Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jacopo Mazzonelli / Gianni Pellegrini – Caos
il caos in questa esposizione si distribuisce su più livelli interpretativi, in cui due poli energetici (artisti) si confrontano e ridefiniscono l’ambiente espositivo con opere create appositamente per questa mostra.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Sabato 24 aprile 2010 alle 18 inaugura Caos, mostra di Jacopo Mazzonelli e Gianni Pellegrini presso
Casa de Gentili a Sanzeno (TN) a cura di Marco Tomasini. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 30
maggio 2010, è organizzata dal Comune di Sanzeno, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della
Provincia Autonoma di Trento e dall’Assessorato agli Enti locali della Regione Autonoma Trentino-
Alto Adige.
Titolare questa mostra caos è quanto mai appropriato, se si considera il termine in un’accezione
contemporanea. “Il caos”, nota Heidegger, “è qualcosa di assolutamente diverso da un qualsivoglia
disordine nel campo delle percezioni sensoriali e forse neppure disordine: è il nome per indicare il
corpo che vive, la vita come vivente in grande”. Da questa prospettiva, in cui il termine acquista
una sfumatura volta a creare o re-immaginare la realtà, il caos in questa esposizione si distribuisce
su più livelli interpretativi, in cui due poli energetici (artisti) si confrontano e ridefiniscono l’ambiente
espositivo con opere create appositamente per questa mostra. Un caos generazionale perché tra
Jacopo Mazzonelli (del 1983) e Gianni Pellegrini (del 1953) ci sono trent’anni di differenza. Ma c’è
anche un caos ambientale direttamente proporzionale a uno temporale perché i due artisti si sono
misurati con la storia, facendo convivere arte antica e arte contemporanea. Casa de Gentili, che si
erge imponente nel centro di Sanzeno, nel cuore dell’alta Val di Non è spazio pieno di fascino. Una
residenza cinquecentesca con una classicità non indifferente a soluzioni barocche visibili negli
affreschi e negli stucchi che decorano il secondo piano dove sono distribuite le opere dei due artisti
trentini. Confrontarsi con uno spazio così, non è semplice. Ambientazioni così ricche vanno
rispettate, non ne va sminuita la portata storica, bisogna dialogarci, per far provare allo spettatore
una vitale e avvincente esperienza estetica. Inizialmente il visitatore si trova in due situazioni
caotiche, due sfasamenti percettivi in cui vengono messe alla prova le sue capacità sensoriali
attraverso l’elementare espressività di un rumore e il gesto impulsivo tradotto su tela in segno che
però, attraverso l’arte riescono a tramutarsi in qualcosa di regolato e organizzato.
Le grandi tele di Gianni Pellegrini ci parlano di un’attività caotica primordiale, raggelata e
razionalizzata con successivi interventi manuali che l’artista riesce perfettamente a celare. Una
pittura che da gestuale e impulsiva diventa mentale tramutando la tela in grandi frammenti di
spazio infinito, finestre che si affacciano su un mondo misterioso e siderale, dominate da un colore
“pensato”, frutto di una visione interiore e perfetta. Con le stanze di Casa de Gentili Pellegrini è
riuscito a instaurare un intimo e rispettoso colloquio, introducendo lo spettatore in un magico gioco
di luci e ombre, sempre cangiante e quindi vitale.
L’installazione visivo-sonora di Jacopo Mazzonelli è pensata e realizzata appositamente per quelle
tre stanze comunicanti e simmetriche che accompagnano per un lato il corridoio del secondo piano
di Casa de Gentili. Una sensazione di caos, di disordine sonoro, un rumore secco avvolge lo
spettatore. Ma tre video, come componenti organici di una creatura, tramutano quel rumore in un
suono organizzato, un battito cardiaco pulsante generato da un pianoforte elevato a monumento
sacrale che scandisce il tempo, concetto cardine nel lavoro di Mazzonelli: tempo come musica,
tempo come ritmo esistenziale, tempo come anima del suono.
La mostra è corredata da un catalogo costituito da due volumi, ampiamente illustrato con fotografie
che colgono la perfetta osmosi delle opere dei due artisti con lo spazio di Casa de Gentili. I testi
critici sono di Marco Tomasini, Daniele Capra e Alberto Veca.
Gianni Pellegrini è nato a Riva del Garda nel 1953 dove vive e lavora. Ha studiato al DAMS di Bologna.
Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo Astrazione Oggettiva di Trento. La sua ricerca artistica,
focalizzata sull’astrazione, sfocia in nuovi percorsi concettuali che introducono a un’interiorità spirituale.
Jacopo Mazzonelli nasce a Trento nel 1983, dove vive e lavora. Si diploma in pianoforte e in musica
contemporanea presso l’Accademia Internazionale TEMA di Milano. Parallelamente agli studi musicali inizia
un percorso artistico tra videoarte, scultura e installazione legato a una alla dimensione non solo espressiva,
ma anche esoterica, percettiva del suono.
