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Jasa / Elena Armellini – L’eccezione dell’infanzia
“L’eccezione dell’infanzia” intende riportare alla luce e sviscerare, attraverso l’opera dei due giovani artisti Jasa e Elena Armellini, un mondo fatto di immagini, luoghi, oggetti sepolti e ritrovati: il mondo dell’infanzia
Comunicato stampa
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"Con l'arte, l'uomo accede ai mondi che appartengono alla natura, ma sui quali non tutti riescono a gettare lo sguardo che è forse proprio solo dei bambini, dei pazzi, dei primitivi […]".
L'esperienza dell'infanzia è un evento unico e irrepetibile durante il quale il mondo e le cose vivono confusi con l'io e la percezione che si ha della realtà è deformata, non autentica: come l'arte, l'infanzia è il luogo dell'irrazionale, della creatività più libera e selvaggia. In questa dimensione l'uomo è incluso e allo stesso tempo escluso dal mondo, vive a metà strada tra il reale e l'immaginario in una zona di anomia, di non definizione in cui fondamentale è la presenza dell'adulto con il ruolo di tutore e di guida. Nell'adolescenza, ci si libera, in maniera più o meno problematica, e spesso con spirito ribelle, dell'egida adulta per sviluppare una propria personalità, un proprio io.
I ricordi che serbiamo dell'infanzia sono spesso evanescenti e sbiaditi e si presentano a noi come frammenti confusi e disorganici, come una sorta di irrisolto puzzle.
"L'eccezione dell'infanzia" intende riportare alla luce e sviscerare, attraverso l'opera dei due giovani artisti Jasa e Elena Armellini, un mondo fatto di immagini, luoghi, oggetti sepolti e ritrovati: il mondo dell'infanzia.
Elena Armellini (Venezia 1982) realizza sculture in peluche di piccoli e fantastici animaletti, una sorta di fossili, ataviche creature dalle fattezze di innocui giochi, ironicamente disposti in una vetrina. L'artista, scavando nella memoria e portando alla luce i reperti del passato, compie un percorso interiore volto a risalire alle origini del proprio vissuto. Gli oggetti dell'infanzia diventano metonimie di quello che siamo stati e delle nostre paure, delle nostre fantasie e dei nostri sogni. La giovane artista veneziana lavora mediante "stratificazione": le sue sculture ci appaiono come monolitici tegumenti dai quali intravediamo antichi oggetti sepolti, ninnoli e giochi erosi dal tempo che ci riportano indietro con la memoria. Accanto agli oggetti "innocui" che accompagnano l'infanzia di tutti i bambini, emergono creature apparentemente inoffensive, ma in realtà inquietanti perchè provenienti da un mondo che non è quello reale, ma è quello dell'immaginazione e del sogno.
Il lavoro di Jasa (Ljubljana, 1978) analizza l'interazione tra materiale artistico e ambiente reale: attraverso la sinergia tra spazio personale, intimo e spazio pubblico, egli sviluppa un linguaggio capace di comunicare con il pubblico. "Acting_Out" mette a fuoco il difficile passaggio dall' infanzia all'adolescenza, momento dell'esistenza spesso caratterizzato da comportamenti ribelli e sediziosi, se non addirittura autodistruttivi. Queste azioni negative (come ad esempio fumare o fare uso di droghe) sono accuratamente tenute nascoste agli occhi dell'adulto che spesso interpreta tali atteggiamenti come "un grido di aiuto" da parte del giovane. Jasa, operando con diversi medium (dalla pittura alla scultura, dal video all'installazione) dà vita a vere e proprie illusioni giganti e, partendo da oggetti e icone del mondo quotidiano, genera sogni tridimensionali.
L'esperienza dell'infanzia è un evento unico e irrepetibile durante il quale il mondo e le cose vivono confusi con l'io e la percezione che si ha della realtà è deformata, non autentica: come l'arte, l'infanzia è il luogo dell'irrazionale, della creatività più libera e selvaggia. In questa dimensione l'uomo è incluso e allo stesso tempo escluso dal mondo, vive a metà strada tra il reale e l'immaginario in una zona di anomia, di non definizione in cui fondamentale è la presenza dell'adulto con il ruolo di tutore e di guida. Nell'adolescenza, ci si libera, in maniera più o meno problematica, e spesso con spirito ribelle, dell'egida adulta per sviluppare una propria personalità, un proprio io.
I ricordi che serbiamo dell'infanzia sono spesso evanescenti e sbiaditi e si presentano a noi come frammenti confusi e disorganici, come una sorta di irrisolto puzzle.
"L'eccezione dell'infanzia" intende riportare alla luce e sviscerare, attraverso l'opera dei due giovani artisti Jasa e Elena Armellini, un mondo fatto di immagini, luoghi, oggetti sepolti e ritrovati: il mondo dell'infanzia.
Elena Armellini (Venezia 1982) realizza sculture in peluche di piccoli e fantastici animaletti, una sorta di fossili, ataviche creature dalle fattezze di innocui giochi, ironicamente disposti in una vetrina. L'artista, scavando nella memoria e portando alla luce i reperti del passato, compie un percorso interiore volto a risalire alle origini del proprio vissuto. Gli oggetti dell'infanzia diventano metonimie di quello che siamo stati e delle nostre paure, delle nostre fantasie e dei nostri sogni. La giovane artista veneziana lavora mediante "stratificazione": le sue sculture ci appaiono come monolitici tegumenti dai quali intravediamo antichi oggetti sepolti, ninnoli e giochi erosi dal tempo che ci riportano indietro con la memoria. Accanto agli oggetti "innocui" che accompagnano l'infanzia di tutti i bambini, emergono creature apparentemente inoffensive, ma in realtà inquietanti perchè provenienti da un mondo che non è quello reale, ma è quello dell'immaginazione e del sogno.
Il lavoro di Jasa (Ljubljana, 1978) analizza l'interazione tra materiale artistico e ambiente reale: attraverso la sinergia tra spazio personale, intimo e spazio pubblico, egli sviluppa un linguaggio capace di comunicare con il pubblico. "Acting_Out" mette a fuoco il difficile passaggio dall' infanzia all'adolescenza, momento dell'esistenza spesso caratterizzato da comportamenti ribelli e sediziosi, se non addirittura autodistruttivi. Queste azioni negative (come ad esempio fumare o fare uso di droghe) sono accuratamente tenute nascoste agli occhi dell'adulto che spesso interpreta tali atteggiamenti come "un grido di aiuto" da parte del giovane. Jasa, operando con diversi medium (dalla pittura alla scultura, dal video all'installazione) dà vita a vere e proprie illusioni giganti e, partendo da oggetti e icone del mondo quotidiano, genera sogni tridimensionali.
07
aprile 2007
Jasa / Elena Armellini – L’eccezione dell’infanzia
Dal 07 aprile al 07 maggio 2007
giovane arte
Location
GALLERIA D’ARTE L’OCCHIO
Venezia, Dorsoduro, 181, (Venezia)
Venezia, Dorsoduro, 181, (Venezia)
Vernissage
7 Aprile 2007, ore 18
Autore
Curatore