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Je ne regrette rien
35esimo anniversario della galleria.La galleria Studio la Città aprì le sue porte a Verona nel novembre del 1969.
Comunicato stampa
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Un ristretto gruppo di artisti inglesi insieme ai loro contemporanei italiani come Griffa, Aricò, Battaglia e Verna, segnò l'attività della galleria nei primi anni settanta. Ma questi artisti non erano altro che una tappa di un programma che aveva avuto inizio con artisti come Gianni Colombo, Mario Schifano e soprattutto Lucio Fontana. E poi, con la fiducia conferita da una reputazione in espansione, la galleria iniziava ad esplorare l'arte di altri paesi europei e degli Stati Uniti: questo rimane il cuore della sua attività e la collocazione a Verona non ha certamente limitato le sue aspirazioni internazionali. Un altro aspetto fondamentale e distintivo è il ritorno continuo ai punti di riferimento dell'arte italiana moderna e contemporanea:
Le due mostre organizzate a novembre 2004 e a maggio 2005, in occasione dei 35 anni d'attività della galleria, illustreranno lo sviluppo di questo lungo percorso e, anche se le due mostre dimostreranno che lo Studio la Città non ha mai aderito ad un rigoroso disegno proiettato oltre le singole decadi, riveleranno chiaramente la sensibilità logica che sta dietro alle sue scelte. Ecco artisti che non urlano, che sono più che altro intimisti, che potevano essere esposti decadi fa o che potranno riapparire fra altre decadi. Ovviamente, spesso non saranno 'in armonia' visiva. Si differenziano sia nelle poetiche sia nei mezzi, tuttavia le loro sensibilità si sovrappongono. I motivi delle scelta di questi e tanti altri artisti presentati in galleria nel passato e nel futuro, il rapporto fra le opere e gli artisti stessi, si possono paragonare più ai movimenti coreografici di un balletto che al volo di una freccia. Chi sa come sembrerà fra altri 35 anni?
Le due mostre organizzate a novembre 2004 e a maggio 2005, in occasione dei 35 anni d'attività della galleria, illustreranno lo sviluppo di questo lungo percorso e, anche se le due mostre dimostreranno che lo Studio la Città non ha mai aderito ad un rigoroso disegno proiettato oltre le singole decadi, riveleranno chiaramente la sensibilità logica che sta dietro alle sue scelte. Ecco artisti che non urlano, che sono più che altro intimisti, che potevano essere esposti decadi fa o che potranno riapparire fra altre decadi. Ovviamente, spesso non saranno 'in armonia' visiva. Si differenziano sia nelle poetiche sia nei mezzi, tuttavia le loro sensibilità si sovrappongono. I motivi delle scelta di questi e tanti altri artisti presentati in galleria nel passato e nel futuro, il rapporto fra le opere e gli artisti stessi, si possono paragonare più ai movimenti coreografici di un balletto che al volo di una freccia. Chi sa come sembrerà fra altri 35 anni?
21
novembre 2004
Je ne regrette rien
Dal 21 novembre al 21 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
STUDIO LA CITTA’
Verona, Lungadige Galtarossa, 21, (Verona)
Verona, Lungadige Galtarossa, 21, (Verona)
Vernissage
21 Novembre 2004, ore 11.30