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Jan Knap
Saranno esposte 60 opere di diversi anni, a partire dagli anni ’80 fino ad oggi, tra le quali figura l’opera più grande dipinta da Knap (cm 260×390, del 2001/2007).
Comunicato stampa
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Promossa da: Comune di Spoleto, Galleria Civica d'Arte Moderna di Spoleto, I.N.A.C., Istituto Nazionale D'Arte Contemporanea.
Realizzazione: I.N.A.C., Istituto Nazionale D'Arte Contemporanea con la collaborazione Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea
Catalogo: Edizioni Verso l'Arte, Collana Musei, 128 pagine, a colori. Testi italiano e inglese di: Giovanna Barbero, Giorgio Flamini, Assessore Valorizzazione e promozione dei Beni e delle Attività Culturali e Turistiche del Comune di Spoleto, Anselmo Villata, Presidente I.N.A.C.; antologia recente di testi critici
Opere: saranno esposte 60 opere di diversi anni, a partire dagli anni '80 fino ad oggi, tra le quali figura l'opera piu' grande dipinta da Knap (cm 260x390, del 2001/2007).
Artista: Jan Knap nasce a Chrudim, Repubblica Ceca, nel 1949. Ha studiato architettura a Praga e pittura all'Accademia delle Belle Arti di Düsseldorf nel 1970-'72. Negli anni Settanta si e' trasferito negli Stati Uniti (vi e' rimasto dal 1972 al 1982, vivendo per lo piu' a New York). Verso la fine degli anni Settanta ha fondato con Milan Kunc e Peter Angermann, il Gruppo Normal; un raggruppamento anomalo che riuniva tre artisti residenti, rispettivamente, Kunc a Colonia, Angermann a Norimberga e infine Knap, almeno ufficialmente, a Chrudim e New York. L'intenzione di questo gruppo era quella di superare la rigidità della ricerca concettuale in favore di una pittura plastica, per nulla complessa, verso una sorta di -primitivismo-. Negli anni Ottanta il pellegrinaggio di Knap prosegue attraverso tappe significative: studia teologia a Roma dal 1982 al 1984, dal 1984 al 1989 vive e lavora invece a Colonia, infine dall'89 al '92 si trasferisce a Modena. In ultimo, dall'Italia si e' nuovamente trasferito nel paese natale. Quest'artista unico e inimitabile ha vissuto e lavorato nella cittadina di Zelec, fino a tre anni fa. Oggi vive e lavora a Planá (Repubblica Ceca).
Mostra: La mostra di Jan Knap esce dagli schemi imposti dall'attualità dell'arte, poiche' esula dai concettualismi o da qualsiasi tendenze di mode in atto. Nelle sue opere le immagini sono caratterizzate dall'immediatezza della percezione, della forma e del colore, dalla gradevolezza della fruizione. Lo sottolinea Anselmo Villata, Presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea, nella sua introduzione al libro: -...È impossibile non amare le opere di Knap, perche' la loro iconografia, le loro forme, i loro colori, appartengono alla coscienza di ognuno, alla parte incontaminata ancora legata ai valori dell'innocenza. Entrare in un ambiente dove sono esposte le opere di Knap si percepisce una certa sacralità; e' come entrare in un tempio e non importa di quale fede religiosa perche' e' soprattutto quella intima e individuale che si trova espressa sulle tele. .... È piacevole la compagnia dei suoi dipinti, che trasmettono energie pacificatrici e rasserenano la mente attraverso lo sguardo di mondi, se pure inconsciamente, desiderati, incontaminati dalle cattiverie di varia natura. Le opere raggruppate per questa occasione parlano da sole e tracciano la sinopia di un grande sentimento d'Amore di cui l'uomo attuale e' raramente capace...-. Cosi' pure ribadisce Giorgio Flamini, Assessore Valorizzazione e promozione dei Beni e delle Attività Culturali e Turistiche del Comune di Spoleto: -...Portare in Umbria, nella patria dell'iconografia sacra, nella terra di Francesco le Madonne e le figure dei pittori del quattrocento, rivisitate da Jan Knap, e' una sfida interessante. È come sottoporre la sua -pittura angelica- alla potenza di un reagente o, piu' brutalmente, alla macchina della verità.
... E allora le cose diventano segni, segni da cogliere e da accogliere mentre il rapporto tra le cose e la figura umana crea un'attesa, un ascolto di qualche evento che non si rappresenta ma sta per accadere. Tutto cio' che e' presente, visibile, reale e' in funzione di questa attesa. Di cui non si sa nulla. Di cui non si dice nulla...-.
