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J.J. Winckelmann (1717-1768). I “Monumenti antichi inediti”. Storia di un’opera illustrata
La mostra rende omaggio a uno fra i più raffinati studiosi della cultura classica e padre della moderna disciplina della storia dell’arte, riscoprendo la sua fondamentale opera a stampa dal titolo “Monumenti antichi inediti” con tutte le 208 grafiche dell’editio princeps (1767) esposte “in folio”.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da domenica 5 febbraio a domenica 7 maggio 2017 il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera), nell’ambito del filone dedicato alla “grafica storica”, festeggia il Giubileo 2017 per i trecento anni dalla nascita di Johann Joachim Winckelmann (1717–1768), erudito raffinato e innovativo, fra i più grandi studiosi della cultura classica, teorico e padre della moderna disciplina della storia dell’arte.
La mostra – a cura di Stefano Ferrari, vice presidente dell’Accademia Roveretana degli Agiati e uno dei massimi esperti del transfer culturale di Winckelmann, e di Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso – è incentrata sui “Monumenti antichi inediti”: un’opera fondamentale dell’autore (la penultima che scrive e l’unica in lingua italiana), ma poco nota e poco studiata finora, perché considerata incompiuta.
È essenziale, però, per la sua influenza sul mondo del Neoclassicismo e ben oltre: l’autore, infatti, per la prima volta in maniera così rilevante accompagna le descrizioni dei “Monumenti” con le grafiche degli stessi in una visione assolutamente innovativa per l’epoca.
Si tratta di ben 208 splendide tavole incise, tutte siglate, affidate ad artisti che Winckelmann sceglie e paga di tasca propria, convinto della bontà culturale dell’operazione, senz’altro titanica a quei tempi.
I “Monumenti antichi inediti” (1767) descritti da Winckelmann e raffigurati nelle 208 grafiche sono “oggetti dell’antico”, ovvero sculture, bassorilievi, gemme, candelabri, scarabei, busti, vasi, mosaici, suppellettili e edifici che catturano l’attenzione di Winckelmann durante i suoi meticolosi studi delle antichità che ha occasione di ammirare nelle collezioni del suo entourage – prima fra tutte, quella del Cardinale Alessandro Albani di cui è bibliotecario e stretto collaboratore dal 1758 e cui dedica i “Monumenti” –, ma anche nel corso di numerosi viaggi (rari a quei tempi) che intraprende a Roma e dintorni, Firenze, Napoli, Portici, Pompei (quasi sconosciuta all’epoca), Ercolano, Paestum e Caserta.
Si tratta quindi di una pubblicazione che non solo riunisce opere d’arte e oggetti che costituiscono veri e propri capolavori di bellezza, ma che presenta anche un metodo di studio e una visione fortemente innovativa del comunicare l’arte, abbinando al testo l’immagine di riferimento e potenziandone il messaggio; un’opera, quindi, che pone tra i suoi obiettivi fondamentali la ricerca del “bello ideale” in arte e la descrizione delle antiche opere attraverso l’iconografia, considerata soprattutto come la rappresentazione dei miti greci narrati dai maggiori poeti classici.
L’esposizione è promossa in collaborazione con il MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MIBACT-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dove sarà presentata dal 24 giugno al 25 settembre 2017 nel prestigioso “Salone della Meridiana”, e in cui le grafiche verranno accompagnate da numerosi reperti archeologici, confermando la specificità e la singolarità dell’iniziativa, nel quadro della linea strategica e delle relazioni “Il MANN nel mondo”.
I materiali in prestito – alcuni esposti per la prima volta – provengono da Svizzera, Germania, Italia e Francia.
Per il valore dell’iniziativa, la mostra gode del patrocinio del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La mostra è resa possibile grazie al Dicastero Educazione e Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos, dell’AGE SA, del Gruppo Banche di Chiasso, di ICR-Industrie Chimiche Riunite, dell’associazione amici del m.a.x. museo (aamm) e, come sponsor tecnico, di Helvetia.
Si ringrazia la SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, e in particolare il Laboratorio cultura visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design, per la collaborazione nell’ambito del progetto grafico della mostra.
