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James Brooks
Saranno esposti quattordici acrilici su tela datati tra il 1969 e il 1972, nei quali è possibile rintracciare un eco di quell'”astrattismo romantico”, così definito dai critici d’oltre oceano, al quale i lavori di Brooks sembrano con sicurezza ispirarsi
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Lorenzelli Arte chiude la stagione espositiva 2004/2005, dedicando una mostra all'artista statunitense James Brooks (1908-1992).
La mostra verrà inaugurata giovedì 19 maggio alle ore 18.30.
Saranno esposti quattordici acrilici su tela datati tra il 1969 e il 1972, nei quali è possibile rintracciare un eco di quell'"astrattismo romantico", così definito dai critici d'oltre oceano, al quale i lavori di Brooks sembrano con sicurezza ispirarsi.
Scrive Valsecchi nel testo in catalogo, che Brooks è un artista che ha "risentito in maniera determinante delle due componenti di astrazione romantica e spazialità" che sembrano caratterizzare la pittura americana del secondo dopoguerra.
Nel testo viene raccontata in maniera sintetica, ma pregnante, la fortuna critica che questa pittura cominciò ad avere in ambito internazionale, e il modo in cui stava per essere recepita dai critici europei tra l'inizio e la metà degli anni '50. Quando stava per cominciare, insomma, la sua concreta fortuna oltre oceano.
Parlando di Brooks, Valsecchi rileva come la pittura dell'artista debba intendersi appunto debitrice di quei risultati. Una pittura, la sua, che all'interno delle sue peculiarità si esprime: "non a campiture di colore ma per agglomerati cromatici, a timbro squillante, con rilegature nere come ombre lunghe o premonizioni drammatiche", dove "la dimensione di questi agglomerati non si agglutina in segni, in contrazioni, ma si espande a piena voce con un controllo lirico, un timbro disteso che è un'altra sua dote".
La prima mostra personale dell'artista in Italia si è tenuta alla Galleria Lorenzelli di Milano esattamente trent'anni fa: nel 1975. Di Brooks si ricordano le partecipazioni ad importanti mostre collettive ospitate nei maggiori musei americani tra la fine degli anni '70 e gli anni '90, tra cui il Guggenheim Museum di New York e The High Museum of Art di Atlanta, e le personali tenute in altrettante importanti gallerie americane, ultima delle quali, la Artemis Greenberg Van Doren Gallery di New York nel 2003.
La mostra proseguirà fino a sabato 2 luglio 2005.
Disponibile in galleria un catalogo italiano/inglese, Lorenzelli Arte n°113, con riedizione del testo di Marco Valsecchi (1975), completo di apparati bio-bibliografici.
Tutte le opere presenti in mostra sono pubblicate a colori.
La mostra sarà on line dal 20 maggio sul nostro sito internet: www.lorenzelliarte.com
La mostra verrà inaugurata giovedì 19 maggio alle ore 18.30.
Saranno esposti quattordici acrilici su tela datati tra il 1969 e il 1972, nei quali è possibile rintracciare un eco di quell'"astrattismo romantico", così definito dai critici d'oltre oceano, al quale i lavori di Brooks sembrano con sicurezza ispirarsi.
Scrive Valsecchi nel testo in catalogo, che Brooks è un artista che ha "risentito in maniera determinante delle due componenti di astrazione romantica e spazialità" che sembrano caratterizzare la pittura americana del secondo dopoguerra.
Nel testo viene raccontata in maniera sintetica, ma pregnante, la fortuna critica che questa pittura cominciò ad avere in ambito internazionale, e il modo in cui stava per essere recepita dai critici europei tra l'inizio e la metà degli anni '50. Quando stava per cominciare, insomma, la sua concreta fortuna oltre oceano.
Parlando di Brooks, Valsecchi rileva come la pittura dell'artista debba intendersi appunto debitrice di quei risultati. Una pittura, la sua, che all'interno delle sue peculiarità si esprime: "non a campiture di colore ma per agglomerati cromatici, a timbro squillante, con rilegature nere come ombre lunghe o premonizioni drammatiche", dove "la dimensione di questi agglomerati non si agglutina in segni, in contrazioni, ma si espande a piena voce con un controllo lirico, un timbro disteso che è un'altra sua dote".
La prima mostra personale dell'artista in Italia si è tenuta alla Galleria Lorenzelli di Milano esattamente trent'anni fa: nel 1975. Di Brooks si ricordano le partecipazioni ad importanti mostre collettive ospitate nei maggiori musei americani tra la fine degli anni '70 e gli anni '90, tra cui il Guggenheim Museum di New York e The High Museum of Art di Atlanta, e le personali tenute in altrettante importanti gallerie americane, ultima delle quali, la Artemis Greenberg Van Doren Gallery di New York nel 2003.
La mostra proseguirà fino a sabato 2 luglio 2005.
Disponibile in galleria un catalogo italiano/inglese, Lorenzelli Arte n°113, con riedizione del testo di Marco Valsecchi (1975), completo di apparati bio-bibliografici.
Tutte le opere presenti in mostra sono pubblicate a colori.
La mostra sarà on line dal 20 maggio sul nostro sito internet: www.lorenzelliarte.com
19
maggio 2005
James Brooks
Dal 19 maggio al 02 luglio 2005
arte contemporanea
Location
LORENZELLI ARTE
Milano, Corso Buenos Aires, 2, (Milano)
Milano, Corso Buenos Aires, 2, (Milano)
Orario di apertura
martedì-sabato 10-13 e 16-19.30. Lunedì su appuntamento
Vernissage
19 Maggio 2005, ore 18.30
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