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Jack in the box
mostra fotografica Jack in the box, tratta dall’omonimo libro di Fabrizio Boggiano, ove le opere di nove artisti contemporanei -che si distinguono per il loro lavoro in Italia e all’estero- scandiscono la trama del racconto
Comunicato stampa
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Sabato 9 settembre alle ore 17, presso l’Oratorio della Beata Vergine di Vigoleno (Piacenza), sar� inaugurata la mostra fotografica Jack in the box, tratta dall’omonimo libro di Fabrizio Boggiano, ove le opere di nove artisti contemporanei -che si distinguono per il loro lavoro in Italia e all’estero- scandiscono la trama del racconto.
L’esposizione si snoda, attraverso un percorso obbligato, nella suggestiva cornice dell’antico Oratorio, seguendo l’ordine con cui le opere compaiono nel viaggio immaginifico narrato nel racconto Jack in the box. A segnare l’inizio del percorso espositivo, le immagini di Daniela Carati che invitano, attraverso l’uso straniante del bianco, ad una riflessione sul senso del nulla nella citt� postmoderna. Seguono, in una crescente tensione, le opere di Giacomo Costa, che coi simboli della natura antropizzata -strade, palazzi ed immense chiuse- ricostruisce il paesaggio naturale per eccellenza, quello della montagna, con cui l’uomo si � sempre confrontato. La dolcezza del ricordo filtrato dalla memoria, � affidata alle immagini dal gusto sapientemente pittorico dell’artista statunitense Isca Greenfield-Sanders, cui fanno da contrappunto le figure solitarie di Giampiero Fanuli, che si muovono su quinte metropolitane assolate, memori della lezione dechirichiana. Le opere di Francesca Galliani -ove l’immagine � sorpresa dalla potenza del segno- segnano il fulcro e la conclusione del percorso espositivo del visitatore/viaggiatore che, lungo il proprio cammino, si imbatte nelle visioni di Mariano Marini, scandite da giovani e affascinanti figure femminili, e nelle cortecce dalle sembianze antropomorfe di Paola Mongelli. E, ancora, negli struggenti giochi di ombre, luci e riflessi dei nudi di Clelia Belgrado e, dulcis in fundo, nelle trasparenze delle epifanie quotidiane di Elettra Ranno.
Durante il vernissage della mostra fotografica -che presenta le opere di Clelia Belgrado, Daniela Carati, Giacomo Costa, Giampiero Fanuli, Francesca Galliani,, Isca Greenfield-Sanders, Mariano Marini, Paola Mongelli, Elettra Ranno- sar� presentato il libro Jack in the box di Fabrizio Boggiano, per l’occasione in edizione limitata, con all’interno il CD della suite del delirio da camera composto dal Maestro Massimiliano Messieri ispirandosi al racconto. Durante l’inaugurazione, la suite sar� eseguita in una performance del Duo Messieri-Selva, mentre sulla Piazza dell’Oratorio della Beata Vergine, ad accogliere il visitatore sar� un’installazione sonora con voci di Martina Selva e Mechthild Gallwas.
Il racconto Jack in the box, la mostra fotografica, la performance musicale e l’installazione sonora presentati a Vigoleno, sono il primo atto di Mephisto Project (www.mephistoproject.com), collettivo che si muove su diversi registri espressivi -scrittura, fotografia, musica e teatro- destinati a riunirsi, nell’arco di un anno, in un unico cofanetto.
Questo conterr� il libro Jack in the box di Fabrizio Boggiano (volume I). Il testo teatral-cameristico in rima La scatoletta di Mefisto, firmato da Luigi Maio (volume II), un autonomo percorso parallelo al racconto di Boggiano, sorta di Doppio Testuale in sintonia con la figura di Mefistofele, cavallo di battaglia del poliedrico ed istrionico musicattore, gi� Premio Nazionale dei Critici di Teatro 2004-2005, reinventore del Teatro da Camera e codificatore del Teatro Sinfonico. La partitura del delirio da camera composto dal Maestro Massimiliano Messieri (volume III), su testo di Maio e liberamente tratto dal racconto di Boggiano, per musicattore, videoproiezioni, sassofoni, audio e live electronics. Un DVD con la rappresentazione teatrale dell’opera firmata da Maio e Messieri (volume IV).
