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James Whitlow Delano – Impero. Impressioni dalla Cina
Immagini evocative sulla Cina moderna, tra innovazione e tradizione
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Un grande fotografo a Padova e a Venezia.
Lo Spazio Tindaci apre a Padova con una precisa connotazione: essere uno spazio culturale per eventi di alto spessore qualitativo e offrire alla città proposte stimolanti , con un'attenzione particolare ai giovani e con l'obiettivo di creare itinerari conoscitivi insoliti , che possano diventare occasione di dibattito e di incontro.
Gli eventi allo Spazio Tindaci si propongono di offrire progetti e idee particolari alla città e di arricchire di contenuti La Rinascita Tindaci, il rinnovato punto vendita , per la cui inaugurazione si è progettata questa importante mostra d'apertura:
“ Impero. Impressioni dalla Cina” una serie di straordinarie immagini fotografiche in un poetico bianco e nero, di James Whitlow Delano, uno dei più grandi fotografi del mondo.
Piquadro……
La straordinaria energia , che si sprigiona oggi in Cina che alimenta il suo incredibile processo di sviluppo, il più rapido che in qualsiasi altra regione del mondo traspare in queste immagini , frutto di 50 viaggi e 10 anni in Cina: uno dei reportage più affascinanti e suggestivi, quasi un viaggio a ritroso nel tempo, che ci impegna e ci coinvolge. Nelle foto di Delano riusciamo a leggere la cronaca di una trasformazione: una demolizione febbrile del passato e una una ricostruzione frenetica di…. che cosa?
Delano ha scelto coraggiosamente di comunicare in modo veritiero la propria esperienza ” di impegnare le conoscenze e la sensibilità dell'osservatore” e in questo il progetto Tindaci si riconosce totalmente.
Lo Spazio Tindaci è stato il motore che ha creato sinergie con Alviero Martini e Piquadro.
James Whitlow Delano si è recato in Cina una cinquantina di volte, trattenendosi anche a lungo, captandone un'energia dirompente, che ricorda il fervore della Rivoluzione industriale in Occidente.
Le circa 80 fotografie in mostra a Venezia e Padova documentano “ fuggevoli momenti di cambiamenti storici dei Paesi asiatici” come Delano stesso dice e propongono una visione critica, a volte ironica, della Cina e del suo popolo, di cui è osservato e documentato il cambiamento.
Con una Leica e lenti da 35 mm, gli strumenti che ha prevalentemente usato, Delano non vuole fornire una visione globale della Cina ma preferisce presentarne una sua versione personale.
Le sue impressioni sono rese in forme visivamente accattivanti, facendo ricorso al bianco e nero e ad un viraggio caldo.
L'autore non va a cercare lo straordinario nelle tradizionali ed esotiche festività e neppure nelle esasperazioni delle notizie crude, ma osserva la gente che attende alle faccende quotidiane. Le situazioni rappresentate sono apparentemente casuali, sono colti momenti fuggevoli.
Delano predilige rappresentare scene di quotidianità, energia, movimento, testimoniando la vita che continua, gli esseri umani che cercano un modo per sopravvivere.
Emerge, così, uno scorcio di quell'insieme di immani contraddizioni che è la Cina del ventunesimo secolo, sospesa fra una visione nostalgica del passato e una esasperata modernità. Della Cina è rivelata l'energia primordiale, straordinaria, che spinge e alimenta la brama di sviluppo, all'apparenza inesauribile.
La Cina ospita un quarto della popolazione mondiale ed è anche il Paese che ha dato vita a una delle culture più importanti e sofisticate che il mondo abbia mai conosciuto e parte integrante della sua tradizione è sempre stato il legame profondo con il proprio passato.
Il personale itinerario fotografico di Delano pone l'attenzione su come questa civiltà e il suo ambiente naturale, uno dei tratti tipici della vita cinese per più di quattro millenni, siano ora sottoposti a un rapido processo di erosione e trasformazione.
“Sacrifici, freddo, poco cibo, cantieri, naturale eleganza, intelligenza, modestia (Delano insiste su questa virtù dei Cinesi) e un paesaggio sorprendente: non vediamo la nuova ricchezza ma la partecipazione al cambiamento” (Grazia Neri)
Il Console culturale dell'Ambasciata Cinese Sig. Zhang Jianda ha mandato una lettera di apprezzamento per la mostra
La mostra è accompagnata da un libro-catalogo fotografico pubblicato da 5 Continents Editions, Milano
La mostra, in anteprima del Triveneto, gode del patrocinio del Comune di Padova e di Venezia.
Biografia
Dopo aver lavorato a New York con fotografi del calibro di Annie Leibovitz e Deborah Turbeville e, poi, con Michel Comte e Greg Gorman a Los Angeles per foto di moda e celebrity, James Whitlow Delano ha imboccato una strada tutta sua.
