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James Turrell – Plato’s cave and the light inside
“Il mio lavoro si concentra sullo spazio e sulla luce che vi dimora. Parla del modo in cui si può confrontare quello spazio e completarlo. Si tratta di un modo di percepire, come quando si rimane senza parole guardando il fuoco”.
Comunicato stampa
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“Il mio lavoro si concentra sullo spazio e sulla luce che vi dimora. Parla del modo in cui si può confrontare quello spazio e completarlo. Si tratta di un modo di percepire, come quando si rimane senza parole guardando il fuoco”.
James Turrell è un artista di luce e spazio, elogiato a livello internazionale, il cui lavoro può trovarsi in varie collezioni del mondo. Per più di quattro decadi, ha creato delle opere impressionanti che giocano con la percezione e gli effetti di luce all’interno di uno spazio da lui creato (site specific). L’interesse per il fenomeno della luce è collegato alla ricerca interiore di un posto per l’umanità nell’universo.
Turrell comincia la sua carriera artistica in California nei primi anni del 1960 come leader di un nuovo gruppo di artisti che si occupano di luce e spazio. Negli ultimi venti anni, il suo lavoro è stato riconosciuto dai maggiori musei del mondo, incluso il Guggenheim Museum, il Whitney Museum of American Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il San Francisco Museum of Modern Art in California e in Italia si trova nella collezione di Panza di Biumo a Varese.
Turrell attualmente risiede a Flagstaff, in Arizona, per supervisionare il completamento del suo lavoro più importante, un progetto di land art monumentale all’interno del Roden Crater, un vulcano estinto che, da 33 anni, l’artista sta trasformando in un osservatorio celeste ad occhio nudo.
Il Roden Crater project di James Turrell
E’ il più grande progetto di land art del mondo è collocato in un remoto angolo del Painted Desert (Arizona, USA); l’opera si dispiega attraverso la realizzazione di 15 ambienti ipogei costruiti (o in fase di esecuzione) all’interno di un imponente cratere estinto, di origine strombolica, noto come Roden Crater. Ogni singolo spazio sotterraneo presenta aperture rivolte verso il paesaggio celeste o desertico circostante, al fine di catturarne proiezioni atmosferiche, luminose e sonore, canalizzate e sublimate dall’artista attraverso la configurazione di ciascuno spazio. Un monumento alla percezione visiva e acustica, dunque, attraversando il quale il visitatore potrà ridefinire il proprio modo di osservare il mondo fenomenico e i limiti o le potenzialità del proprio sistema sensoriale.
James Turrell è un artista di luce e spazio, elogiato a livello internazionale, il cui lavoro può trovarsi in varie collezioni del mondo. Per più di quattro decadi, ha creato delle opere impressionanti che giocano con la percezione e gli effetti di luce all’interno di uno spazio da lui creato (site specific). L’interesse per il fenomeno della luce è collegato alla ricerca interiore di un posto per l’umanità nell’universo.
Turrell comincia la sua carriera artistica in California nei primi anni del 1960 come leader di un nuovo gruppo di artisti che si occupano di luce e spazio. Negli ultimi venti anni, il suo lavoro è stato riconosciuto dai maggiori musei del mondo, incluso il Guggenheim Museum, il Whitney Museum of American Art di New York, il Museum of Contemporary Art di Los Angeles, il San Francisco Museum of Modern Art in California e in Italia si trova nella collezione di Panza di Biumo a Varese.
Turrell attualmente risiede a Flagstaff, in Arizona, per supervisionare il completamento del suo lavoro più importante, un progetto di land art monumentale all’interno del Roden Crater, un vulcano estinto che, da 33 anni, l’artista sta trasformando in un osservatorio celeste ad occhio nudo.
Il Roden Crater project di James Turrell
E’ il più grande progetto di land art del mondo è collocato in un remoto angolo del Painted Desert (Arizona, USA); l’opera si dispiega attraverso la realizzazione di 15 ambienti ipogei costruiti (o in fase di esecuzione) all’interno di un imponente cratere estinto, di origine strombolica, noto come Roden Crater. Ogni singolo spazio sotterraneo presenta aperture rivolte verso il paesaggio celeste o desertico circostante, al fine di catturarne proiezioni atmosferiche, luminose e sonore, canalizzate e sublimate dall’artista attraverso la configurazione di ciascuno spazio. Un monumento alla percezione visiva e acustica, dunque, attraversando il quale il visitatore potrà ridefinire il proprio modo di osservare il mondo fenomenico e i limiti o le potenzialità del proprio sistema sensoriale.
30
gennaio 2011
James Turrell – Plato’s cave and the light inside
30 gennaio 2011
Location
SNOBILE N. 5
Bologna, Via Alfredo Testoni, 5/hg, (Bologna)
Bologna, Via Alfredo Testoni, 5/hg, (Bologna)
Biglietti
Su prenotazione +39 (334) 6230814 - info@arttodesign.it
Orario di apertura
domenica 30/01/2011 prima proiezione 18:30-20:00
domenica 30/01/2011 seconda proiezione 20:00-21:30
Vernissage
30 Gennaio 2011, ore 18:30 prima proiezione
ore 20:00 seconda proiezione
Autore
Curatore