LA MOSTRA IN CIFRE
La mostra presenta tutte le 208 grafiche dei “Monumenti” esposte in folio, i 2 volumi dell’editio princeps, i 2 relativi manoscritti preparatori, 20 preziose matrici in rame restaurate per l’occasione, 14 prove di stampa (ossia incisioni all’acquaforte ritoccate a bulino e a puntasecca), 5 ritratti incisi e 2 dipinti a olio che raffigurano Winckelmann, 46 libri antichi e rari (dalla fine del 1700 alla prima metà dell’800), nonché 3 preziosi reperti archeologici provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli: 1 gemma con Giove che fulmina i giganti (cammeo in agata onice), 1 bassorilievo del I secolo a.C. in marmo bianco con Paride e Afrodite e 1 affresco rinvenuto a Pompei nella casa di Cipius Pamphilus (quest’ultimo citato, ma non raffigurato nei “Monumenti”) con il cavallo di Troia.
È inoltre presentato per la prima volta al pubblico 1 quadro inedito (1798–1799) conservato in una collezione privata francese: il ritratto di Henri Reboul ad opera di Angelika Kauffmann, pittrice svizzera che nel corso della sua carriera ha raffigurato tutto l’entourage del mondo neoclassico a Roma e in patria.
A Henri Reboul, intellettuale e fervente promulgatore dei principi estetici di Winckelmann, va il merito di aver acquistato il manoscritto del terzo volume dei “Monumenti antichi inediti”.
Tutte le 208 grafiche dei “Monumenti” (appartenenti alla collezione d’arte del m.a.x. museo) sono esposte “in folio” alle pareti, e possono essere apprezzate con la lente d’ingrandimento che verrà fornita a ogni visitatore, confrontate con le matrici di riferimento.
In mostra le prime due edizioni italiane dell’opera: l’editio princeps del 1767 in 2 volumi e quella successiva napoletana del 1820, con l’addenda di Stefano Raffei del 1823, prestate dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli e da un collezionista privato.
I 2 volumi manoscritti sono, invece, un prestito reso possibile dalla Bibliothèque Universitaire de Médecine di Montpellier: per la prima volta escono dalla Bibliothèque per essere presentati nell’ambito di un’esposizione.
Le matrici in rame vengono prestate dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e sono state restaurate per l’occasione dall’Accademia di Belle Arti della stessa città (Sezione restauro e oggetti antichi).
Una specifica sezione è dedicata a 5 ritratti incisi e 2 quadri a olio che ritraggono Winckelmann; in pratica l’intera iconografia dedicata all’erudito tedesco.
Uno dei quadri presenta Winckelmann in pelliccia di lupo e taffetas rosso, con turbante e i “Monumenti antichi inediti” poggiati sul suo scrittoio: un ritratto di grande effetto, prestato dalla Winckelmann-Gesellschaft di Stendal (copia del celebre ritratto ad opera di Anton von Maron).
Gli altri provengono dalla Biblioteca Comunale “A. Saffi”, Fondi Antichi, Manoscritti e Raccolte Piancastelli di Forlì, mentre una copia coeva dell’atelier della pittrice svizzera Angelika Kauffmann è in prestito dalla Kunsthaus di Zurigo.
Un’altra sezione della mostra è consacrata alla fortuna critica dei “Monumenti antichi inediti”, attraverso ben 46 volumi rari dalla fine del 1700 alla prima metà dell’800. I “Monumenti” s’inseriscono in effetti in una lunga tradizione di raccolte di antichità illustrate che hanno il loro avvio con il Rinascimento. Ma se Winckelmann manifesta, all’inizio della sua carriera, una certa riserva nei confronti dei cosiddetti “musei di carta”, con i “Monumenti antichi inediti” si assiste a una completa riabilitazione di questo genere editoriale e all’avvio di un nuovo metodo di studio, in cui narrazione e illustrazione godono di un rapporto del tutto paritario.
Sebbene la morte prematura abbia impedito a Winckelmann di completare lo sviluppo dei “Monumenti”, i suoi principali continuatori, da Seroux d’Agincourt (1730–1814) a Leopoldo Cicognara (1767–1834) a Luigi Rossini (1790–1857) a Giovanni Volpato (1735–1803), considerano i “Monumenti” un modello di “raccolta” per la storia dell’arte, che combina appunto testi e raffigurazioni.
La Zentralbibliothek di Zurigo presta dunque l’editio princeps del celebre “Geschichte der Kunst des Alterthums” (“Storia dell’arte nell’antichità”) del 1764 che precede i “Monumenti”.
