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Ivo Stazio – Antologia
Ritorna a Mantova l’artista Ivo Stazio con una selezione di dipinti recenti
Comunicato stampa
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La Galleria Arianna Sartori di Mantova, nella sala di via Ippolito Nievo 10, presenta una nuova mostra personale dell’Artista bolognese Ivo Stazio intitolata “Antologia”.
La mostra si inaugura Sabato 22 febbraio alle ore 17.00 alla presenza dell’Artista.
La mostra, curata da Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 6 marzo 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.
Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
IVO STAZIO. ANTOLOGIA
Con la pittura di Ivo Stazio abbiamo un documento per affermare che la pittura del ‘900 è quel “linguaggio” concettuale venutosi a definire dall’avvento del post-manierismo che si riconduce al simbolo e alla metafora mediante l’uso attento e compiuto del segno, del colore e della materia. Infatti Ivo Stazio ci mostra, attraverso una figurazione a volte apparentemente semplice, – perché concettualmente semplici sono le sue basiliche, le sue foreste e le sue città -, la complessità degli equilibri che l’arte contemporanea racchiude in sé. In tal caso, tutti potremmo azzardare, nella superficialità molto spesso in uso agli osservatori, che saremmo capaci di andare a realizzare anche noi “quei quattro schizzi sulla tela che ci spacciano per arte” (chi non ha mai sentito commenti simili anche al riguardo delle opere dei grandi artisti del ‘900), ma se veramente poi ci provassimo, ci renderemmo pure conto che se non fossimo dotati di una grande qualità gestuale e di una consolidata tecnica, sposata ad un concetto filologico tale da spingerci allo studio e alla corretta rappresentazione segnica del soggetto-oggetto che abbiamo in mente, ogni tentativo risulterebbe cadere in amene banalità e in accozzaglie di colori prive di profondità, di tenuta d’insieme, di equilibri, di “letture” insomma. Così, con Ivo Stazio abbiamo l’opportunità di osservare come la materia, il colore e il segno, questa triade apparentemente semplice seppur profondamente complessa nella sua sintesi di “amorosi sensi ed equilibri estetici”, si realizza in una composizione di elevata poetica semiotica, dotata oltretutto, nella sua immediatezza, di grande chiarezza e pulizia gestuale, di freschezza e di calore. Una triade, oltre che composta, distinta e ricorrente in quantità e qualità tale da determinare infine lo stile della pittura dell’artista. In tutto ciò risiede l’importanza della proposta di Ivo Stazio, cioè in una seria qualità, figlia di uno studio costante e coerente su cui l’artista si applica costantemente da lunghi anni, che dimostra l’acquisizione di una tecnica scrupolosa ed attraente, oltre ad una capacità realizzativa consolidata e di suggestione enfatica molto efficace, che ci consente altresì, sia quando osserviamo una sua figurazione dai contorni sconfinati e sconfinanti su diverse proiezione segniche, sia quando ci immergiamo nelle sue astrazioni colorate e materiche, la netta percezione della bellezza dell’arte contemporanea attraverso il magico equilibrio delle sue componenti.
Vittorio Spampinato
Ivo Stazio è nato il 6 maggio 1959 a Casalecchio di Reno (BO) dove ha lo studio.
Esposizioni personali recenti: 2018 Galleria Arianna Sartori, Mantova; 2018 Galleria Piccinini, Bologna; 2019 FICO – Hangar, Bologna; 2019 Galleria Il Ponte 04, Pieve di Cento (BO); 2019 Vi.P. Gallery, Milano; 2020 Palazzo Regione Emilia-Romagna, Bologna, 2021 Galleria Il Ponte 04, Pieve di Cento (BO); 2022 Galleria Sgallari Arte, Bologna; 2022 Vi.P. Gallery, Venezia; 2023 Palazzo Passi, Villongo (BG); 2023 Galleria Sgallari Arte, Bologna; 2024 Art City, Bologna; 2024 Fineco Bank, Bologna; 2024 Palazzo Bracci Pagani, Fano (Pesaro città della cultura 2024).
La mostra si inaugura Sabato 22 febbraio alle ore 17.00 alla presenza dell’Artista.
