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Jacopo Ghislanzoni – Lotto 1. Prologo
In esposizione quaranta opere inedite dell’artista dipinte su legno
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Quaranta opere inedite dipinte su legno, dell’artista Jacopo Ghislanzoni, saranno esposte alla Galleria Civica
Fatebenefratelli di Valmadrera (LC).
Si tratta degli ultimi lavori realizzati tra negli ultimi tre anni di attività in cui lo stile molto particolare e la tecnica creativa
si è ulteriormente sviluppata facendo emergere una carattere espressivo ben definito.
Per l’evento espositivo, che si apre ufficialmente con l’inaugurazione dell’11 novembre, è prevista anche un’interessante
live performance dedicata alla mostra e a tutto il pubblico che interverrà.
JACOPO GHISLANZONI
di Alberto Moioli
“Dicono che usiamo solo una frazione
del vero potenziale del nostro cervello, ma questo quando siamo svegli.
Quando dormiamo la mente può fare qualsiasi cosa”
Dominic “Dom” Cobb (2010)
Jacopo Ghislanzoni è un giovane artista la cui espressione
pittorica ha attirato la mia attenzione in virtù di una spiccata
sensibilità creativa e di un’energia pura, sprigionata da un
percorso improntato sulla sua costante ricerca e
sperimentazione.
L’ambito nel quale Jacopo si esprime è quello della pop art,
interpretata attraverso uno stile molto particolare la cui
unicità risiede nella capacità di indagine molto profonda,
dalla quale emergono espressioni oniriche e surrealiste.
Così come accadde negli anni ’50 con le “Little Statues of
Precarious Life” del celebre Jean Dubuffeti
, anche nello
studio delle opere di Jacopo, siamo di fronte a domande che
interrogano il nostro senso di percezione emotiva.
E’ così che l’osservazione attenta di tali dipinti risulta essere
un’esperienza sensoriale che ci riporta nel mondo dei sogni
e delle immagini che nascono spontaneamente nell’intimo
subconscio.
L’onda lunga della pop art nella storia dell’arte, a partire
dalle impronte lasciate dai cinque mostri sacri di NewYork;
Andy Wahrolii, Roy Lichtensteiniii, Tom Wesselmaniv, James
Rosenquistv e Cleas Oldenburgvi, è stata talmente
dirompente da essere tutt’ora presente e viva
nell’esperienza creativa di molti nuovi interpreti
contemporanei.
Jacopo Ghislanzoni in questo contesto riesce però a
distinguersi offrendo al pubblico più attento le sue nuove
visioni, come sogni improvvisi, azioni non controllabili che
appaiono dal subconscio, frutto di esperienze personali
vissute e rimescolate con la realtà.
La forza espressiva dell’artista consiste nella capacità di
estrarre dal profondo della sua anima un’emozione,
cogliendo l’attimo in cui l’immagine si forma dentro di sé e
trasferirla sulla tela, riportando la magia del momento, la
poesia di un attimo, a volte di enigmatica interpretazione e
altre arricchite di evidenti richiami ad elementi reali e
concreti.
Non è un caso se ho parlato di “estrazione”. “... nel sogno
le difese coscienti si abbassano e questo rende i pensieri
vulnerabili al furto; si chiama estrazione.” Recitava nel 2010
Leonardo di Caprio nel celebre film Inceptionvii
interpretando il ruolo di Dominic “Dom” Cobbviii, una storia
molto interessante scritta da Christopher Nolan, in cui tra i
protagonisti figura il “totem”, una piccola “trottola” di legno
che nel mondo dei sogni gira all’infinito infrangendo ogni
legge della fisica, così mi piace pensare all’oggetto in
movimento mentre si entra mentalmente in sintonia con le
opere di Jacopo Ghislanzoni.
Le opere dunque sono interessanti perché riescono a
ritagliarsi uno spazio autoctono e autorevole, oscillando
sapientemente tra un’espressione pop ad
un’interpretazione surreale del mondo dei sogni e dei
cartoon.
