Segni Erotici . Jaime Arango Correa
a cura di Bianca Laura Petretto
introduce Sandra Miranda Pattin
allestimento di Marco Barberis
MOSTRA INTERNAZIONALE
16 giugno 2012 vernissage ore 19
Dal 17 giugno al 16 luglio 2012
M’ARTE GALLERIA
Via San Giuseppe . 22 Arma di Taggia

Nella splendida riviera dei fiori, a Arma di Taggia, presso la Galleria M’Arte , un appuntamento internazionale con il grande maestro Jaime Arango Correa. Una mostra voluta da B&BArt Museo di arte contemporanea Italia . Colombia, Fabbrica e M’Arte nell’ambito di un progetto più ampio che vede l’artista colombiano protagonista di un evento inedito dove espone, con tematiche differenti, per la prima volta in Italia, in tre Regioni, in Liguria, a Arma di Taggia, nella Galleria M’Arte dal 16 giugno al 16 luglio 2012, in Emilia Romagna, a Gambettola, nella prestigiosa Fabbrica di Angelo Grassi dal 14 luglio al 5 agosto 2012 e in Sardegna, a Collinas, nel Museo B&BArt di arte contemporanea Italia .Colombia dal 20 luglio al 30 agosto 2012.
La mostra e il catalogo bilingue, dedicati all’opera dell’artista colombiano, sono a cura di Bianca Laura Petretto con l’introduzione di Sandra Miranda Pattin che ha curato anche la parte in lingua spagnola.
L’allestimento è di Marco Barberis.
“Segni erotici” si inaugura il prossimo 16 giugno alle ore 19 e sarà visitabile dal 17 giugno al 16 luglio 2012 dalle ore 16 alle ore 19, dal mercoledì al sabato o tramite prenotazione.
Le opere del maestro Jaime Arango Correa presenti nella Galleria M’Arte sono prevalentemente disegni in bianco e nero a soggetto erotico e una serie pittorica con tecnica a olio e tecnica mista (olio e grafica) prodotte tra il 2009 e il 2011.
Il maestro Jaime Arango Correa è considerato uno dei riferimenti più importanti della pittura colombiana degli ultimi 40 anni, ha vissuto l’ esperienza dei grandi movimenti surrealisti, dadaisti e della così detta arte informale.
Vicino a Antoni Tàpies, il famoso artista catalano scomparso da poco tempo, Arango fa parte della Fondazione Joan Mirò e raccoglie molto successo in Spagna, a partire dagli anni ‘60. Lontano dalla terra d’origine trascorre una parte della sua carriera, per poi tornare in Colombia dove inizia a esporre con i grandi galleristi internazionali. Le opere di Arango sono cariche di un “fare” materico e fisico; un grande disegnatore nonché conoscitore del colore e sapiente alchimista di materiali di scarto, la sabbia e il metallo che riesce a trasformare in potenti strumenti di comunicazione. La sua ricerca ha un elemento costante che è la sedia: la sedia in un primo momento decostruita e smembrata, una sedia che parla di posizioni sociali, di gerarchie, che lacera e ricompone in modo quasi poetico. La sedia diventa anche luogo erotico, una sedia che si fonde con la figura umana in una comunione plastica e naturale. Sedia a volte solitaria e piena di dolore, attraente per la sua estetica, ma respingente quando si tenta di avvicinarla all’esistenza umana, sedie a volte in coppia, in un dialogo di amore e odio, in conversazioni silenziose e profonde.
Il maestro Jaime Arango, non disdegna la figura umana con tematiche specifiche che nella grafica e nella pittura guardano al corpo come elemento di potente e struggente pathos erotico. Nella serie di figure erotiche che riempiono il foglio bianco con il semplice tratto a china, crea campiture fulgide o di pregnanti ocra e arancio, evocativi della forma terrigna e fisica dell’ amplesso e del respiro sessuale.
Arango è un artista straordinario per le sue doti tecniche e per la capacità creativa di descrivere forme cariche di una sensibilità disarmante nel leggere la società, i rapporti di potere, le relazioni umane di amore e di odio, di forza e di umiltà. La sua arte materica riesce a entrare nella forma e trasferisce in chi guarda, la ricchezza del contenuto.
Un’ opportunità per conoscere un aspetto dell’arte di Jaime Arango Correa, affascinante, straordinaria e ancora vergine in Italia, un appuntamento artistico e un’occasione per approfondire i contenuti dell’arte contemporanea internazionale attraverso l’opera di un grande maestro.