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JCE – Jeune Création Européenne 2011
La Biennale della JCE – Jeune Création Européenne quest’anno alla sua quinta edizione – approda ancora una volta a Genova lungo il suo circuito internazionale che prende avvio dalla città francese di Montrouge.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La Biennale della JCE – Jeune Création Européenne quest’anno alla sua quinta edizione – approda ancora una volta a Genova lungo il suo circuito internazionale che prende avvio dalla città francese di Montrouge.
Genova si conferma quindi la città di riferimento per l’Italia del prestigioso network europeo, curando la selezione degli artisti italiani che partecipano alle 8 tappe della Biennale e ospitando la mostra in esclusiva per l’Italia.
Quest’anno per la prima volta la mostra sarà ospitata al Museo di Villa Croce con una selezione di opere all’interno della Sala Dogana a Palazzo Ducale, nell’ambito dell’iniziativa “Dogana. Giovani idee in transito”.
La Biennale nasce per presentare uno scenario inedito della produzione artistica attuale attraverso le opere di 80 giovani artisti provenienti da 8 paesi europei partner, artisti per la maggior parte ancora ‘inediti’ all’ambiente dell’arte contemporanea, selezionati da 8 curatori e critici di riferimento. Il tentativo è quello di mettere in comunicazione sguardi e realtà diverse sul territorio comune della pratica artistica europea, ampliando ad ogni edizione il network dei paesi coinvolti. Il network JCE, nato a Montrouge nel 2000, ha lo scopo di promuovere la creatività giovane e la circolazione degli artisti a livello europeo tramite l’omonima Biennale itinerante, le residenze d’artista, l’organizzazione di mostre, incontri ed eventi volti a stimolare l’incontro tra artisti, pubblico, istituzioni e professionisti del mondo dell’arte.
Per informazioni sulle iniziative di Jeune Création Européenne:
www.jceforum.eu
La selezione degli artisti italiani è stata curata da Emilia Marasco, Docente ed ex Direttrice dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, e Sandra Solimano, Direttrice del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce con il patrocinio del GAI – Giovani Artisti Italiani.
Il commissario artistico dell’esposizione è Sandra Solimano.
Le 8 città ospitanti (in ordine di circuito):
Montrouge (Francia)/ Klaipeda (Lituania)/ Slovacchia (Bratislava)/ Pecs (Ungheria)/ Salisburgo (Austria)/ Genova (Italia)/ Barcellona (Spagna)/ Amarante (Portogallo)
Gli artisti selezionati per l’esposizione italiana:
Francia: Odille/Alftan/Bellenger/Della Negra/ Kinoshita/Dorotte/Lelièvre/Lorenzi/Nogues/
Porte/ Renaud / Roeskens
Lituania: Bružila/Bumblienè/Bumblys/Liauksminas/Šeputis/Taraškevičiūtė/Treigys/
Vainoraitė/Viningas/Žaltauskas
Slovacchia: Adamíková/Bartošová/Cernušák/Husáková/Lacko/Mališ/Mrvová/Paštékova/
Sedlácik/Špirec
Ungheria: Albert/Budha&Tábori/Csiki/Hübler-Rácz-Szentirmai-Vági/Kiss/Kudász/Lénárd/ Papp/Steiner/Szabó
Austria: Fritzenwallner/Gruber/Guttmann/Lanner/Mühlfellner/Proschek/Resch/Rohrmoser/
Schmirl/Wirnsperger
Italia: Aromando/Colombi/Depetris/Ferrari/Guizzardi/Lanzilotta/Panichella/Pulitano/
Tortello/Vierin
Spagna: Alorda/Quer/De Mosteyrín/Ibaceta González/Fernández/Proyecto Ne_na/Pericàs/ Prim González/Colomber
Portogallo: Caeiro/Costa/Fernandes/Hamrol/Lobinho/Maia/Nobre/Pentendo/Riberlo/
Rodrigues Ribeiro.
