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Jack Sal Re/Pose – Progetto per/Project for David Smith
Nel 1962 il prof. Giovanni Carandente organizzò l’importante mostra ‘Sculture nella città’ per il Festival dei Due Mondi di Spoleto. L’artista statunitense David Smith fu invitato a venire in Italia e a realizzare a Voltri (Ge) ventisette sculture che furono esposte nel Teatro Romano di Spoleto. Le sculture sono oggi esposte alla The National Gallery of Art della città di Washington D.C. negli Stati Uniti in una ricostruzione del sito archeologico appositamente creato nella parte est dell’edificio che ospita le opere.
Il Teatro Romano di Spoleto, nonostante il grande successo della mostra, non è stato mai più usato per mostre d’arte contemporanea ma solo per spettacoli di danza e teatro per il Festival dei Due Mondi.
Il progetto Re/Pose di Jack Sal nasce dall’idea di ricreare, a trent’anni dallo storico evento, un collegamento tra il tempo e il luogo come espressione nella creazione di un obiettivo destinato ad uno specifico luogo. Come già nel Chiostro del Bramante di S.Maria della Pace a Roma (1985) e nella più recente installazione nel giardino di Villa Fidelia di Spello (1997) il luogo diviene particolare contesto di riferimento per una nuova relazione tra la storia, l’arte, l’osservatore e le opere.
In Re/Pose – Progetto per David Smith viene ricostruita la posizione originale delle sculture nella cavea teatrale nel 1962 e con elementi di acciaio, dell’industria metallurgica ternana, morse metalliche, ruote e cavi, si collegano le posizioni giungendo a ridisegnare una nuova mappa tridimensionale del sito. La situazione originale è inoltre caratterizzata dal posizionamento di carta fotografica ad autosviluppo (P.O.P.) caratteristica del lavoro dell’artista. L’opera ha il massimo rispetto del monumento archeologico che viene esaltato in una nuova spazialità creata da un rinnovato rapporto tra storia, architettura, arte, tecnologia del passato e del presente.
Jack Sal Re/Pose – Progetto per/Project for David Smith
Spoleto, Piazza Della Libertà, (Perugia)