Altri volumi e edizioni provengono dalla Biblioteca cantonale di Lugano, dalla Biblioteca dell’Accademia di architettura di Mendrisio e da preziose collezioni private.
VIDEO
Come per tutte le mostre del m.a.x. museo, la redazione di Ultrafragola (3D Produzioni) realizza un video, visibile in mostra a Chiasso e online sul sito di Ultrafragola (www.ultrafragola.tv), con interviste ai curatori.
Il filmato sarà trasmesso anche su ARTBOX-Sky Arte durante il periodo espositivo.
NOVITÀ PER I PIÙ PICCOLI
Una novità che viene presentata con la mostra dedicata a Winckelmann è “Un baby-trolley al museo”: i mini-visitatori potranno percorrere le sale muniti di un trolley con un kit per disegnare e copiare le grafiche e i reperti archeologici. I bambini avranno così l’occasione di soffermarsi davanti alle loro opere preferite, proprio come gli artisti con il loro cavalletto, e scopriranno che sui vasi, sulle gemme, sui bassorilievi sono rappresentati anche molti animali: coccodrilli, cavalli, delfini, testuggini, ragni, serpenti, buoi, mucche, uccelli…
Al termine della visita, ogni mini-visitatore porterà con sé il proprio disegno.
JOHANN JOACHIM WINCKELMANN: NOTE BIOGRAFICHE
Johann Joachim Winckelmann, nato il 9 dicembre 1717 a Stendal nell’Altmark e figlio di un maestro calzolaio, è conosciuto principalmente per il suo testo “Storia dell’arte nell’antichità” pubblicato nel 1764 con il titolo originale “Geschichte der Kunst des Alterthums”.
Ricopre cariche importanti ed è inserito nei circuiti più raffinati e colti dell’epoca.
Nel 1758 assume la carica di bibliotecario e stretto collaboratore del Cardinale Alessandro Albani a Roma, nell’omonima Villa.
Nel 1761 diventa membro dell’Accademia di San Luca a Roma, dell’Accademia Etrusca di Cortona e della Society of Antiquaries a Londra.
Nel 1763 è nominato prefetto delle Antichità di Roma e nel maggio dello stesso anno Scriptor linguae teutonicae alla Biblioteca Vaticana.
Nel 1765 iniziano le trattative per la sua assunzione a Berlino come bibliotecario di Federico il Grande. Queste negoziazioni non avranno però esito positivo.
Dopo averlo vagheggiato tanto, nel 1768 si prepara a tornare in Germania. Alla volta di Ratisbona, decide improvvisamente di sospendere il viaggio in terra tedesca per fare ritorno a Roma. Arrivato a Trieste viene assassinato e muore dopo una lunga agonia, non senza aver prima dettato le proprie volontà che fanno del Cardinale Albani l’erede universale di tutti i suoi averi, incluse le carte manoscritte e i libri rimasti a Roma.
GIUBILEO WINCKELMANN 2017
La mostra al m.a.x. museo di Chiasso è stata inserita dalla prestigiosa Winckelmann-Gesellschaft di Stendal (città natale dell’autore) nel calendario ufficiale del Giubileo 2017, con esposizioni che si terranno a Weimar (Neues Museum), Wörlitz (Kulturstiftung Dessau-Wörlitz), San Francisco (Museum of Fine Arts / Legion of Honour in collaborazione con Liebieghaus Skulpturensammlung, Frankfurt/Main e Winckelmann-Gesellschaft, Stendal), Vienna (Akademie der Künste), San Pietroburgo (Hermitage), Roma (Musei Capitolini), Saarbrücken (Museum für Vor- und Frühgeschichte), Copenhagen (Thorvaldsen Museum), come pure al Vaticano, a Wilanow e Londra.
