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Jean Pierre Bertrand / Giovanni Rizzoli – Tout est là
In mostra due artisti significativi.
Comunicato stampa
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Dopo il successo di Movimenti e Situazioni di Muntadas e Mariateresa Sartori e Paso Doble diFranco Vaccari e Mauro Ghiglione, Galleria Michela Rizzo presenta sabato 9 aprile Tout est là la terza mostra che mette a confronto due artisti di generazioni diverse: JEAN PIERRE BERTRAND raffinato e poliedrico artista francese e GIOVANNI RIZZOLI tra i più interessanti e significativi scultori italiani di oggi. Alla più semplice domanda che si può formulare su cosa abbiano o non abbiano in comune due artisti come Jean Pierre Bertrand e Giovanni Rizzoli, le cui opere sono osservabili contestualmente in questa mostra veneziana, si può replicare senza forzature: osservando i rispettivi lavori, facendo conoscenza con presupposti e modi che hanno accompagnato ciascuno di loro nell’elaborazione delle opere, soprattutto cogliendo le ‘aperture’ che il pensiero visivo di ognuno dischiude ai nostri occhi, si otterrà la risposta. Si tralasciano dunque una folta schiera di dati che sottolineerebbero le molte differenze sicuramente tra loro esistenti – per ragioni generazionali, di contesto culturale, di vita vissuta, e d’altro – per affrontare – ciò che interessa di più – il quid dei rispettivi nervi portanti gli atti artistici. Entrambi sono dotati di un raggiunto stato di grazia intuitiva che li guida rabdomanticamente ad ottenere e mettere in risalto i molti aspetti insoliti, atipici e inediti di quel ‘Wirklich’ (reale) enigmatico in cui tutti siamo immersi.
*
Ciò che di Jean Pierre Bertrand si mostra ai nostri occhi, in forma di superfici elaborate mediante pittura su fogli di plexiglass sovrapposti, suscita invero alla percezione sensibile del pensieroun'obiettiva incognita entità, poiché ben oltre quanto appare è soprattutto quel che ‘raggiunge’ ad essere più rilevante e significativo; tanto che i criteri e il lessico adoperati comunemente quando si osserva o descrive un dipinto, colore, materia, stesura, forma, misura e gli altri elementi distintivi sembrano qui passare in secondo piano, o avere relativa importanza, lasciando invece venire ai sensi qualcosa che da nascosto, attraverso il medium, affiora e si manifesta. [...]
*
Consapevole nell’azione ma poeticamente estatica, si palesa l’attitudine di Giovanni Rizzoli per giungere a coniugare autentici ‘stati di illuminazione’ con l’elaborazione di scelti materiali. Non diversamente da Bertrand, egli muove alla realizzazione di un’opera solo se sospinto dall’autentico impatto con un’improvvisa epifania. Negli ultimi tempi il frequente accesso ad uno stato di grazia sembra averlo favorito nell’impiegare una sorprendente naturalezza per dar forma a un diversificato gruppo di lavori riusciti.
Si ricordi tra quelli l’inquietante Fiveviolinists, 2007, pentamorfica apparizione fantasmatica evocativa della scultura tribale, nella quale il vuoto degli ‘astucci’ di bronzo sembra evocare la nostra stessa silente interiorità; questa scultura peraltro si richiama per fare da anello di
congiunzione possibile con le opere in bronzo nero Doppio infinito, l’impossibilità dell’eschaton, 2009; Boa nera, 2010; Cassettiera, 2009 presenti in questa mostra.
Queste recenti realizzazioni, allucinantemente simmetriche e con un forte coefficiente di
impenetrabile integrità formale, hanno tutte origine da cose e oggetti riconoscibilmente vicini al quotidiano. Ma Rizzoli, elaborandone la valenza strutturalmente saliente, mediante elementari ma risolutive modificazioni, muta quegli ‘étantdonné’ in ‘étantmodifié’, giungendo a introdurre nella forma un’entità sensibilmente estraniante. Ciascun lavoro, senza rinunciare alle qualità originarie di oggetto, estende tuttavia verso improbabili funzioni la propria nuova morfologia modificata
introducendo un'inedita cifra immaginaria. [...]
Comprendere sensibilmente ora è una chance; infatti, il filo sottile che unisce i due artisti ora è evidente: per entrambi Tout est là.
Bruno Corà
Jean Pierre Bertrand (1937) vive e lavora a Parigi
nel 1999 rappresenta la Francia al padiglione della Biennale di Venezia di HaraldSzeemann
nel 1992 partecipa a Documenta IX, Kassel di JanHoet
2005 Comme le rêve, le dessin, Muséedu Louvre/Centre Georges Pompidou, Paris
2007 “Ligne – B, Connexion aux Abattoirs”, Musée d’art moderne et contemporain, Les Abattoirs,
Toulouse, France
2010 “The Promises of the Past” Centre Pompidou – Musée National d’ArtModerne, Paris
i suoi lavori sono presenti in numerosi collezioni pubbliche e private
Giovanni Rizzoli (1963) vive e lavora tra Venezia e Milano
1998 Klein SkulpturenTriennale, Stüttgart (D), a cura di / curated by Werner Meyer.
nel 1999 viene invitato da HaraldSzeemann alla 48° Biennale di Venezia “d' Apertutto”
nel 2008 partecipa alla 15° Quadriennale di Roma a cura di Gino Agnese, Chiara Bertola, Brino Corà, Daniela Lancioni e Claudio Spadoni.