L'incessante lavoro di fotografo lo ha portato dalle foreste pluviali del Sudest asiatico all'antica via della seta nell'estremo ovest della Cina. Concentrandosi sulle tradizioni asiatiche che vanno scomparendo davanti alla rapida industrializzazione, è stato sempre più attratto dalla Cina. Gli incarichi fotografici lo hanno portato sulle montagne dell'America Latina, in Europa e in Africa. I suoi scatti sono stati pubblicati da Le Monde II, Time, Newsweek, Outside, Travel & Leisure, Interview, Lens Work, Geographical, Blind Spot, not only Black & White (Australia) e Zoom (Italia). Fra i suoi clienti commerciali troviamo Columbia/Sony Records, Atlantic Records, Ilford Photo, Inc.; Henry Holt & Co. e Pantheon Books.
Delano ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel 1998 ha ricevuto un Award of Excellence da Communication Arts per una serie editoriale, e nel 2000 il premio Alfred Eisenstaedt (Eisie) cosegnato dalla Graduate School di giornalismo della Columbia University e presentato da Life Magazine, per il lavoro fatto in Cina. La sua serie sull'Africa Occidentale francese è stata citata con un Award of Excellence dalla Communication Arts e ha figurato nell'annuale American Photography nel 2000. Il lavoro di Delano è stato citato dall'annuale American Photography per la quarta volta nel 2004. Le serie sul Tibet e sulla Cina sono state selezionate dalla giuria del PDN (Photo District News) Photography Annual nella categoria fotogiornalismo rispettivamente nel 2001 e nel 2004. I progetti di Delano sulla diga delle Tre Gole (2003) e su Shenzhen (2004) hanno avuto una menzione ai Picture of the Year International Awards.
Ha esposto alla Leica Gallery di Praga e alla Leica Gallery in Germania una parte del suo work in progress sulla Cina. Il libro “Impero: Impressioni dalla Cina” (Five Continents Editions) è stato selezionato dalla giuria per il PDN (Photo District News) Photography Annual 2005 e ha ricevuto nello stesso anno un Award of Excellence dalla Communication Arts.
La sua ultima personale è “Bejalai: A Journey” alla White Room Gallery di Los Angeles.
James Whitlow Delano è rappresentato in Italia in esclusiva dall'agenzia Grazia Neri.
Lo Spazio Tindaci apre a Padova con una precisa connotazione: essere uno spazio culturale per eventi di alto spessore qualitativo e offrire alla città proposte stimolanti , con un'attenzione particolare ai giovani e con l'obiettivo di creare itinerari conoscitivi insoliti , che possano diventare occasione di dibattito e di incontro.
Gli eventi allo Spazio Tindaci si propongono di offrire progetti e idee particolari alla città e di arricchire di contenuti La Rinascita Tindaci, il rinnovato punto vendita , per la cui inaugurazione si è progettata questa importante mostra d'apertura:
“ Impero. Impressioni dalla Cina” una serie di straordinarie immagini fotografiche in un poetico bianco e nero, di James Whitlow Delano, uno dei più grandi fotografi del mondo.
Piquadro……
La straordinaria energia , che si sprigiona oggi in Cina che alimenta il suo incredibile processo di sviluppo, il più rapido che in qualsiasi altra regione del mondo traspare in queste immagini , frutto di 50 viaggi e 10 anni in Cina: uno dei reportage più affascinanti e suggestivi, quasi un viaggio a ritroso nel tempo, che ci impegna e ci coinvolge. Nelle foto di Delano riusciamo a leggere la cronaca di una trasformazione: una demolizione febbrile del passato e una una ricostruzione frenetica di…. che cosa?
Delano ha scelto coraggiosamente di comunicare in modo veritiero la propria esperienza ” di impegnare le conoscenze e la sensibilità dell'osservatore” e in questo il progetto Tindaci si riconosce totalmente.
Lo Spazio Tindaci è stato il motore che ha creato sinergie con Alviero Martini e Piquadro.
James Whitlow Delano si è recato in Cina una cinquantina di volte, trattenendosi anche a lungo, captandone un'energia dirompente, che ricorda il fervore della Rivoluzione industriale in Occidente.
Le circa 80 fotografie in mostra a Venezia e Padova documentano “ fuggevoli momenti di cambiamenti storici dei Paesi asiatici” come Delano stesso dice e propongono una visione critica, a volte ironica, della Cina e del suo popolo, di cui è osservato e documentato il cambiamento.
Con una Leica e lenti da 35 mm, gli strumenti che ha prevalentemente usato, Delano non vuole fornire una visione globale della Cina ma preferisce presentarne una sua versione personale.
Le sue impressioni sono rese in forme visivamente accattivanti, facendo ricorso al bianco e nero e ad un viraggio caldo.
L'autore non va a cercare lo straordinario nelle tradizionali ed esotiche festività e neppure nelle esasperazioni delle notizie crude, ma osserva la gente che attende alle faccende quotidiane. Le situazioni rappresentate sono apparentemente casuali, sono colti momenti fuggevoli.
