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Jean-Marc Felzenszwalbe – Riflessioni
Jean-Marc Felzenszwalbe, rappresentato dalla galleria Xenithia-Nomade, espone per la prima volta una selezione delle sue opere a Milano nel mese di maggio 2019. Il luogo scelto per ospitare questo evento, un antico laboratorio industriale ormai trasformato in uno spazio lavorativo ed espositivo, si accorda con l’impronta costruttivista dell’artista
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Jean-Marc Felzenszwalbe, rappresentato dalla galleria Xenithia-Nomade, espone per la
prima volta una selezione delle sue opere a Milano nel mese di maggio 2019. Il luogo
scelto per ospitare questo evento, un antico laboratorio industriale ormai trasformato
in uno spazio lavorativo ed espositivo, si accorda con l’impronta costruttivista
dell’artista.
Nel suo saggio pubblicato a Mosca nel 1923 “Per una teoria della pittura”, Nikolaï
Tarabukin, membro del Proletkult, analizza l’opera d’arte a seconda degli assi
seguenti: il colore, la faktura, la forma di rappresentazione piana e la costruzione. Le
idee protagoniste del costruttivismo risuonano ancora oggi e interrogano il nostro
rapporto con l’arte. Così, l’instancabile e metodico lavoro sul colore declinato secondo
tutte le sue gamme e tutti i suoi toni è il primo elemento fondamentale dei pastelli di
Jean-Marc Felzenszwalbe. Il numero ristretto di colori usati su ciascuna opera lascia
allo spettatore la libertà di immergersi nella meditazione. L’artista usa la versatilità del
pastello secco per creare delle opere luminose e dinamiche, capaci d’instaurare un
dialogo con ciò che le circonda. Le caratteristiche fisiche del materiale usato, la
polvere di pigmento puro, generano una riflessione della luce in tutte le direzioni e
quindi la moltiplicano a seconda delle ore del giorno. La superficie dell’opera si muta in
uno strumento per trasformare la luce. Il piano acquisisce una consistenza e un
volume, ma anche una dimensione temporale. All'opposto dell’arte-prodotto uscita
della società del consumo di cui le opere una volta fatte non conosceranno altro che la
dinamica del rilancio continuo dei musei, questi pastelli sono da avvicinare alle arti di
esecuzione. Esprimono una teatralità nella quale abbondano dinamismo e pulsazione.
Gli elementi geometrici presenti in certe opere non hanno necessariamente una
funzione rappresentativa in sé, ma partecipano alla costruzione di interazioni che
intrattengono le idee di collegamento e del tempo che passa.
Dopo la mostra organizzata a Roma ad aprile dell’anno scorso, la galleria presenta il
prossimo maggio la pratica artistica di Jean-Marc Felzenszwalbe al pubblico milanese.
La mostra è concepita intorno a una serie di otto grandi pastelli rappresentativi del
suo lavoro. Una monografia delle opere dell’artista, disponibile su richiesta, è stata
pubblicata dalla galleria nell'aprile 2018.
A proposito di Jean-Marc Felzenszwalbe
Laureato alle fondazioni Yaddo (1991), Wurlitzer (1990) e Albee (1988), Jean-Marc
Felzenszwalbe ha participato a mostre collective e personali in Francia e negli Stati
Uniti. È nato nel 1959 a Parigi, città nella quale vive e lavora.
Mostre
- Aprile 2018 : Pastels et Collages, Galleria Xenithia-Nomade, Roma, (mostra
personale),
- Marzo 2008 : Sols; photographies. Galleria Christophe Gaillard, Parigi, (mostra
personale),
- Novembre 2004 : Murs et trottoirs: photographies au Local, Parigi, (mostra
personale),
- Febbraio 1991 : Salon Jeune Peinture, Grand Palais, Parigi (mostra collettiva),
- Sett-Ottobre 1990 : Lost Circus Gallery, Amarillo, Texas, Stati Uniti (mostra
personale),
- Giugno 1990 : Galleria Ariel, New-York, Stati-Uniti (mostra collettiva),
- Ottobre 1988 : Jeunes Artistes Européens, Musée de Roubaix, Roubaix (mostra
collettiva),
- Febbraio-Marzo 1988 : Galleria Kunstblock, Monaco, Germania (mostra personale).