Gianni
Casa de Gentili a Sanzeno (TN) a cura di Marco Tomasini. L’esposizione, che rimarrà aperta fino al 30
maggio 2010, è organizzata dal Comune di Sanzeno, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura della
Provincia Autonoma di Trento e dall’Assessorato agli Enti locali della Regione Autonoma Trentino-
Alto Adige.
Titolare questa mostra caos è quanto mai appropriato, se si considera il termine in un’accezione
contemporanea. “Il caos”, nota Heidegger, “è qualcosa di assolutamente diverso da un qualsivoglia
disordine nel campo delle percezioni sensoriali e forse neppure disordine: è il nome per indicare il
corpo che vive, la vita come vivente in grande”. Da questa prospettiva, in cui il termine acquista
una sfumatura volta a creare o re-immaginare la realtà, il caos in questa esposizione si distribuisce
su più livelli interpretativi, in cui due poli energetici (artisti) si confrontano e ridefiniscono l’ambiente
espositivo con opere create appositamente per questa mostra. Un caos generazionale perché tra
Jacopo Mazzonelli (del 1983) e Gianni Pellegrini (del 1953) ci sono trent’anni di differenza. Ma c’è
anche un caos ambientale direttamente proporzionale a uno temporale perché i due artisti si sono
misurati con la storia, facendo convivere arte antica e arte contemporanea. Casa de Gentili, che si
erge imponente nel centro di Sanzeno, nel cuore dell’alta Val di Non è spazio pieno di fascino. Una
residenza cinquecentesca con una classicità non indifferente a soluzioni barocche visibili negli
affreschi e negli stucchi che decorano il secondo piano dove sono distribuite le opere dei due artisti
trentini. Confrontarsi con uno spazio così, non è semplice. Ambientazioni così ricche vanno
rispettate, non ne va sminuita la portata storica, bisogna dialogarci, per far provare allo spettatore
una vitale e avvincente esperienza estetica. Inizialmente il visitatore si trova in due situazioni
caotiche, due sfasamenti percettivi in cui vengono messe alla prova le sue capacità sensoriali
attraverso l’elementare espressività di un rumore e il gesto impulsivo tradotto su tela in segno che
però, attraverso l’arte riescono a tramutarsi in qualcosa di regolato e organizzato.
Le grandi tele di Gianni Pellegrini ci parlano di un’attività caotica primordiale, raggelata e
razionalizzata con successivi interventi manuali che l’artista riesce perfettamente a celare. Una
pittura che da gestuale e impulsiva diventa mentale tramutando la tela in grandi frammenti di
spazio infinito, finestre che si affacciano su un mondo misterioso e siderale, dominate da un colore
“pensato”, frutto di una visione interiore e perfetta. Con le stanze di Casa de Gentili Pellegrini è
riuscito a instaurare un intimo e rispettoso colloquio, introducendo lo spettatore in un magico gioco
di luci e ombre, sempre cangiante e quindi vitale.
L’installazione visivo-sonora di Jacopo Mazzonelli è pensata e realizzata appositamente per quelle
tre stanze comunicanti e simmetriche che accompagnano per un lato il corridoio del secondo piano
di Casa de Gentili. Una sensazione di caos, di disordine sonoro, un rumore secco avvolge lo
spettatore. Ma tre video, come componenti organici di una creatura, tramutano quel rumore in un
suono organizzato, un battito cardiaco pulsante generato da un pianoforte elevato a monumento
sacrale che scandisce il tempo, concetto cardine nel lavoro di Mazzonelli: tempo come musica,
tempo come ritmo esistenziale, tempo come anima del suono.
La mostra è corredata da un catalogo costituito da due volumi, ampiamente illustrato con fotografie
che colgono la perfetta osmosi delle opere dei due artisti con lo spazio di Casa de Gentili. I testi
critici sono di Marco Tomasini, Daniele Capra e Alberto Veca.
Gianni Pellegrini è nato a Riva del Garda nel 1953 dove vive e lavora. Ha studiato al DAMS di Bologna.
Negli anni Settanta ha fatto parte del gruppo Astrazione Oggettiva di Trento. La sua ricerca artistica,
focalizzata sull’astrazione, sfocia in nuovi percorsi concettuali che introducono a un’interiorità spirituale.
Jacopo Mazzonelli nasce a Trento nel 1983, dove vive e lavora. Si diploma in pianoforte e in musica
contemporanea presso l’Accademia Internazionale TEMA di Milano. Parallelamente agli studi musicali inizia
un percorso artistico tra videoarte, scultura e installazione legato a una alla dimensione non solo espressiva,
ma anche esoterica, percettiva del suono.
Gianni
24
aprile 2010
Jacopo Mazzonelli / Gianni Pellegrini – Caos
Dal 24 aprile al 30 maggio 2010
arte contemporanea
Location
CASA DE GENTILI
Sanzeno, Strada Provinciale Di San Romedio, (Trento)
Sanzeno, Strada Provinciale Di San Romedio, (Trento)
Orario di apertura
da martedì a venerdì 16-19 sabato, domenica 10-12/16-19
Vernissage
24 Aprile 2010, ore 18
Autore
Curatore