Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jasmine Bertusi – This side up
Cream art gallery apre al pubblico e avvia la propria attività nel campo dell’arte contemporanea con una mostra dedicata alla giovane fotografa svizzera Jasmine Bertusi, alla sua prima personale a Milano.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
CREAM art gallery, via Borgonuovo 27 Milano, apre al pubblico e avvia la propria attività nel campo dell’arte contemporanea con una mostra dedicata alla giovane fotografa svizzera Jasmine Bertusi, alla sua prima personale a Milano.
L’esposizione THIS SIDE UP presenta una selezione di circa 15 opere dedicate alla visionaria interpretazione delle città della Bertusi.
Ad alcuni lavori della nota serie dedicata alla capitale, presentata nella mostra “Roma guarda Roma” nel dicembre 2005, (con dieci gigantografie 5mx3m nelle più belle piazze della città) e ad altri di quella su New York (allestita al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro in occasione del decennio del centro nel 2006), in cui i grattacieli scomposti in tante figure geometriche veicolano messaggi assai lontani dal frenetico caos della Grande Mela, si aggiunge la nuova ed inedita produzione su Parigi, in cui “La Défense” viene trasformata in una sferica giostra per bambini, la Tour Eiffel osservata dalle Tuileries ribadisce il suo ruolo di monumento simbolo e riconsegna la città all’’eternità. Come omaggio alla città che la ospita, l’artista ha realizzato un’immagine “fantastica” del duomo di Milano. Tesa, dilatata, la cattedrale sembra galleggiare in un’atmosfera rarefatta, senza traffico né smog.
“Niente è quello che sembra… i palazzi e i monumenti si rivoltano e fuggono come enormi astronavi verso il cielo, certi quartieri si trasferiscono sulle nuvole e la visione diventa celeste”. Con un approccio quasi “transfotografico” l’artista cristallizza, astrae, trasforma e infine decontestualizza la realtà. Ogni opera ha un suo significato, liberatorio della precarietà della costruzione ritratta in primo piano, ne cela significati mistici e riflessioni ultratemporali che vanno oltre il progresso architettonico. Quello di Jasmine non è un semplice gioco grafico, ma diventa una ricerca approfondita di geometrie, forme e riflessi.
C’è ironia ed eleganza nelle trasfigurazioni architettoniche della Bertusi: le sue costruzioni girovagano nel tempo e nello spazio, diventano degli oggetti non meglio identificati che si staccano dalla realtà ed entrano nell’assoluto. La giovane artista sembra voler sovvertire le regole architettoniche, le rimaneggia e mette tutto a soqquadro con una fantasia irriverente. Nelle fotografie in mostra, elaborate con una sofisticata tecnica digitale, le architetture, talvolta triplicate o quadruplicate, talvolta rinchiuse in light box, ove la luce retrostante ne proietta lo spazio, si stagliano su celesti sfondi magrittiani come se fossero delle finestre sull’infinito.
L’artista
Jasmine Bertusi nasce a Losanna nel 1979. Vive da sempre a Roma, che considera la sua città natale. Proprio a Roma e alla dimensione urbana - con i monumenti, le strade, le facciate dei palazzi - si ispirano i ritratti manipolati delle sue immagini speculari, che definiscono nuovi punti di vista e nuove prospettive, frutto di una tecnica accurata. Nel 2004 risulta fra i finalisti del Premio Cairo Communication e nello stesso anno presenta la sua prima personale a Palazzo Ricci a Roma. Nel 2005 le sue gigantografie fotografiche campeggiano per una settimana nelle principali piazze del centro di Roma e nel 2006 al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro dedica all’artista un’importante mostra personale. Sempre nel 2006 incontra il noto fotografo Wayne Maser con il quale collabora come assistente, approfondendo le tecniche del ritratto e realizzando servizi di moda per le principali testate internazionali. Inizia poi la sua carriera freelance lavorando per uno dei maggiori settimanali italiani con ritratti di personaggi dello spettacolo tra cui Pamela Anderson e Gerard Depardieu. Nel 2008 affronta il tema del traffico e dell'inquinamento realizzando un’ installazione di cinquemila macchinine in fila presso la Fondazione Pastificio Cerere a Roma dal titolo "Fresh air sur terre".