EVENTI COLLATERALI
- conferenza promossa in occasione dell’inaugurazione della mostra
Stefano Ferrari, vice presidente dell’Accademia Roveretana degli Agiati e co-curatore della mostra al m.a.x. museo
“Winckelmann e la fortuna critica dei Monumenti antichi inediti”
sabato 4 febbraio 2017, ore 18.30
presso il Foyer del Cinema Teatro di Chiasso
in collaborazione con il Circolo “Cultura, insieme” di Chiasso
apertura serale del m.a.x. museo fino alle ore 20.30
- visita guidata gratuita
domenica 5 febbraio 2017, ore 15.00
con ingresso gratuito
- concerto
“Beethoven e l’evoluzione dello stile
dal Neoclassicismo al Romanticismo musicale”
domenica 5 febbraio 2017, ore 17.00
presso il Cinema Teatro di Chiasso
Martina Jankova, soprano
Marcello Nardis, tenore
Hana Kotkova, violino
Claude Hauri, violoncello
Corrado Greco, pianoforte
Pamela Villoresi, voce recitante
- visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche
su prenotazione
eventi@maxmuseo.ch
- “Mamme, papà e bebè al museo”
domenica 19 marzo 2017, ore 10.30
in occasione della Festa del papà
visita guidata a misura di famiglie con bebè e bambini piccoli; benvenuti passeggini e carrozzine!
con aperitivo analcolico
- visita guidata gratuita
sabato 6 maggio 2017, ore 10.00
con ingresso al museo a pagamento
- associazione amici del m.a.x. museo
“Gita a Napoli”
venerdì 23 giugno, sabato 24 giugno e domenica 25 giugno 2017
in occasione dell’inaugurazione della mostra
su Winckelmann al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
con visita alla collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli; visita alla collezione neoclassica della Real Casa Borbonica e alla Biblioteca personale della principessa Carolina; visita al Museo del sito reale di Portici; visita al centro storico di Napoli, a “Spaccanapoli” e alla Napoli sotterranea
in aereo
iscrizione obbligatoria
entro sabato 15 aprile 2017
amici@maxmuseo.ch
LABORATORI DIDATTICI
In occasione di ogni mostra, il m.a.x. museo organizza laboratori didattici per bambini e adulti. Nell’ambito dell’esposizione dedicata a Winckelmann vengono proposti tre temi:
1. “Autoritratto” per i più piccoli!
Vi siete mai chiesti come facevano i grandi artisti a ritrarsi? Prendendo spunto dalle opere in mostra, proveremo anche noi a realizzare il nostro autoritratto.
2. “Architetture neoclassiche”
Molte opere in mostra presentano architetture che riprendono i canoni delle opere classiche. Proviamo a scoprirle insieme e a copiarle nelle sale del m.a.x. museo
tramite l’arte del disegno.
3. “Stampiamo un libro”
Con l’utilizzo del torchio e di supporti adeguati stamperemo un libro di classe.
Il tema potrà variare dal ritratto all’architettura: a voi la scelta!
I laboratori didattici sono rivolti a:
- scolaresche (scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie): si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch)
- bambini e adulti interessati: iscrizione obbligatoria (eventi@maxmuseo.ch)
Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari) e si svolgono al m.a.x. museo sull’arco di due ore circa con gruppi scolastici di minimo 15 e massimo 25 partecipanti, mentre per gruppi liberi si richiede un minimo di 15 presenze.
L’attività è seguita da una visita “attiva” alla mostra.
Il costo complessivo per laboratorio è di CHF/Euro 10.- (bambini), CHF/Euro 15.- (adulti).
Il materiale viene messo a disposizione dal museo.
Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch.
Per bambini e adulti interessati (gruppi liberi), sono previsti i seguenti appuntamenti, seguiti da una merenda:
- “Autoritratto”: mercoledì 22 marzo 2017, ore 15.00–17.00 (per i più piccoli!)
- “Stampiamo un libro”: mercoledì 5 aprile 2017, ore 15.00–17.00
- “Architetture neoclassiche”: venerdì 21 aprile 2017, ore 14.00–17.00
durante le vacanze di Pasqua
La mostra – a cura di Stefano Ferrari, vice presidente dell’Accademia Roveretana degli Agiati e uno dei massimi esperti del transfer culturale di Winckelmann, e di Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso – è incentrata sui “Monumenti antichi inediti”: un’opera fondamentale dell’autore (la penultima che scrive e l’unica in lingua italiana), ma poco nota e poco studiata finora, perché considerata incompiuta.
È essenziale, però, per la sua influenza sul mondo del Neoclassicismo e ben oltre: l’autore, infatti, per la prima volta in maniera così rilevante accompagna le descrizioni dei “Monumenti” con le grafiche degli stessi in una visione assolutamente innovativa per l’epoca.
