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Jamie Shovlin – Hiker Meat
Un omaggio del giovane artista inglese Jamie Shovlin (Leicester, 1978) al cinema d’exploitation degli anni ’70: l’artista ricostruisce per il MACRO la memoria di un passato che in realtà non è mai esistito, ma di cui nella sala del museo si ritrovano tutti i documenti, i memorabilia, le immagini e le parole che lo hanno creato.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma – ospita Hiker Meat, il nuovo progetto del giovane artista
inglese Jamie Shovlin, un omaggio reale a un film mai esistito.
Il nuovo progetto di Jamie Shovlin (Leicester, 1978) è un omaggio al cinema d’exploitation degli anni ’70.
L’artista ricostruisce nelle sale del MACRO la storia di un film mai realizzato, attraverso i materiali e gli studi che
lo hanno costituito. Oggetto dopo oggetto lo spettatore entrerà nel mondo del film Hiker Meat che Shovlin mostra
insieme all’archivio degli studi e degli oggetti di scena, dei costumi, dei dialoghi e dei trailer che ne hanno
accompagnato l’uscita, trasformando così un evento immaginato in uno possibile e forse reale.
Le 20 lavagne che attraversano diagonalmente la sala raccontano e schematizzano la struttura del film di Jesus
Rinzoli e a queste fanno riferimento gli oggetti di Hiker Meat creati da Shovlin che “si contraddicono, sono storici
e nuovi e suggeriscono qualcosa che ancora deve avvenire”, insinuando il senso di una memoria mai esistita e
affermando la volontà di condurre il pubblico verso il luogo in cui “il film e l’idea sono entrambi punto di partenza
per l’immaginazione”.
Il film ricompare oggi da un passato dimenticato per prendere nuova vita nelle sale del MACRO, attraverso la
ricostruzione di un maniacale collezionista. L’ambiente, carico di memorabilia, documenti, immagini, disegni e
video diventa per il visitatore l’universo possibile di Hiker Meat.
Hiker Meat e il suo regista Jesus Rinzoli non sono mai realmente esistiti, come nemmeno la band tedesca
Lustfaust, che ne ha realizzato la colonna sonora e che è stata oggetto della precedente serie di lavori
dell’artista. Il progetto di Shovlin offre infatti anche uno spunto di riflessione sul viscerale legame tra immagine e
suono, enfatizzato nel cinema d’exploitation dalla costante presenza di archetipi e miti, e celebrato anche
dall’intensa relazione tra regista e musicista, come nel caso di Dario Argento e Goblin o di Lucio Fulci e Fabio
Frizzi.
Il progetto dell’artista, nasce in un modo particolare, e questa è la storia che accompagna la stesura di tutte le
fasi del film:
MACRO
Via Reggio Emilia, 54 Roma
Pianoterra, sinistra
26 ottobre 2010 – 6 febbraio 2011
A cura di Elena Forin
In collaborazione con
Festival Internazionale del Film di Roma
Fondazione Cinema per Roma
Inaugurazione: 25 ottobre 2010
Jamie Shovlin, Hiker Meat (US one-sheet), 2010
Courtesy l’artista, Unosunove, Roma e Haunch of Venison, London
“Finanziato grazie a una combinazione di fondi derivanti dalla Svensk Filmindustri ed il denaro di dubbia
provenienza dell’industria cinematografica pornografica francese, Hiker Meat nasce come un intenzionale e
surreale sguardo verso i meccanismi più reconditi della immaginazione comunista, caratterizzando così la regia
dissoluta e provocatoria di Rinzoli. Nota per le estese sequenze oniriche e la martellante colonna sonora, il film
divenne una delle prime vittime della nascente campagna Video Nasty promossa dalla BBFC (British Board of
Film Classification) nel 1984. Anche prima del suo ritiro dagli scaffali dei videonoleggi britannici Hiker Meat era
già stato oggetto di numerosi tagli e ri-editazioni sollecitati dal distributore del film, Pieter Jons, e dovuti al difficile
soggetto del film. Come spiega Rinzoli ‘Jons vide il film come pesante critica al sogno americano – e per questo
come prodotto non commerciabile nel mondo occidentale – e troppo pro-comunista; mi ordinò di girare più
spezzoni e di cambiare il film. Quando ho educatamente rifiutato, lui stesso ha deciso di cambiare il film’. Le
alterazioni post-produzione inclusero ulteriori tagli ed un nuovo doppiaggio del film di Rinzoli, risultando in una
grande varietà di versioni differenti in circolazione. Jons inoltre modificò il titolo del film a seconda del luogo in
cui questo veniva proiettato, alterando drasticamente il suo significato in molte nazioni. Il distributore insistette
inoltre nell’aggiunta di una sequenza onirica totalmente estranea (proveniente da un film che Rinzoli stava
girando in quel momento), di numerose scene hard e di più sangue nei tanti omicidi presenti nel film”.
