Per il mese di marzo Lorenzelli Arte ha in programma una mostra di circa 30 pitture e rilievi dell'artista francese Jean Gorin, grande protagonista della stagione astratta europea. La mostra è focalizzata principalmente sulla produzione artistica degli anni '60 e '70: dai dipinti, agli ormai storici e famosi rilievi.
L'inaugurazione della mostra è fissata per il giorno 25 marzo 2004, a partire dalle ore 18.30.
Catalogo in italiano e inglese, Lorenzelli Arte n° 107, con circa 40 illustrazioni a colori, disponibile in galleria.

Nato a Saint-Emilien-de-Blain nel 1899, Jean Gorin studia a Parigi negli anni immediatamente precedenti la Prima Guerra Mondiale, entrando in contatto da subito con il clima delle avanguardie artistiche europee. Scopre la pittura di Van Gogh, di Matisse e di Cezanne; il cubismo e il purismo di Ozenfant e Janneret (Le Corbusier).
La grande rivelazione gli giunge nel 1926, attraverso la conoscenza delle composizioni neoplastiche di Mondrian, delle composizioni elementari di Theo Van Doesburg e degli interni neoplastici di Huszar.
La prima esposizione di opere neoplastiche di Gorin è infatti del 1928, con il gruppo S.T.U.C.A. a Lille. Seguiranno numerose altre mostre e sodalizi con gruppi quali: Cercle et Carré, l'Etrave, il gruppo “Reinassance plastique” (che in seguito diventerà Réalités Nouvelles) e collaborazioni con l'associazione Abstraction-Création (fondata nel 1931). Nel 1946 parteciperà alla fondazione del Salon des Réalités Nouvelles.
La prima mostra personale di Gorin viene allestita nel 1957 alla Galerie Colette Allendy, a Parigi.
Dalla metà degli anni '60 sino alla fine dei settanta si susseguono numerose esposizioni personali e retrospettive in gallerie ed importanti musei quali: Musée des Beaux-Arts, Nantes 1965; Kazimir Gallery, Chicago 1966; Stedelijk Museum, Amsterdam 1967; Centre National d'Art Contemporain, Parigi 1969; Galerie Denise René, Parigi 1974; Musée des Beaux-Arts, Nantes 1977. Opere di Gorin sono state precedentemente esposte alla Galleria Lorenzelli in due particolari occasioni: nelle personali del 1973 e del 1975, oltre che in numerose altre mostre collettive (1974; 1995; 2003).