Si tratta di ben 208 splendide tavole incise, tutte siglate, affidate ad artisti che Winckelmann sceglie e paga di tasca propria, convinto della bontà culturale dell’operazione, senz’altro titanica a quei tempi.
I “Monumenti antichi inediti” (1767) descritti da Winckelmann e raffigurati nelle 208 grafiche sono “oggetti dell’antico”, ovvero sculture, bassorilievi, gemme, candelabri, scarabei, busti, vasi, mosaici, suppellettili e edifici che catturano l’attenzione di Winckelmann durante i suoi meticolosi studi delle antichità che ha occasione di ammirare nelle collezioni del suo entourage – prima fra tutte, quella del Cardinale Alessandro Albani di cui è bibliotecario e stretto collaboratore dal 1758 e cui dedica i “Monumenti” –, ma anche nel corso di numerosi viaggi (rari a quei tempi) che intraprende a Roma e dintorni, Firenze, Napoli, Portici, Pompei (quasi sconosciuta all’epoca), Ercolano, Paestum e Caserta.
Si tratta quindi di una pubblicazione che non solo riunisce opere d’arte e oggetti che costituiscono veri e propri capolavori di bellezza, ma che presenta anche un metodo di studio e una visione fortemente innovativa del comunicare l’arte, abbinando al testo l’immagine di riferimento e potenziandone il messaggio; un’opera, quindi, che pone tra i suoi obiettivi fondamentali la ricerca del “bello ideale” in arte e la descrizione delle antiche opere attraverso l’iconografia, considerata soprattutto come la rappresentazione dei miti greci narrati dai maggiori poeti classici.
L’esposizione è promossa in collaborazione con il MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MIBACT-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo), dove sarà presentata dal 24 giugno al 25 settembre 2017 nel prestigioso “Salone della Meridiana”, e in cui le grafiche verranno accompagnate da numerosi reperti archeologici, confermando la specificità e la singolarità dell’iniziativa, nel quadro della linea strategica e delle relazioni “Il MANN nel mondo”.
I materiali in prestito – alcuni esposti per la prima volta – provengono da Svizzera, Germania, Italia e Francia.
Per il valore dell’iniziativa, la mostra gode del patrocinio del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
La mostra è resa possibile grazie al Dicastero Educazione e Attività culturali del Comune di Chiasso, con il sostegno della Repubblica e Cantone Ticino-Fondo Swisslos, dell’AGE SA, del Gruppo Banche di Chiasso, di ICR-Industrie Chimiche Riunite, dell’associazione amici del m.a.x. museo (aamm) e, come sponsor tecnico, di Helvetia.
Si ringrazia la SUPSI-Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana, e in particolare il Laboratorio cultura visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design, per la collaborazione nell’ambito del progetto grafico della mostra.
LA MOSTRA IN CIFRE
La mostra presenta tutte le 208 grafiche dei “Monumenti” esposte in folio, i 2 volumi dell’editio princeps, i 2 relativi manoscritti preparatori, 20 preziose matrici in rame restaurate per l’occasione, 14 prove di stampa (ossia incisioni all’acquaforte ritoccate a bulino e a puntasecca), 5 ritratti incisi e 2 dipinti a olio che raffigurano Winckelmann, 46 libri antichi e rari (dalla fine del 1700 alla prima metà dell’800), nonché 3 preziosi reperti archeologici provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli: 1 gemma con Giove che fulmina i giganti (cammeo in agata onice), 1 bassorilievo del I secolo a.C. in marmo bianco con Paride e Afrodite e 1 affresco rinvenuto a Pompei nella casa di Cipius Pamphilus (quest’ultimo citato, ma non raffigurato nei “Monumenti”) con il cavallo di Troia.
È inoltre presentato per la prima volta al pubblico 1 quadro inedito (1798–1799) conservato in una collezione privata francese: il ritratto di Henri Reboul ad opera di Angelika Kauffmann, pittrice svizzera che nel corso della sua carriera ha raffigurato tutto l’entourage del mondo neoclassico a Roma e in patria.
A Henri Reboul, intellettuale e fervente promulgatore dei principi estetici di Winckelmann, va il merito di aver acquistato il manoscritto del terzo volume dei “Monumenti antichi inediti”.
