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Japan Calling
Japan Calling, mostra di dieci artisti giapponesi. Per gli artisti giapponesi l’arte e la filosofia si fondono quasi in un’unica disciplina. vengono espressi pensieri, personalità background culturale e creativo.
Comunicato stampa
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Chie Art Gallery
Presenta
JAPAN CALLING
Chigawa Yuko | Eto Izumi | Kishiya Masumi (Mana) |Kugimiya Hiroshi | Matsushita Takaya | Mizumura Rine |
Osawa Yohei (Pen) | Kobayashi Sayuri | Nakata Tetsuji | Yamabuki Nori
Chie Art Gallery è lieta di presentare Japan Calling, mostra collettiva di artisti giapponesi, Chigawa Yuko, Eto Izumi, Kishiya Masumi (Mana), Kugimiya Hiroshi, Matsushita Takaya, Mizumura Rine, Osawa Yohei (Pen), Kobayashi Sayuri, Nakata Tetsuji, Yamabuki Nori, dal 14 gennaio 2014 al 31 gennaio 2014, con opening il giorno 14 gennaio alle ore 18.30 presso Chie Art Gallery.
Japan Calling. Per la prima volta dalla apertura del 2009 Chie Art Gallery ospiterà artisti del Giappone, terra natale di Chie Yoshioka, Direttrice di Chie Art Gallery. Tra le opere presenti in mostra, “Requiem” di Matsushita Takaya, dedicata alle vittime della radioattività. L’artista, nato a Nagasaki, in base ai racconti della nonna, porta sempre con sé l’esperienza del bombardamento atomico del 1945. Trasmette sulla tela sentimenti e pensieri difficilmente esprimibili con le parole.
Yamabuki Nori trasmette la propria visione della vita con il suo processo evolutivo. L’artista, con la meditazione e i conseguenti deja vu e jamais vu, elabora a livello metafisico nuove espressioni d’arte. Kobayashi Sayuri esprime la forza della mente, che crea immagini dove il corpo, visto come guscio protettore, scompare completamente e diventa pensiero, raggiungendo la piena libertà. Osawa Yohei (Pen) ci presenta i suoi disegni, rivisitati con la tecnica dell’arte digitale. Essi derivano da un libro illustrato. Con queste opere l’artista desidera trasmettere le persone e il filo sottile che l’amore lega tra loro. Kishiya Masumi (Mana) s’ispira ai miti dell’Asia con la rappresentazione delle creature della terra e del cielo. Nelle sue opere ritroviamo i colori e l’armonia dell’universo. Eto Izumi apre col disegno una finestra sul mondo; partendo dal bianco della tela crea un mondo a sé, che tenta di comunicare al prossimo, cercando la sua strada nell’arte. Kugimiya Hiroshi ci mostra la bellezza della natura: sotto la luce della luna e, con l’influsso benefico dell’acqua e del riflesso della luce, non vi sono avversioni tra le creature viventi. Tutto è pacificato da un’atmosfera di placida serenità. Mizumura Rine si ispira alla musica e al cinema. Sulla tela riporta delle immagini, come fotogrammi cinematografici, con personaggi, oggetti e ambientazioni, dando sfogo alla più fervida fantasia, riportando su tela delle vere e proprie allegorie. Nakata Tetsuji cerca di esprimere l’animo delle donne, che rappresenta con pochi tratti leggeri a matita, sottolineandone la solitudine e la sofferenza. Interpreta quindi, da uomo, un universo al femminile.
Chigawa Yuko dipinge il silenzio della mente umana, che si proietta continuamente nel passato e nel futuro.