Ingresso libero
Sala Dogana, Palazzo Ducale
Dal 5 al 20 febbraio 2011
Dal martedì alla domenica ore 15.00-19.30
Inaugurazione 4 febbraio ore 17.30
Per informazioni sulle iniziative dello Spazio Dogana. Giovani idee in transito:
www.gg6.comune.genova.it/dogana
Facebook: Sala Dogana Genova
Tel. 0105573967-974-975
saladogana@comune.genova.it
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Dal 4 al 20 febbraio 2011
martedì / venerdì ore 9/18.30
sabato e domenica ore 10/18.30 chiuso lunedì.
Inaugurazione 3 febbraio ore 17.00
Info tel. 010 580069 - www.museidigenova.it
«Il viaggio nella giovane creatività italiana cui mi sollecita ogni due anni la selezione dei giovani artisti per la JCE è sempre stimolante e nuovo, non senza sorprese rispetto ai pre-concetti che tutti abbiamo nei confronti delle giovani generazioni. Lo sforzo è come sempre quello di allargare il più possibile il panorama, accostando alla selezione genovese, per cui anche quest’anno mi sono avvalsa dell’aiuto di Emilia Marasco, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Genova, quella di artisti che operano in altre città italiane, raggiunte grazie al GAI, circuito nazionale di giovani artisti, presente in questa edizione con Aosta, Messina, Modena, Pavia, Torino.
In questa sia pur sommaria panoramica della giovane ricerca in Italia, nonostante i tempi duri della crisi globale, o forse proprio per questo, mi sembra di cogliere una inaspettata propensione ad affrontare i temi della contemporaneità in chiave di leggerezza e di ironia, spesso associata a scelte linguistiche minimali, il disegno, il ricamo, la scrittura, l’oggetto, la performance, travasata in video o in frame da video. Rispetto alla selezione della precedente edizione, in cui prevaleva una rappresentazione in presa diretta dell’universo giovanile e degli spazi metropolitani che ne sono spesso scenario privilegiato, sembra quasi impossibile che, in un così breve trascorrere di anni, l’attenzione si sia spostata in direzione di spazi mentali in cui, come scrive Cocis Ferrari, il lavoro “ è rappresentativo di una circostanza aerea”, lo sguardo si volge indietro a oggetti archiviati di un passato lontano o vicino “che ci ri-guardano” (Elena Aromando). L’esigenza sembra essere quella di ricomporre dal caos un ordine minimale delle cose (Emanuela Tortello) o di lasciare solo “tracce di un qualcosa che è solo un residuo dell’esperienza, un residuo dell’esistenza” (Marta Colombi) o ancora di “ comporre intrecci allusivi, mai definiti, che suggeriscono ma non risolvono, che presentano ma non rappresentano”, che aprono ad un dialogo virtuale con gli altri (Pierluigi Lanzillotta) o di affidarsi alla sinestesia per decodificare per via osmotica una realtà non omogenea (Michela Depretis).
Il contatto con la realtà appare sfuocato e volutamente ambiguo, quasi una sovrapposizione di forme “altre” che rimandano all’autonomia del fare artistico (Giovanni Guizzardi) o una ricercata conferma del primato dell’uomo su una tecnologia che non comprende il senso di ciò che riproduce (Mauro Panichella). Anche chi ha frequentato la street art (Gianfranco Pulitano) tende a capovolge l’assertività della segnaletica urbana rendendone protagonista un’umanità marginale, l’ubriaco, il lavoratore stanco e c’è chi ancora rivisita gli stereotipi del “non luogo” per contrapporre alla formalità dell’ambiente “la dimensione intima dell’ individuo nel suo riposo” (Veronica Vierin).
Senza volere assolutizzare una scelta che certamente è in parte attribuibile alla mia intenzione di impostare la selezione sul criterio della qualità , ma anche seguendo il filo rosso di una sensibilità condivisa e variamente declinata, la leggerezza della forme, cui pure corrispondono esperienze esistenziali dense e stratificate nel pur breve spazio di memoria di questa generazione tra i venti e i trent’anni, sembra essere il segnale di altrettanti spazi di resistenza individuale, una versione intima e tendenzialmente introspettiva della T.A.Z., Temporary Autonomous Zone, in contrapposizione o in parallelo con quelle conquistate nel sociale dall’empowerment della public art».
