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Jan Jakub Kotík – 60 watt max
In occasione della sua prima personale in Italia, nello spazio della Galleria Estro, Jan Jakub Kotík presenta un nuovo progetto che raccoglie le sue riflessioni degli ultimi anni ed allarga l’orizzonte dei lavori precedenti.
Attraverso tre installazioni, riferite esplicitamente alla relazione tra business governativo e militare e ambiente domestico, l’artista metaforizza con acume e ironia il rapporto specifico tra le strutture di pote
Comunicato stampa
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In occasione della sua prima personale in Italia, nello spazio della Galleria Estro, Jan Jakub Kotík presenta un nuovo progetto che raccoglie le sue riflessioni degli ultimi anni ed allarga l’orizzonte dei lavori precedenti.
Attraverso tre installazioni, riferite esplicitamente alla relazione tra business governativo e militare e ambiente domestico, l’artista metaforizza con acume e ironia il rapporto specifico tra le strutture di potere. Dal punto di vista formale e da quello concettuale le opere di Jan Jakub Kotík rappresentano una denuncia della corrispondenza diretta, e spesso celata, tra interessi economici e politici, riferendo in particolare la sua critica verso la società americana e verso multinazionali del potere quali la General Electric o la Motorola.
Il lavoro dell’artista americano parte dall’osservazione empirica del fatto che sia gli elettrodomestici sia gli armamenti militari hanno a che fare con qualità come la forza, l’affidabilità, l’efficienza e la velocità, in tutte le forme e nei meccanismi dei prodotti per cui sono realizzati. Le connessioni tra società che producono materiali di uso domestico e quelle che producono armamenti militari sono indagate nel lavoro di Jan Jakub Kotík, non solo come metafore concettuali, ma anche come condizioni che rendono possibile una forte influenza da parte di certe multinazionali e di certi valori sulla società americana.
Jan Jakub Kotík è nato a Buffalo (New York) nel 1972. Vive e lavora a Praga.
Attraverso tre installazioni, riferite esplicitamente alla relazione tra business governativo e militare e ambiente domestico, l’artista metaforizza con acume e ironia il rapporto specifico tra le strutture di potere. Dal punto di vista formale e da quello concettuale le opere di Jan Jakub Kotík rappresentano una denuncia della corrispondenza diretta, e spesso celata, tra interessi economici e politici, riferendo in particolare la sua critica verso la società americana e verso multinazionali del potere quali la General Electric o la Motorola.
Il lavoro dell’artista americano parte dall’osservazione empirica del fatto che sia gli elettrodomestici sia gli armamenti militari hanno a che fare con qualità come la forza, l’affidabilità, l’efficienza e la velocità, in tutte le forme e nei meccanismi dei prodotti per cui sono realizzati. Le connessioni tra società che producono materiali di uso domestico e quelle che producono armamenti militari sono indagate nel lavoro di Jan Jakub Kotík, non solo come metafore concettuali, ma anche come condizioni che rendono possibile una forte influenza da parte di certe multinazionali e di certi valori sulla società americana.
Jan Jakub Kotík è nato a Buffalo (New York) nel 1972. Vive e lavora a Praga.
07
febbraio 2004
Jan Jakub Kotík – 60 watt max
Dal 07 febbraio al 27 marzo 2004
arte contemporanea
Location
GALLERIA ESTRO
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Padova, Via San Prosdocimo, 30, (Padova)
Orario di apertura
dal martedì al sabato dalle ore 16 alle 19,30
Vernissage
7 Febbraio 2004, ore 18