Jamie Shovlin è nato nel 1978 a Leicester, nel Regno Unito. Vive e lavora a Londra, dove ha compiuto i propri studi artistici al Royal College
of Art. Tra le mostre personali si segnalano nel 2006 “In Search of Perfect Harmony” alla Tate Britain e “Lustfaust: A Folk Anthology 1976-
1981”, presso la Freight & Volume Gallery di New York, nel 2007 “A Dream Deferred” alla Haunch of Venison di Londra, nel 2009 “The
Nature of Our Business” presso Outpost a Norwich. In Italia ha partecipato alla sezione Present/Future di Artissima nel 2007 ed eseguito la
performance Lustfaust al MADRE di Napoli nel 2008. L’artista è stato presente in mostre collettive organizzate presso l’ICA di Londra (2006),
il Manchester Museum (2007), l’IKSV di Istanbul nel 2009.
La mostra “Hiker Meat” di Jamie Shovlin è un evento promosso da Roma Capitale, Assessorato alle
Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali
In collaborazione con
Un ringraziamento particolare a
Haunch of Venison
unosunove arte contemporanea
inglese Jamie Shovlin, un omaggio reale a un film mai esistito.
Il nuovo progetto di Jamie Shovlin (Leicester, 1978) è un omaggio al cinema d’exploitation degli anni ’70.
L’artista ricostruisce nelle sale del MACRO la storia di un film mai realizzato, attraverso i materiali e gli studi che
lo hanno costituito. Oggetto dopo oggetto lo spettatore entrerà nel mondo del film Hiker Meat che Shovlin mostra
insieme all’archivio degli studi e degli oggetti di scena, dei costumi, dei dialoghi e dei trailer che ne hanno
accompagnato l’uscita, trasformando così un evento immaginato in uno possibile e forse reale.
Le 20 lavagne che attraversano diagonalmente la sala raccontano e schematizzano la struttura del film di Jesus
Rinzoli e a queste fanno riferimento gli oggetti di Hiker Meat creati da Shovlin che “si contraddicono, sono storici
e nuovi e suggeriscono qualcosa che ancora deve avvenire”, insinuando il senso di una memoria mai esistita e
affermando la volontà di condurre il pubblico verso il luogo in cui “il film e l’idea sono entrambi punto di partenza
per l’immaginazione”.
Il film ricompare oggi da un passato dimenticato per prendere nuova vita nelle sale del MACRO, attraverso la
ricostruzione di un maniacale collezionista. L’ambiente, carico di memorabilia, documenti, immagini, disegni e
video diventa per il visitatore l’universo possibile di Hiker Meat.
Hiker Meat e il suo regista Jesus Rinzoli non sono mai realmente esistiti, come nemmeno la band tedesca
Lustfaust, che ne ha realizzato la colonna sonora e che è stata oggetto della precedente serie di lavori
dell’artista. Il progetto di Shovlin offre infatti anche uno spunto di riflessione sul viscerale legame tra immagine e
suono, enfatizzato nel cinema d’exploitation dalla costante presenza di archetipi e miti, e celebrato anche
dall’intensa relazione tra regista e musicista, come nel caso di Dario Argento e Goblin o di Lucio Fulci e Fabio
Frizzi.
