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Jacopo Benci – L’infraordinario
La mostra si compone di un gruppo di opere fotografiche (stampe digitali) in bianco e nero, dalla serie Itinerari silenziosi (iniziata negli anni Novanta), e a colori, dalla serie Lontano e luminoso (iniziata negli anni Duemila). Tutte le immagini scelte per questa mostra sono state prese a Roma
Comunicato stampa
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VII edizione di FotoGrafia Festival Internazionale di Roma.
La mostra di Jacopo Benci, L’infraordinario, a cura di Rossella Caruso, si compone di un gruppo di opere fotografiche (stampe digitali) in bianco e nero, dalla serie Itinerari silenziosi (iniziata negli anni Novanta), e a colori, dalla serie Lontano e luminoso (iniziata negli anni Duemila). Tutte le immagini scelte per questa mostra sono state prese a Roma.
Scrive l’artista: «Il titolo della mostra si riferisce all’infra-ordinaire di Georges Perec. I luoghi ritratti nelle mie immagini sono accomunati dalla loro sostanziale ordinarietà e dalla continua scoperta della loro opacità, della loro reticenza. Possono essere lontani, ma anche molto vicini al luogo dove vivo; un po’ quello che intendeva Luigi Ghirri quando scriveva dei “viaggi domenicali minimi, nel raggio di tre chilometri da casa mia”. Le mie immagini di luoghi non recano nomi, non situano i luoghi, per una sostanziale riserva verso l’idea panottica di visibilità, registrazione, misurazione. Non nascono dalla ricerca di ‘vedute’, ‘paesaggi’, ‘punti salienti’. Piuttosto da una ‘flânerie’, dall’errare per i luoghi senza obiettivo predefinito attraverso il territorio quotidiano: pazientemente, senza fretta, senza pregiudizio, con simpatia e umiltà. Osservare lo sfondo: in senso letterale, ma anche nel senso di ciò che è non appariscente. Fermarsi ad ascoltarlo. Constatarne la complessità».
La mostra di Jacopo Benci, L’infraordinario, a cura di Rossella Caruso, si compone di un gruppo di opere fotografiche (stampe digitali) in bianco e nero, dalla serie Itinerari silenziosi (iniziata negli anni Novanta), e a colori, dalla serie Lontano e luminoso (iniziata negli anni Duemila). Tutte le immagini scelte per questa mostra sono state prese a Roma.
Scrive l’artista: «Il titolo della mostra si riferisce all’infra-ordinaire di Georges Perec. I luoghi ritratti nelle mie immagini sono accomunati dalla loro sostanziale ordinarietà e dalla continua scoperta della loro opacità, della loro reticenza. Possono essere lontani, ma anche molto vicini al luogo dove vivo; un po’ quello che intendeva Luigi Ghirri quando scriveva dei “viaggi domenicali minimi, nel raggio di tre chilometri da casa mia”. Le mie immagini di luoghi non recano nomi, non situano i luoghi, per una sostanziale riserva verso l’idea panottica di visibilità, registrazione, misurazione. Non nascono dalla ricerca di ‘vedute’, ‘paesaggi’, ‘punti salienti’. Piuttosto da una ‘flânerie’, dall’errare per i luoghi senza obiettivo predefinito attraverso il territorio quotidiano: pazientemente, senza fretta, senza pregiudizio, con simpatia e umiltà. Osservare lo sfondo: in senso letterale, ma anche nel senso di ciò che è non appariscente. Fermarsi ad ascoltarlo. Constatarne la complessità».
16
aprile 2008
Jacopo Benci – L’infraordinario
Dal 16 al 28 aprile 2008
fotografia
Location
TRALEVOLTE
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (ROMA)
Roma, Piazza Di Porta San Giovanni, 10, (ROMA)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 17-20
Vernissage
16 Aprile 2008, ore 18
Autore
Curatore