Tutte le 208 grafiche dei “Monumenti” (appartenenti alla collezione d’arte del m.a.x. museo) sono esposte “in folio” alle pareti, e possono essere apprezzate con la lente d’ingrandimento che verrà fornita a ogni visitatore, confrontate con le matrici di riferimento.
In mostra le prime due edizioni italiane dell’opera: l’editio princeps del 1767 in 2 volumi e quella successiva napoletana del 1820, con l’addenda di Stefano Raffei del 1823, prestate dalla Biblioteca Nazionale “Vittorio Emanuele III” di Napoli e da un collezionista privato.
I 2 volumi manoscritti sono, invece, un prestito reso possibile dalla Bibliothèque Universitaire de Médecine di Montpellier: per la prima volta escono dalla Bibliothèque per essere presentati nell’ambito di un’esposizione.
Le matrici in rame vengono prestate dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e sono state restaurate per l’occasione dall’Accademia di Belle Arti della stessa città (Sezione restauro e oggetti antichi).
Una specifica sezione è dedicata a 5 ritratti incisi e 2 quadri a olio che ritraggono Winckelmann; in pratica l’intera iconografia dedicata all’erudito tedesco.
Uno dei quadri presenta Winckelmann in pelliccia di lupo e taffetas rosso, con turbante e i “Monumenti antichi inediti” poggiati sul suo scrittoio: un ritratto di grande effetto, prestato dalla Winckelmann-Gesellschaft di Stendal (copia del celebre ritratto ad opera di Anton von Maron).
Gli altri provengono dalla Biblioteca Comunale “A. Saffi”, Fondi Antichi, Manoscritti e Raccolte Piancastelli di Forlì, mentre una copia coeva dell’atelier della pittrice svizzera Angelika Kauffmann è in prestito dalla Kunsthaus di Zurigo.
Un’altra sezione della mostra è consacrata alla fortuna critica dei “Monumenti antichi inediti”, attraverso ben 46 volumi rari dalla fine del 1700 alla prima metà dell’800. I “Monumenti” s’inseriscono in effetti in una lunga tradizione di raccolte di antichità illustrate che hanno il loro avvio con il Rinascimento. Ma se Winckelmann manifesta, all’inizio della sua carriera, una certa riserva nei confronti dei cosiddetti “musei di carta”, con i “Monumenti antichi inediti” si assiste a una completa riabilitazione di questo genere editoriale e all’avvio di un nuovo metodo di studio, in cui narrazione e illustrazione godono di un rapporto del tutto paritario.
Sebbene la morte prematura abbia impedito a Winckelmann di completare lo sviluppo dei “Monumenti”, i suoi principali continuatori, da Seroux d’Agincourt (1730–1814) a Leopoldo Cicognara (1767–1834) a Luigi Rossini (1790–1857) a Giovanni Volpato (1735–1803), considerano i “Monumenti” un modello di “raccolta” per la storia dell’arte, che combina appunto testi e raffigurazioni.
La Zentralbibliothek di Zurigo presta dunque l’editio princeps del celebre “Geschichte der Kunst des Alterthums” (“Storia dell’arte nell’antichità”) del 1764 che precede i “Monumenti”.
Altri volumi e edizioni provengono dalla Biblioteca cantonale di Lugano, dalla Biblioteca dell’Accademia di architettura di Mendrisio e da preziose collezioni private.
VIDEO
Come per tutte le mostre del m.a.x. museo, la redazione di Ultrafragola (3D Produzioni) realizza un video, visibile in mostra a Chiasso e online sul sito di Ultrafragola (www.ultrafragola.tv), con interviste ai curatori.
Il filmato sarà trasmesso anche su ARTBOX-Sky Arte durante il periodo espositivo.
NOVITÀ PER I PIÙ PICCOLI
Una novità che viene presentata con la mostra dedicata a Winckelmann è “Un baby-trolley al museo”: i mini-visitatori potranno percorrere le sale muniti di un trolley con un kit per disegnare e copiare le grafiche e i reperti archeologici. I bambini avranno così l’occasione di soffermarsi davanti alle loro opere preferite, proprio come gli artisti con il loro cavalletto, e scopriranno che sui vasi, sulle gemme, sui bassorilievi sono rappresentati anche molti animali: coccodrilli, cavalli, delfini, testuggini, ragni, serpenti, buoi, mucche, uccelli…
Al termine della visita, ogni mini-visitatore porterà con sé il proprio disegno.
