Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Jean Guitton – Oltre la luce
La mostra intende rendere omaggio alla figura dell’accademico francese Jean Guitton, grande amico del pontefice bresciano Paolo VI, presentando opere dell’Associazione Arte e Spiritualità.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
La mostra intende rendere omaggio alla figura dell’accademico francese Jean Guitton, grande amico del pontefice bresciano Paolo VI, presentando opere dell’Associazione Arte e Spiritualità, alla quale l’Istituto Paolo VI ha affidato la collezione formatasi negli anni dell’episcopato e del pontificato di Giovanni Battista Montini, pervenuta tramite monsignor Pasquale Macchi, e oggi arricchita da donazioni di artisti contemporanei che intendono inserirsi nel messaggio sull’arte sacra condividendone gli ideali.
Il progetto espositivo, che viene proposto nell’antica chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Concesio, percorre un itinerario che si snoda in nove sezioni successive, partendo dall’ingresso, scorrendo alla destra lungo tutto il perimetro della navata, continuando nella zona presbiteriale per terminare alla sinistra dell’ingresso.
“Io ho scritto e ho dipinto. E, quando penso di paragonare questi due linguaggi, mi sembra che la scrittura sia parola, mentre la pittura è silenzio.
Credo che il silenzio d’un piccolo spazio colorato esprima meglio del testo scritto ciò che non posso né dire né sapere, perché il segreto si nasconde nel profondo di me stesso.”
“…quando io dipingo, è su soggetti di tipo letterario o biblico, come se esistesse una osmosi tra queste due forme di espressione”
Secondo quanto afferma lo stesso Jean Guitton nei due brani qui riportati, l’atto di dipingere segue e completa con pari forza l’attività letteraria e filosofica del grande pensatore cattolico, che ubbidisce ad una duplice vocazione naturale per la pittura e la scrittura, coltivata in segreto la prima, resa manifesta la seconda.
Le opere esposte sono state realizzate tra i primi anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, cioè nel periodo corrispondente al papato di Paolo VI, cui sono state donate dallo stesso autore; molte di esse, in gran parte riguardanti figure e temi biblici, hanno seguito, fissato, proposto spunti di meditazione scaturiti dagli annuali incontri con il pontefice bresciano.
La mostra non segue criteri cronologici né tende ad indagare legami con la pittura contemporanea, di cui peraltro il “non-pittore” Guitton è fortemente permeato; propone al contrario una serie di grandi temi sui quali Guitton ha posto la propria riflessione pittorica, tesa a divenire strumento per la conoscenza dell’Invisibile, come teorizzato nello scritto La filosofia del colore del 1982.
In quel breve scritto filosofico, Guitton propone una triplice definizione del colore: splendore della luce, “senza il colore la luce non sarebbe mai che ciò che è, cioè poca cosa”, rivelazione dell’intimo,”Il colore mi introduce nel segreto e nell’essenza dell’essere, perché con il contorno e le sfumature del grigio, del pallido e del nero ottengo solamente una prima immagine superficiale della persona”, anticipazione della gloria “arrivo a concludere che la luce è simile alla grazia e il colore è simile alla gloria, cioè che il colore aggiunge alla luce una sorta di trasfigurazione, una resurrezione”
Il progetto espositivo, che viene proposto nell’antica chiesa parrocchiale di Sant’Andrea di Concesio, percorre un itinerario che si snoda in nove sezioni successive, partendo dall’ingresso, scorrendo alla destra lungo tutto il perimetro della navata, continuando nella zona presbiteriale per terminare alla sinistra dell’ingresso.
“Io ho scritto e ho dipinto. E, quando penso di paragonare questi due linguaggi, mi sembra che la scrittura sia parola, mentre la pittura è silenzio.
Credo che il silenzio d’un piccolo spazio colorato esprima meglio del testo scritto ciò che non posso né dire né sapere, perché il segreto si nasconde nel profondo di me stesso.”
“…quando io dipingo, è su soggetti di tipo letterario o biblico, come se esistesse una osmosi tra queste due forme di espressione”
Secondo quanto afferma lo stesso Jean Guitton nei due brani qui riportati, l’atto di dipingere segue e completa con pari forza l’attività letteraria e filosofica del grande pensatore cattolico, che ubbidisce ad una duplice vocazione naturale per la pittura e la scrittura, coltivata in segreto la prima, resa manifesta la seconda.
Le opere esposte sono state realizzate tra i primi anni Sessanta e la fine degli anni Settanta, cioè nel periodo corrispondente al papato di Paolo VI, cui sono state donate dallo stesso autore; molte di esse, in gran parte riguardanti figure e temi biblici, hanno seguito, fissato, proposto spunti di meditazione scaturiti dagli annuali incontri con il pontefice bresciano.
La mostra non segue criteri cronologici né tende ad indagare legami con la pittura contemporanea, di cui peraltro il “non-pittore” Guitton è fortemente permeato; propone al contrario una serie di grandi temi sui quali Guitton ha posto la propria riflessione pittorica, tesa a divenire strumento per la conoscenza dell’Invisibile, come teorizzato nello scritto La filosofia del colore del 1982.
In quel breve scritto filosofico, Guitton propone una triplice definizione del colore: splendore della luce, “senza il colore la luce non sarebbe mai che ciò che è, cioè poca cosa”, rivelazione dell’intimo,”Il colore mi introduce nel segreto e nell’essenza dell’essere, perché con il contorno e le sfumature del grigio, del pallido e del nero ottengo solamente una prima immagine superficiale della persona”, anticipazione della gloria “arrivo a concludere che la luce è simile alla grazia e il colore è simile alla gloria, cioè che il colore aggiunge alla luce una sorta di trasfigurazione, una resurrezione”
11
settembre 2004
Jean Guitton – Oltre la luce
Dall'undici settembre al 03 ottobre 2004
arte contemporanea
Location
ANTICA CHIESA DI SANT’ANDREA
Concesio, (Brescia)
Concesio, (Brescia)
Orario di apertura
dal lunedì al sabato ore 16-19; la domenica ore 10-12 e 16-19. Mattine riservate alle scuole su prenotazione
Autore