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Jalal Toufic – La scomparsa della tradizione in seguito a un’immane tragedia
Jalal Toufic – scrittore, studioso del cinema e video artista – terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo La scomparsa della tradizione in seguito a un’immane tragedia.
Comunicato stampa
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Dall’1 al 22 luglio si svolge la XV edizione del Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Antonio Ratti dal titolo Siamo capaci di far piovere ma nessuno ce l’ha mai chiesto, che quest’anno vede come Visiting Professor Walid Raad (nato nel 1967 a Chbanieh, Libano), artista e docente che vive tra Beirut e New York.
Il Corso prevede che i ventuno giovani artisti selezionati, oltre al percorso quotidiano al fianco del Visiting Professor, seguano lezioni di approfondimento con i curatori interni e seminari proposti da alcuni personaggi di spicco nel panorama culturale internazionale.
Il 9 luglio alle ore 19 presso la sede della Fondazione Antonio Ratti, Jalal Toufic – scrittore, studioso del cinema e video artista – terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo La scomparsa della tradizione in seguito a un’immane tragedia.
Per mettere a fuoco il fenomeno di scomparsa della tradizione si prenderanno in considerazione movimenti messianici ma anche opere artistiche e letterarie: “di fronte a un’immane tragedia, l’arte è come uno specchio in un film di vampiri: ci mostra la scomparsa di ciò che crediamo esista ancora. ‘Tu non hai visto nulla a Hiroshima’ [Hiroshima mon amour, Duras/Resnais]. Significa che non si debba tenere traccia delle cose? No. Il ‘nulla’, quel nulla che diviene raggiungibile solo dopo la resurrezione, va documentato”. Ci chiederemo se e come questo “nulla” possa essere registrato e come si possa contribuire alla resurrezione della tradizione scomparsa. Senza una resurrezione la tradizione non è che una falsificazione di se stessa.
Il Corso, diretto dal 1995 da Annie Ratti, è a cura di Anna Daneri e Cesare Pietroiusti con il coordinamento di Karen Tomatis.
Jalal Toufic è scrittore, teorico del cinema e video artista. È autore di Distracted (Station Hill, 1991; 2nd ed., Tuumba, 2003), (Vampires): An Uneasy Essay on the Undead in Film (Station Hill, 1993; 2nd ed., Post-Apollo, 2003), Over-Sensitivity (Sun & Moon, 1996), Forthcoming (Atelos, 2000), e Undying Love, or Love Dies (Post-Apollo, 2002). I video e le opere di Jalal Toufic sono state esposte negli Stati Uniti, Brasile, Medio Oriente e Europa e di recente al XVI IDFA - International Documentary Filmfestival Amsterdam nel contesto di un’iniziativa intitolata a “Focus Jalal Toufic”. Ha co-curato l’edizione speciale di Discourse intitolata Gilles Deleuze: A Reason to Believe in this World e curato Middle Eastern Films Before Thy Gaze Returns to Thee e Mortals to Death della stessa serie. Toufic ha insegnato presso l’University of California di Berkeley, il California Institute of the Arts, USC, e ad Amsterdam presso il DasArts e il Rijksakademie.
Il prossimo appuntamento è previsto il 16 luglio 2009, ore 19 presso la FAR, con una conferenza di Catherine David dal titolo Pratiche estetiche sperimentali in Medio Oriente.
Il Corso prevede che i ventuno giovani artisti selezionati, oltre al percorso quotidiano al fianco del Visiting Professor, seguano lezioni di approfondimento con i curatori interni e seminari proposti da alcuni personaggi di spicco nel panorama culturale internazionale.
Il 9 luglio alle ore 19 presso la sede della Fondazione Antonio Ratti, Jalal Toufic – scrittore, studioso del cinema e video artista – terrà una conferenza aperta al pubblico dal titolo La scomparsa della tradizione in seguito a un’immane tragedia.
Per mettere a fuoco il fenomeno di scomparsa della tradizione si prenderanno in considerazione movimenti messianici ma anche opere artistiche e letterarie: “di fronte a un’immane tragedia, l’arte è come uno specchio in un film di vampiri: ci mostra la scomparsa di ciò che crediamo esista ancora. ‘Tu non hai visto nulla a Hiroshima’ [Hiroshima mon amour, Duras/Resnais]. Significa che non si debba tenere traccia delle cose? No. Il ‘nulla’, quel nulla che diviene raggiungibile solo dopo la resurrezione, va documentato”. Ci chiederemo se e come questo “nulla” possa essere registrato e come si possa contribuire alla resurrezione della tradizione scomparsa. Senza una resurrezione la tradizione non è che una falsificazione di se stessa.
Il Corso, diretto dal 1995 da Annie Ratti, è a cura di Anna Daneri e Cesare Pietroiusti con il coordinamento di Karen Tomatis.
Jalal Toufic è scrittore, teorico del cinema e video artista. È autore di Distracted (Station Hill, 1991; 2nd ed., Tuumba, 2003), (Vampires): An Uneasy Essay on the Undead in Film (Station Hill, 1993; 2nd ed., Post-Apollo, 2003), Over-Sensitivity (Sun & Moon, 1996), Forthcoming (Atelos, 2000), e Undying Love, or Love Dies (Post-Apollo, 2002). I video e le opere di Jalal Toufic sono state esposte negli Stati Uniti, Brasile, Medio Oriente e Europa e di recente al XVI IDFA - International Documentary Filmfestival Amsterdam nel contesto di un’iniziativa intitolata a “Focus Jalal Toufic”. Ha co-curato l’edizione speciale di Discourse intitolata Gilles Deleuze: A Reason to Believe in this World e curato Middle Eastern Films Before Thy Gaze Returns to Thee e Mortals to Death della stessa serie. Toufic ha insegnato presso l’University of California di Berkeley, il California Institute of the Arts, USC, e ad Amsterdam presso il DasArts e il Rijksakademie.
Il prossimo appuntamento è previsto il 16 luglio 2009, ore 19 presso la FAR, con una conferenza di Catherine David dal titolo Pratiche estetiche sperimentali in Medio Oriente.
09
luglio 2009
Jalal Toufic – La scomparsa della tradizione in seguito a un’immane tragedia
09 luglio 2009
performance - happening
incontro - conferenza
incontro - conferenza
Location
FONDAZIONE ANTONIO RATTI – VILLA SUCOTA
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Como, Via Per Cernobbio, 19, (Como)
Vernissage
9 Luglio 2009, ore 19
Autore