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Jay Heikes – Eroding Rainbow
Per l’occasione della mostra intitolata Eroding Rainbow, l’artista espone una serie di lavori inediti e recenti tra pittura, scultura e fotografia che formano un’unica grande installazione e rappresentano un’ulteriore tappa del suo progetto artistico.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La galleria Schiavo Mazzonis è lieta di annunciare la prima personale in Italia dell’artista americano Jay Heikes.
Per l’occasione della mostra intitolata Eroding Rainbow, l’artista espone una serie di lavori inediti e recenti tra pittura,
scultura e fotografia che formano un’unica grande installazione e rappresentano un’ulteriore tappa del suo progetto
artistico.
L’uso di materiali contrastanti e l’attenzione per il dato cromatico si fondono in queste opere dall’aspetto di reperti o di
detriti in un lavoro totale che, come nelle precedenti opere di Heikes, mixano e fanno coesistere elementi della pop
culture e delle esperienze artistiche moderne e contemporanee più celebrate in una sintesi imprevedibile ed inedita.
Le stampe fotografiche dal titolo Ci vilian con il loro stile a metà tra pittura e reportage fotografico traducono lo
spettatore in un immaginario in bilico tra cultura vernacolare americana, cinema horror e brani di realtà sui quali l’artista
interviene con il colore consegnando loro un ulteriore livello di lettura e di valore visivo.
Le sculture presenti in mostra, Idle Hands, River’s Edge e Dead Air, aiutano a comprendere la riflessione dall’autore
sui materiali che utilizza e per i loro aspetti metaforici: la “lega impossibile” di bronzo e ferro impiegata per realizzare le
forme vegetali dei rami sottolinea il bizzarro coesistere di riferimenti culturali ed artistici che malgrado loro, si compattano
in un’unica forma che appare come assolutamente plausibile e naturale.
Le tre lastre di metallo sulle quali Heikes è intervenuto pittoricamente con smalti e ossidando il metallo stesso, oltre a
rimarcare la sensibilità pittorica e cromatica dell’artista, amplificano con le loro forme astratte l’immaginario lisergico e
surreale in cui il visitatore si muove.
Il giovane artista noto ormai per l’eterogeneità del suo lavoro nel quale riesce a riversare pittura astratta, video,
installazione, ready-made, performance e scultura, accomunando ogni progetto con l’atteggiamento ironico, grottesco e
divertito che caratterizza la tutta la sua produzione, mostra la precarietà di ogni riferimento reale, il loro continuo
cambiamento e lo slittamento di ogni riferimento culturale, visivo ed esperienziale da una forma ad un’altra.
Jay Heikes è nato a Princeton, NJ, nel 1975, vive e lavora a Minneapolis. Il suo lavoro è stato esposto all' Artists Space di
New York, alla Whitney Biennal del 2006, all’ ICA di Philadelphia, al Walker Art Center di Minneapolis e al Museum of
Contemporary Art di Chicago
Per l’occasione della mostra intitolata Eroding Rainbow, l’artista espone una serie di lavori inediti e recenti tra pittura,
scultura e fotografia che formano un’unica grande installazione e rappresentano un’ulteriore tappa del suo progetto
artistico.
L’uso di materiali contrastanti e l’attenzione per il dato cromatico si fondono in queste opere dall’aspetto di reperti o di
detriti in un lavoro totale che, come nelle precedenti opere di Heikes, mixano e fanno coesistere elementi della pop
culture e delle esperienze artistiche moderne e contemporanee più celebrate in una sintesi imprevedibile ed inedita.
Le stampe fotografiche dal titolo Ci vilian con il loro stile a metà tra pittura e reportage fotografico traducono lo
spettatore in un immaginario in bilico tra cultura vernacolare americana, cinema horror e brani di realtà sui quali l’artista
interviene con il colore consegnando loro un ulteriore livello di lettura e di valore visivo.
Le sculture presenti in mostra, Idle Hands, River’s Edge e Dead Air, aiutano a comprendere la riflessione dall’autore
sui materiali che utilizza e per i loro aspetti metaforici: la “lega impossibile” di bronzo e ferro impiegata per realizzare le
forme vegetali dei rami sottolinea il bizzarro coesistere di riferimenti culturali ed artistici che malgrado loro, si compattano
in un’unica forma che appare come assolutamente plausibile e naturale.
Le tre lastre di metallo sulle quali Heikes è intervenuto pittoricamente con smalti e ossidando il metallo stesso, oltre a
rimarcare la sensibilità pittorica e cromatica dell’artista, amplificano con le loro forme astratte l’immaginario lisergico e
surreale in cui il visitatore si muove.
Il giovane artista noto ormai per l’eterogeneità del suo lavoro nel quale riesce a riversare pittura astratta, video,
installazione, ready-made, performance e scultura, accomunando ogni progetto con l’atteggiamento ironico, grottesco e
divertito che caratterizza la tutta la sua produzione, mostra la precarietà di ogni riferimento reale, il loro continuo
cambiamento e lo slittamento di ogni riferimento culturale, visivo ed esperienziale da una forma ad un’altra.
Jay Heikes è nato a Princeton, NJ, nel 1975, vive e lavora a Minneapolis. Il suo lavoro è stato esposto all' Artists Space di
New York, alla Whitney Biennal del 2006, all’ ICA di Philadelphia, al Walker Art Center di Minneapolis e al Museum of
Contemporary Art di Chicago
28
gennaio 2009
Jay Heikes – Eroding Rainbow
Dal 28 gennaio al 14 marzo 2009
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
FEDERICA SCHIAVO GALLERY
Roma, Piazza Di Montevecchio, 16, (Roma)
Roma, Piazza Di Montevecchio, 16, (Roma)
Vernissage
28 Gennaio 2009, ore 19-21
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