Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jacopo Benci – È là che io vado
La mostra, che comprende un video e una serie di stampe digitali, ruota attorno alla tensione fra immagine in movimento e immobilità: quest’ultima ottenuta scegliendo delle inquadrature nel fluire indistinto delle riprese video, fermi-immagine che colgono attimi che l’occhio quasi non percepisce…
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Dopo quattro anni, Jacopo Benci torna a esporre a Roma con una serie di opere inedite, legate alla scrittrice brasiliana Clarice Lispector. Artista che lavora con vari media fra cui video, fotografia, performance e installazione, studioso dei rapporti fra cinema, arte, spazio urbano in Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini e Luigi Ghirri, conoscitore della scena artistica britannica e musicista, Benci è capace di coltivare per anni letture e interessi attorno a un tema, che poi carsicamente riaffiora nella sua produzione. Anche Clarice Lispector è una frequentazione di lunga data, legata al precedente lavoro di Benci attorno al pensiero di Hélène Cixous (che da Lispector è stata profondamente influenzata).
La mostra, che comprende un video e una serie di stampe digitali, ruota attorno alla tensione fra immagine in movimento e immobilità: quest’ultima ottenuta scegliendo delle inquadrature nel fluire indistinto delle riprese video. Le stampe digitali sono infatti dei fermi-immagine tratti dal video in mostra e colgono attimi che l’occhio quasi non percepisce, passaggi minimi fra due gesti o momenti.
Il video È là che io vado (2016) si concentra sul movimento di un’acrobata (Alessandra Lanciotti), la cui voce fuori campo enuncia alcuni passi dall’omonimo testo di Lispector (1974), scelti e ricombinati da Benci. La videocamera segue, alternativamente, la performer e la sua ombra gettata sulle assi di legno del pavimento. Una sorta di gioco visivo, tra la gravità che domina l’allenamento e la dimensione aerea e immateriale dell’ombra: quest’ultima in particolare evoca una serie di rimandi a figure angeliche, all’Ariel shakespeariano, ai teatri delle ombre, alla ricca fenomenologia dell’installazione multimediale. (www.jacopobenci.com).
La mostra, che comprende un video e una serie di stampe digitali, ruota attorno alla tensione fra immagine in movimento e immobilità: quest’ultima ottenuta scegliendo delle inquadrature nel fluire indistinto delle riprese video. Le stampe digitali sono infatti dei fermi-immagine tratti dal video in mostra e colgono attimi che l’occhio quasi non percepisce, passaggi minimi fra due gesti o momenti.
Il video È là che io vado (2016) si concentra sul movimento di un’acrobata (Alessandra Lanciotti), la cui voce fuori campo enuncia alcuni passi dall’omonimo testo di Lispector (1974), scelti e ricombinati da Benci. La videocamera segue, alternativamente, la performer e la sua ombra gettata sulle assi di legno del pavimento. Una sorta di gioco visivo, tra la gravità che domina l’allenamento e la dimensione aerea e immateriale dell’ombra: quest’ultima in particolare evoca una serie di rimandi a figure angeliche, all’Ariel shakespeariano, ai teatri delle ombre, alla ricca fenomenologia dell’installazione multimediale. (www.jacopobenci.com).
17
maggio 2018
Jacopo Benci – È là che io vado
Dal 17 maggio al primo giugno 2018
fotografia
Location
AOCF58 – GALLERIA BRUNO LISI
Roma, Via Flaminia, 58, (Roma)
Roma, Via Flaminia, 58, (Roma)
Orario di apertura
dal lunedì al venerdì ore 16.30 - 19.00 (chiuso sabato e festivi)
Vernissage
17 Maggio 2018, h 18.00
Autore
Curatore