L’esposizione si snoda, attraverso un percorso obbligato, nella suggestiva cornice dell’antico Oratorio, seguendo l’ordine con cui le opere compaiono nel viaggio immaginifico narrato nel racconto Jack in the box. A segnare l’inizio del percorso espositivo, le immagini di Daniela Carati che invitano, attraverso l’uso straniante del bianco, ad una riflessione sul senso del nulla nella citt� postmoderna. Seguono, in una crescente tensione, le opere di Giacomo Costa, che coi simboli della natura antropizzata -strade, palazzi ed immense chiuse- ricostruisce il paesaggio naturale per eccellenza, quello della montagna, con cui l’uomo si � sempre confrontato. La dolcezza del ricordo filtrato dalla memoria, � affidata alle immagini dal gusto sapientemente pittorico dell’artista statunitense Isca Greenfield-Sanders, cui fanno da contrappunto le figure solitarie di Giampiero Fanuli, che si muovono su quinte metropolitane assolate, memori della lezione dechirichiana. Le opere di Francesca Galliani -ove l’immagine � sorpresa dalla potenza del segno- segnano il fulcro e la conclusione del percorso espositivo del visitatore/viaggiatore che, lungo il proprio cammino, si imbatte nelle visioni di Mariano Marini, scandite da giovani e affascinanti figure femminili, e nelle cortecce dalle sembianze antropomorfe di Paola Mongelli. E, ancora, negli struggenti giochi di ombre, luci e riflessi dei nudi di Clelia Belgrado e, dulcis in fundo, nelle trasparenze delle epifanie quotidiane di Elettra Ranno.
Durante il vernissage della mostra fotografica -che presenta le opere di Clelia Belgrado, Daniela Carati, Giacomo Costa, Giampiero Fanuli, Francesca Galliani,, Isca Greenfield-Sanders, Mariano Marini, Paola Mongelli, Elettra Ranno- sar� presentato il libro Jack in the box di Fabrizio Boggiano, per l’occasione in edizione limitata, con all’interno il CD della suite del delirio da camera composto dal Maestro Massimiliano Messieri ispirandosi al racconto. Durante l’inaugurazione, la suite sar� eseguita in una performance del Duo Messieri-Selva, mentre sulla Piazza dell’Oratorio della Beata Vergine, ad accogliere il visitatore sar� un’installazione sonora con voci di Martina Selva e Mechthild Gallwas.
Il racconto Jack in the box, la mostra fotografica, la performance musicale e l’installazione sonora presentati a Vigoleno, sono il primo atto di Mephisto Project (www.mephistoproject.com), collettivo che si muove su diversi registri espressivi -scrittura, fotografia, musica e teatro- destinati a riunirsi, nell’arco di un anno, in un unico cofanetto.
Questo conterr� il libro Jack in the box di Fabrizio Boggiano (volume I). Il testo teatral-cameristico in rima La scatoletta di Mefisto, firmato da Luigi Maio (volume II), un autonomo percorso parallelo al racconto di Boggiano, sorta di Doppio Testuale in sintonia con la figura di Mefistofele, cavallo di battaglia del poliedrico ed istrionico musicattore, gi� Premio Nazionale dei Critici di Teatro 2004-2005, reinventore del Teatro da Camera e codificatore del Teatro Sinfonico. La partitura del delirio da camera composto dal Maestro Massimiliano Messieri (volume III), su testo di Maio e liberamente tratto dal racconto di Boggiano, per musicattore, videoproiezioni, sassofoni, audio e live electronics. Un DVD con la rappresentazione teatrale dell’opera firmata da Maio e Messieri (volume IV).
09
settembre 2006
Jack in the box
Dal 09 settembre al primo ottobre 2006
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
ORATORIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
Vernasca, Borgo di Vigoleno, (Piacenza)
Vernasca, Borgo di Vigoleno, (Piacenza)
Vernissage
9 Settembre 2006, ore 17
Sito web
www.mephistoproject.com
Autore
Curatore