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Jacques Villeglé – Opere dagli anni ’60 ai 2000
Jacques Villeglé a 85 anni gode meritatamente del riconoscimento istituzionale internazionale, consacrato nel 2008 dalla retrospettiva al Centre Pompidou di Parigi. Il 14 aprile l’artista sarà presente all’inaugurazione della sua personale. E’ l’unico artista francese esposto al Moma di New York.
Comunicato stampa
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Lo sguardo di Jacques Villeglé, acuto, di un blu penetrante, alimenta la sua opera fatta di pezzi rubati, al servizio del Lacerato Anonimo. Certo riconosce il suo essere pittore, ma lo vive, con ironia, come una contraddizione: un artista che si appropria di un’opera creata da anonimi sui tabelloni pubblicitari.
La sua generazione, quella della post-storia (o neo-avanguardia europea), secondo Villeglé, non ha portato i grandi cambiamenti dell’avanguardia dell’inizio del XX secolo, ma ha affinato le ricerche dei suoi predecessori, apportato forme e tecniche nuove, coltivato un certo spirito di apertura, un comportamento ironico. L’appropriazione dei manifesti lacerati è una di queste, inventata da Villeglé e Raymond Hains. Nel 1949, a Parigi, entrambi hanno l’idea di impadronirsi di questo materiale pubblico. Da allora, Jacques Villeglé s’impossessa di un manifesto così come un rapace della sua preda. Il gesto è al servizio dello sguardo. L’artista sceglie un manifesto per un insieme di caratteristiche: la matericità, il contenuto, l’immagine, i cromatismi: “Raymond Hains preferiva soprattutto le parole o le lettere, a me interessava l’insieme. Però, ho preso alcuni manifesti politici in funzione del soggetto.” Dopo l’individuazione, estremamente rapida, “riesco velocemente a giudicare un affiche, sono distaccato, non ho mai l’impressione di averlo fatto io”, Villeglé inquadra mentalmente l’opera. Il gesto di appropriazione al servizio dello sguardo è rapido, persino violento. Jacques cattura, trafuga ciò che l’occhio ha notato, precipita sulla preda. Il suo stile personale che privilegia l'anonimato lo ha allontanato da Hains, ognuno ha proseguito per la sua strada.
Jacques décollagiste ha continuato fino al 2000 a catturare manifesti emblematici, pur inventandosi parallelamente una scrittura propria che ha intitolato "Segni socio-politici". Questa scrittura gli consente di interpretare il mondo attraverso un linguaggio personale che trasfigura la realtà quotidiana in un romanzo atipico e colorato col quale ci racconta il mondo. E' il suo modo di partecipare all'avventura odierna della quale lui rimane una figura forte, critica e contemporanea.
Nella galleria Yvonneartecontemporanea sono esposte 4 opere della serie “Segni socio politici” e una cinquantina di décollage dagli anni ’60 ai 2000, ripercorrendo le vie della Francia dove il maestro Villeglé ha “trovato” le sue opere. Catalogo disponibile realizzato con il contributo di IGV – Industrie Grafiche Vicentine.
La sua generazione, quella della post-storia (o neo-avanguardia europea), secondo Villeglé, non ha portato i grandi cambiamenti dell’avanguardia dell’inizio del XX secolo, ma ha affinato le ricerche dei suoi predecessori, apportato forme e tecniche nuove, coltivato un certo spirito di apertura, un comportamento ironico. L’appropriazione dei manifesti lacerati è una di queste, inventata da Villeglé e Raymond Hains. Nel 1949, a Parigi, entrambi hanno l’idea di impadronirsi di questo materiale pubblico. Da allora, Jacques Villeglé s’impossessa di un manifesto così come un rapace della sua preda. Il gesto è al servizio dello sguardo. L’artista sceglie un manifesto per un insieme di caratteristiche: la matericità, il contenuto, l’immagine, i cromatismi: “Raymond Hains preferiva soprattutto le parole o le lettere, a me interessava l’insieme. Però, ho preso alcuni manifesti politici in funzione del soggetto.” Dopo l’individuazione, estremamente rapida, “riesco velocemente a giudicare un affiche, sono distaccato, non ho mai l’impressione di averlo fatto io”, Villeglé inquadra mentalmente l’opera. Il gesto di appropriazione al servizio dello sguardo è rapido, persino violento. Jacques cattura, trafuga ciò che l’occhio ha notato, precipita sulla preda. Il suo stile personale che privilegia l'anonimato lo ha allontanato da Hains, ognuno ha proseguito per la sua strada.
Jacques décollagiste ha continuato fino al 2000 a catturare manifesti emblematici, pur inventandosi parallelamente una scrittura propria che ha intitolato "Segni socio-politici". Questa scrittura gli consente di interpretare il mondo attraverso un linguaggio personale che trasfigura la realtà quotidiana in un romanzo atipico e colorato col quale ci racconta il mondo. E' il suo modo di partecipare all'avventura odierna della quale lui rimane una figura forte, critica e contemporanea.
Nella galleria Yvonneartecontemporanea sono esposte 4 opere della serie “Segni socio politici” e una cinquantina di décollage dagli anni ’60 ai 2000, ripercorrendo le vie della Francia dove il maestro Villeglé ha “trovato” le sue opere. Catalogo disponibile realizzato con il contributo di IGV – Industrie Grafiche Vicentine.
14
aprile 2011
Jacques Villeglé – Opere dagli anni ’60 ai 2000
Dal 14 aprile al 21 maggio 2011
arte contemporanea
Location
YVONNE ARTECONTEMPORANEA SELECTION
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Vicenza, Contrà Porti, 21, (Vicenza)
Orario di apertura
da martedì a sabato 15.30 - 19.30
Vernissage
14 Aprile 2011, ore 18.30
Autore
Curatore