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Janieta Eyre
Janieta Eyre propone immagini con un corpo completamente ripensato, un continuo scambio di identità, un gioco umano tra copia ed originale
Comunicato stampa
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Janieta Eyre propone immagini con un corpo completamente ripensato, un continuo scambio di identità, un gioco umano tra copia ed originale, tra positivo e negativo, che interviene con una forma quasi maniacale di travestimento, con una propensione al linguaggio della follia.
Originalissimi i suoi interni, carichi di dettagli e densi di materie estrapolate dal sogno, una dimensione sospesa tra il diurno e il notturno della mente allucinata. E’ un’immagine fortemente contemporanea quella di Janieta Eyre, consapevole di una realtà in cui sono saltate tutte le regole, in cui prendono corpo desideri e fantasmi.
Soggetto e oggetto delle sue opere Janieta Eyre costruisce una realtà senza coordinate, occhi fissi o bendati, labbra serrate, braccia abbandonate lungo il corpo, figure diafane che si mostrano nella loro apparente immobilità, una serie di visioni che diventano specchio di un’autobiografia che dipende più dalla possibilità di voler essere qualcun altro che non dalla realtà della propria condizione.
Ancora una volta la bnd tomasorenoldibracco contemporaryartvision sceglie un percorso alieno per un’artista anche così nota; per questa prima personale milanese di Janieta Eyre, saranno esposte al pubblico, per la prima volta, le opere della serie Rehearsals (1993-1994), in cui la propria morte, vissuta come ‘prova’, ripetutamente, è la vera protagonista.
Janieta Eyre nasce a Londra nel 1966, vive e lavora a Toronto.
bnd tomasorenoldibracco contemporaryartvision presenta una retrospettiva della sua opera: da Rehearsals (1993-1994), serie di immagini di suicidi od assassinii ad Incarnations (1995), indagine sull’identità ed il tema del doppio; da Lady Lazarus (1999-2000), liberamente ispirata all’omonimo poema di Sylvia Plath, a Motherhood (2002) fino all’ultima serie What I haven’t told you (2004-2005)
Originalissimi i suoi interni, carichi di dettagli e densi di materie estrapolate dal sogno, una dimensione sospesa tra il diurno e il notturno della mente allucinata. E’ un’immagine fortemente contemporanea quella di Janieta Eyre, consapevole di una realtà in cui sono saltate tutte le regole, in cui prendono corpo desideri e fantasmi.
Soggetto e oggetto delle sue opere Janieta Eyre costruisce una realtà senza coordinate, occhi fissi o bendati, labbra serrate, braccia abbandonate lungo il corpo, figure diafane che si mostrano nella loro apparente immobilità, una serie di visioni che diventano specchio di un’autobiografia che dipende più dalla possibilità di voler essere qualcun altro che non dalla realtà della propria condizione.
Ancora una volta la bnd tomasorenoldibracco contemporaryartvision sceglie un percorso alieno per un’artista anche così nota; per questa prima personale milanese di Janieta Eyre, saranno esposte al pubblico, per la prima volta, le opere della serie Rehearsals (1993-1994), in cui la propria morte, vissuta come ‘prova’, ripetutamente, è la vera protagonista.
Janieta Eyre nasce a Londra nel 1966, vive e lavora a Toronto.
bnd tomasorenoldibracco contemporaryartvision presenta una retrospettiva della sua opera: da Rehearsals (1993-1994), serie di immagini di suicidi od assassinii ad Incarnations (1995), indagine sull’identità ed il tema del doppio; da Lady Lazarus (1999-2000), liberamente ispirata all’omonimo poema di Sylvia Plath, a Motherhood (2002) fino all’ultima serie What I haven’t told you (2004-2005)
01
dicembre 2005
Janieta Eyre
Dal primo dicembre 2005 al 16 febbraio 2006
arte contemporanea
Location
BND TOMASORENOLDIBRACCO CONTEMPORARYARTVISION
Milano, Via Pietro Calvi, 18/1, (Milano)
Milano, Via Pietro Calvi, 18/1, (Milano)
Orario di apertura
dal martedì al sabato 10.30-19.30
Vernissage
1 Dicembre 2005, ore 19
Autore
Curatore