I forti contrasti che appaiono in tutte le opere di Jacopo
appartengono alla forte personalità espressiva dell’artista.
Le decise tonalità cromatiche, che in certi casi ricordano le
esperienze dell’espressionismo kirchnerianoix, appartengono
ad uno stile che sempre più identifica il gesto creativo di
Jacopo.
La ricerca e la sperimentazione che coinvolgono da sempre il
percorso espressivo dell’artista fanno parte anche al mondo
dei materiali dai quali spicca l’utilizzo del legno. Le opere
esposte sono realizzate con colori acrilici sulla superficie di
legno, la cui filosofia d’utilizzo consente un’ulteriore
riflessione rivolta alla parte più “viva” dell’opera.
Il dipinto vive grazie ad un senso del ritmo che l’artista riesce
a donare all’opera sia grazie alla composizione cromatica e
strutturale sia per l’impiego di un materiale come il legno,
particolarmente vivo e presente con il suo spirito
primordiale.
“ .... Dobbiamo vivere di nuovo con il legno,
riscoprirlo, rispettarlo, a partire dal suo spirito,
senza imitare vecchie forme, che non ci esprimono
più” affermava il fondatore della Bauhaus x
, Walter
Gropius.
Jacopo Ghislanzoni riesce dunque ad esprimere la propria
forza creativa attraverso un linguaggio nuovo e ricercato
all’interno di sé stesso, unendo le esperienze espressive che
emergono dalle più belle pagine della storia dell’arte, fino ad
esprimere un personale gesto artistico che si caratterizza
anche nell’uso della tecnica drippingxi attraverso la quale
finalizza le opere unendole tra loro in un azione che è molto
più che un semplice fil rouge.
Jacopo, dipinge, ricerca, studia e sperimenta ma soprattutto
lascia fluire un’energia che in alcuni casi la si può definire
“esplosiva”, un autentico vulcano di creatività e idee che
nascono e si concretizzano spesso anche al di fuori delle
cornici dei suoi quadri, ma questa è una storia ancora tutta
da raccontare e scoprire.
Continuiamo dunque ad osservare con attenzione le opere
di Jacopo, lasciandoci coinvolgere e travolgere dai colori e
dalla storie in esse contenute, ma sempre con particolare
attenzione sulla “trottola”, perché quando smetterà di
ruotare, torneremo alla realtà e i quadri di Jacopo
resteranno li ad aspettarci per un’altra avventura
entusiasmante.
NOTE AL TESTO CRITICO
i Jean Dubuffet – (Le Havre 1901 – Parigi 1985) teorizzatore dell’Art Brut, fu pittore e scultore. ii Andy Wahrol – (Pittsburgh 1928 – NewYork 1987) artista simbolo della PopArt nel senso più ampio del termine, la corrente
della quale fu per molti anni uno dei rappresentati più influenti. La Pop Art divenne per lui un vero e proprio modo di vivere e
creare. Andy Wahrol è stato uno degli artisti che ha maggiormente influenzato l’arte e la cultura contemporanea, nessuno più di
lui ha saputo incarnare le contraddizioni del popolo e della cultura americana del XIX secolo. iii Roy Lichtenstein – (Manhattan 1923 – Manhattan 1997) – La pop art con Roy Lichtenstein si lega al mondo dei fumetti
imponendo un nuovo linguaggio amplificato dalla tecnica molto personale in cui l’artista riproduce anche i classici puntini
derivati dal retino tipografico. La sua arte approda nel contesto storico dell’epoca come la più genuina parodia colta dell’arte
commerciale rivolta alla pittura e alla scultura. Come spesso accade con i grandi artisti non è stato apprezzato subito. Nel 1964
infatti la rivista “Life” lo definì il “peggior artista degli Stati Uniti”.