L’esposizione THIS SIDE UP presenta una selezione di circa 15 opere dedicate alla visionaria interpretazione delle città della Bertusi.
Ad alcuni lavori della nota serie dedicata alla capitale, presentata nella mostra “Roma guarda Roma” nel dicembre 2005, (con dieci gigantografie 5mx3m nelle più belle piazze della città) e ad altri di quella su New York (allestita al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro in occasione del decennio del centro nel 2006), in cui i grattacieli scomposti in tante figure geometriche veicolano messaggi assai lontani dal frenetico caos della Grande Mela, si aggiunge la nuova ed inedita produzione su Parigi, in cui “La Défense” viene trasformata in una sferica giostra per bambini, la Tour Eiffel osservata dalle Tuileries ribadisce il suo ruolo di monumento simbolo e riconsegna la città all’’eternità. Come omaggio alla città che la ospita, l’artista ha realizzato un’immagine “fantastica” del duomo di Milano. Tesa, dilatata, la cattedrale sembra galleggiare in un’atmosfera rarefatta, senza traffico né smog.
“Niente è quello che sembra… i palazzi e i monumenti si rivoltano e fuggono come enormi astronavi verso il cielo, certi quartieri si trasferiscono sulle nuvole e la visione diventa celeste”. Con un approccio quasi “transfotografico” l’artista cristallizza, astrae, trasforma e infine decontestualizza la realtà. Ogni opera ha un suo significato, liberatorio della precarietà della costruzione ritratta in primo piano, ne cela significati mistici e riflessioni ultratemporali che vanno oltre il progresso architettonico. Quello di Jasmine non è un semplice gioco grafico, ma diventa una ricerca approfondita di geometrie, forme e riflessi.
C’è ironia ed eleganza nelle trasfigurazioni architettoniche della Bertusi: le sue costruzioni girovagano nel tempo e nello spazio, diventano degli oggetti non meglio identificati che si staccano dalla realtà ed entrano nell’assoluto. La giovane artista sembra voler sovvertire le regole architettoniche, le rimaneggia e mette tutto a soqquadro con una fantasia irriverente. Nelle fotografie in mostra, elaborate con una sofisticata tecnica digitale, le architetture, talvolta triplicate o quadruplicate, talvolta rinchiuse in light box, ove la luce retrostante ne proietta lo spazio, si stagliano su celesti sfondi magrittiani come se fossero delle finestre sull’infinito.
L’artista
Jasmine Bertusi nasce a Losanna nel 1979. Vive da sempre a Roma, che considera la sua città natale. Proprio a Roma e alla dimensione urbana - con i monumenti, le strade, le facciate dei palazzi - si ispirano i ritratti manipolati delle sue immagini speculari, che definiscono nuovi punti di vista e nuove prospettive, frutto di una tecnica accurata. Nel 2004 risulta fra i finalisti del Premio Cairo Communication e nello stesso anno presenta la sua prima personale a Palazzo Ricci a Roma. Nel 2005 le sue gigantografie fotografiche campeggiano per una settimana nelle principali piazze del centro di Roma e nel 2006 al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro dedica all’artista un’importante mostra personale. Sempre nel 2006 incontra il noto fotografo Wayne Maser con il quale collabora come assistente, approfondendo le tecniche del ritratto e realizzando servizi di moda per le principali testate internazionali. Inizia poi la sua carriera freelance lavorando per uno dei maggiori settimanali italiani con ritratti di personaggi dello spettacolo tra cui Pamela Anderson e Gerard Depardieu. Nel 2008 affronta il tema del traffico e dell'inquinamento realizzando un’ installazione di cinquemila macchinine in fila presso la Fondazione Pastificio Cerere a Roma dal titolo "Fresh air sur terre".
12
marzo 2009
Jasmine Bertusi – This side up
Dal 12 marzo al 02 aprile 2009
fotografia
Location
CRIMA’RT
Milano, Via Borgonuovo, 27, (Milano)
Milano, Via Borgonuovo, 27, (Milano)
Orario di apertura
da martedì a sabato 11-19
Vernissage
12 Marzo 2009, ore 19
Autore