Il progetto dell’artista, nasce in un modo particolare, e questa è la storia che accompagna la stesura di tutte le
fasi del film:
MACRO
Via Reggio Emilia, 54 Roma
Pianoterra, sinistra
26 ottobre 2010 – 6 febbraio 2011
A cura di Elena Forin
In collaborazione con
Festival Internazionale del Film di Roma
Fondazione Cinema per Roma
Inaugurazione: 25 ottobre 2010
Jamie Shovlin, Hiker Meat (US one-sheet), 2010
Courtesy l’artista, Unosunove, Roma e Haunch of Venison, London
“Finanziato grazie a una combinazione di fondi derivanti dalla Svensk Filmindustri ed il denaro di dubbia
provenienza dell’industria cinematografica pornografica francese, Hiker Meat nasce come un intenzionale e
surreale sguardo verso i meccanismi più reconditi della immaginazione comunista, caratterizzando così la regia
dissoluta e provocatoria di Rinzoli. Nota per le estese sequenze oniriche e la martellante colonna sonora, il film
divenne una delle prime vittime della nascente campagna Video Nasty promossa dalla BBFC (British Board of
Film Classification) nel 1984. Anche prima del suo ritiro dagli scaffali dei videonoleggi britannici Hiker Meat era
già stato oggetto di numerosi tagli e ri-editazioni sollecitati dal distributore del film, Pieter Jons, e dovuti al difficile
soggetto del film. Come spiega Rinzoli ‘Jons vide il film come pesante critica al sogno americano – e per questo
come prodotto non commerciabile nel mondo occidentale – e troppo pro-comunista; mi ordinò di girare più
spezzoni e di cambiare il film. Quando ho educatamente rifiutato, lui stesso ha deciso di cambiare il film’. Le
alterazioni post-produzione inclusero ulteriori tagli ed un nuovo doppiaggio del film di Rinzoli, risultando in una
grande varietà di versioni differenti in circolazione. Jons inoltre modificò il titolo del film a seconda del luogo in
cui questo veniva proiettato, alterando drasticamente il suo significato in molte nazioni. Il distributore insistette
inoltre nell’aggiunta di una sequenza onirica totalmente estranea (proveniente da un film che Rinzoli stava
girando in quel momento), di numerose scene hard e di più sangue nei tanti omicidi presenti nel film”.
Jamie Shovlin è nato nel 1978 a Leicester, nel Regno Unito. Vive e lavora a Londra, dove ha compiuto i propri studi artistici al Royal College
of Art. Tra le mostre personali si segnalano nel 2006 “In Search of Perfect Harmony” alla Tate Britain e “Lustfaust: A Folk Anthology 1976-
1981”, presso la Freight & Volume Gallery di New York, nel 2007 “A Dream Deferred” alla Haunch of Venison di Londra, nel 2009 “The
Nature of Our Business” presso Outpost a Norwich. In Italia ha partecipato alla sezione Present/Future di Artissima nel 2007 ed eseguito la
performance Lustfaust al MADRE di Napoli nel 2008. L’artista è stato presente in mostre collettive organizzate presso l’ICA di Londra (2006),
il Manchester Museum (2007), l’IKSV di Istanbul nel 2009.
La mostra “Hiker Meat” di Jamie Shovlin è un evento promosso da Roma Capitale, Assessorato alle
Politiche Culturali e della Comunicazione – Sovraintendenza ai Beni Culturali
In collaborazione con
Un ringraziamento particolare a
Haunch of Venison
unosunove arte contemporanea
25
ottobre 2010
Jamie Shovlin – Hiker Meat
Dal 25 ottobre 2010 al 13 marzo 2011
arte contemporanea
Location
MACRO – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI ROMA
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Roma, Via Nizza, 138, (Roma)
Biglietti
MACROTICKET: MACRO + MACROTestaccio, Intero: € 11,00; Ridotto: € 9,00. Valido 7 giorni
(acquistando il biglietto al MACRO si ha la possibilità di visitare anche il MACRO TESTACCIO nell'arco di 7 giorni)
Per i cittadini residenti nel Comune di Roma: Intero € 10,00; Ridotto € 8,00
Orario di apertura
martedì - domenica 11-22 (la biglietteria chiude alle 21) Chiuso il lunedì
Vernissage
25 Ottobre 2010, ore 19
Editore
ELECTA
Ufficio stampa
ZETEMA
Ufficio stampa
ELECTA
Autore
Curatore