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Jacek Lydzba
Mostra realizzata nell’ambito dei rapporti di collaborazione e scambio tra l’associazione Culturale “la roggia” di Pordenone e l’Associazione Culturale “Zacheta” di Czestochowa (Polonia)
Comunicato stampa
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Chi è Jacek Łydżba?
Un uomo soddisfatto. Con con una capigliatura a boccoli che più volte è stata pretesto per socializzare. Tutti mi interrogano al riguardo! Mia nonna, mia mamma, mia moglie e le mie figlie mi hanno definito come maschio e come uomo. Mio padre, uno scultore, mi ha definito come uomo e come artista. Artista che si è concentrato ad immortalare soprattutto donne di una bellezza statuaria, con abiti mossi dal vento, in pose naturali, qualche volta smarrite ed infelici. Fra di loro vi è una ciclista, una poliziotta in divisa, un'infermiera, una ragazza con la cuffia da aviatore, una con un tamburo, una con i pattini o una col vestito della Prima Comunione. Tutte donne vere - della famiglia, amiche, colleghe o persone incontrate per caso - .
Cosa trova, Jacek Łydżba, di più interessante nelle donne?
Le donne sono per me ideali sotto ogni aspetto: emotivo, fisico, metafisico, erotico ed etereo. Dalle relazioni con le donne ricevo solo vantaggi: estetici, emotivi, fisioterapici, metafisici e intellettuali. Mi piace stare con le donne, perché in quel momento sento che mi scorre il sangue nelle vene ed elettricità nei muscoli. O forse provo timore delle donne e della femminilità, e cerco di conoscerle meglio, studiando la loro forma e personalità. O forse le donne non sono ideali, forse la perfezione la raggiungono solo sui dipinti. Forse gli artisti che le dipingono sono così virtuosi che tendono a perfezionarle sulla tela, con l'aiuto dei colori. Le donne sono le eroine dei miei quadri ad olio e dei collages. Tratto questi ultimi molto seriamente anche se li definisco come una tecnica molto semplice - tagli la carta, metti la colla sul retro, incolli - tutto ciò è un po' un gioco. Allo stesso tempo però richiede capacità di sintesi e controllo senza i quali uno potrebbe tagliare qualunque cosa. La mia affezione per il collage deriva dal mio interesse per il modellismo, mentre il fatto che io abbia un diploma in "poster art" è alquanto significativo, poichè è noto a tutti che il collage è la forma più semplice di "poster". In ogni caso, è completamente diverso dal dipingere, che è lavorare con i colori e le texture. Nella pittura, mi interessa la struttura, la corposità del dipinto - tele grezze di colori saturi e decisi, e spessi strati di colore che sembrano dei rilievi. Se solo fosse possibile, scolpirei i miei lavori in blocchi di colore. Quando creo, uso attrezzi da muratore come le spatole, tutti i tipi di raschietti e lime. Sono affascinato dai maestri del passato - Beato Angelico, Giotto, autori di celebri affreschi -
Perché c'è tanto "volare" nel mondo di Jacek Łydżba?
Angeli, palloni, aerei tutti appartenenti all'elemento aria che mi è così caro. La fede nella buona volontà di ogni cosa che si può librare nell'aria sembra essere una sorta di archetipo, a cui credo che devo sottomettermi. Sono molto appassionato nel dipingere Angeli - esseri perfetti con un fiore, una spada o un bambino; angeli che combattono il drago, il diavolo presente su questa terra. Angeli che ci vegliano. Sebbene io dipinga anche lupi, piccioni, cavalli alati, tram e barche, c'è solo un soggetto che può competere con gli angeli - tutti i tipi di aerei. Mi sono sempre dedicato a costruire modelli in scala di aerei, di cui possiedo oltre 400 esemplari e il mio preferito è "Hawker Fury", dalla struttura elegante e decorato con un colorato motivo a scacchiera come se fosse stato fatto per le gare e non per la guerra. In passato doveva sembrare così futuristico, elegante e freddo. Mentre il pesante "Dakota" è servizievole e utile. Altri affascinanti modelli sono il "De Havilland Domini", che venne usato da Saint-Exupery per consegnare la posta, e il "Moth" una macchina per lupi solitari. La notte è il suo momento, fintanto che si vedono le stelle.
Cosa sogna Jacek Łydżba quando guarda le stelle?
Solo Jacek Łydżba conosce la risposta ... Un artista che è curioso del mondo e della gente, con un atteggiamento ottimista e benevolo verso di essa.
Intervista: Kama Zboralska
Traduzione: Savina Capecci
Jacek Łydżba è nato nel 1966 a Włoszczowa (Polonia). Si è laureato in Pedagogia presso l'Università di Częstochowa (1985-1989) e l'Accademia di Belle Arti a Varsavia (1989-1994). Si è laureato con lode nella facoltà di Grafica presso il lboratorio del professor Maciej Urbaniec. Nel 1999 è stato nominato per il "Premio Passaporto" concesso dalla rivista 'Polityka'. Nel 2002 consegue il titolo di dottorato. Nel 2006 è stato premiato dal Sindaco della Città di Częstochowa. Insegna nella "Jan Długosz Art Academy" di Częstochowa. Dal 2011 è Presidente della Società regionale per la promozione dell'Arte (pol. Regionalne Towarzystwo Zachęty Sztuk Pięknych) a Częstochowa. E'sposato con Elżbieta, con due figlie (Karolina e Kaja). Ha collaborato con la Galleria ART (www.galeriaart.pl)
Un uomo soddisfatto. Con con una capigliatura a boccoli che più volte è stata pretesto per socializzare. Tutti mi interrogano al riguardo! Mia nonna, mia mamma, mia moglie e le mie figlie mi hanno definito come maschio e come uomo. Mio padre, uno scultore, mi ha definito come uomo e come artista. Artista che si è concentrato ad immortalare soprattutto donne di una bellezza statuaria, con abiti mossi dal vento, in pose naturali, qualche volta smarrite ed infelici. Fra di loro vi è una ciclista, una poliziotta in divisa, un'infermiera, una ragazza con la cuffia da aviatore, una con un tamburo, una con i pattini o una col vestito della Prima Comunione. Tutte donne vere - della famiglia, amiche, colleghe o persone incontrate per caso - .
