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Jean Blanchaert – Finalmente
Philippe Daverio presenta ai Bagni Misteriosi la personale di Jean Blanchaert con opere inedite realizzate nell’arco di quarant’anni. Più di cinquecento opere comporranno la mostra di un artista poliedrico che da sempre “da’ forma, deforma, raffina e sostanzia l'(in)immaginabile.
Comunicato stampa
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"FINALMENTE
la mostra
di JEAN BLANCHAERT"
(Andrée Ruth Shammah)
Presentazione di Philippe Daverio
con brindisi
Il 16 febbraio 2017 inaugura ai Bagni Misteriosi la personale di Jean Blanchaert con opere inedite realizzate nell'arco di quarant'anni.
La mostra, grazie alla sensibilità e al coinvolgimento dell'artista, contribuirà attraverso una raccolta fondi alla riqualificazione della Palazzina dei Bagni Misteriosi.
Più di cinquecento opere comporranno la mostra di un artista poliedrico che da sempre “da' forma, deforma, raffina e sostanzia l'(in)immaginabile, tra influenze dada, fascinazioni surrealiste, contrattempi espressionistici, assonanze comiche, contraltari semantici, caotiche casistiche umane e ritratti a tratti”.
Jean Blanchaert, inventore da sempre, di artisti (come gallerista e curatore), parole (giornalista), forme (scultore del vetro e disegnatore) è una molteplicità cangiante. Negli inchiostri esposti sarà facile ritrovarlo in quella linea continua, che scivolando lungo il contorno delle figure, “trasmuta le forme conosciute in sconosciute associazioni e metamorfosi, di bocche che cinguettano, timbri che mutano in occhi, punti di domanda ora guance, lettere divenute frammenti di un universo fantastico dove le G sublimano in gocce e le A in fiori”.
La linea attraversa anche corpi e diventa a tratti freccia che: lascia le vittime illese e forse inconsapevoli; prosegue la fisionomia di un mento indicando forse niente; disegna la silhouette di un corpo puntando le due estremità e facendole coincidere.
Senza sollevarsi mai dalla carta la linea ha disegnato negli anni un ritratto che è la somma di tutti i ritratti: quello dell'artista.
Di questo ritratto la mostra è la dovuta immagine, come forma del magico rapsodico, complicato, trasparente, univoco, semplice, polifonico: insensato perché ricolmo di sensi. Sinestetico perché significante di infiniti significati.
In mostra saranno presentati anche gli inchiostri che hanno saputo svelare le fisionomie ignote dei Santi e dei Giusti, ma anche sculture in vetro e altre carte, leggerissime o grevi, dove sarà possibile rintracciare parole in libertà intrecciate a tratteggi del reale, tanto più vero quanto più inverosimile, verosimile proprio perché completamente reinventato.
Una videoinstallazione sarà il contrappunto in filigrana al ritmo delle opere, con incursioni casuali nelle apparizioni dell'artista in video, ora scultore del vetro ora Karl Marx ora maestro calligrafo ora critico d'arte ora illustratore ora antiquario ora gallerista ora santo ora profeta.
Ora, semplicemente, Jean Blanchaert.
“ … la freschezza sorridente del suo segno grafico dialoga con un pensiero che tange l’ironia…”
(Philippe Daverio)
“… la sottile magia di Jean Blanchaert, che come un sapiente alchimista rilancia continuamente l'idea che la natura, l'artigianato, l'ispirazione nascondano un oro prezioso che sta solo a noi ricercare”.
(Alberto Cavalli)
A cura di Fondazione Pier Lombardo
la mostra
di JEAN BLANCHAERT"
(Andrée Ruth Shammah)
Presentazione di Philippe Daverio
con brindisi
Il 16 febbraio 2017 inaugura ai Bagni Misteriosi la personale di Jean Blanchaert con opere inedite realizzate nell'arco di quarant'anni.
La mostra, grazie alla sensibilità e al coinvolgimento dell'artista, contribuirà attraverso una raccolta fondi alla riqualificazione della Palazzina dei Bagni Misteriosi.
Più di cinquecento opere comporranno la mostra di un artista poliedrico che da sempre “da' forma, deforma, raffina e sostanzia l'(in)immaginabile, tra influenze dada, fascinazioni surrealiste, contrattempi espressionistici, assonanze comiche, contraltari semantici, caotiche casistiche umane e ritratti a tratti”.
Jean Blanchaert, inventore da sempre, di artisti (come gallerista e curatore), parole (giornalista), forme (scultore del vetro e disegnatore) è una molteplicità cangiante. Negli inchiostri esposti sarà facile ritrovarlo in quella linea continua, che scivolando lungo il contorno delle figure, “trasmuta le forme conosciute in sconosciute associazioni e metamorfosi, di bocche che cinguettano, timbri che mutano in occhi, punti di domanda ora guance, lettere divenute frammenti di un universo fantastico dove le G sublimano in gocce e le A in fiori”.
La linea attraversa anche corpi e diventa a tratti freccia che: lascia le vittime illese e forse inconsapevoli; prosegue la fisionomia di un mento indicando forse niente; disegna la silhouette di un corpo puntando le due estremità e facendole coincidere.
Senza sollevarsi mai dalla carta la linea ha disegnato negli anni un ritratto che è la somma di tutti i ritratti: quello dell'artista.
Di questo ritratto la mostra è la dovuta immagine, come forma del magico rapsodico, complicato, trasparente, univoco, semplice, polifonico: insensato perché ricolmo di sensi. Sinestetico perché significante di infiniti significati.
In mostra saranno presentati anche gli inchiostri che hanno saputo svelare le fisionomie ignote dei Santi e dei Giusti, ma anche sculture in vetro e altre carte, leggerissime o grevi, dove sarà possibile rintracciare parole in libertà intrecciate a tratteggi del reale, tanto più vero quanto più inverosimile, verosimile proprio perché completamente reinventato.
Una videoinstallazione sarà il contrappunto in filigrana al ritmo delle opere, con incursioni casuali nelle apparizioni dell'artista in video, ora scultore del vetro ora Karl Marx ora maestro calligrafo ora critico d'arte ora illustratore ora antiquario ora gallerista ora santo ora profeta.
Ora, semplicemente, Jean Blanchaert.
“ … la freschezza sorridente del suo segno grafico dialoga con un pensiero che tange l’ironia…”
(Philippe Daverio)
“… la sottile magia di Jean Blanchaert, che come un sapiente alchimista rilancia continuamente l'idea che la natura, l'artigianato, l'ispirazione nascondano un oro prezioso che sta solo a noi ricercare”.
(Alberto Cavalli)
A cura di Fondazione Pier Lombardo
16
febbraio 2017
Jean Blanchaert – Finalmente
Dal 16 febbraio al 17 marzo 2017
arte contemporanea
Location
BAGNI MISTERIOSI
Milano, Via Carlo Botta, 18, (Milano)
Milano, Via Carlo Botta, 18, (Milano)
Orario di apertura
lun-dom dalle ore 16 alle 20
Vernissage
16 Febbraio 2017, ore 18.00
Autore
Curatore