JOHANN JOACHIM WINCKELMANN: NOTE BIOGRAFICHE
Johann Joachim Winckelmann, nato il 9 dicembre 1717 a Stendal nell’Altmark e figlio di un maestro calzolaio, è conosciuto principalmente per il suo testo “Storia dell’arte nell’antichità” pubblicato nel 1764 con il titolo originale “Geschichte der Kunst des Alterthums”.
Ricopre cariche importanti ed è inserito nei circuiti più raffinati e colti dell’epoca.
Nel 1758 assume la carica di bibliotecario e stretto collaboratore del Cardinale Alessandro Albani a Roma, nell’omonima Villa.
Nel 1761 diventa membro dell’Accademia di San Luca a Roma, dell’Accademia Etrusca di Cortona e della Society of Antiquaries a Londra.
Nel 1763 è nominato prefetto delle Antichità di Roma e nel maggio dello stesso anno Scriptor linguae teutonicae alla Biblioteca Vaticana.
Nel 1765 iniziano le trattative per la sua assunzione a Berlino come bibliotecario di Federico il Grande. Queste negoziazioni non avranno però esito positivo.
Dopo averlo vagheggiato tanto, nel 1768 si prepara a tornare in Germania. Alla volta di Ratisbona, decide improvvisamente di sospendere il viaggio in terra tedesca per fare ritorno a Roma. Arrivato a Trieste viene assassinato e muore dopo una lunga agonia, non senza aver prima dettato le proprie volontà che fanno del Cardinale Albani l’erede universale di tutti i suoi averi, incluse le carte manoscritte e i libri rimasti a Roma.
GIUBILEO WINCKELMANN 2017
La mostra al m.a.x. museo di Chiasso è stata inserita dalla prestigiosa Winckelmann-Gesellschaft di Stendal (città natale dell’autore) nel calendario ufficiale del Giubileo 2017, con esposizioni che si terranno a Weimar (Neues Museum), Wörlitz (Kulturstiftung Dessau-Wörlitz), San Francisco (Museum of Fine Arts / Legion of Honour in collaborazione con Liebieghaus Skulpturensammlung, Frankfurt/Main e Winckelmann-Gesellschaft, Stendal), Vienna (Akademie der Künste), San Pietroburgo (Hermitage), Roma (Musei Capitolini), Saarbrücken (Museum für Vor- und Frühgeschichte), Copenhagen (Thorvaldsen Museum), come pure al Vaticano, a Wilanow e Londra.
EVENTI COLLATERALI
- conferenza promossa in occasione dell’inaugurazione della mostra
Stefano Ferrari, vice presidente dell’Accademia Roveretana degli Agiati e co-curatore della mostra al m.a.x. museo
“Winckelmann e la fortuna critica dei Monumenti antichi inediti”
sabato 4 febbraio 2017, ore 18.30
presso il Foyer del Cinema Teatro di Chiasso
in collaborazione con il Circolo “Cultura, insieme” di Chiasso
apertura serale del m.a.x. museo fino alle ore 20.30
- visita guidata gratuita
domenica 5 febbraio 2017, ore 15.00
con ingresso gratuito
- concerto
“Beethoven e l’evoluzione dello stile
dal Neoclassicismo al Romanticismo musicale”
domenica 5 febbraio 2017, ore 17.00
presso il Cinema Teatro di Chiasso
Martina Jankova, soprano
Marcello Nardis, tenore
Hana Kotkova, violino
Claude Hauri, violoncello
Corrado Greco, pianoforte
Pamela Villoresi, voce recitante
- visite guidate per associazioni, gruppi, scolaresche
su prenotazione
eventi@maxmuseo.ch
- “Mamme, papà e bebè al museo”
domenica 19 marzo 2017, ore 10.30
in occasione della Festa del papà
visita guidata a misura di famiglie con bebè e bambini piccoli; benvenuti passeggini e carrozzine!
