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Janine von Thüngen – Mama
In mostra 15 opere della scultrice tedesca Janine von Thüngen, realizzate in vari materiali e tecniche, e una installazione sonora. Suono e voce ricorrono nella produzione artistica della Thüngen. In questi ultimi lavori le sculture “prendono corpo dalla pronuncia della parola MADRE”.
Comunicato stampa
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In mostra l'ultimo ciclo di lavori della scultrice tedesca Janine von Thüngen, nata a Monaco nel 1964 e residente a Roma da diversi anni.
Quindici le opere presentate tra disegni e sculture realizzate in diversi materiali e tecniche (legno, alluminio, cera, ottone, etc.) e una installazione sonora.
Suono e voce ricorrono nella produzione artistica della von Thüngen; in alcune sue installazioni sono parte integrante dell'opera, mentre in questi ultimi lavori hanno un ruolo centrale.
La voce, al pari dell'impronta digitale o dell'iride dell’occhio, caratterizza in modo unico l'individuo. L'emissione di un suono o di una parola ha inoltre la valenza di una performance: è qui e adesso, è un momento irripetibile.
In un rapporto di reciprocità il suono come scultura penetra lo spazio e lo occupa seppure per un tempo finito mentre la scultura, divenuta traccia persistente del suono, ne conserva concretamente la suggestione.
E' da queste riflessioni che nascono gli ultimi lavori della von Thüngen, con un elemento aggiuntivo definito. La sua ricerca non ruota attorno ad un suono qualunque: la scultura prende corpo, è generata, "partorita" dalla pronuncia della parola MADRE ("mutter", "mama", "mother", "mamma", "mom", "maman", ...).
MAMA come impronta emotiva comune della prima esperienza di relazione tra il sé e l'altro. MAMA come la madre di tutte le relazioni.
JANINE VON THÜNGEN
Nasce a Monaco nel 1964. Dal 2000 vive e lavora a Roma.
Comincia la sua carriera studiando nell'atelier dello scultore Nicolai Tregor a Monaco di Baviera. Successivamente lavora come costumista per diversi teatri dell'Opera europei partecipando ad oltre 25 produzioni.
Negli anni Novanta, a New York, lavora in uno studio di scultura dove impara a fare le fusioni. Nel 1997 realizza il "New York Project": 100 piccoli ritratti di passanti incontrati nelle strade di Manhattan, eseguiti in argilla e poi fusi in bronzo, esposti recentemente alla mostra "Babel" nel Museo Botanique di Bruxelles (2013) e prima ancora al Museo d'Arte Moderna di Lille (2012).
Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia.
Numerose le mostra in Italia e all'estero (Torino, Roma, Bologna, Miami, New York, Bruxelles, Londra, Parigi, Vienna, etc.).
Il lavoro di Janine von Thüngen rispecchia una realtà caratterizzata da contrasti, contraddizioni, paradossi, con i quali conviviamo. Il suo fare artistico procede prevedendo la compresenza di significati contrapposti e continui rimandi alla dualità: vita-morte, acqua-terra, maschile-femminile.
Sue opere si trovano nelle collezioni pubbliche quali il Museo Centro Arte Contemporanea di Cavalese, il Parco Pubblico di Schloss Ziethen (Germania), il Gartenpark di Amburgo e l'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.
Quindici le opere presentate tra disegni e sculture realizzate in diversi materiali e tecniche (legno, alluminio, cera, ottone, etc.) e una installazione sonora.
Suono e voce ricorrono nella produzione artistica della von Thüngen; in alcune sue installazioni sono parte integrante dell'opera, mentre in questi ultimi lavori hanno un ruolo centrale.
La voce, al pari dell'impronta digitale o dell'iride dell’occhio, caratterizza in modo unico l'individuo. L'emissione di un suono o di una parola ha inoltre la valenza di una performance: è qui e adesso, è un momento irripetibile.
In un rapporto di reciprocità il suono come scultura penetra lo spazio e lo occupa seppure per un tempo finito mentre la scultura, divenuta traccia persistente del suono, ne conserva concretamente la suggestione.
E' da queste riflessioni che nascono gli ultimi lavori della von Thüngen, con un elemento aggiuntivo definito. La sua ricerca non ruota attorno ad un suono qualunque: la scultura prende corpo, è generata, "partorita" dalla pronuncia della parola MADRE ("mutter", "mama", "mother", "mamma", "mom", "maman", ...).
MAMA come impronta emotiva comune della prima esperienza di relazione tra il sé e l'altro. MAMA come la madre di tutte le relazioni.
JANINE VON THÜNGEN
Nasce a Monaco nel 1964. Dal 2000 vive e lavora a Roma.
Comincia la sua carriera studiando nell'atelier dello scultore Nicolai Tregor a Monaco di Baviera. Successivamente lavora come costumista per diversi teatri dell'Opera europei partecipando ad oltre 25 produzioni.
Negli anni Novanta, a New York, lavora in uno studio di scultura dove impara a fare le fusioni. Nel 1997 realizza il "New York Project": 100 piccoli ritratti di passanti incontrati nelle strade di Manhattan, eseguiti in argilla e poi fusi in bronzo, esposti recentemente alla mostra "Babel" nel Museo Botanique di Bruxelles (2013) e prima ancora al Museo d'Arte Moderna di Lille (2012).
Nel 2011 partecipa alla Biennale di Venezia, Padiglione Italia.
Numerose le mostra in Italia e all'estero (Torino, Roma, Bologna, Miami, New York, Bruxelles, Londra, Parigi, Vienna, etc.).
Il lavoro di Janine von Thüngen rispecchia una realtà caratterizzata da contrasti, contraddizioni, paradossi, con i quali conviviamo. Il suo fare artistico procede prevedendo la compresenza di significati contrapposti e continui rimandi alla dualità: vita-morte, acqua-terra, maschile-femminile.
Sue opere si trovano nelle collezioni pubbliche quali il Museo Centro Arte Contemporanea di Cavalese, il Parco Pubblico di Schloss Ziethen (Germania), il Gartenpark di Amburgo e l'Ospedale Pediatrico Bambin Gesù di Roma.
10
ottobre 2014
Janine von Thüngen – Mama
Dal 10 ottobre al 15 novembre 2014
arte contemporanea
Location
Maja Arte Contemporanea
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Roma, Via Di Monserrato, 30, (Roma)
Orario di apertura
martedì - venerdì h. 15-20
sabato h. 11-13 / 15-19,30
chiuso lunedì e festivi; altri orari su appuntamento
Vernissage
10 Ottobre 2014, ore 17-20,30
Autore
Curatore