Cosa trova, Jacek Łydżba, di più interessante nelle donne?
Le donne sono per me ideali sotto ogni aspetto: emotivo, fisico, metafisico, erotico ed etereo. Dalle relazioni con le donne ricevo solo vantaggi: estetici, emotivi, fisioterapici, metafisici e intellettuali. Mi piace stare con le donne, perché in quel momento sento che mi scorre il sangue nelle vene ed elettricità nei muscoli. O forse provo timore delle donne e della femminilità, e cerco di conoscerle meglio, studiando la loro forma e personalità. O forse le donne non sono ideali, forse la perfezione la raggiungono solo sui dipinti. Forse gli artisti che le dipingono sono così virtuosi che tendono a perfezionarle sulla tela, con l'aiuto dei colori. Le donne sono le eroine dei miei quadri ad olio e dei collages. Tratto questi ultimi molto seriamente anche se li definisco come una tecnica molto semplice - tagli la carta, metti la colla sul retro, incolli - tutto ciò è un po' un gioco. Allo stesso tempo però richiede capacità di sintesi e controllo senza i quali uno potrebbe tagliare qualunque cosa. La mia affezione per il collage deriva dal mio interesse per il modellismo, mentre il fatto che io abbia un diploma in "poster art" è alquanto significativo, poichè è noto a tutti che il collage è la forma più semplice di "poster". In ogni caso, è completamente diverso dal dipingere, che è lavorare con i colori e le texture. Nella pittura, mi interessa la struttura, la corposità del dipinto - tele grezze di colori saturi e decisi, e spessi strati di colore che sembrano dei rilievi. Se solo fosse possibile, scolpirei i miei lavori in blocchi di colore. Quando creo, uso attrezzi da muratore come le spatole, tutti i tipi di raschietti e lime. Sono affascinato dai maestri del passato - Beato Angelico, Giotto, autori di celebri affreschi -
Perché c'è tanto "volare" nel mondo di Jacek Łydżba?
Angeli, palloni, aerei tutti appartenenti all'elemento aria che mi è così caro. La fede nella buona volontà di ogni cosa che si può librare nell'aria sembra essere una sorta di archetipo, a cui credo che devo sottomettermi. Sono molto appassionato nel dipingere Angeli - esseri perfetti con un fiore, una spada o un bambino; angeli che combattono il drago, il diavolo presente su questa terra. Angeli che ci vegliano. Sebbene io dipinga anche lupi, piccioni, cavalli alati, tram e barche, c'è solo un soggetto che può competere con gli angeli - tutti i tipi di aerei. Mi sono sempre dedicato a costruire modelli in scala di aerei, di cui possiedo oltre 400 esemplari e il mio preferito è "Hawker Fury", dalla struttura elegante e decorato con un colorato motivo a scacchiera come se fosse stato fatto per le gare e non per la guerra. In passato doveva sembrare così futuristico, elegante e freddo. Mentre il pesante "Dakota" è servizievole e utile. Altri affascinanti modelli sono il "De Havilland Domini", che venne usato da Saint-Exupery per consegnare la posta, e il "Moth" una macchina per lupi solitari. La notte è il suo momento, fintanto che si vedono le stelle.
Cosa sogna Jacek Łydżba quando guarda le stelle?
Solo Jacek Łydżba conosce la risposta ... Un artista che è curioso del mondo e della gente, con un atteggiamento ottimista e benevolo verso di essa.
Intervista: Kama Zboralska
Traduzione: Savina Capecci
Jacek Łydżba è nato nel 1966 a Włoszczowa (Polonia). Si è laureato in Pedagogia presso l'Università di Częstochowa (1985-1989) e l'Accademia di Belle Arti a Varsavia (1989-1994). Si è laureato con lode nella facoltà di Grafica presso il lboratorio del professor Maciej Urbaniec. Nel 1999 è stato nominato per il "Premio Passaporto" concesso dalla rivista 'Polityka'. Nel 2002 consegue il titolo di dottorato. Nel 2006 è stato premiato dal Sindaco della Città di Częstochowa. Insegna nella "Jan Długosz Art Academy" di Częstochowa. Dal 2011 è Presidente della Società regionale per la promozione dell'Arte (pol. Regionalne Towarzystwo Zachęty Sztuk Pięknych) a Częstochowa. E'sposato con Elżbieta, con due figlie (Karolina e Kaja). Ha collaborato con la Galleria ART (www.galeriaart.pl)
28
marzo 2015
Jacek Lydzba
Dal 28 marzo al 30 aprile 2015
arte contemporanea
Location
LA ROGGIA
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Pordenone, Viale Trieste, 19, (Pordenone)
Orario di apertura
dal martedì al sabato h 16 - 19
Vernissage
28 Marzo 2015, ore 11,30
Autore