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Jacopo di Cera – Fino alla Fine del Mare
Nelle trenta opere in mostra, l’autore trae ispirazione dalla terra nel sud della Sicilia, Lampedusa, fatta di contraddizioni, sofferenza, di approdi e speranza. Centro del Mediterraneo, Lampedusa, è la terra di passaggio della contemporaneità ed è, come il viaggio di Ulisse, metafora che rappresenta tutta l’umanità, in continuo cambiamento, in continuo movimento
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sarà inaugurata mercoledì 21 settembre al PAN | Palazzo delle Arti di Napoli la prima
personale napoletana del fotografo milanese Jacopo di Cera dal titolo Fino alla fine del
mare” a cura di Auronda Scalera. Il progetto espositivo promosso dall’Assessorato alla
Cultura e Turismo del Comune di Napoli, gode del patrocinio morale del Comune di
Lampedusa.
Nelle trenta opere in mostra, l’autore trae ispirazione dalla terra nel sud della Sicilia,
Lampedusa, fatta di contraddizioni, sofferenza, di approdi e speranza. Centro del
Mediterraneo, Lampedusa, è la terra di passaggio della contemporaneità ed è, come il
viaggio di Ulisse, metafora che rappresenta tutta l’umanità, in continuo cambiamento, in
continuo movimento. Un’umanità in cerca di una nuova, dovuta opportunità.
In queste immagini stampate in alta definizione direttamente su frammenti di legno prelevati
in parte dal cimitero della barche di Lampedusa, si legge simbolicamente, mediante forme e
forti cromatismi, il continuo errare dell’uomo, una sorta di traghettamento verso un’altra
dimensione, verso una seconda possibilità esistenziale. Il legno è il materiale-simbolo di
questo movimento, di questo viaggio.
Dai versi di Omero sono state estratte le sei parole chiave del lavoro: il viaggio, l’isola, il
legame, la lotta, la salvezza, il ritorno. Per ogni parola chiave sono state scelte cinque
immagini che, attraverso il cromatismo, raccontano la storia dei migranti.
Una modalità di utilizzo della fotografia molto originale, che mostra come solo utilizzando il
colore si possa regalare sorprendenti serie di associazioni visive che spuntano dalla nostra
memoria, creando un’archeologia visuale che attinge dal nostro presente e dal nostro
passato, da fatti di cronaca che raccontano il nostro contemporaneo.
“Il punto di vista originale dell’artista non ci traspone immagini crude, ma attraverso un gioco
di rimandi cromatici che si rifanno più all’arte di Mark Rothko e Yves Klein, ci spiega la
metafora del viaggio, del naufragio e della salvezza”, ha spiegato Auronda Scalera.
Il progetto fotografico Fino alla fine del Mare è una mostra itinerante: presentato al MIA FAIR
di Milano lo scorso aprile, dove ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico, è
stato poi in esposizione a Roma nella suggestiva cornice di Palazzo Velli Expò nel cuore di
Trastevere, ed ancora in luglio all’interno del circuito off del festival di fotografia LES
RENCONTRES D'ARLES, ed infine nell’ambito del festival Con_Vivere di Carrara.
Tutte le opere in esposizione, sono stampe fotografiche ad alta definizione su legno, con
interventi manuali di resina realizzati direttamente dall’autore.
Il ricavato della vendita sarà, in parte, devoluto ad alcune ONG e ONLUS, che lavorano a
sostegno di coloro che lasciano il loro paese per il diritto alla vita.
Cenni Biografici
Jacopo di Cera ha lavorato per anni come responsabile marketing nelle principali
multinazionali, mondiali. Ha studiato con Oliviero Toscani, e con tanti altri grandi fotografi
internazionali con i quali ha avuto modo di sperimentare e di confrontarsi. Ha esposto i suoi
lavori in molte mostre in Italia e all’estero. Nel 2010 si classifica quarto al concorso del
National Geographic. Attualmente è amministratore di Bside, agenzia internazionale di
comunicazione ed arte.
personale napoletana del fotografo milanese Jacopo di Cera dal titolo Fino alla fine del
mare” a cura di Auronda Scalera. Il progetto espositivo promosso dall’Assessorato alla
Cultura e Turismo del Comune di Napoli, gode del patrocinio morale del Comune di
Lampedusa.