La mostra, curata da Arianna Sartori, resterà aperta al pubblico fino al 6 marzo 2025, con orario dal Lunedì al Sabato 10.00-12.30 / 15.30-19.30, Domenica chiuso.
Per informazioni: tel. 0376.324260, info@ariannasartori.eu
IVO STAZIO. ANTOLOGIA
Con la pittura di Ivo Stazio abbiamo un documento per affermare che la pittura del ‘900 è quel “linguaggio” concettuale venutosi a definire dall’avvento del post-manierismo che si riconduce al simbolo e alla metafora mediante l’uso attento e compiuto del segno, del colore e della materia. Infatti Ivo Stazio ci mostra, attraverso una figurazione a volte apparentemente semplice, – perché concettualmente semplici sono le sue basiliche, le sue foreste e le sue città -, la complessità degli equilibri che l’arte contemporanea racchiude in sé. In tal caso, tutti potremmo azzardare, nella superficialità molto spesso in uso agli osservatori, che saremmo capaci di andare a realizzare anche noi “quei quattro schizzi sulla tela che ci spacciano per arte” (chi non ha mai sentito commenti simili anche al riguardo delle opere dei grandi artisti del ‘900), ma se veramente poi ci provassimo, ci renderemmo pure conto che se non fossimo dotati di una grande qualità gestuale e di una consolidata tecnica, sposata ad un concetto filologico tale da spingerci allo studio e alla corretta rappresentazione segnica del soggetto-oggetto che abbiamo in mente, ogni tentativo risulterebbe cadere in amene banalità e in accozzaglie di colori prive di profondità, di tenuta d’insieme, di equilibri, di “letture” insomma. Così, con Ivo Stazio abbiamo l’opportunità di osservare come la materia, il colore e il segno, questa triade apparentemente semplice seppur profondamente complessa nella sua sintesi di “amorosi sensi ed equilibri estetici”, si realizza in una composizione di elevata poetica semiotica, dotata oltretutto, nella sua immediatezza, di grande chiarezza e pulizia gestuale, di freschezza e di calore. Una triade, oltre che composta, distinta e ricorrente in quantità e qualità tale da determinare infine lo stile della pittura dell’artista. In tutto ciò risiede l’importanza della proposta di Ivo Stazio, cioè in una seria qualità, figlia di uno studio costante e coerente su cui l’artista si applica costantemente da lunghi anni, che dimostra l’acquisizione di una tecnica scrupolosa ed attraente, oltre ad una capacità realizzativa consolidata e di suggestione enfatica molto efficace, che ci consente altresì, sia quando osserviamo una sua figurazione dai contorni sconfinati e sconfinanti su diverse proiezione segniche, sia quando ci immergiamo nelle sue astrazioni colorate e materiche, la netta percezione della bellezza dell’arte contemporanea attraverso il magico equilibrio delle sue componenti.
Vittorio Spampinato
Ivo Stazio è nato il 6 maggio 1959 a Casalecchio di Reno (BO) dove ha lo studio.
Esposizioni personali recenti: 2018 Galleria Arianna Sartori, Mantova; 2018 Galleria Piccinini, Bologna; 2019 FICO – Hangar, Bologna; 2019 Galleria Il Ponte 04, Pieve di Cento (BO); 2019 Vi.P. Gallery, Milano; 2020 Palazzo Regione Emilia-Romagna, Bologna, 2021 Galleria Il Ponte 04, Pieve di Cento (BO); 2022 Galleria Sgallari Arte, Bologna; 2022 Vi.P. Gallery, Venezia; 2023 Palazzo Passi, Villongo (BG); 2023 Galleria Sgallari Arte, Bologna; 2024 Art City, Bologna; 2024 Fineco Bank, Bologna; 2024 Palazzo Bracci Pagani, Fano (Pesaro città della cultura 2024).
22
febbraio 2025
Ivo Stazio – Antologia
Dal 22 febbraio al 06 marzo 2025
arte contemporanea
Location
GALLERIA ARIANNA SARTORI
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Mantova, Via Cappello, 17 , (Mantova)
Orario di apertura
da Lunedì a Sabato 10.00-12.30/15.30-19.30. Domenica chiuso
Vernissage
22 Febbraio 2025, 17.00
Autore
Curatore
Autore testo critico