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Jacomo Foggini
Nel silenzio dell’ambiente completamente oscurato che avvolge l’osservatore, si riflettono su di lui le luci vive di 18 pupille dal diametro di 120 cm, che si animano ripetutamente secondo cicli irregolari
Comunicato stampa
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Per la sua prima personale presso la Galleria Marabini, all'interno dell'ex chiesa barocca di Santa Maria della Neve, Jacopo Foggini presenta l'installazione "Pupille".
Nel silenzio dell'ambiente completamente oscurato che avvolge l'osservatore, si riflettono su di lui le luci vive di 18 pupille dal diametro di 120 cm, che si animano ripetutamente secondo cicli irregolari. Un osservatore osservato, disorientato ed ammaliato dalla moltitudine di sguardi, che si muove su un fondo labile di materiale plastico, attratto verso bagliori quasi fluttuanti. Pupille che emettono vibrazioni luminose come messaggi di sguardi unici e diversi, che disegnano un'armonia di contrasti cromatici. Denominatore comune, attraverso il quale i colori si svelano, la luce.
Jacopo Foggini esplora e percorre l'arte e il design superando i limiti imposti dalla convenzionalità delle discipline. Durante un periodo di lavoro nelle aziende di famiglia scopre la natura versatile del metacrilato, materiale normalmente utilizzato per produrre i catarifrangenti delle automobili. Affascinato dalle qualità estetiche e cromatiche straordinarie di questa resina termoplastica che è simile al vetro ma, al contrario di quest'ultimo è estremamente leggera, Foggini comincia all'inizio degli anni Novanta a sperimentarne l'utilizzo. Nel suo laboratorio, con una macchina di sua invenzione, porta il metacrilato ad una temperatura di 200 gradi, riducendolo ad un filamento che modella a mano sino a creare forme filiformi che arrivano a costituire opere monumentali di colori mescolati alla luce.
Torinese di nascita e Milanese di adozione, Jacopo Foggini esordisce nel 1997 con un'installazione dal sapore orientale nello spazio di Romeo Gigli a Milano. Le opere di Foggini sono state esposte in varie occasioni presso gallerie e spazi espositivi di tutto il mondo: tra gli altri, il Carrousel du Louvre, il Centre George Pompidou, l'Atelier Richelieu a Parigi, il Royal College of Art e Sotheby's a Londra e la Galerie Karsten Greve a Colonia. Alcune sculture luminose sono nelle collezioni permanenti di prestigiose istituzioni, quali l'Haus der Musik di Vienna e il Museum of Decorative Arts di Montreal. Tra i progetti in corso, un'installazione per il nuovo Ghandi Museum in India, il Salone del Mobile di Parigi e la pubblicazione di un nuovo libro che illustrerà diffusamente il suo percorso artistico in costante evoluzione
Nel silenzio dell'ambiente completamente oscurato che avvolge l'osservatore, si riflettono su di lui le luci vive di 18 pupille dal diametro di 120 cm, che si animano ripetutamente secondo cicli irregolari. Un osservatore osservato, disorientato ed ammaliato dalla moltitudine di sguardi, che si muove su un fondo labile di materiale plastico, attratto verso bagliori quasi fluttuanti. Pupille che emettono vibrazioni luminose come messaggi di sguardi unici e diversi, che disegnano un'armonia di contrasti cromatici. Denominatore comune, attraverso il quale i colori si svelano, la luce.
Jacopo Foggini esplora e percorre l'arte e il design superando i limiti imposti dalla convenzionalità delle discipline. Durante un periodo di lavoro nelle aziende di famiglia scopre la natura versatile del metacrilato, materiale normalmente utilizzato per produrre i catarifrangenti delle automobili. Affascinato dalle qualità estetiche e cromatiche straordinarie di questa resina termoplastica che è simile al vetro ma, al contrario di quest'ultimo è estremamente leggera, Foggini comincia all'inizio degli anni Novanta a sperimentarne l'utilizzo. Nel suo laboratorio, con una macchina di sua invenzione, porta il metacrilato ad una temperatura di 200 gradi, riducendolo ad un filamento che modella a mano sino a creare forme filiformi che arrivano a costituire opere monumentali di colori mescolati alla luce.
Torinese di nascita e Milanese di adozione, Jacopo Foggini esordisce nel 1997 con un'installazione dal sapore orientale nello spazio di Romeo Gigli a Milano. Le opere di Foggini sono state esposte in varie occasioni presso gallerie e spazi espositivi di tutto il mondo: tra gli altri, il Carrousel du Louvre, il Centre George Pompidou, l'Atelier Richelieu a Parigi, il Royal College of Art e Sotheby's a Londra e la Galerie Karsten Greve a Colonia. Alcune sculture luminose sono nelle collezioni permanenti di prestigiose istituzioni, quali l'Haus der Musik di Vienna e il Museum of Decorative Arts di Montreal. Tra i progetti in corso, un'installazione per il nuovo Ghandi Museum in India, il Salone del Mobile di Parigi e la pubblicazione di un nuovo libro che illustrerà diffusamente il suo percorso artistico in costante evoluzione
24
gennaio 2004
Jacomo Foggini
Dal 24 gennaio al 30 marzo 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA MARABINI
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Bologna, Vicolo Della Neve, 5, (Bologna)
Orario di apertura
dal Lunedì al Sabato dalle 10,30 alle 13 e dalle 15 alle 19
Vernissage
24 Gennaio 2004, ore 19