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Ivano Mercanzin – Face(s) to face
La mostra presenta una selezione di fotografie in bianco e nero scattate dall’artista durante il suo viaggio a New York, quando da Manhattan al Queens, andata e ritorno in metrò, si è mescolato alla scia di pendolari giornalieri che si recano e tornano dal lavoro.
Comunicato stampa
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[..] In punta di piedi, in una dimensione quasi ipnotica, ritraggo i miei personaggi, appropriandomi con discrezione di un pezzetto della loro vita.
Con queste parole alcuni mesi fa Mercanzin ha esordito in occasione dell’incontro singolare, eppure fertile, con i Dottori Giuseppe e Costantino Vignato dell’omonima Fondazione che hanno visto nelle sue fotografie quello stile narrativo che con la filosofia Vignato ha molto in comune.
Tanto è che il 29 maggio prossimo, in occasione dell’opening della mostra fotografica FACE(S) to FACE, dedicata ai suoi ritratti di una New York underground, in cui molti dei quotidiani spostamenti avvengono in uno dei non-luoghi della modernità per eccellenza, come la metropolitana, si potrà assistere a un’inedita chiacchierata su quanto possano avere in comune Fotografia e Odontoiatria.
Effettivamente non giunge immediato il collegamento tra queste due professioni, tuttavia il rispettivo racconto delle filosofie che guidano lo sguardo del Fotografo che sceglie come catturare quell’hinc et nunc che lo convince maggiormente, e l’Odontoiatra che osserva un volto, lavora sul sorriso e al contempo si relaziona con le emozioni del paziente, ha portato a parlare lo stesso linguaggio e affrontare gli stessi temi, ora dal medesimo punto di vista, ora da ottiche opposte.
Un sorriso rubato, ricostruito, o solamente cercato svela un mondo spesso non facile da afferrare in tutta la sua complessità e che apre la strada a un viaggio – inteso come modificazione di sé – che può far riflettere e guardare da punti di vista non sempre esplorati.
Ecco dunque la Fondazione Vignato aprire le porte della sua sede in Contrà Torretti 52 a Vicenza a un vero e proprio face to face, un interscambio tra professionisti dell’osservare e del fare – Fotografo e Odontoiatri – che parlerà di relazioni, maschere e solitudine, ma anche di tecnica e artifizio, etica e estetica per il puro piacere di raccontarsi e sentirsi vivi, in un mondo in cui sempre più il confine pubblico-privato, così come socialmente inteso slitta e subisce ora contrazioni, ora grandi dilatazioni che fanno sorridere e riflettere.
A partire proprio dalle fotografie di Mercanzin, che quelle foto le ha scattate nel suo viaggio newyorkese quando da Manhattan al Queens, andata e ritorno in metrò, si è mescolato alla scia di pendolari giornalieri che si recano e tornano dal lavoro, si proverà a delineare un ideale percorso che tra i bianchi e i neri degli scatti esposti racconterà molto dell’artista, ma anche di cosa significa oggi essere Odontoiatra, prima di tutto Medico che cura la persona.
Cenni biografici dell’artista:
Ivano Mercanzin avvia il suo percorso artistico nel 2011 e il nuovo mondo della fotografia lo rapisce fin da subito. Luci e ombre catturano l’attenzione dell’artista, che decide di concentrarsi sulla tecnica del bianco e nero per ritrarre piccole e grandi storie: da un lato troviamo i racconti della campagna vicentina e dei suoi borghi, specchio di sentimenti semplici ma incredibilmente autentici e fondamentali per Mercanzin, che in queste terre è nato. Terra Madre, Notturno Vicentino e Le Vite degli Altri, veicolano la memoria del suo passato, presente nell’artista in quanto ricordo indelebile, come una vecchia foto di famiglia. Lo spettatore, però, ha anche l’occasione di osservare la realtà di una grande metropoli come New York City, mondo più esteso e complesso, di cui l’artista riesce a catturare il profilo più umano e lineare nelle serie Subway e The Face (Faces) of NYC. Nel veloce movimento della metropolitana è facile riconoscere lo scopo artistico di Mercanzin: inseguire tracce di vita, ritrarre una scelta nei visi dei passeggeri che, attraverso i loro gesti e l’uso attento del bianco e nero, diventano un quadro nel quadro: la complessità delle cose semplici, di una giovane donna che attraversa di fretta un ponte a Venezia, ma anche la pace di un anziano signore che riposa su una panchina. Critici e pittori hanno colto la sua profondità, tanto da aiutare il fotografo a realizzare mostre personali e partecipare a esibizioni collettive. Nel 2013 lo troviamo all’Art Caffè Letterario di Roma, presso il Punto Ottico Humaneyes di New York nel 2015, del 2016 è la partecipazione alla mostra Eurasia a Bangkok e del 2017 la sua personale presso Punto Ottico Humaneyes di Vicenza.
