Giovedì 7 aprile, alle ore 18.30 presso le sale espositive del MLAC – Museo Laboratorio d’Arte Contemporanea, Sapienza Università di Roma, si inaugura la mostra personale di Jacopo Benci Un itinerario possibile / A possible itinerary 1981-2011, a cura di Lucrezia Cippitelli.

La mostra coincide con i trent'anni dall'inizio del lavoro artistico di Jacopo Benci che per questo, insieme alla curatrice Lucrezia Cippitelli, ha deciso di lavorare su una sequenza di lavori che presentano, in una 'installazione per nodi', elementi chiave del percorso dell'artista dal 1981 al 2011.

Jacopo Benci ha esordito all'inizio degli anni Ottanta dopo un periodo di apprendistato in cui si era già manifestato da un lato il suo interesse per la fotografia, il cinema, la pittura; dall'altro gli studi culturali, l'iconologia, l'antropologia. La combinazione di questi interessi ha informato tutto il suo successivo itinerario, con la prevalenza ora di uno, ora di un altro fra questi elementi. Così, nell'arco di trent'anni Benci è stato attivo come fotografo, pittore, artista di installazione e performance, artista cine-video, ma anche come traduttore, giornalista musicale, recensore di mostre, curatore, ricercatore nel campo dei 'film studies', conferenziere e docente occasionale. Dal 1998 è vicedirettore dell'Accademia Britannica di Roma.

La mostra si snoda nei due spazi espositivi del MLAC in modo ben distinto. Al piano inferiore, la proiezione loop di una selezione di opere video realizzate tra il 1996 e il 2011, che include il recentissimo video Passaggi – Durchgänge. Nella sala al primo piano, una costellazione di opere esemplificative e riassuntive dell'intero arco dell'attività di Benci, dalle opere grafiche, fotografiche, pittoriche degli anni Ottanta (Il mondo fluttuante) alle serie fotografiche degli anni Novanta (Sguardo luminoso; Itinerari silenziosi), fino all'ultimo decennio (Lontano e luminoso; Promenade infra-ordinaire).

Accanto alle opere, alcune vetrine presentano una serie di materiali che documentano le altre attività di Benci (il giornalismo, la critica, la cura di mostre, gli studi sul cinema...) e alcune delle sue fonti di riferimento.