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Jean-André Bertozzi/Leonardo Boscani – L’umana ambizione
progetto a quattro mani dell’artista sardo Leonardo Boscani e del fotografo corso Jean-André Bertozzi
Comunicato stampa
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Sarà inaugurata il 10 giugno a Sassari, negli spazi del Masedu museo di arte contemporanea, la mostra L’umana ambizione/L’ambition humaine degli artisti Jean-Andrè Bertozzi (Bastia – Corsica, 1969) e Leonardo Boscani (Sassari – Sardegna, 1961), curata da Giannella Demuro per l’associazione culturale isolasenzatitolo, con la collaborazione del MuseoPAV di Berchidda (SS) e della casa editrice Soter di Villanova Monteleone (SS).
La mostra si inserisce nell’ambito del progetto isolasenzatitolo il cui scopo è quello di creare una situazione di confronto e di scambio fra un artista che opera in Sardegna e uno di un’altra nazione europea.
La mostra L’umana ambizione/L’ambition humaine è il risultato di un progetto a quattro mani dell’artista sardo Leonardo Boscani e del fotografo corso Jean-André Bertozzi. Elaborando la dimensione storica del concetto di memoria, i due artisti hanno rintracciato, in Sardegna e in Corsica, i pochissimi reduci ancora in vita, ormai ultracentenari, della I Guerra Mondiale o, in alcuni casi, le loro vedove, e hanno fissato su pellicola fotografica i loro ritratti, trasformando così degli individui “comuni” in testimoni viventi di un passaggio epocale: passaggio da un secolo al successivo ma ancor più da un millennio all’altro.
Un’incontro con i tempi e i luoghi della Storia, dunque, quello di Bertozzi e Boscani: con la storia del passato, affidata alle piccole memorie di ciascuno degli “anziani” e con quella del nostro presente, quella quotidianità contemporanea nella quale “abitano” o hanno abitato i cinque uomini e le cinque donne, i cui ritratti, amplificati e solennizzati dalla monumentalità del grande formato, raffreddati e iconizzati dall’austerità raffinata del bianconero, si impongono allo sguardo dello spettatore.
Accanto ai dieci poderosi ritratti, altrettanti frammenti visivi e verbali tratteggiano le personalità di quei vecchi, evocate con grande suggestione anche da un sottofondo di voci incerte e quasi indistinguibili: storie di uomini comuni chiamati a testimoniare la Storia.
Jean-André Bertozzi, 36 anni, ha studiato presso l'Ecole Nationale de Photographie (ENP) ad Arles, in Francia. Specializzato nel grande formato e nella fotografia d'architettura, è responsabile pedagogico presso il Centre Méditerranéen de la Photographie di Bastia (Corsica). Nel 1992 ha fondato con Christophe Curial l'associazione Sipango Photographies. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di lavori fotografici per diversi giornali, riviste e case editrici.
Leonardo Boscani, 43 anni, ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Sassari, affrontando temi legati al disagio sociale, all’emarginazione, alla violenza nella società
di massa. L’interesse per le microstorie, per il quotidiano, per ciò che è immediatamente vicino, la riscoperta della dimensione intima e la necessità di tenerne conto parlando del sociale sono alcuni temi che riemergono diffusamente nei sui lavori, per la realizzazione dei quali attinge alle memorie private e familiari, senza eroismi, ma evocando frammenti di storia concrete, comuni ai più.
Con L’umana ambizione/L’ambition humaine, il progetto isolasenzatitolo curato da Giannella Demuro giunge alla sua settima edizione, dopo “ora” una serie di interventi ambientali dell’artista francese Pierre Vivant realizzati nel 1999 nel territorio di Nuoro, le installazioni della mostra “Fois/Mayer” presentate alla Torre dei Cani di Alghero alla fine di dicembre dello stesso anno, che ha visto coinvolti il nuorese Sadro Fois e il tedesco Gerhard Mayer, “VDUMMD - cattivi bambini pentiti”, mostra personale di Danilo Sini, tenutasi nell’ottobre del 2001 a Venezia e nel gennaio del 2002 a Sassari nelle sedi del Link e della Galleria Contemporanea, “Temperature stabili sul mare Mediterraneo”, il progetto realizzato nel dicembre del 2001 che ha visto la partecipazione di Erik Chevalier (canadese, naturalizzato italiano) e Dan Knight (inglese) e, infine, “noBody”, tenutasi al Masedu di Sassari tra dicembre 2003 e gennaio 2004, che ha visto la partecipazione del fotografo irlandese David Farrell e l’artista sardo Pietrolio per la cura di Ivo Serafino Fenu.
Anche L’umana ambizione/L’ambition humaine è un progetto senzatitolo perché mira a offrire agli artisti coinvolti stimoli reciproci, senza chiusure a priori riguardanti lo stile o i mezzi artistici impiegati: una sfida agli artisti stessi ad uscire dal proprio specifico espressivo e che favorisce un modo di lavorare collaborativo, che possa non soltanto produrre opere che restino nell’isola ma anche portare la Sardegna e la sua vitalità artistica – su un piano di parità – nel contesto internazionale delle arti visive.
Di questa operazione l’associazione culturale isolasenzatitolo risulta essere l’elemento organizzativo, lo strato attivo tra il pubblico e l’artista, un’officina dove nuovi progetti possono essere realizzati.