Premi e onori
- 1993: laureato alla fondazione Villa Montalvo, Saratoga, CA, Stati Uniti
- 1991: laureato alla fondazione Yaddo, Saratoga Springs, New York, Stati Uniti
- 1990: laureato alla fondazione Virginia Center for the Creative Arts, U.S.A Golden
Nail Award (Amarillo, Texas, Stati Uniti)
- 1989: laureato alla Hélène Wurlitzer Foundation of New Mexico, Stati Uniti
- 1988: laureato alla fondazione Hilaï, Centro Israeliano degli Belli Arti, Israele
- 1987: laureato alla Edward Albee Fondation (the Barn), Montauk, Long Island, Stati
Uniti
- 1986: laureato alla fondazione Laurent-Vibert, Lourmarin, Francia.
A proposito della galleria Xenithia-Nomade
La galleria Xenithia-Nomade è stata fondata nel 2018 da Antoine Chouillou. Il suo
obiettivo è quello di promuovere artisti contemporanei, organizzando regolarmente
mostre temporanee. La specificità della galleria risiede nell’assenza rivendicata di un
luogo espositivo fisso, che si traduce nella volontà di moltiplicare mostre in luoghi
effimeri all’incontro del pubblico. Le aree d’interesse della galleria sono la pittura, il
disegno e la fotografia. La galleria desidera proseguire il suo viaggio e concepisce la
sua andatura come un’odissea all’incontro dell’Altro. Gli artisti rappresentati dalla
galleria sono Jean-Marc Felzenszwalbe, Hiroshi Sakate e Quentin Gassiat.
prima volta una selezione delle sue opere a Milano nel mese di maggio 2019. Il luogo
scelto per ospitare questo evento, un antico laboratorio industriale ormai trasformato
in uno spazio lavorativo ed espositivo, si accorda con l’impronta costruttivista
dell’artista.
Nel suo saggio pubblicato a Mosca nel 1923 “Per una teoria della pittura”, Nikolaï
Tarabukin, membro del Proletkult, analizza l’opera d’arte a seconda degli assi
seguenti: il colore, la faktura, la forma di rappresentazione piana e la costruzione. Le
idee protagoniste del costruttivismo risuonano ancora oggi e interrogano il nostro
rapporto con l’arte. Così, l’instancabile e metodico lavoro sul colore declinato secondo
tutte le sue gamme e tutti i suoi toni è il primo elemento fondamentale dei pastelli di
Jean-Marc Felzenszwalbe. Il numero ristretto di colori usati su ciascuna opera lascia
allo spettatore la libertà di immergersi nella meditazione. L’artista usa la versatilità del
pastello secco per creare delle opere luminose e dinamiche, capaci d’instaurare un
dialogo con ciò che le circonda. Le caratteristiche fisiche del materiale usato, la
polvere di pigmento puro, generano una riflessione della luce in tutte le direzioni e
quindi la moltiplicano a seconda delle ore del giorno. La superficie dell’opera si muta in
uno strumento per trasformare la luce. Il piano acquisisce una consistenza e un
volume, ma anche una dimensione temporale. All'opposto dell’arte-prodotto uscita
della società del consumo di cui le opere una volta fatte non conosceranno altro che la
dinamica del rilancio continuo dei musei, questi pastelli sono da avvicinare alle arti di
esecuzione. Esprimono una teatralità nella quale abbondano dinamismo e pulsazione.