Realizzazione: I.N.A.C., Istituto Nazionale D'Arte Contemporanea con la collaborazione Giampiero Biasutti Arte Moderna e Contemporanea
Catalogo: Edizioni Verso l'Arte, Collana Musei, 128 pagine, a colori. Testi italiano e inglese di: Giovanna Barbero, Giorgio Flamini, Assessore Valorizzazione e promozione dei Beni e delle Attività Culturali e Turistiche del Comune di Spoleto, Anselmo Villata, Presidente I.N.A.C.; antologia recente di testi critici
Opere: saranno esposte 60 opere di diversi anni, a partire dagli anni '80 fino ad oggi, tra le quali figura l'opera piu' grande dipinta da Knap (cm 260x390, del 2001/2007).
Artista: Jan Knap nasce a Chrudim, Repubblica Ceca, nel 1949. Ha studiato architettura a Praga e pittura all'Accademia delle Belle Arti di Düsseldorf nel 1970-'72. Negli anni Settanta si e' trasferito negli Stati Uniti (vi e' rimasto dal 1972 al 1982, vivendo per lo piu' a New York). Verso la fine degli anni Settanta ha fondato con Milan Kunc e Peter Angermann, il Gruppo Normal; un raggruppamento anomalo che riuniva tre artisti residenti, rispettivamente, Kunc a Colonia, Angermann a Norimberga e infine Knap, almeno ufficialmente, a Chrudim e New York. L'intenzione di questo gruppo era quella di superare la rigidità della ricerca concettuale in favore di una pittura plastica, per nulla complessa, verso una sorta di -primitivismo-. Negli anni Ottanta il pellegrinaggio di Knap prosegue attraverso tappe significative: studia teologia a Roma dal 1982 al 1984, dal 1984 al 1989 vive e lavora invece a Colonia, infine dall'89 al '92 si trasferisce a Modena. In ultimo, dall'Italia si e' nuovamente trasferito nel paese natale. Quest'artista unico e inimitabile ha vissuto e lavorato nella cittadina di Zelec, fino a tre anni fa. Oggi vive e lavora a Planá (Repubblica Ceca).
Mostra: La mostra di Jan Knap esce dagli schemi imposti dall'attualità dell'arte, poiche' esula dai concettualismi o da qualsiasi tendenze di mode in atto. Nelle sue opere le immagini sono caratterizzate dall'immediatezza della percezione, della forma e del colore, dalla gradevolezza della fruizione. Lo sottolinea Anselmo Villata, Presidente dell'Istituto Nazionale d'Arte Contemporanea, nella sua introduzione al libro: -...È impossibile non amare le opere di Knap, perche' la loro iconografia, le loro forme, i loro colori, appartengono alla coscienza di ognuno, alla parte incontaminata ancora legata ai valori dell'innocenza. Entrare in un ambiente dove sono esposte le opere di Knap si percepisce una certa sacralità; e' come entrare in un tempio e non importa di quale fede religiosa perche' e' soprattutto quella intima e individuale che si trova espressa sulle tele. .... È piacevole la compagnia dei suoi dipinti, che trasmettono energie pacificatrici e rasserenano la mente attraverso lo sguardo di mondi, se pure inconsciamente, desiderati, incontaminati dalle cattiverie di varia natura. Le opere raggruppate per questa occasione parlano da sole e tracciano la sinopia di un grande sentimento d'Amore di cui l'uomo attuale e' raramente capace...-. Cosi' pure ribadisce Giorgio Flamini, Assessore Valorizzazione e promozione dei Beni e delle Attività Culturali e Turistiche del Comune di Spoleto: -...Portare in Umbria, nella patria dell'iconografia sacra, nella terra di Francesco le Madonne e le figure dei pittori del quattrocento, rivisitate da Jan Knap, e' una sfida interessante. È come sottoporre la sua -pittura angelica- alla potenza di un reagente o, piu' brutalmente, alla macchina della verità.
... E allora le cose diventano segni, segni da cogliere e da accogliere mentre il rapporto tra le cose e la figura umana crea un'attesa, un ascolto di qualche evento che non si rappresenta ma sta per accadere. Tutto cio' che e' presente, visibile, reale e' in funzione di questa attesa. Di cui non si sa nulla. Di cui non si dice nulla...-.
05
luglio 2008
Jan Knap
Dal 05 luglio al 31 agosto 2008
arte contemporanea
Location
PALAZZO COLLICOLA ARTI VISIVE – MUSEO CARANDENTE
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Spoleto, Via Loreto Vittori, 11, (Perugia)
Vernissage
5 Luglio 2008, ore 18
Autore
Curatore