La mostra è realizzata grazie al supporto di:
Assessorati alla Cultura della Regione Sardegna, della Provincia e del Comune di Sassari
La mostra si inserisce nell’ambito del progetto isolasenzatitolo il cui scopo è quello di creare una situazione di confronto e di scambio fra un artista che opera in Sardegna e uno di un’altra nazione europea.
La mostra L’umana ambizione/L’ambition humaine è il risultato di un progetto a quattro mani dell’artista sardo Leonardo Boscani e del fotografo corso Jean-André Bertozzi. Elaborando la dimensione storica del concetto di memoria, i due artisti hanno rintracciato, in Sardegna e in Corsica, i pochissimi reduci ancora in vita, ormai ultracentenari, della I Guerra Mondiale o, in alcuni casi, le loro vedove, e hanno fissato su pellicola fotografica i loro ritratti, trasformando così degli individui “comuni” in testimoni viventi di un passaggio epocale: passaggio da un secolo al successivo ma ancor più da un millennio all’altro.
Un’incontro con i tempi e i luoghi della Storia, dunque, quello di Bertozzi e Boscani: con la storia del passato, affidata alle piccole memorie di ciascuno degli “anziani” e con quella del nostro presente, quella quotidianità contemporanea nella quale “abitano” o hanno abitato i cinque uomini e le cinque donne, i cui ritratti, amplificati e solennizzati dalla monumentalità del grande formato, raffreddati e iconizzati dall’austerità raffinata del bianconero, si impongono allo sguardo dello spettatore.
Accanto ai dieci poderosi ritratti, altrettanti frammenti visivi e verbali tratteggiano le personalità di quei vecchi, evocate con grande suggestione anche da un sottofondo di voci incerte e quasi indistinguibili: storie di uomini comuni chiamati a testimoniare la Storia.
Jean-André Bertozzi, 36 anni, ha studiato presso l'Ecole Nationale de Photographie (ENP) ad Arles, in Francia. Specializzato nel grande formato e nella fotografia d'architettura, è responsabile pedagogico presso il Centre Méditerranéen de la Photographie di Bastia (Corsica). Nel 1992 ha fondato con Christophe Curial l'associazione Sipango Photographies. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni di lavori fotografici per diversi giornali, riviste e case editrici.
Leonardo Boscani, 43 anni, ha frequentato l’Accademia delle Belle Arti di Sassari, affrontando temi legati al disagio sociale, all’emarginazione, alla violenza nella società
di massa. L’interesse per le microstorie, per il quotidiano, per ciò che è immediatamente vicino, la riscoperta della dimensione intima e la necessità di tenerne conto parlando del sociale sono alcuni temi che riemergono diffusamente nei sui lavori, per la realizzazione dei quali attinge alle memorie private e familiari, senza eroismi, ma evocando frammenti di storia concrete, comuni ai più.
Con L’umana ambizione/L’ambition humaine, il progetto isolasenzatitolo curato da Giannella Demuro giunge alla sua settima edizione, dopo “ora” una serie di interventi ambientali dell’artista francese Pierre Vivant realizzati nel 1999 nel territorio di Nuoro, le installazioni della mostra “Fois/Mayer” presentate alla Torre dei Cani di Alghero alla fine di dicembre dello stesso anno, che ha visto coinvolti il nuorese Sadro Fois e il tedesco Gerhard Mayer, “VDUMMD - cattivi bambini pentiti”, mostra personale di Danilo Sini, tenutasi nell’ottobre del 2001 a Venezia e nel gennaio del 2002 a Sassari nelle sedi del Link e della Galleria Contemporanea, “Temperature stabili sul mare Mediterraneo”, il progetto realizzato nel dicembre del 2001 che ha visto la partecipazione di Erik Chevalier (canadese, naturalizzato italiano) e Dan Knight (inglese) e, infine, “noBody”, tenutasi al Masedu di Sassari tra dicembre 2003 e gennaio 2004, che ha visto la partecipazione del fotografo irlandese David Farrell e l’artista sardo Pietrolio per la cura di Ivo Serafino Fenu.
Anche L’umana ambizione/L’ambition humaine è un progetto senzatitolo perché mira a offrire agli artisti coinvolti stimoli reciproci, senza chiusure a priori riguardanti lo stile o i mezzi artistici impiegati: una sfida agli artisti stessi ad uscire dal proprio specifico espressivo e che favorisce un modo di lavorare collaborativo, che possa non soltanto produrre opere che restino nell’isola ma anche portare la Sardegna e la sua vitalità artistica – su un piano di parità – nel contesto internazionale delle arti visive.
Di questa operazione l’associazione culturale isolasenzatitolo risulta essere l’elemento organizzativo, lo strato attivo tra il pubblico e l’artista, un’officina dove nuovi progetti possono essere realizzati.
La mostra è realizzata grazie al supporto di:
Assessorati alla Cultura della Regione Sardegna, della Provincia e del Comune di Sassari
10
giugno 2005
Jean-André Bertozzi/Leonardo Boscani – L’umana ambizione
Dal 10 giugno al 03 luglio 2005
arte contemporanea
Location
MASEDU – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA
Sassari, Corso Giovanni Pascoli, 16, (Sassari)
Sassari, Corso Giovanni Pascoli, 16, (Sassari)
Orario di apertura
10-13/16-20 (tutti i giorni escluso il lunedì)
Vernissage
10 Giugno 2005, ore 19
Editore
SOTER
Ufficio stampa
INFOMOSTRE
Autore
Curatore