iv Tom Wesselman - (Cincinnati 1931 – New York 2004) pittore, scultore e artista statunitense. v James Rosenquist - pittore statunitense, padre storico della Pop Art americana con Andy Warhol e Roy Lichtenstein. vi Cleas Thure Oldenburg – (Stoccolma 1929) Primo artista scultore ad apparire nell’elenco degli artisti appartenenti alla Pop Art
Americana.
vii Inception - film del 2010 scritto, prodotto e diretto da Christopher Nolan e interpretato da Leonardo Di Caprio, nel ruolo di
protagonista, film vincitore di 4 premi Oscar 2011: miglior fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti
speciali. La presenza simbolica della Trottola è un elemento particolarmente interessante anche nell’interpretazione dell’ultima
mostra di Jacopo Ghislanzoni e la relativa riflessione sul confine tra sogno e realtà. viii Dominic “Dom” Cobb – “Dom” è il personaggio principale e simbolo del film del 2010 Inception di Christopher Nolan,
interpretato da Leonardo di Caprio
ix Ernst Ludwig Kirchner (Aschaffenburg 1880 – Davos 1938) pittore e scultore tedesco esponente di spicco dell’espressionismo
tedesco a contribuito a fondare, nel 1905, il movimento Die Brücke ("il ponte") x
Staatliches Bauhaus fu un’importante scuola d’arte, architettura e design tedesca dal 1919 al 1933 con sedi a Weimar, Dessaau
e Berlino.
xi Dripping – tecnica pittorica molto particolare diventata celebre con l’artista Jackson Pollok (1912-1956) che iniziò ad
utilizzarla dal 1946, lasciando sgocciolare dai pennelli il colore sulla tela in maniera apparentemente casuale. Un “gesto”
pittorico conosciuto come “Action Painting”. Jacopo Ghislanzoni utilizza questa tecnica coinvolgendo più opere in un'unica
operazione pittorica, unendole idealmente attraverso un “dripping” collettivo.
Fatebenefratelli di Valmadrera (LC).
Si tratta degli ultimi lavori realizzati tra negli ultimi tre anni di attività in cui lo stile molto particolare e la tecnica creativa
si è ulteriormente sviluppata facendo emergere una carattere espressivo ben definito.
Per l’evento espositivo, che si apre ufficialmente con l’inaugurazione dell’11 novembre, è prevista anche un’interessante
live performance dedicata alla mostra e a tutto il pubblico che interverrà.
JACOPO GHISLANZONI
di Alberto Moioli
“Dicono che usiamo solo una frazione
del vero potenziale del nostro cervello, ma questo quando siamo svegli.
Quando dormiamo la mente può fare qualsiasi cosa”
Dominic “Dom” Cobb (2010)
Jacopo Ghislanzoni è un giovane artista la cui espressione
pittorica ha attirato la mia attenzione in virtù di una spiccata
sensibilità creativa e di un’energia pura, sprigionata da un
percorso improntato sulla sua costante ricerca e
sperimentazione.
L’ambito nel quale Jacopo si esprime è quello della pop art,
interpretata attraverso uno stile molto particolare la cui
unicità risiede nella capacità di indagine molto profonda,
dalla quale emergono espressioni oniriche e surrealiste.
Così come accadde negli anni ’50 con le “Little Statues of
Precarious Life” del celebre Jean Dubuffeti
, anche nello
studio delle opere di Jacopo, siamo di fronte a domande che
interrogano il nostro senso di percezione emotiva.
E’ così che l’osservazione attenta di tali dipinti risulta essere
un’esperienza sensoriale che ci riporta nel mondo dei sogni
e delle immagini che nascono spontaneamente nell’intimo
subconscio.
L’onda lunga della pop art nella storia dell’arte, a partire
dalle impronte lasciate dai cinque mostri sacri di NewYork;
Andy Wahrolii, Roy Lichtensteiniii, Tom Wesselmaniv, James
Rosenquistv e Cleas Oldenburgvi, è stata talmente
dirompente da essere tutt’ora presente e viva
nell’esperienza creativa di molti nuovi interpreti
contemporanei.