Sandra Solimano
Genova si conferma quindi la città di riferimento per l’Italia del prestigioso network europeo, curando la selezione degli artisti italiani che partecipano alle 8 tappe della Biennale e ospitando la mostra in esclusiva per l’Italia.
Quest’anno per la prima volta la mostra sarà ospitata al Museo di Villa Croce con una selezione di opere all’interno della Sala Dogana a Palazzo Ducale, nell’ambito dell’iniziativa “Dogana. Giovani idee in transito”.
La Biennale nasce per presentare uno scenario inedito della produzione artistica attuale attraverso le opere di 80 giovani artisti provenienti da 8 paesi europei partner, artisti per la maggior parte ancora ‘inediti’ all’ambiente dell’arte contemporanea, selezionati da 8 curatori e critici di riferimento. Il tentativo è quello di mettere in comunicazione sguardi e realtà diverse sul territorio comune della pratica artistica europea, ampliando ad ogni edizione il network dei paesi coinvolti. Il network JCE, nato a Montrouge nel 2000, ha lo scopo di promuovere la creatività giovane e la circolazione degli artisti a livello europeo tramite l’omonima Biennale itinerante, le residenze d’artista, l’organizzazione di mostre, incontri ed eventi volti a stimolare l’incontro tra artisti, pubblico, istituzioni e professionisti del mondo dell’arte.
Per informazioni sulle iniziative di Jeune Création Européenne:
www.jceforum.eu
La selezione degli artisti italiani è stata curata da Emilia Marasco, Docente ed ex Direttrice dell’Accademia Ligustica di Belle Arti, e Sandra Solimano, Direttrice del Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce con il patrocinio del GAI – Giovani Artisti Italiani.
Il commissario artistico dell’esposizione è Sandra Solimano.
Le 8 città ospitanti (in ordine di circuito):
Montrouge (Francia)/ Klaipeda (Lituania)/ Slovacchia (Bratislava)/ Pecs (Ungheria)/ Salisburgo (Austria)/ Genova (Italia)/ Barcellona (Spagna)/ Amarante (Portogallo)
Gli artisti selezionati per l’esposizione italiana:
Francia: Odille/Alftan/Bellenger/Della Negra/ Kinoshita/Dorotte/Lelièvre/Lorenzi/Nogues/
Porte/ Renaud / Roeskens
Lituania: Bružila/Bumblienè/Bumblys/Liauksminas/Šeputis/Taraškevičiūtė/Treigys/
Vainoraitė/Viningas/Žaltauskas
Slovacchia: Adamíková/Bartošová/Cernušák/Husáková/Lacko/Mališ/Mrvová/Paštékova/
Sedlácik/Špirec
Ungheria: Albert/Budha&Tábori/Csiki/Hübler-Rácz-Szentirmai-Vági/Kiss/Kudász/Lénárd/ Papp/Steiner/Szabó
Austria: Fritzenwallner/Gruber/Guttmann/Lanner/Mühlfellner/Proschek/Resch/Rohrmoser/
Schmirl/Wirnsperger
Italia: Aromando/Colombi/Depetris/Ferrari/Guizzardi/Lanzilotta/Panichella/Pulitano/
Tortello/Vierin
Spagna: Alorda/Quer/De Mosteyrín/Ibaceta González/Fernández/Proyecto Ne_na/Pericàs/ Prim González/Colomber
Portogallo: Caeiro/Costa/Fernandes/Hamrol/Lobinho/Maia/Nobre/Pentendo/Riberlo/
Rodrigues Ribeiro.
Ingresso libero
Sala Dogana, Palazzo Ducale
Dal 5 al 20 febbraio 2011
Dal martedì alla domenica ore 15.00-19.30
Inaugurazione 4 febbraio ore 17.30
Per informazioni sulle iniziative dello Spazio Dogana. Giovani idee in transito:
www.gg6.comune.genova.it/dogana
Facebook: Sala Dogana Genova
Tel. 0105573967-974-975
saladogana@comune.genova.it
Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Dal 4 al 20 febbraio 2011
martedì / venerdì ore 9/18.30
sabato e domenica ore 10/18.30 chiuso lunedì.