2009 “Corpo, Automi, Robot” tra arte scienza e tecnologia, Museo d’Arte di Lugano e Villa Ciani Lugano, a cura di /curated by Bruni Corà e Pietro Bellasi.
2010 “Coupdeville” a cura di JanHoet&Stef Van Bellingen
nel 2010 partecipa a “La scutura italiana del XXI secolo” a cura di Marco Meneguzzo presso la Fondazione
Arnaldo Pomodoro di Milano.
*
Ciò che di Jean Pierre Bertrand si mostra ai nostri occhi, in forma di superfici elaborate mediante pittura su fogli di plexiglass sovrapposti, suscita invero alla percezione sensibile del pensieroun'obiettiva incognita entità, poiché ben oltre quanto appare è soprattutto quel che ‘raggiunge’ ad essere più rilevante e significativo; tanto che i criteri e il lessico adoperati comunemente quando si osserva o descrive un dipinto, colore, materia, stesura, forma, misura e gli altri elementi distintivi sembrano qui passare in secondo piano, o avere relativa importanza, lasciando invece venire ai sensi qualcosa che da nascosto, attraverso il medium, affiora e si manifesta. [...]
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Consapevole nell’azione ma poeticamente estatica, si palesa l’attitudine di Giovanni Rizzoli per giungere a coniugare autentici ‘stati di illuminazione’ con l’elaborazione di scelti materiali. Non diversamente da Bertrand, egli muove alla realizzazione di un’opera solo se sospinto dall’autentico impatto con un’improvvisa epifania. Negli ultimi tempi il frequente accesso ad uno stato di grazia sembra averlo favorito nell’impiegare una sorprendente naturalezza per dar forma a un diversificato gruppo di lavori riusciti.
Si ricordi tra quelli l’inquietante Fiveviolinists, 2007, pentamorfica apparizione fantasmatica evocativa della scultura tribale, nella quale il vuoto degli ‘astucci’ di bronzo sembra evocare la nostra stessa silente interiorità; questa scultura peraltro si richiama per fare da anello di
congiunzione possibile con le opere in bronzo nero Doppio infinito, l’impossibilità dell’eschaton, 2009; Boa nera, 2010; Cassettiera, 2009 presenti in questa mostra.
Queste recenti realizzazioni, allucinantemente simmetriche e con un forte coefficiente di
impenetrabile integrità formale, hanno tutte origine da cose e oggetti riconoscibilmente vicini al quotidiano. Ma Rizzoli, elaborandone la valenza strutturalmente saliente, mediante elementari ma risolutive modificazioni, muta quegli ‘étantdonné’ in ‘étantmodifié’, giungendo a introdurre nella forma un’entità sensibilmente estraniante. Ciascun lavoro, senza rinunciare alle qualità originarie di oggetto, estende tuttavia verso improbabili funzioni la propria nuova morfologia modificata
introducendo un'inedita cifra immaginaria. [...]
Comprendere sensibilmente ora è una chance; infatti, il filo sottile che unisce i due artisti ora è evidente: per entrambi Tout est là.
Bruno Corà
Jean Pierre Bertrand (1937) vive e lavora a Parigi
nel 1999 rappresenta la Francia al padiglione della Biennale di Venezia di HaraldSzeemann
nel 1992 partecipa a Documenta IX, Kassel di JanHoet
2005 Comme le rêve, le dessin, Muséedu Louvre/Centre Georges Pompidou, Paris
2007 “Ligne – B, Connexion aux Abattoirs”, Musée d’art moderne et contemporain, Les Abattoirs,
Toulouse, France
2010 “The Promises of the Past” Centre Pompidou – Musée National d’ArtModerne, Paris
i suoi lavori sono presenti in numerosi collezioni pubbliche e private
Giovanni Rizzoli (1963) vive e lavora tra Venezia e Milano
1998 Klein SkulpturenTriennale, Stüttgart (D), a cura di / curated by Werner Meyer.
nel 1999 viene invitato da HaraldSzeemann alla 48° Biennale di Venezia “d' Apertutto”
nel 2008 partecipa alla 15° Quadriennale di Roma a cura di Gino Agnese, Chiara Bertola, Brino Corà, Daniela Lancioni e Claudio Spadoni.
2009 “Corpo, Automi, Robot” tra arte scienza e tecnologia, Museo d’Arte di Lugano e Villa Ciani Lugano, a cura di /curated by Bruni Corà e Pietro Bellasi.
2010 “Coupdeville” a cura di JanHoet&Stef Van Bellingen
nel 2010 partecipa a “La scutura italiana del XXI secolo” a cura di Marco Meneguzzo presso la Fondazione
Arnaldo Pomodoro di Milano.
09
aprile 2011
Jean Pierre Bertrand / Giovanni Rizzoli – Tout est là
Dal 09 aprile al 20 maggio 2011
arte contemporanea
Location
GALLERIA MICHELA RIZZO – PALAZZO PALUMBO FOSSATI
Venezia, San Marco, 2597, (Venezia)
Venezia, San Marco, 2597, (Venezia)
Biglietti
libero
Orario di apertura
dal martedi al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Vernissage
9 Aprile 2011, ore 18.30
Autore
Curatore