Jacopo Ghislanzoni in questo contesto riesce però a
distinguersi offrendo al pubblico più attento le sue nuove
visioni, come sogni improvvisi, azioni non controllabili che
appaiono dal subconscio, frutto di esperienze personali
vissute e rimescolate con la realtà.
La forza espressiva dell’artista consiste nella capacità di
estrarre dal profondo della sua anima un’emozione,
cogliendo l’attimo in cui l’immagine si forma dentro di sé e
trasferirla sulla tela, riportando la magia del momento, la
poesia di un attimo, a volte di enigmatica interpretazione e
altre arricchite di evidenti richiami ad elementi reali e
concreti.
Non è un caso se ho parlato di “estrazione”. “... nel sogno
le difese coscienti si abbassano e questo rende i pensieri
vulnerabili al furto; si chiama estrazione.” Recitava nel 2010
Leonardo di Caprio nel celebre film Inceptionvii
interpretando il ruolo di Dominic “Dom” Cobbviii, una storia
molto interessante scritta da Christopher Nolan, in cui tra i
protagonisti figura il “totem”, una piccola “trottola” di legno
che nel mondo dei sogni gira all’infinito infrangendo ogni
legge della fisica, così mi piace pensare all’oggetto in
movimento mentre si entra mentalmente in sintonia con le
opere di Jacopo Ghislanzoni.
Le opere dunque sono interessanti perché riescono a
ritagliarsi uno spazio autoctono e autorevole, oscillando
sapientemente tra un’espressione pop ad
un’interpretazione surreale del mondo dei sogni e dei
cartoon.
I forti contrasti che appaiono in tutte le opere di Jacopo
appartengono alla forte personalità espressiva dell’artista.
Le decise tonalità cromatiche, che in certi casi ricordano le
esperienze dell’espressionismo kirchnerianoix, appartengono
ad uno stile che sempre più identifica il gesto creativo di
Jacopo.
La ricerca e la sperimentazione che coinvolgono da sempre il
percorso espressivo dell’artista fanno parte anche al mondo
dei materiali dai quali spicca l’utilizzo del legno. Le opere
esposte sono realizzate con colori acrilici sulla superficie di
legno, la cui filosofia d’utilizzo consente un’ulteriore
riflessione rivolta alla parte più “viva” dell’opera.
Il dipinto vive grazie ad un senso del ritmo che l’artista riesce
a donare all’opera sia grazie alla composizione cromatica e
strutturale sia per l’impiego di un materiale come il legno,
particolarmente vivo e presente con il suo spirito
primordiale.
“ .... Dobbiamo vivere di nuovo con il legno,
riscoprirlo, rispettarlo, a partire dal suo spirito,
senza imitare vecchie forme, che non ci esprimono
più” affermava il fondatore della Bauhaus x
, Walter
Gropius.
Jacopo Ghislanzoni riesce dunque ad esprimere la propria
forza creativa attraverso un linguaggio nuovo e ricercato
all’interno di sé stesso, unendo le esperienze espressive che
emergono dalle più belle pagine della storia dell’arte, fino ad
esprimere un personale gesto artistico che si caratterizza
anche nell’uso della tecnica drippingxi attraverso la quale
finalizza le opere unendole tra loro in un azione che è molto
più che un semplice fil rouge.
Jacopo, dipinge, ricerca, studia e sperimenta ma soprattutto
lascia fluire un’energia che in alcuni casi la si può definire
“esplosiva”, un autentico vulcano di creatività e idee che
nascono e si concretizzano spesso anche al di fuori delle
cornici dei suoi quadri, ma questa è una storia ancora tutta
da raccontare e scoprire.
Continuiamo dunque ad osservare con attenzione le opere
di Jacopo, lasciandoci coinvolgere e travolgere dai colori e
dalla storie in esse contenute, ma sempre con particolare
attenzione sulla “trottola”, perché quando smetterà di
ruotare, torneremo alla realtà e i quadri di Jacopo
resteranno li ad aspettarci per un’altra avventura
entusiasmante.
