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Jean-Luc Godard – Le Studio d’Orphée
“Le Studio d’Orphée” è un atelier, uno studio di registrazione e di montaggio, un luogo di
vita e di lavoro che trova la sua nuova collocazione al primo piano della galleria Sud, uno
degli edifici industriali della sede di Milano della fondazione. Il cineasta ha deciso di
trasferirvi il materiale tecnico, utilizzato nella realizzazione dei suoi ultimi film a partire dal 2010, così come i mobili, i libri, i quadri e gli altri oggetti personali provenienti dal suo studio-abitazione di Rolle in Svizzera.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
– Fondazione Prada presenta “Le Studio d’Orphée” di Jean-Luc
Godard a Milano dal 4 dicembre 2019. L’anteprima stampa si svolgerà lunedì 2 dicembre.
“Le Studio d’Orphée” è un atelier, uno studio di registrazione e di montaggio, un luogo di
vita e di lavoro che trova la sua nuova collocazione al primo piano della galleria Sud, uno
degli edifici industriali della sede di Milano della fondazione. Il cineasta ha deciso di
trasferirvi il materiale tecnico, utilizzato nella realizzazione dei suoi ultimi film a partire dal
2010, così come i mobili, i libri, i quadri e gli altri oggetti personali provenienti dal suo studio-
abitazione di Rolle in Svizzera.
Il termine “atelier” usato da Godard per definire questo spazio evoca la dimensione
artigianale che caratterizza la sua attività di regista, accostando il proprio lavoro
cinematografico agli universi del teatro e delle arti visive. All’interno de “Le Studio
d’Orphée” il lungometraggio Le Livre d'image, 2018 e nove cortometraggi del regista — On
s'est tous défilés, 1988; Je vous salue Sarajevo, 1993; Les enfants jouent à la Russie, 1993;
The Old Place, 1998; De l'origine du XXIème siècle, 2000; Liberté et Patrie, 2002; Une bonne
à tout faire, 2006; Vrai faux passeport, 2006; Une Catastrophe, 2008 — saranno diffusi su
uno schermo televisivo impiegato abitualmente da Godard come strumento di lavoro.
In particolare, gli spettatori avranno l’occasione unica di assistere alla proiezione de
Le Livre d'image nel luogo fisico in cui il film è stato concepito e realizzato, durante il
montaggio, il mixaggio del suono e nelle fasi di produzione e post-produzione. Per la prima
volta sarà possibile trovarsi a stretto contatto con il processo creativo all’origine di un’opera
cinematografica. La natura enigmatica, frammentaria e multipla de Le Livre d'image è
condivisa da “Le Studio d’Orphée”. I suoi elementi testimoniano l’azione dell’artista nella
costruzione del proprio spazio di lavoro e formano una geografia spaziale ed emozionale
all’interno della quale i visitatori saranno invitati a vivere un’esperienza di totale scoperta,
senza idee imposte o chiavi d’interpretazione univoche.
“Presque tout le monde a le courage de vivre sa vie, mais pas de l’imaginer” (“Quasi tutti
hanno il coraggio di vivere la propria vita, ma non d’immaginarla”), così dichiara il
protagonista Edgar del film Éloge de l’amour diretto da Jean-Luc Godard nel 2001. In questa
dialettica tra vita e immaginazione, esistenza e creazione artistica si concentra la forza
poetica e metamorfica de “Le Studio d’Orphée”, il cui titolo cita espressamente il mito di
Orfeo ed Euridice e stabilisce un parallelo tra il regista e il poeta-musicista greco.
Per gli spazi di Milano della Fondazione Prada Jean-Luc Godard ha anche concepito
“Accent-sœur”, un intervento sonoro installato all’interno dell’ascensore della Torre. I
visitatori potranno ascoltare la colonna sonora di Histoire(s) du cinéma, un’opera video in
otto capitoli iniziata nel 1988 e conclusa nel 1998 dal cineasta che si è servito di estratti di
film, di telegiornali, di scritti di filosofia, di romanzi, di poesie, di musiche e di opere d’arte per
raccontare la storia complessa e multiforme della settima arte. Non è un caso che una delle
frasi pronunciate da Godard in Histoire(s) du cinéma reciti così: “Moi aussi, j'avais cru un
instant que le cinéma autorise Orphée à se retourner sans faire mourir Eurydice. Je me suis
trompé. Orphée devra payer.” (Anch’io avevo creduto per un momento che il cinema
autorizzasse Orfeo a voltarsi senza far morire Euridice. Mi sono sbagliato. Orfeo dovrà
pagare.”).
