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Jari Silomäki – Alienation and other stories
Per la sua seconda personale da Galica Jari Silomäki presenta tre nuove serie fotografiche in cui mette in relazione in modo intensamente poetico e suggestivo luoghi, persone, fatti personali ed eventi politici di rilevanza mondiale.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Galica inaugura la nuova stagione espositiva con una mostra personale di Jari Silomäki in cui l'artista finlandese espone tre diverse serie fotografiche.
Ordinary towns on ordinary days è stata realizzata nelle principali città Europee fotografando persone, palazzi, paesaggi e costruzioni con un'estetica di guerra. Parigi, Belgrado, Berlino, Helsinki, Mosca ci appaiono avvolte in quell'atmosfera fumosa e caotica che segue un bombardamento aereo. Una visione ravvicinata ci rivela però che sono state scattate tra il 2007 e il 2008: il predeterminato “punto di vista” della violenza ha trasformato ai nostri occhi una tranquilla domenica di Helsinki nel caos di una città sotto assedio. Soffermandoci su queste fotografie gli interrogativi sorgono inevitabili: quello che ci viene mostrato è reale? Il mondo che ci viene proposto ogni giorno fermato in milioni di immagini è soltanto il frutto di una specifica predisposizione mentale? E ancora, gli occhi di un fotografo che opera in una zona di crisi sono pre-programmati a vedere la violenza?
Alienation stories è una serie fotografica che ha come tema i meccanismi di difesa. In ogni singola immagine c'è la storia di una persona che rifugge la realtà per nascondersi in un universo parallelo, che per proteggersi ha ricostruito la sua esistenza basandola su una finzione. I protagonisti di ciascuna immagine hanno storie differenti e vengono da diverse classi sociali ma tutti fuggono da qualcosa:da una esistenza che non riconoscono più, da un passato di soldati o da un presente da veterani, dalla paura della morte o da quella di vivere, dalla estenuante ricerca della perfezione.... Ciascuna storia è raccontata in prima persona dal suo protagonista, quasi fosse un autoritratto, con un approccio che tende ad annullare la distanza con lo spettatore.
My weather diary è invece una sorta di diario visivo e scritturale. Fin dal 2001 infatti l'artista scatta ogni giorno una fotografia su cui poi annota riflessioni intense e poetiche, mettendo in relazione in maniera estremamente suggestiva i luoghi ritratti con eventi importanti per lui a livello personale, oppure con eventi politici di rilevanza mondiale.
Ordinary towns on ordinary days è stata realizzata nelle principali città Europee fotografando persone, palazzi, paesaggi e costruzioni con un'estetica di guerra. Parigi, Belgrado, Berlino, Helsinki, Mosca ci appaiono avvolte in quell'atmosfera fumosa e caotica che segue un bombardamento aereo. Una visione ravvicinata ci rivela però che sono state scattate tra il 2007 e il 2008: il predeterminato “punto di vista” della violenza ha trasformato ai nostri occhi una tranquilla domenica di Helsinki nel caos di una città sotto assedio. Soffermandoci su queste fotografie gli interrogativi sorgono inevitabili: quello che ci viene mostrato è reale? Il mondo che ci viene proposto ogni giorno fermato in milioni di immagini è soltanto il frutto di una specifica predisposizione mentale? E ancora, gli occhi di un fotografo che opera in una zona di crisi sono pre-programmati a vedere la violenza?
Alienation stories è una serie fotografica che ha come tema i meccanismi di difesa. In ogni singola immagine c'è la storia di una persona che rifugge la realtà per nascondersi in un universo parallelo, che per proteggersi ha ricostruito la sua esistenza basandola su una finzione. I protagonisti di ciascuna immagine hanno storie differenti e vengono da diverse classi sociali ma tutti fuggono da qualcosa:da una esistenza che non riconoscono più, da un passato di soldati o da un presente da veterani, dalla paura della morte o da quella di vivere, dalla estenuante ricerca della perfezione.... Ciascuna storia è raccontata in prima persona dal suo protagonista, quasi fosse un autoritratto, con un approccio che tende ad annullare la distanza con lo spettatore.
My weather diary è invece una sorta di diario visivo e scritturale. Fin dal 2001 infatti l'artista scatta ogni giorno una fotografia su cui poi annota riflessioni intense e poetiche, mettendo in relazione in maniera estremamente suggestiva i luoghi ritratti con eventi importanti per lui a livello personale, oppure con eventi politici di rilevanza mondiale.
18
settembre 2009
Jari Silomäki – Alienation and other stories
Dal 18 settembre al 21 novembre 2009
fotografia
Location
GALICA ARTECONTEMPORANEA
Milano, Viale Bligny, 41, (Milano)
Milano, Viale Bligny, 41, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a venerdì ore 10-13 e 15-19, sabato dalle 14 alle 19
Vernissage
18 Settembre 2009, ore 18
Autore