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Jaco Caputo – Intermittenze
Il giorno 25 Marzo Zona Blu inaugurerà la mostra personale dell’artista Jaco Caputo, intitolata Intermittenze a cura da Maria Dalle Vedove.
Esiste un altrove sinestetico, là dove tutte le percezioni si innervano in un gioco di relazioni.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il giorno 25 Marzo Zona Blu inaugurerà la mostra personale dell'artista Jaco Caputo, intitolata Intermittenze a cura da Maria Dalle Vedove.
Esiste un altrove sinestetico, là dove tutte le percezioni si innervano in un gioco di relazioni che si compiono annodandosi e disciogliendosi l’una dall’altra, un altrove che crea il momento in cui le percezioni non solo si richiamano, ma si necessitano, si “significano” e si esprimono. Ecco che la poesia di un' artista totale, è piena di “regioni” e materiali, voci, dita per toccare, arrivare, dispiegare. C’è un processo ritualistico, il fatto del gesso e del preparare la tela, pensarlo e collocarlo all’interno dello spazio, permette di creare una dimensione intima, di entrare in contatto con la materia e mettere insieme tutti quei procedimenti che portano alla realizzazione dell’opera.
Un vero e proprio cammino che conduce ad un risultato piuttosto che a un altro, quasi un percorso fenomenico, l’intenzione di arrivare ad un certo momento lasciandosi trasportare dalle sensazioni regalate dalla materia. Se si parte da un concetto che accumuna le opere alla base, un archetipo, ci si può muovere ed evolvere in direzioni completamente differenti. Il materiale povero è lirico, ha vissuto, è stato funzionale ed ora trova una nuova vita.
Ogni materia evoca sensazioni differenti, l’oggetto riporta al reale, ad una dimensione emotiva ed estetica.
Ciascun individuo ha un certo vissuto che lo porta ad avere una determinata visione. La trasmutazione materica dà luogo alla creazione di un nuovo, uguale ma diverso che, quasi fecondato, è subito pronto a mutare ulteriormente forma, attraverso una sua rinnovata manifestazione. In un continuo fondersi e rapprendersi in figure che ci sembra di conoscere dalla nostra propria esperienza
sensoriale, ma che contemporaneamente non riusciamo mai a catturare del tutto, a stringere nei consueti confini del nostro
esperire, anche artisticamente inteso.
!!! Per goderci l’esperienza al meglio e in sicurezza, nel rispetto delle norme anti-covid, sarà richiesto il Green Pass e mascherina FFP2.
Esiste un altrove sinestetico, là dove tutte le percezioni si innervano in un gioco di relazioni che si compiono annodandosi e disciogliendosi l’una dall’altra, un altrove che crea il momento in cui le percezioni non solo si richiamano, ma si necessitano, si “significano” e si esprimono. Ecco che la poesia di un' artista totale, è piena di “regioni” e materiali, voci, dita per toccare, arrivare, dispiegare. C’è un processo ritualistico, il fatto del gesso e del preparare la tela, pensarlo e collocarlo all’interno dello spazio, permette di creare una dimensione intima, di entrare in contatto con la materia e mettere insieme tutti quei procedimenti che portano alla realizzazione dell’opera.
Un vero e proprio cammino che conduce ad un risultato piuttosto che a un altro, quasi un percorso fenomenico, l’intenzione di arrivare ad un certo momento lasciandosi trasportare dalle sensazioni regalate dalla materia. Se si parte da un concetto che accumuna le opere alla base, un archetipo, ci si può muovere ed evolvere in direzioni completamente differenti. Il materiale povero è lirico, ha vissuto, è stato funzionale ed ora trova una nuova vita.
Ogni materia evoca sensazioni differenti, l’oggetto riporta al reale, ad una dimensione emotiva ed estetica.
Ciascun individuo ha un certo vissuto che lo porta ad avere una determinata visione. La trasmutazione materica dà luogo alla creazione di un nuovo, uguale ma diverso che, quasi fecondato, è subito pronto a mutare ulteriormente forma, attraverso una sua rinnovata manifestazione. In un continuo fondersi e rapprendersi in figure che ci sembra di conoscere dalla nostra propria esperienza
sensoriale, ma che contemporaneamente non riusciamo mai a catturare del tutto, a stringere nei consueti confini del nostro
esperire, anche artisticamente inteso.
!!! Per goderci l’esperienza al meglio e in sicurezza, nel rispetto delle norme anti-covid, sarà richiesto il Green Pass e mascherina FFP2.
25
marzo 2022
Jaco Caputo – Intermittenze
Dal 25 marzo al primo aprile 2022
arte contemporanea
Location
Perimetro fluido di Zona Blu
Milano, Via Boffalora, 15, (MI)
Milano, Via Boffalora, 15, (MI)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato dalle 16-22
Vernissage
25 Marzo 2022, Dalle 18:00 alle 22:00
Sito web
Autore
Curatore
Produzione organizzazione