Inaugurazione 3 febbraio ore 17.00
Info tel. 010 580069 - www.museidigenova.it
«Il viaggio nella giovane creatività italiana cui mi sollecita ogni due anni la selezione dei giovani artisti per la JCE è sempre stimolante e nuovo, non senza sorprese rispetto ai pre-concetti che tutti abbiamo nei confronti delle giovani generazioni. Lo sforzo è come sempre quello di allargare il più possibile il panorama, accostando alla selezione genovese, per cui anche quest’anno mi sono avvalsa dell’aiuto di Emilia Marasco, direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Genova, quella di artisti che operano in altre città italiane, raggiunte grazie al GAI, circuito nazionale di giovani artisti, presente in questa edizione con Aosta, Messina, Modena, Pavia, Torino.
In questa sia pur sommaria panoramica della giovane ricerca in Italia, nonostante i tempi duri della crisi globale, o forse proprio per questo, mi sembra di cogliere una inaspettata propensione ad affrontare i temi della contemporaneità in chiave di leggerezza e di ironia, spesso associata a scelte linguistiche minimali, il disegno, il ricamo, la scrittura, l’oggetto, la performance, travasata in video o in frame da video. Rispetto alla selezione della precedente edizione, in cui prevaleva una rappresentazione in presa diretta dell’universo giovanile e degli spazi metropolitani che ne sono spesso scenario privilegiato, sembra quasi impossibile che, in un così breve trascorrere di anni, l’attenzione si sia spostata in direzione di spazi mentali in cui, come scrive Cocis Ferrari, il lavoro “ è rappresentativo di una circostanza aerea”, lo sguardo si volge indietro a oggetti archiviati di un passato lontano o vicino “che ci ri-guardano” (Elena Aromando). L’esigenza sembra essere quella di ricomporre dal caos un ordine minimale delle cose (Emanuela Tortello) o di lasciare solo “tracce di un qualcosa che è solo un residuo dell’esperienza, un residuo dell’esistenza” (Marta Colombi) o ancora di “ comporre intrecci allusivi, mai definiti, che suggeriscono ma non risolvono, che presentano ma non rappresentano”, che aprono ad un dialogo virtuale con gli altri (Pierluigi Lanzillotta) o di affidarsi alla sinestesia per decodificare per via osmotica una realtà non omogenea (Michela Depretis).
Il contatto con la realtà appare sfuocato e volutamente ambiguo, quasi una sovrapposizione di forme “altre” che rimandano all’autonomia del fare artistico (Giovanni Guizzardi) o una ricercata conferma del primato dell’uomo su una tecnologia che non comprende il senso di ciò che riproduce (Mauro Panichella). Anche chi ha frequentato la street art (Gianfranco Pulitano) tende a capovolge l’assertività della segnaletica urbana rendendone protagonista un’umanità marginale, l’ubriaco, il lavoratore stanco e c’è chi ancora rivisita gli stereotipi del “non luogo” per contrapporre alla formalità dell’ambiente “la dimensione intima dell’ individuo nel suo riposo” (Veronica Vierin).
Senza volere assolutizzare una scelta che certamente è in parte attribuibile alla mia intenzione di impostare la selezione sul criterio della qualità , ma anche seguendo il filo rosso di una sensibilità condivisa e variamente declinata, la leggerezza della forme, cui pure corrispondono esperienze esistenziali dense e stratificate nel pur breve spazio di memoria di questa generazione tra i venti e i trent’anni, sembra essere il segnale di altrettanti spazi di resistenza individuale, una versione intima e tendenzialmente introspettiva della T.A.Z., Temporary Autonomous Zone, in contrapposizione o in parallelo con quelle conquistate nel sociale dall’empowerment della public art».
Sandra Solimano
04
febbraio 2011
JCE – Jeune Création Européenne 2011
Dal 04 al 20 febbraio 2011
arte contemporanea
giovane arte
giovane arte
Location
PALAZZO DUCALE
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Genova, Piazza Giacomo Matteotti, 9, (Genova)
Orario di apertura
Dal martedì alla domenica ore 15.00-19.30
Vernissage
4 Febbraio 2011, ore 17.30
Sito web
www.gg6.comune.genova.it/dogana
Curatore