con aperitivo analcolico
- visita guidata gratuita
sabato 6 maggio 2017, ore 10.00
con ingresso al museo a pagamento
- associazione amici del m.a.x. museo
“Gita a Napoli”
venerdì 23 giugno, sabato 24 giugno e domenica 25 giugno 2017
in occasione dell’inaugurazione della mostra
su Winckelmann al Museo Archeologico Nazionale di Napoli
con visita alla collezione del Museo Archeologico Nazionale di Napoli; visita alla collezione neoclassica della Real Casa Borbonica e alla Biblioteca personale della principessa Carolina; visita al Museo del sito reale di Portici; visita al centro storico di Napoli, a “Spaccanapoli” e alla Napoli sotterranea
in aereo
iscrizione obbligatoria
entro sabato 15 aprile 2017
amici@maxmuseo.ch
LABORATORI DIDATTICI
In occasione di ogni mostra, il m.a.x. museo organizza laboratori didattici per bambini e adulti. Nell’ambito dell’esposizione dedicata a Winckelmann vengono proposti tre temi:
1. “Autoritratto” per i più piccoli!
Vi siete mai chiesti come facevano i grandi artisti a ritrarsi? Prendendo spunto dalle opere in mostra, proveremo anche noi a realizzare il nostro autoritratto.
2. “Architetture neoclassiche”
Molte opere in mostra presentano architetture che riprendono i canoni delle opere classiche. Proviamo a scoprirle insieme e a copiarle nelle sale del m.a.x. museo
tramite l’arte del disegno.
3. “Stampiamo un libro”
Con l’utilizzo del torchio e di supporti adeguati stamperemo un libro di classe.
Il tema potrà variare dal ritratto all’architettura: a voi la scelta!
I laboratori didattici sono rivolti a:
- scolaresche (scuole dell’infanzia, scuole elementari, scuole medie): si tengono in orario scolastico durante la settimana, dal lunedì al venerdì, su iscrizione (eventi@maxmuseo.ch)
- bambini e adulti interessati: iscrizione obbligatoria (eventi@maxmuseo.ch)
Tutti i laboratori sono tenuti da mediatrici culturali (una delle quali con certificato del Percorso Formazione Specialistica rilasciato dall’Associazione Bruno Munari) e si svolgono al m.a.x. museo sull’arco di due ore circa con gruppi scolastici di minimo 15 e massimo 25 partecipanti, mentre per gruppi liberi si richiede un minimo di 15 presenze.
L’attività è seguita da una visita “attiva” alla mostra.
Il costo complessivo per laboratorio è di CHF/Euro 10.- (bambini), CHF/Euro 15.- (adulti).
Il materiale viene messo a disposizione dal museo.
Iscrizione obbligatoria: eventi@maxmuseo.ch.
Per bambini e adulti interessati (gruppi liberi), sono previsti i seguenti appuntamenti, seguiti da una merenda:
- “Autoritratto”: mercoledì 22 marzo 2017, ore 15.00–17.00 (per i più piccoli!)
- “Stampiamo un libro”: mercoledì 5 aprile 2017, ore 15.00–17.00
- “Architetture neoclassiche”: venerdì 21 aprile 2017, ore 14.00–17.00
durante le vacanze di Pasqua
04
febbraio 2017
J.J. Winckelmann (1717-1768). I “Monumenti antichi inediti”. Storia di un’opera illustrata
Dal 04 febbraio al 07 maggio 2017
archeologia
arte antica
disegno e grafica
arte antica
disegno e grafica
Location
M.A.X.MUSEO
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Chiasso, Via Dante Alighieri, 6, (Mendrisio)
Biglietti
intero: Euro 10
ridotto: Euro 7
scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: Euro 5
metà prezzo: Chiasso Card
gratuito: bambini fino a 7 anni, giornalisti, Passaporto Musei svizzeri, ICOM, Visarte, Aiap, associazione amici del m.a.x. museo
entrata gratuita: ogni prima domenica del mese
Orario di apertura
martedì–domenica, ore 10-12 e 14-18, lunedì chiuso
Aperture speciali
domenica 19 marzo 2017 (San Giuseppe)
domenica 16 aprile 2017 (Pasqua)
lunedì 17 aprile 2017 (Pasquetta)
Chiuso
tutti i lunedì (tranne il 17 aprile)
venerdì 14 aprile 2017 (Venerdì Santo)
sabato 15 aprile 2017 (Sabato Santo)
lunedì 1° maggio 2017 (Festa del lavoro)
Vernissage
4 Febbraio 2017, ore 16.30
Autore
Curatore