Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
James Yamada – I am now a dolphin
Il lavoro di James Yamada da sempre riflette sul rapporto tra individuo, natura e tecnologia, e sulle conseguenze, spesso violente, che ne derivano
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Il lavoro di James Yamada da sempre riflette sul rapporto tra individuo, natura e tecnologia, e sulle conseguenze, spesso violente, che ne derivano. La velocità e l’invadenza con cui la moderna tecnologia veicola l’informazione sta radicalmente modificando il nostro modo di relazionarci al mondo, confermando così la teoria di Marshall McLuhan secondo la quale il messaggio si identifica con il medium. Tale rapidità di consumo provoca nell’individuo paranoia e ansia, poiché egli si sente combattuto tra la necessità di adeguarsi allo stato attuale delle cose, per non essere tagliato fuori dal ‘sistema’ e il desiderio di sottrarsene. L’olismo - derivante dalla cultura degli anni ’60 e ‘70 e ora molto in voga - con le sue pratiche di riappropriazione di un equilibrio interiore è un esempio di come l’individuo creda utopisticamente di sfuggire al disorientamento. Così come lo è l’appellarsi ad un fanatismo religioso che s’illude di poter sdoganare il pensiero ma che invece si tramuta in uno strumento di dominio manovrato dall’alto, che fa leva sull’ignoranza e sulla superstizione. I lavori in mostra si interrogano sull’esistenza, o meno, di una possibile armonia tra la romantica aspirazione ad uno stato di grazia e l’esigenza di adattarsi all’imprevedibilità del moderno paesaggio tecnologico. Dai dipinti, come quello su lenzuolo Merimekko, tessuto divenuto emblema iconografico della cultura hippy su cui sono posizionati due rilevatori di movimenti che come degli occhi monitorano costantemente la realtà; e ancora ‘I am now a dolphin’, riflessione sulla reincarnazione come possibilità di affrancamento. Ai video, che indagano l’idealismo, la violenza, la speranza, l’innocenza e la capacità dell’uomo di metabolizzare e oggettivare la memoria storica. Fino ad arrivare alla fotografia, un’analisi sul potere straniante che le immagini attuano sul ricordo. Misurarandosi con un ampio range di media Yamada palesa l’impossibilità di imbrigliare il linguaggio in un codice univoco ma anche la volontà di lasciare al fruitore una libera e del tutto autonoma possibilità di scelta.
13
dicembre 2007
James Yamada – I am now a dolphin
Dal 13 dicembre 2007 al 29 febbraio 2008
arte contemporanea
Location
GALLERIA RAUCCI/SANTAMARIA
Napoli, Corso Amedeo Di Savoia Duca D'aosta, 190, (Napoli)
Napoli, Corso Amedeo Di Savoia Duca D'aosta, 190, (Napoli)
Orario di apertura
dal martedì al venerdì 11.00-13.30/14.30-18.30
Vernissage
13 Dicembre 2007, ore 19-21,30
Autore