Godard a Milano dal 4 dicembre 2019. L’anteprima stampa si svolgerà lunedì 2 dicembre.
“Le Studio d’Orphée” è un atelier, uno studio di registrazione e di montaggio, un luogo di
vita e di lavoro che trova la sua nuova collocazione al primo piano della galleria Sud, uno
degli edifici industriali della sede di Milano della fondazione. Il cineasta ha deciso di
trasferirvi il materiale tecnico, utilizzato nella realizzazione dei suoi ultimi film a partire dal
2010, così come i mobili, i libri, i quadri e gli altri oggetti personali provenienti dal suo studio-
abitazione di Rolle in Svizzera.
Il termine “atelier” usato da Godard per definire questo spazio evoca la dimensione
artigianale che caratterizza la sua attività di regista, accostando il proprio lavoro
cinematografico agli universi del teatro e delle arti visive. All’interno de “Le Studio
d’Orphée” il lungometraggio Le Livre d'image, 2018 e nove cortometraggi del regista — On
s'est tous défilés, 1988; Je vous salue Sarajevo, 1993; Les enfants jouent à la Russie, 1993;
The Old Place, 1998; De l'origine du XXIème siècle, 2000; Liberté et Patrie, 2002; Une bonne
à tout faire, 2006; Vrai faux passeport, 2006; Une Catastrophe, 2008 — saranno diffusi su
uno schermo televisivo impiegato abitualmente da Godard come strumento di lavoro.
In particolare, gli spettatori avranno l’occasione unica di assistere alla proiezione de
Le Livre d'image nel luogo fisico in cui il film è stato concepito e realizzato, durante il
montaggio, il mixaggio del suono e nelle fasi di produzione e post-produzione. Per la prima
volta sarà possibile trovarsi a stretto contatto con il processo creativo all’origine di un’opera
cinematografica. La natura enigmatica, frammentaria e multipla de Le Livre d'image è
condivisa da “Le Studio d’Orphée”. I suoi elementi testimoniano l’azione dell’artista nella
costruzione del proprio spazio di lavoro e formano una geografia spaziale ed emozionale
all’interno della quale i visitatori saranno invitati a vivere un’esperienza di totale scoperta,
senza idee imposte o chiavi d’interpretazione univoche.
“Presque tout le monde a le courage de vivre sa vie, mais pas de l’imaginer” (“Quasi tutti
hanno il coraggio di vivere la propria vita, ma non d’immaginarla”), così dichiara il
protagonista Edgar del film Éloge de l’amour diretto da Jean-Luc Godard nel 2001. In questa
dialettica tra vita e immaginazione, esistenza e creazione artistica si concentra la forza
poetica e metamorfica de “Le Studio d’Orphée”, il cui titolo cita espressamente il mito di
Orfeo ed Euridice e stabilisce un parallelo tra il regista e il poeta-musicista greco.
Per gli spazi di Milano della Fondazione Prada Jean-Luc Godard ha anche concepito
“Accent-sœur”, un intervento sonoro installato all’interno dell’ascensore della Torre. I
visitatori potranno ascoltare la colonna sonora di Histoire(s) du cinéma, un’opera video in
otto capitoli iniziata nel 1988 e conclusa nel 1998 dal cineasta che si è servito di estratti di
film, di telegiornali, di scritti di filosofia, di romanzi, di poesie, di musiche e di opere d’arte per
raccontare la storia complessa e multiforme della settima arte. Non è un caso che una delle
frasi pronunciate da Godard in Histoire(s) du cinéma reciti così: “Moi aussi, j'avais cru un
instant que le cinéma autorise Orphée à se retourner sans faire mourir Eurydice. Je me suis
trompé. Orphée devra payer.” (Anch’io avevo creduto per un momento che il cinema
autorizzasse Orfeo a voltarsi senza far morire Euridice. Mi sono sbagliato. Orfeo dovrà
pagare.”).
02
dicembre 2019
Jean-Luc Godard – Le Studio d’Orphée
Dal 02 dicembre 2019 al 02 gennaio 2020
arte contemporanea
Location
FONDAZIONE PRADA (Largo Isarco)
Milano, Largo Isarco, 2, (Milano)
Milano, Largo Isarco, 2, (Milano)
Orario di apertura
aperta al pubblico dal 4 dicembre
Vernissage
2 Dicembre 2019, h 10:30 – 18, su invito
Autore