Delano predilige rappresentare scene di quotidianità, energia, movimento, testimoniando la vita che continua, gli esseri umani che cercano un modo per sopravvivere.
Emerge, così, uno scorcio di quell'insieme di immani contraddizioni che è la Cina del ventunesimo secolo, sospesa fra una visione nostalgica del passato e una esasperata modernità. Della Cina è rivelata l'energia primordiale, straordinaria, che spinge e alimenta la brama di sviluppo, all'apparenza inesauribile.
La Cina ospita un quarto della popolazione mondiale ed è anche il Paese che ha dato vita a una delle culture più importanti e sofisticate che il mondo abbia mai conosciuto e parte integrante della sua tradizione è sempre stato il legame profondo con il proprio passato.
Il personale itinerario fotografico di Delano pone l'attenzione su come questa civiltà e il suo ambiente naturale, uno dei tratti tipici della vita cinese per più di quattro millenni, siano ora sottoposti a un rapido processo di erosione e trasformazione.
“Sacrifici, freddo, poco cibo, cantieri, naturale eleganza, intelligenza, modestia (Delano insiste su questa virtù dei Cinesi) e un paesaggio sorprendente: non vediamo la nuova ricchezza ma la partecipazione al cambiamento” (Grazia Neri)
Il Console culturale dell'Ambasciata Cinese Sig. Zhang Jianda ha mandato una lettera di apprezzamento per la mostra
La mostra è accompagnata da un libro-catalogo fotografico pubblicato da 5 Continents Editions, Milano
La mostra, in anteprima del Triveneto, gode del patrocinio del Comune di Padova e di Venezia.
Biografia
Dopo aver lavorato a New York con fotografi del calibro di Annie Leibovitz e Deborah Turbeville e, poi, con Michel Comte e Greg Gorman a Los Angeles per foto di moda e celebrity, James Whitlow Delano ha imboccato una strada tutta sua.
L'incessante lavoro di fotografo lo ha portato dalle foreste pluviali del Sudest asiatico all'antica via della seta nell'estremo ovest della Cina. Concentrandosi sulle tradizioni asiatiche che vanno scomparendo davanti alla rapida industrializzazione, è stato sempre più attratto dalla Cina. Gli incarichi fotografici lo hanno portato sulle montagne dell'America Latina, in Europa e in Africa. I suoi scatti sono stati pubblicati da Le Monde II, Time, Newsweek, Outside, Travel & Leisure, Interview, Lens Work, Geographical, Blind Spot, not only Black & White (Australia) e Zoom (Italia). Fra i suoi clienti commerciali troviamo Columbia/Sony Records, Atlantic Records, Ilford Photo, Inc.; Henry Holt & Co. e Pantheon Books.
Delano ha ottenuto importanti riconoscimenti. Nel 1998 ha ricevuto un Award of Excellence da Communication Arts per una serie editoriale, e nel 2000 il premio Alfred Eisenstaedt (Eisie) cosegnato dalla Graduate School di giornalismo della Columbia University e presentato da Life Magazine, per il lavoro fatto in Cina. La sua serie sull'Africa Occidentale francese è stata citata con un Award of Excellence dalla Communication Arts e ha figurato nell'annuale American Photography nel 2000. Il lavoro di Delano è stato citato dall'annuale American Photography per la quarta volta nel 2004. Le serie sul Tibet e sulla Cina sono state selezionate dalla giuria del PDN (Photo District News) Photography Annual nella categoria fotogiornalismo rispettivamente nel 2001 e nel 2004. I progetti di Delano sulla diga delle Tre Gole (2003) e su Shenzhen (2004) hanno avuto una menzione ai Picture of the Year International Awards.
Ha esposto alla Leica Gallery di Praga e alla Leica Gallery in Germania una parte del suo work in progress sulla Cina. Il libro “Impero: Impressioni dalla Cina” (Five Continents Editions) è stato selezionato dalla giuria per il PDN (Photo District News) Photography Annual 2005 e ha ricevuto nello stesso anno un Award of Excellence dalla Communication Arts.
La sua ultima personale è “Bejalai: A Journey” alla White Room Gallery di Los Angeles.
James Whitlow Delano è rappresentato in Italia in esclusiva dall'agenzia Grazia Neri.
05
maggio 2006
James Whitlow Delano – Impero. Impressioni dalla Cina
Dal 05 al 28 maggio 2006
fotografia
Location
SCOLETTA DELL’ARTE DEI TIRAORO E BATTIORO
Venezia, Campo San Stae, 1980, (Venezia)
Venezia, Campo San Stae, 1980, (Venezia)
Biglietti
€ 5/4/3,00
Vernissage
5 Maggio 2006, ore 18.30
Editore
5 CONTINENTS
Ufficio stampa
GMB
Autore