Per l’artista giapponese l’arte e la filosofia si fondono quasi in un’unica disciplina. Con l’opera d’arte si esprimono inevitabilmente il pensiero proprio e unico dell’artista, la sua personalità e di conseguenza il mondo dell’artista e il suo background. (Giorgia Cattoretti)
Presenta
JAPAN CALLING
Chigawa Yuko | Eto Izumi | Kishiya Masumi (Mana) |Kugimiya Hiroshi | Matsushita Takaya | Mizumura Rine |
Osawa Yohei (Pen) | Kobayashi Sayuri | Nakata Tetsuji | Yamabuki Nori
Chie Art Gallery è lieta di presentare Japan Calling, mostra collettiva di artisti giapponesi, Chigawa Yuko, Eto Izumi, Kishiya Masumi (Mana), Kugimiya Hiroshi, Matsushita Takaya, Mizumura Rine, Osawa Yohei (Pen), Kobayashi Sayuri, Nakata Tetsuji, Yamabuki Nori, dal 14 gennaio 2014 al 31 gennaio 2014, con opening il giorno 14 gennaio alle ore 18.30 presso Chie Art Gallery.
Japan Calling. Per la prima volta dalla apertura del 2009 Chie Art Gallery ospiterà artisti del Giappone, terra natale di Chie Yoshioka, Direttrice di Chie Art Gallery. Tra le opere presenti in mostra, “Requiem” di Matsushita Takaya, dedicata alle vittime della radioattività. L’artista, nato a Nagasaki, in base ai racconti della nonna, porta sempre con sé l’esperienza del bombardamento atomico del 1945. Trasmette sulla tela sentimenti e pensieri difficilmente esprimibili con le parole.
Yamabuki Nori trasmette la propria visione della vita con il suo processo evolutivo. L’artista, con la meditazione e i conseguenti deja vu e jamais vu, elabora a livello metafisico nuove espressioni d’arte. Kobayashi Sayuri esprime la forza della mente, che crea immagini dove il corpo, visto come guscio protettore, scompare completamente e diventa pensiero, raggiungendo la piena libertà. Osawa Yohei (Pen) ci presenta i suoi disegni, rivisitati con la tecnica dell’arte digitale. Essi derivano da un libro illustrato. Con queste opere l’artista desidera trasmettere le persone e il filo sottile che l’amore lega tra loro. Kishiya Masumi (Mana) s’ispira ai miti dell’Asia con la rappresentazione delle creature della terra e del cielo. Nelle sue opere ritroviamo i colori e l’armonia dell’universo. Eto Izumi apre col disegno una finestra sul mondo; partendo dal bianco della tela crea un mondo a sé, che tenta di comunicare al prossimo, cercando la sua strada nell’arte. Kugimiya Hiroshi ci mostra la bellezza della natura: sotto la luce della luna e, con l’influsso benefico dell’acqua e del riflesso della luce, non vi sono avversioni tra le creature viventi. Tutto è pacificato da un’atmosfera di placida serenità. Mizumura Rine si ispira alla musica e al cinema. Sulla tela riporta delle immagini, come fotogrammi cinematografici, con personaggi, oggetti e ambientazioni, dando sfogo alla più fervida fantasia, riportando su tela delle vere e proprie allegorie. Nakata Tetsuji cerca di esprimere l’animo delle donne, che rappresenta con pochi tratti leggeri a matita, sottolineandone la solitudine e la sofferenza. Interpreta quindi, da uomo, un universo al femminile.
Chigawa Yuko dipinge il silenzio della mente umana, che si proietta continuamente nel passato e nel futuro.
Per l’artista giapponese l’arte e la filosofia si fondono quasi in un’unica disciplina. Con l’opera d’arte si esprimono inevitabilmente il pensiero proprio e unico dell’artista, la sua personalità e di conseguenza il mondo dell’artista e il suo background. (Giorgia Cattoretti)
14
gennaio 2014
Japan Calling
Dal 14 al 31 gennaio 2014
arte contemporanea
Location
CHIE ART GALLERY
Milano, Viale Premuda, 27, (Milano)
Milano, Viale Premuda, 27, (Milano)
Orario di apertura
da martedì alla domenica, ore 11.30 - 19.00
Vernissage
14 Gennaio 2014, ore 18.30
Autore
Curatore