Gli elementi geometrici presenti in certe opere non hanno necessariamente una
funzione rappresentativa in sé, ma partecipano alla costruzione di interazioni che
intrattengono le idee di collegamento e del tempo che passa.
Dopo la mostra organizzata a Roma ad aprile dell’anno scorso, la galleria presenta il
prossimo maggio la pratica artistica di Jean-Marc Felzenszwalbe al pubblico milanese.
La mostra è concepita intorno a una serie di otto grandi pastelli rappresentativi del
suo lavoro. Una monografia delle opere dell’artista, disponibile su richiesta, è stata
pubblicata dalla galleria nell'aprile 2018.
A proposito di Jean-Marc Felzenszwalbe
Laureato alle fondazioni Yaddo (1991), Wurlitzer (1990) e Albee (1988), Jean-Marc
Felzenszwalbe ha participato a mostre collective e personali in Francia e negli Stati
Uniti. È nato nel 1959 a Parigi, città nella quale vive e lavora.
Mostre
- Aprile 2018 : Pastels et Collages, Galleria Xenithia-Nomade, Roma, (mostra
personale),
- Marzo 2008 : Sols; photographies. Galleria Christophe Gaillard, Parigi, (mostra
personale),
- Novembre 2004 : Murs et trottoirs: photographies au Local, Parigi, (mostra
personale),
- Febbraio 1991 : Salon Jeune Peinture, Grand Palais, Parigi (mostra collettiva),
- Sett-Ottobre 1990 : Lost Circus Gallery, Amarillo, Texas, Stati Uniti (mostra
personale),
- Giugno 1990 : Galleria Ariel, New-York, Stati-Uniti (mostra collettiva),
- Ottobre 1988 : Jeunes Artistes Européens, Musée de Roubaix, Roubaix (mostra
collettiva),
- Febbraio-Marzo 1988 : Galleria Kunstblock, Monaco, Germania (mostra personale).
Premi e onori
- 1993: laureato alla fondazione Villa Montalvo, Saratoga, CA, Stati Uniti
- 1991: laureato alla fondazione Yaddo, Saratoga Springs, New York, Stati Uniti
- 1990: laureato alla fondazione Virginia Center for the Creative Arts, U.S.A Golden
Nail Award (Amarillo, Texas, Stati Uniti)
- 1989: laureato alla Hélène Wurlitzer Foundation of New Mexico, Stati Uniti
- 1988: laureato alla fondazione Hilaï, Centro Israeliano degli Belli Arti, Israele
- 1987: laureato alla Edward Albee Fondation (the Barn), Montauk, Long Island, Stati
Uniti
- 1986: laureato alla fondazione Laurent-Vibert, Lourmarin, Francia.
A proposito della galleria Xenithia-Nomade
La galleria Xenithia-Nomade è stata fondata nel 2018 da Antoine Chouillou. Il suo
obiettivo è quello di promuovere artisti contemporanei, organizzando regolarmente
mostre temporanee. La specificità della galleria risiede nell’assenza rivendicata di un
luogo espositivo fisso, che si traduce nella volontà di moltiplicare mostre in luoghi
effimeri all’incontro del pubblico. Le aree d’interesse della galleria sono la pittura, il
disegno e la fotografia. La galleria desidera proseguire il suo viaggio e concepisce la
sua andatura come un’odissea all’incontro dell’Altro. Gli artisti rappresentati dalla
galleria sono Jean-Marc Felzenszwalbe, Hiroshi Sakate e Quentin Gassiat.
08
maggio 2019
Jean-Marc Felzenszwalbe – Riflessioni
Dall'otto al 25 maggio 2019
arte contemporanea
Location
TBSMILANO
Milano, via Pestalozzi, 4, (Milano)
Milano, via Pestalozzi, 4, (Milano)
Orario di apertura
dal mercoledì alla domenica, 1pm - 6pm (altri orari su appuntamento)
Vernissage
8 Maggio 2019, h 18
Autore