Con queste parole alcuni mesi fa Mercanzin ha esordito in occasione dell’incontro singolare, eppure fertile, con i Dottori Giuseppe e Costantino Vignato dell’omonima Fondazione che hanno visto nelle sue fotografie quello stile narrativo che con la filosofia Vignato ha molto in comune.
Tanto è che il 29 maggio prossimo, in occasione dell’opening della mostra fotografica FACE(S) to FACE, dedicata ai suoi ritratti di una New York underground, in cui molti dei quotidiani spostamenti avvengono in uno dei non-luoghi della modernità per eccellenza, come la metropolitana, si potrà assistere a un’inedita chiacchierata su quanto possano avere in comune Fotografia e Odontoiatria.
Effettivamente non giunge immediato il collegamento tra queste due professioni, tuttavia il rispettivo racconto delle filosofie che guidano lo sguardo del Fotografo che sceglie come catturare quell’hinc et nunc che lo convince maggiormente, e l’Odontoiatra che osserva un volto, lavora sul sorriso e al contempo si relaziona con le emozioni del paziente, ha portato a parlare lo stesso linguaggio e affrontare gli stessi temi, ora dal medesimo punto di vista, ora da ottiche opposte.
Un sorriso rubato, ricostruito, o solamente cercato svela un mondo spesso non facile da afferrare in tutta la sua complessità e che apre la strada a un viaggio – inteso come modificazione di sé – che può far riflettere e guardare da punti di vista non sempre esplorati.
Ecco dunque la Fondazione Vignato aprire le porte della sua sede in Contrà Torretti 52 a Vicenza a un vero e proprio face to face, un interscambio tra professionisti dell’osservare e del fare – Fotografo e Odontoiatri – che parlerà di relazioni, maschere e solitudine, ma anche di tecnica e artifizio, etica e estetica per il puro piacere di raccontarsi e sentirsi vivi, in un mondo in cui sempre più il confine pubblico-privato, così come socialmente inteso slitta e subisce ora contrazioni, ora grandi dilatazioni che fanno sorridere e riflettere.
A partire proprio dalle fotografie di Mercanzin, che quelle foto le ha scattate nel suo viaggio newyorkese quando da Manhattan al Queens, andata e ritorno in metrò, si è mescolato alla scia di pendolari giornalieri che si recano e tornano dal lavoro, si proverà a delineare un ideale percorso che tra i bianchi e i neri degli scatti esposti racconterà molto dell’artista, ma anche di cosa significa oggi essere Odontoiatra, prima di tutto Medico che cura la persona.
Cenni biografici dell’artista:
Ivano Mercanzin avvia il suo percorso artistico nel 2011 e il nuovo mondo della fotografia lo rapisce fin da subito. Luci e ombre catturano l’attenzione dell’artista, che decide di concentrarsi sulla tecnica del bianco e nero per ritrarre piccole e grandi storie: da un lato troviamo i racconti della campagna vicentina e dei suoi borghi, specchio di sentimenti semplici ma incredibilmente autentici e fondamentali per Mercanzin, che in queste terre è nato. Terra Madre, Notturno Vicentino e Le Vite degli Altri, veicolano la memoria del suo passato, presente nell’artista in quanto ricordo indelebile, come una vecchia foto di famiglia. Lo spettatore, però, ha anche l’occasione di osservare la realtà di una grande metropoli come New York City, mondo più esteso e complesso, di cui l’artista riesce a catturare il profilo più umano e lineare nelle serie Subway e The Face (Faces) of NYC. Nel veloce movimento della metropolitana è facile riconoscere lo scopo artistico di Mercanzin: inseguire tracce di vita, ritrarre una scelta nei visi dei passeggeri che, attraverso i loro gesti e l’uso attento del bianco e nero, diventano un quadro nel quadro: la complessità delle cose semplici, di una giovane donna che attraversa di fretta un ponte a Venezia, ma anche la pace di un anziano signore che riposa su una panchina. Critici e pittori hanno colto la sua profondità, tanto da aiutare il fotografo a realizzare mostre personali e partecipare a esibizioni collettive. Nel 2013 lo troviamo all’Art Caffè Letterario di Roma, presso il Punto Ottico Humaneyes di New York nel 2015, del 2016 è la partecipazione alla mostra Eurasia a Bangkok e del 2017 la sua personale presso Punto Ottico Humaneyes di Vicenza.
29
maggio 2017
Ivano Mercanzin – Face(s) to face
Dal 29 maggio al 17 giugno 2017
fotografia
Location
FONDAZIONE VIGNATO PER L’ARTE
Vicenza, Contrà Dei Torretti, 48, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Dei Torretti, 48, (Vicenza)
Orario di apertura
Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 19 (ultimo ingresso ore 18,40)
Sabato dalle 9.00 alle 13.00 (ultimo ingresso ore 12,40)
Vernissage
29 Maggio 2017, ore 19.15
Autore
Curatore