NOTE AL TESTO CRITICO
i Jean Dubuffet – (Le Havre 1901 – Parigi 1985) teorizzatore dell’Art Brut, fu pittore e scultore. ii Andy Wahrol – (Pittsburgh 1928 – NewYork 1987) artista simbolo della PopArt nel senso più ampio del termine, la corrente
della quale fu per molti anni uno dei rappresentati più influenti. La Pop Art divenne per lui un vero e proprio modo di vivere e
creare. Andy Wahrol è stato uno degli artisti che ha maggiormente influenzato l’arte e la cultura contemporanea, nessuno più di
lui ha saputo incarnare le contraddizioni del popolo e della cultura americana del XIX secolo. iii Roy Lichtenstein – (Manhattan 1923 – Manhattan 1997) – La pop art con Roy Lichtenstein si lega al mondo dei fumetti
imponendo un nuovo linguaggio amplificato dalla tecnica molto personale in cui l’artista riproduce anche i classici puntini
derivati dal retino tipografico. La sua arte approda nel contesto storico dell’epoca come la più genuina parodia colta dell’arte
commerciale rivolta alla pittura e alla scultura. Come spesso accade con i grandi artisti non è stato apprezzato subito. Nel 1964
infatti la rivista “Life” lo definì il “peggior artista degli Stati Uniti”.
iv Tom Wesselman - (Cincinnati 1931 – New York 2004) pittore, scultore e artista statunitense. v James Rosenquist - pittore statunitense, padre storico della Pop Art americana con Andy Warhol e Roy Lichtenstein. vi Cleas Thure Oldenburg – (Stoccolma 1929) Primo artista scultore ad apparire nell’elenco degli artisti appartenenti alla Pop Art
Americana.
vii Inception - film del 2010 scritto, prodotto e diretto da Christopher Nolan e interpretato da Leonardo Di Caprio, nel ruolo di
protagonista, film vincitore di 4 premi Oscar 2011: miglior fotografia, miglior sonoro, miglior montaggio sonoro e migliori effetti
speciali. La presenza simbolica della Trottola è un elemento particolarmente interessante anche nell’interpretazione dell’ultima
mostra di Jacopo Ghislanzoni e la relativa riflessione sul confine tra sogno e realtà. viii Dominic “Dom” Cobb – “Dom” è il personaggio principale e simbolo del film del 2010 Inception di Christopher Nolan,
interpretato da Leonardo di Caprio
ix Ernst Ludwig Kirchner (Aschaffenburg 1880 – Davos 1938) pittore e scultore tedesco esponente di spicco dell’espressionismo
tedesco a contribuito a fondare, nel 1905, il movimento Die Brücke ("il ponte") x
Staatliches Bauhaus fu un’importante scuola d’arte, architettura e design tedesca dal 1919 al 1933 con sedi a Weimar, Dessaau
e Berlino.
xi Dripping – tecnica pittorica molto particolare diventata celebre con l’artista Jackson Pollok (1912-1956) che iniziò ad
utilizzarla dal 1946, lasciando sgocciolare dai pennelli il colore sulla tela in maniera apparentemente casuale. Un “gesto”
pittorico conosciuto come “Action Painting”. Jacopo Ghislanzoni utilizza questa tecnica coinvolgendo più opere in un'unica
operazione pittorica, unendole idealmente attraverso un “dripping” collettivo.
11
novembre 2017
Jacopo Ghislanzoni – Lotto 1. Prologo
Dall'undici al 20 novembre 2017
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE FATEBENEFRATELLI
Valmadrera, Via Fatebenefratelli, 6, (Lecco)
Valmadrera, Via Fatebenefratelli, 6, (Lecco)
Orario di apertura
Domenica 12 novembre dalle 17.30 alle 21.00
Lun /ven. dalle 18.30 alle 21.00
Sabato 18 e domenica 19 dalle 17.30 alle 21.00
Lun 20 dalle 18.30 alle 21.00
Vernissage
11 Novembre 2017, ore 18
Autore
Curatore