Nelle trenta opere in mostra, l’autore trae ispirazione dalla terra nel sud della Sicilia,
Lampedusa, fatta di contraddizioni, sofferenza, di approdi e speranza. Centro del
Mediterraneo, Lampedusa, è la terra di passaggio della contemporaneità ed è, come il
viaggio di Ulisse, metafora che rappresenta tutta l’umanità, in continuo cambiamento, in
continuo movimento. Un’umanità in cerca di una nuova, dovuta opportunità.
In queste immagini stampate in alta definizione direttamente su frammenti di legno prelevati
in parte dal cimitero della barche di Lampedusa, si legge simbolicamente, mediante forme e
forti cromatismi, il continuo errare dell’uomo, una sorta di traghettamento verso un’altra
dimensione, verso una seconda possibilità esistenziale. Il legno è il materiale-simbolo di
questo movimento, di questo viaggio.
Dai versi di Omero sono state estratte le sei parole chiave del lavoro: il viaggio, l’isola, il
legame, la lotta, la salvezza, il ritorno. Per ogni parola chiave sono state scelte cinque
immagini che, attraverso il cromatismo, raccontano la storia dei migranti.
Una modalità di utilizzo della fotografia molto originale, che mostra come solo utilizzando il
colore si possa regalare sorprendenti serie di associazioni visive che spuntano dalla nostra
memoria, creando un’archeologia visuale che attinge dal nostro presente e dal nostro
passato, da fatti di cronaca che raccontano il nostro contemporaneo.
“Il punto di vista originale dell’artista non ci traspone immagini crude, ma attraverso un gioco
di rimandi cromatici che si rifanno più all’arte di Mark Rothko e Yves Klein, ci spiega la
metafora del viaggio, del naufragio e della salvezza”, ha spiegato Auronda Scalera.
Il progetto fotografico Fino alla fine del Mare è una mostra itinerante: presentato al MIA FAIR
di Milano lo scorso aprile, dove ha riscosso un notevole successo di critica e di pubblico, è
stato poi in esposizione a Roma nella suggestiva cornice di Palazzo Velli Expò nel cuore di
Trastevere, ed ancora in luglio all’interno del circuito off del festival di fotografia LES
RENCONTRES D'ARLES, ed infine nell’ambito del festival Con_Vivere di Carrara.
Tutte le opere in esposizione, sono stampe fotografiche ad alta definizione su legno, con
interventi manuali di resina realizzati direttamente dall’autore.
Il ricavato della vendita sarà, in parte, devoluto ad alcune ONG e ONLUS, che lavorano a
sostegno di coloro che lasciano il loro paese per il diritto alla vita.
Cenni Biografici
Jacopo di Cera ha lavorato per anni come responsabile marketing nelle principali
multinazionali, mondiali. Ha studiato con Oliviero Toscani, e con tanti altri grandi fotografi
internazionali con i quali ha avuto modo di sperimentare e di confrontarsi. Ha esposto i suoi
lavori in molte mostre in Italia e all’estero. Nel 2010 si classifica quarto al concorso del
National Geographic. Attualmente è amministratore di Bside, agenzia internazionale di
comunicazione ed arte.
21
settembre 2016
Jacopo di Cera – Fino alla Fine del Mare
Dal 21 settembre al 17 ottobre 2016
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
PAN – PALAZZO DELLE ARTI DI NAPOLI
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Napoli, Via Dei Mille, 60, (Napoli)
Orario di apertura
tutti i giorni, escluso il martedì, dalle 9.30 alle 19.30. Domenica 9.30 – 14.30
Vernissage
21 Settembre 2016, h 17.30
Autore
Curatore