grafici vengono utilizzati
per esprimere una realtà piena di immaginazione. Lavori che ricordano Paul Klee, suo
artista prediletto, ma anche la Pop Art britannica con i lavori ispirati alla mitologia greca,
come in Joe Tilson.
L’attività pittorica di Battiston, appare oggi parte integrante dell’attività terapeutica e i
riquadri colorati degli acquerelli rappresentano i matttoni per la costruzione delle pareti di
un edificio immaginario dove far vivere il suo corpo e la sua mente.
La mostra sarà accompagnata da brevi descrizioni scritte a matita , a volte poesie ispirate
alle cose che caratterizzano la sua vita quotidiana, che aiuteranno lo spettatore ad entrare
nel suo personale mondo immaginativo fatto di forme, di colori e di speranza.
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UNA NOTA AUTOBIOGRAFICA:
SonoIvano Battiston, un friulano cresciuto tra Trieste e Milano. A Trieste ho conosciuto il mare e mi
sono laureato in ingegneria, nonostante la mia vera passione fosse l’architettura (già allora disegnavo e
coloravo con pastelli, acquerelli e colori ad olio). Da Trieste sono finito a Milano, dove ho lavorato come
ingegnere e dove ho potuto frequentare l’accademia di Brera.
A fine dicembre 2009, proprio mentre stavo festeggiando l’anno nuovo, sono stato colpito da un
aneurisma alla testa. Mi sono risvegliato dal coma con la metà del corpo paralizzata, e la memoria
compromessa. La mia passione per la pittura e per il dipingere è stata la strada che mi ha consentito di
risollevarmi. Con la pittura ho ritrovato quella parte di me stesso oramai annullata per dare un senso di
continuità alla mia vita. Vorrei che la mia vicenda diventasse una speranza per gli sfortunati nella mia
situazione. C’è sempre una via d’uscita, una strada per risollevarsi.
Oggi la mia attività pittorica, praticata con sempre maggior impegno ed entusiasmo, ha uno
svolgimento quotidiano e completa l’ attività terapeutica nel recupero della pienezza della vista. I
riquadri colorati rappresentano inconsapevolmente gli elementi costruttivi di un’architettura per
la mia nuova vita. E la vita di tutti coloro che sognano.
15
giugno 2018
Ivano Battiston – Colori per sognare
Dal 15 al 30 giugno 2018
arte contemporanea
Location
MULTIMEDIAL LABORATORY ART CONSERVATION
Venezia, Fondamenta De La Misericordia, 2589, (Venezia)
Venezia, Fondamenta De La Misericordia, 2589, (Venezia)
Orario di apertura
Tutti i giorni: 16.00 - 19.30
Vernissage
15 Giugno 2018, ore 19
Autore